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"Gonfiare" il Curriculum Vitae


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Ciao, pensavo vista l'assenza di stabilità lavorativa in Italia, soprattutto al Sud, si rischia di lavorare e fare stage fino ai 40 anni per fare esperienza vedendo solo con il binocolo il "contratto a tempo indeterminato", quindi... e se gonfiassimo i CV per avere quelle esperienze e formazione che senza barare sarebbe impossibile avere? Ma poi ho fatto un botto di colloqui, tra richieste su Indeed e Monster, gente che si spacciava per laureata e non lo era, gente che diceva di aver lavorato da determinate parti e non era vero... della serie "il criminale è l'Alfa per eccellenza anche nel mondo del lavoro", è l'esportazione del metodo Wanna Marchi per "vendere se stessi" alle aziende. 

 

Quanto è pericoloso da 1 a 10 falsare un CV? Cosa si rischia? 

 

Addirittura una trasmissione su Rai 3 chiamata il posto giusto diceva di farsi "più di un curriculum" per cercare di fregare più aziende possibili per cercare un impiego.

 

È utile falsare un CV? La crisi occupazionale giovanile causa anche questo.

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LODOVICA
Il ‎20‎/‎05‎/‎2018 alle 08:10 , Innovation ha scritto:

Nessuno risponde?

 

Il ‎19‎/‎05‎/‎2018 alle 09:10 , Innovation ha scritto:

 

Quanto è pericoloso da 1 a 10 falsare un CV? Cosa si rischia? 

 

Ciao

Gonfiare il curriculum non serve a nulla.

E' pericoloso e ti fai delle figure veramente meschine. Molto più importante l'atteggiamento che hai al colloquio.

Puoi  magari "correggere" il curriculum. Nel senso, se hai fatto tedesco  e spagnolo solo alle medie ma vuoi comunque fare bella figura scriverai "NOZIONI DI TEDESCO E SPAGNOLO". Così fai capire che qualcosa sai ma ti eviti figuracce

Ma, ripeto, io penso che il momento più importante sia il colloquio. E l'atteggiamento.

Ti faccio un esempio. Da noi in Studio stanno cercando una persona che mi dia una mano nel lavoro. Bisogna conoscere bene inglese e francese e se possibile cavarsela con una terza lingua. Ma c'è da rimboccarsi le maniche perché il lavoro è tanto e gli orari lunghi. E il boss è uno davvero tosto, impeccabile, un vero gentleman all'inglese ma senza pietà. IL lavoro va fatto come dice lui, e fatto bene. Se no, lì e la porta e arrivederci.

E' arrivata una Signorina, molto ben impostata e graziosa  appena laureata, che ha scritto sul cv

INGLESE FLUENTE
FRANCESE FLUENTE
BRILLANTE NEL PROBLEM SOLVING
BRILLANTE A LAVORARE IN TEAM
COWORKING
ecc

Ha cominciato a illustrarci le sue necessità: che cercava un lavoro che avesse "appeal" perché  il suo "background" culturale le consentiva i necessari"steps" per avanzare nel settore "human resource" di una "SML company" (small medium sized company"). :35_thinking:Ogni tre parole in italiano ce n'erano due in inglese.

Siccome so che il boss non ama chi parla SPAGHETTI ENGLISH (quell'italiano imbastardito di termini inglesi che va tanto di moda ora) ho bloccato la Signorina e ho cominciato a parlare in inglese io. Almeno così poteva far capire il suo reale livello. Le ho chiesto i suoi obiettivi, le sue perplessità sul nuovo lavoro e i suoi punti di forza. 

Lei, senza guardarmi, ha guardato il capo e gli ha chiesto in italiano : " Scusi...Devo rispondere io alla ....ehm, Signorina che mi  ha portato il caffè prima?"

Il capo l'ha guardata e ha risposto: "la Signorina che ci ha portato il caffè è la mia assistente. Non è una cameriera, è il mio braccio destro. Fa la traduttrice, ma all'occorrenza sistema le sale e accoglie i clienti e fa i caffè. E' qui da 11 anni ed è la persona con la quale dovrà lavorare. Perciò adesso, per cortesia, le risponda in inglese". 

E' andata molto male. Faticava proprio. E' stato imbarazzante.

Sono passata al francese. Lì c'è il crollo  totale (perché in Italia  francese non lo sa quasi nessuno in maniera decente). Al che il boss ha alzato un sopracciglio e l'ha ringraziata per il suo brillante cv e l'ha congedata.

