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Mi sono perso


BlackSwan

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Ciao a tutti, seguo il forum da tempo e partecipo sporadicamente. Ad ogni modo ho 20 anni, frequento il primo anno di università e nonostante il tutto sia iniziato con un grande entusiasmo, ad oggi ho perso un po' quella via che prima mi ha sempre guidato con molta chiarezza. Gradirei una visione oggettiva esterna da qualcuno e qualche consiglio su come muovermi. 

In quest'ultimo anno ho davvero fatto i conti con me stesso per tanti aspetti, ho scoperto di avere debolezze che non pensavo di avere o che semplicemente non si erano mai manifestate prima.

I problemi principali sono due: l'università e la mia ragazza. 

L'università

L'università per molti aspetti mi piace, ma davvero mi sono reso conto di aver scelto un corso davvero ostico per me, sia dal punto di vista di contenuti che di mole di studio. Gli esami li passo e non li passo, ma comunque finora non ho avuto grosse soddisfazioni. Il fatto è che, ripeto, mi piace, l'ho scelta io questa facoltà, ma allo stesso tempo sono disposto a fare tantissime cose diverse nella vita. Se domani ci fosse la possibilità di lavorare accetterei, ci sono tante cose che mi piacerebbe fare e sono molto flessibile sotto questo aspetto. Dopo 5 anni di classico pensavo che lo studio non fosse più un problema e invece mi sbagliavo. 

La ragazza (o meglio, i miei problemi che lei riflette)

Questa è la nota dolente. Stiamo insieme da 3 anni, non è mai stata una relazione sana a esser sincero, in quanto io non l'ho mai reputata alla mia altezza, sia per profondità, sia per canoni estetici, sia proprio per livello di cultura. Paradossalmente lei ora prende voti decisamente più alti di me e sembra non avere problemi sotto l'aspetto universitario. In realtà il suo corso è mirato più a esami di gruppo, progetti vari eccetera, i miei sono dei tomi da studiare giganteschi. Non voglio sminuire quello che fa, ma sono sicuramente tipi di applicazione diversi. 

Il problema principale con lei è che io l'ho sempre tradita sia mentalmente che non. Già inizialmente non volevo stare con lei, perciò cercavo altre ragazze e nel corso di questi 3 anni ho avuto 2 relazioni brevissime con altre due ragazze, ci ho provato anche con altre, ma tutto questo circa 1 anno dopo che stavamo insieme. Ora non è mai più successo nulla, anche se la mia mente vaga. 

Lei invece sembra amarmi alla follia sempre, mai un dubbio, mai un ripensamento, anzi da parte sua anche nei momenti in cui io sono stato decisamente freddo, lei si è rivelata un cuore infuocato sempre pronto ad amarmi nonostante tutto e a perdonarmi. Ed è tuttora così. Qui gli errori sono tutti a carico mio e non capisco bene perché lo faccio. Sto benissimo con lei, soprattutto facciamo del gran sesso, tanto e di qualità. Questo mi lega molto a lei ovviamente. E le voglio un gran bene per tutto quello che fa per me. Eppure nel profondo, la odio. La odio perché non è lei che davvero amo, la odio perché provo emozioni ambivalenti e contrastanti, la odio perché lei è così trasparente e semplice: ama, soffre e vive, io invece sono qui a riempirmi di domande, a fingere di essere soddisfatto. La odio perché lei non ha dubbi sulla vita, mi ha detto tranquillamente che vorrebbe vivere con me e stare con me tutta la vita. Io invece no, mi sento così limitato a stare con lei, sento che non sto esplorando un mondo intero. La odio perché lei col minimo sforzo ottiene il massimo dei risultati, io invece metto anima e corpo e spesso il mio sforzo non è ricompensato. Tutto quello che vorrei fare è lasciarla, restare da solo e poi probabilmente sentirmi vuoto per quello che ho fatto. Mi alzo anche alle 5 del mattino per allenarmi alle 6 a palestra vuota, seguo la dieta 24/7 e metto tutte le energie restanti per seguire le lezioni e studiare. Lei si alza tardi, va all'uni, torna a casa, a volte studia, altre volte esce con amiche, non fa nulla di speciale per prendersi cura di sé, non riesce a seguire una dieta nonostante debba perdere a mio avviso qualche chilo e si lamenta con me di tutti i suoi problemi inutili di cui a me non frega nulla. Non ha passioni, hobbies, un cazzo. Io invece oltre alla palestra suono, sono un grande intrattenitore e mi sento a tutti gli effetti migliore di lei. 