Ecco, è solo un esempio ma...spero di averti reso l'idea

In bocca al lupo,

LODOVICA

 

 

 

 

Modificato da LODOVICA
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Il 19/5/2018 alle 09:10 , Innovation ha scritto:

Ciao, pensavo vista l'assenza di stabilità lavorativa in Italia, soprattutto al Sud, si rischia di lavorare e fare stage fino ai 40 anni per fare esperienza vedendo solo con il binocolo il "contratto a tempo indeterminato", quindi... e se gonfiassimo i CV per avere quelle esperienze e formazione che senza barare sarebbe impossibile avere? Ma poi ho fatto un botto di colloqui, tra richieste su Indeed e Monster, gente che si spacciava per laureata e non lo era, gente che diceva di aver lavorato da determinate parti e non era vero... della serie "il criminale è l'Alfa per eccellenza anche nel mondo del lavoro", è l'esportazione del metodo Wanna Marchi per "vendere se stessi" alle aziende. 

 

Quanto è pericoloso da 1 a 10 falsare un CV? Cosa si rischia? 

 

Addirittura una trasmissione su Rai 3 chiamata il posto giusto diceva di farsi "più di un curriculum" per cercare di fregare più aziende possibili per cercare un impiego.

 

È utile falsare un CV? La crisi occupazionale giovanile causa anche questo.

Mi trovo pienamente d'accordo con quello che ha già detto @LODOVICA. Posto anche che riesci a passare il colloquio, ti troveresti comunque in difficoltà a svolgere un ruolo nel quale non hai le competenze necessarie.

Una cosa invece utile è quella di personalizzare il CV, a seconda dell'azienda a cui lo mandi: questo significa mettere in evidenza le competenze, esperienze formative e lavorative che sono pertinenti con l'annuncio (se hai risposto a un annuncio) o con la posizione che vuoi ricoprire.

Faccio un esempio relativo all'informatica, visto che è il mio settore: se, ad esempio, io conosco 5 linguaggi di programmazione, ma per la posizione richiesta ne è richiesto uno in particolare, aggiungerò un paio di righe per raccontare di un progetto che ho svolto proprio con quel linguaggio, e sarò invece più sintetico sugli altri.

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TADsince1995
19 minuti fa, Case ha scritto:

Faccio un esempio relativo all'informatica, visto che è il mio settore: se, ad esempio, io conosco 5 linguaggi di programmazione, ma per la posizione richiesta ne è richiesto uno in particolare, aggiungerò un paio di righe per raccontare di un progetto che ho svolto proprio con quel linguaggio, e sarò invece più sintetico sugli altri.

Concordo pienamente. Al massimo "calibrare" il curriculum ritagliandolo sulle esigenze della specifica azienda. Nel nostro campo comunque in effetti è più facile: per uno sviluppatore esperto, il linguaggio di programmazione, alla fine, è uno strumento di una competenza più grande.

Per dire, io ho 15 anni di Java sulla schiena, ma ho lavorato pure in Python, ASP (brrrr!), PHP, C/C++, Javascript ecc... Dovessero cercare un PHPipparo metterei in evidenza i relativi progetti.

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IoSonoildono
Il 19/5/2018 alle 09:10 , Innovation ha scritto:

Ciao, pensavo vista l'assenza di stabilità lavorativa in Italia, soprattutto al Sud, si rischia di lavorare e fare stage fino ai 40 anni per fare esperienza vedendo solo con il binocolo il "contratto a tempo indeterminato", quindi... e se gonfiassimo i CV per avere quelle esperienze e formazione che senza barare sarebbe impossibile avere? Ma poi ho fatto un botto di colloqui, tra richieste su Indeed e Monster, gente che si spacciava per laureata e non lo era, gente che diceva di aver lavorato da determinate parti e non era vero... della serie "il criminale è l'Alfa per eccellenza anche nel mondo del lavoro", è l'esportazione del metodo Wanna Marchi per "vendere se stessi" alle aziende. 

 

Quanto è pericoloso da 1 a 10 falsare un CV? Cosa si rischia? 

 

Addirittura una trasmissione su Rai 3 chiamata il posto giusto diceva di farsi "più di un curriculum" per cercare di fregare più aziende possibili per cercare un impiego.

 

È utile falsare un CV? La crisi occupazionale giovanile causa anche questo.

Farsi più di un curriculum è una prassi normale.

In base a chi lo stai inviando ci sono informazioni più o meno rilevanti.

Ad esempio ho fatto delle esperienze di lavoro durante gli anni di studio che adesso non inserisco più, perchè poco rilevanti rispetto all'esperienza maturata successivamente.

oppure in base a chi invio il cv darò più rilevanza a progetti attinenti il settore dell'azienda e ometterò i progetti svolti che non sono attinenti. 

Eccetera

Le aziende ti chiedono ultima busta paga e certificato di laurea.

Puoi mentire semmai sul tuo attuale stipendio, se rimani nei canoni di mercato. Anche se poi in busta paga risulta uno stipendio differente, questo è comunque un elemento di trattativa.

 

poi se i colloqui sono molto tecnici, mentire serve davvero a poco.

 

 

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Hanamichi

La prima volta che ho cambiato lavoro, mi sono inventato di sana piana di avere già avuto esperienze lavorative come planner di produzione.

Nulla più lontano dal vero: facevo il consulente ICT e non avevo mai avuto esperienza diretta di come si gestisse la rete di pianificazione, fornitura e gestione produttiva.

Tuttavia, ero già stato in visita presso stabilimenti produttivi di torrefazione, produzione in serie e gestione logistica quindi mi ero fatto una cultura personale parlando con i responsabili di coordinamento e con chi, all'interno dello stabilimento, aveva il compito diretto di supervisionare alla produzione.

Parallelamente, avevo conseguito una laurea in Ing. gestionale con 101 su 110; studiavo psicologia, negoziazione e sarge; mi dilettavo a seguire gruppi dal vivo su come rimorchiare e frequentavo anche un corso di teatro amatoriale. Proprio questa caratteristica risultò vincente in fase di selezione finale, quando la responsabile direttiva delle risorse umane mi disse di avere particolarmente apprezzato il mio carattere e la mia capacità di entrare in sintonia con le persone che avevo di fronte.

Quindi, per rispondere alla tua domanda, a meno che il tuo selezionatore non sia esperto nel suo lavoro, il che dovrebbe farti riflettere anche sulla serietà del lavoro, direi che se tu mentissi sulle tue qualità e riuscissi miracolosamente a passare la prima fase di scrematura: verresti scartato direttamente durante le fasi di pre - screening.

Discorso diverso è se: non hai mai fatto quel lavoro ma senti in cuor tuo di essere in grado di poterlo fare. Magari perché ti appassiona, perché hai studiato molto la materia per conto tuo, hai una predisposizione personale oppure hai visto che in realtà non sono richieste grandissime doti personali.

Mentire nel curriculum di fronte a un selezionatore è lo stesso di mentire sulle proprie qualità difronte alla HB di turno: entrambi penseranno "Se è così bravo: come mai viene proprio qui?" una domanda a cui è meglio avere pronta una buona risposta.

Come spunto di riflessione, meglio se ti procuri un paio di manuali su come si scrive un buon curriculum e su come superare un colloquio di selezione. Finora i migliori che ho trovato su Internet sono "Come trovare lavoro anche in tempo di crisi" di Monster.it e "Le 32 domande che ti faranno a un colloquio di lavoro".

A parer mio, è come leggere un manuale sul Chat game e sul Sarge solo che invece di essere indirizzati alla conquista di una donna sono indirizzati a trovare il lavoro che meriti.

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  • 2 settimane dopo...
Innovation

Alla fine laurea o meno, i migliori titoli di studio in Italia sia chiamano Mazzetta o Raccomandazione. 

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LODOVICA
30 minuti fa, Innovation ha scritto:

Alla fine laurea o meno, i migliori titoli di studio in Italia sia chiamano Mazzetta o Raccomandazione. 

Questi sono i commenti del cazzo che non portano mai da nessuna parte.

Chi li fa pensa di distinguersi per arguzia.

Peccato che siano solo  inutili e dannosi.

Perché se gente come te continua a scrivere ste minchiate, ci sarà gente che gli crederà. Invece non è SEMPRE così. E la sottoscritta, nonché un sacco di altre persone in Italia, sono la testimonianza del contrario. E il tuo Paese non merita tutto questo disprezzo.

Peraltro, visto che ci sono state persone in questo forum che si sono prese del tempo per rispondere alle tue domandine, abbi la decenza di non fare ste uscite.

Ti ho/hanno risposto, descritto situazioni, dato consigli e suggerimenti. E il tuo commento finale qual è?

Una minchiata.

E proprio vero, certe persone non capiscono un cazzo.

Lodovica

Modificato da LODOVICA
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