Tutti questi pensieri mi accompagnano nell'arco della giornata, persino quando arriva l'orario in cui di solito ci scriviamo, vorrei non sentirla, ma lei come se nulla fosse mi cerca ed è ignara di questo vortice di emozioni negativo che provo per lei, ma la cui causa è me stesso. 

Non riesco a lasciarla. È troppo dolce, troppo gentile, troppo perfetta, troppo bello il sesso con lei, che non ho nemmeno una scusa valida per farlo. 

Però nonostante tutto quello che fa per me, io desidero farlo e non riesco a capire se ci sia un grosso motivo dietro o se sia una somma di vari fattori.

Il punto è che sono stanco di fingere, quando vorrei semplicemente alzarmi la mattina, andare a lavorare e passare il tempo che mi resta in palestra (la mia unica e vera costante nella vita), coi miei amici o a flirtare con altre ragazze.

 

Grazie a tutti quelli che mi risponderanno, accetto critiche di ogni genere, ma spero soprattutto di trovare spunti interessanti nelle vostre risposte

Modificato da BlackSwan
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senza nome

Va bhe nessuno ti risponde, finisce che cade nel dimenticatoio questo post.

Lei è tutto quello che tu vorresti essere, ma che non sei:quella innamorato, fedele, che riesce nello studio, che vive senza troppe preoccupazioni... Perfino quella che ha il ragazzo, esteticamente e forse intellettualmente, migliore di lei.

E mi fa leggermente sorridere il fatto che proprio la volontà è il problema, perché sei completamente figlio della cultura che prende le mosse dal buon Friedrich e che è stata banalizzata dall'Occidente, soprattutto quello americano, fatto di slogan che inneggiano che tutto è possibile, se ci si impegna; mentre la realtà dei fatti dimostra, che a volte, per quanto ci possiamo impegnare non riusciamo. Allora, dovresti ri- scoprire un elemento orientale, quello che sembra avere in seno lei, quello fatto di armonia raggiungibile solo senza sforzo:per quanto vuoi essere illuminato, non riuscirei mai ad esserlo se provi a raggiungere questo stato come atto di volontà.

Rallentare, non accelerare, creare momenti di sosta, non essere solo orientati al successo, ma anche all'armonia...

Probabilmente riscoprire anche lei, perché, nonostante la valuti peggiore di te, a causa di una scala abbastanza maschile e success orienteted, lei ha elementi a te mancanti e probabilmente l'integrazione degli stessi, da parte tua, ti porterebbe oltre ad una vita più equilibrata, anche più vicino al raggiungimento dei tuoi obiettivi.

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MichelaDevi
18 minuti fa, senza nome ha scritto:

lei ha elementi a te mancanti

Ma in quale senso? Gli esami che fa sono di gruppo, ergo con il minimo sforzo ottieni dei grandi risultati. In un gruppo c'è sempre un leader (a volte responsabile) che spartisce per bene i compiti ai restanti del gruppo. Poi c'è quello competitivo che si spacca per fare del suo meglio e magari rimane la sua fidanzata che fa il suo lavoro, fa il suo 20%  ma sembra rendere il 100%.

L'unico sbaglio che hai fatto è paragonarti alla tua fidanzata e soprattutto sei schiavo dell'insoddisfazione. Si percepisce che hai delle grandi aspettative ma che al momento non riesci a soddisfare perché forse non hai un bagaglio culturale e sociale che non ti permette di realizzare i tuoi obiettivi, per ora! 

Invece, la tua fidanzata, non si pone nessun obiettivo "grande", ma solo quello di fare il suo esame o progetto a fine mese. Non fare l'invidioso con lei, si piace per come è. Ma anche fosse che non si accontentasse e che le piace quello che ha, tu sei diverso da lei e qui io mi chiedo: ci metti molto impegno nelle cose e invece di piangerti addosso per chi ti trovi vicino ( a mio parere, deve essere una bravissima ragazza e lo sai anche tu), abbi il coraggio di lasciarla, se ti fa felice. Avete aspettative diverse e, alla lunga può non giovare al vostro rapporto, soprattutto perché diverresti schiavo dell'abitudine e lei potrebbe accorgersi e soffrirne.

Ho visto coppie così nascere, crescere e morire, purtroppo. Ma forse è meglio così, non saremmo così unici e non raggiungeremmo una certa maturità se non guardassimo dentro di noi.

In queste situazioni o sei freddo, glaciale, oppure ti lasci guidare da lei. Però hai 20 anni...

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BlackSwan
3 ore fa, senza nome ha scritto:

Va bhe nessuno ti risponde, finisce che cade nel dimenticatoio questo post.

Lei è tutto quello che tu vorresti essere, ma che non sei:quella innamorato, fedele, che riesce nello studio, che vive senza troppe preoccupazioni... Perfino quella che ha il ragazzo, esteticamente e forse intellettualmente, migliore di lei.

E mi fa leggermente sorridere il fatto che proprio la volontà è il problema, perché sei completamente figlio della cultura che prende le mosse dal buon Friedrich e che è stata banalizzata dall'Occidente, soprattutto quello americano, fatto di slogan che inneggiano che tutto è possibile, se ci si impegna; mentre la realtà dei fatti dimostra, che a volte, per quanto ci possiamo impegnare non riusciamo. Allora, dovresti ri- scoprire un elemento orientale, quello che sembra avere in seno lei, quello fatto di armonia raggiungibile solo senza sforzo:per quanto vuoi essere illuminato, non riuscirei mai ad esserlo se provi a raggiungere questo stato come atto di volontà.

Rallentare, non accelerare, creare momenti di sosta, non essere solo orientati al successo, ma anche all'armonia...

Probabilmente riscoprire anche lei, perché, nonostante la valuti peggiore di te, a causa di una scala abbastanza maschile e success orienteted, lei ha elementi a te mancanti e probabilmente l'integrazione degli stessi, da parte tua, ti porterebbe oltre ad una vita più equilibrata, anche più vicino al raggiungimento dei tuoi obiettivi.

Lei ha una qualità che io attualmente non riesco a far mia: la semplicità. Quando è felice mi coinvolge nel suo essere, così avvolgente, così trasparente, diventa come una bambina che non sta più nella pelle e condivide la sua gioia e i suoi successi con me, quando sta male soffre apertamente, piange e cerca il mio supporto, il mio conforto. Mi adora per questo. Anche io adoro queste sue qualità, è la mia parte debole che le odia ed è questa parte che non accetta il successo con poco sforzo e la vita ignorante, ma serena.

Io invece io sono schiavo del mio (in)successo, della mia voglia di essere migliore degli altri (non per apparire, ma per essere, per auto-confermare il mio valore) e l'unica risposta comportamentale che trovo a questo problema è quella di impegnarmi ancora di più, soffrire ancora di più e quindi entrare ancora più in competizione con lei.

È difficile ricercare l'armonia senza volontà, un controsenso per certi aspetti. Puoi entrare più nel dettaglio?

 

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BlackSwan
Inviato (modificato)
4 ore fa, MichelaDevi ha scritto:

Ma in quale senso? Gli esami che fa sono di gruppo, ergo con il minimo sforzo ottieni dei grandi risultati. In un gruppo c'è sempre un leader (a volte responsabile) che spartisce per bene i compiti ai restanti del gruppo. Poi c'è quello competitivo che si spacca per fare del suo meglio e magari rimane la sua fidanzata che fa il suo lavoro, fa il suo 20%  ma sembra rendere il 100%.

L'unico sbaglio che hai fatto è paragonarti alla tua fidanzata e soprattutto sei schiavo dell'insoddisfazione. Si percepisce che hai delle grandi aspettative ma che al momento non riesci a soddisfare perché forse non hai un bagaglio culturale e sociale che non ti permette di realizzare i tuoi obiettivi, per ora! 

Invece, la tua fidanzata, non si pone nessun obiettivo "grande", ma solo quello di fare il suo esame o progetto a fine mese. Non fare l'invidioso con lei, si piace per come è. Ma anche fosse che non si accontentasse e che le piace quello che ha, tu sei diverso da lei e qui io mi chiedo: ci metti molto impegno nelle cose e invece di piangerti addosso per chi ti trovi vicino ( a mio parere, deve essere una bravissima ragazza e lo sai anche tu), abbi il coraggio di lasciarla, se ti fa felice. Avete aspettative diverse e, alla lunga può non giovare al vostro rapporto, soprattutto perché diverresti schiavo dell'abitudine e lei potrebbe accorgersi e soffrirne.

Ho visto coppie così nascere, crescere e morire, purtroppo. Ma forse è meglio così, non saremmo così unici e non raggiungeremmo una certa maturità se non guardassimo dentro di noi.

In queste situazioni o sei freddo, glaciale, oppure ti lasci guidare da lei. Però hai 20 anni...

Esatto, la maggior parte dei suoi esami sono come li hai descritti tu, io per avere la sua media dovrei abbandonare tanti altri interessi e dedicarmi solo allo studio. E comunque, non penso ci riuscirei ogni caso.

Sì, è vero, sbaglio a paragonarmi a lei: siamo troppo diversi e non mi riferisco ovviamente solo allo stile di vita, ma anche nel modo in cui ci rapportiamo con noi stessi e con la realtà. Penso che questo sia davvero un punto importante, un errore grosso da parte mia. 

Non la lascio perché io vorrei essere più nobile d'animo e amarla in toto. Vorrei liberarmi di questi demoni e non trovare una via di fuga alle mie debolezze. Forse solo una volta "purificato" potrei pensare di cercare altre ragazze, ma questo sempre perché come ha detto @senza nome il mio modello di felicità è success-oriented: desiderio di conoscenza e di voglia di provare altre esperienze.

Però questa parte è decisamente radicata in me, il miglioramento continuo e quindi l'insoddisfazione.

Ora forse sto andando off-topic, forse no, però a volte mi chiedo se sia meglio guarire e vivere spogli di grandi ambizioni, o soffrire e alzare sempre più l'asticella della felicità...

 

 

Modificato da BlackSwan
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MichelaDevi

No al contrario è meglio se scavi a fondo, magari qualcuno ha storie analoghe alla tua. In ogni caso questo modo di essere che a tutti i costi vuoi raggiungere, potrebbe arrivare fra un po' di tempo e magari avrai molto successo, però stai tranquillo, forse il porti tutte queste domande ti auto carichi di ansia, del tutto inutile. Cerca di raggiungere i tuoi obiettivi. Poniteli pochi alla volta e facili, così ti sentirai bene una volta raggiunti!

  • Grazie! 1
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LODOVICA
11 minuti fa, MichelaDevi ha scritto:

No al contrario è meglio se scavi a fondo, magari qualcuno ha storie analoghe alla tua. In ogni caso questo modo di essere che a tutti i costi vuoi raggiungere, potrebbe arrivare fra un po' di tempo e magari avrai molto successo, però stai tranquillo, forse il porti tutte queste domande ti auto carichi di ansia, del tutto inutile. Cerca di raggiungere i tuoi obiettivi. Poniteli pochi alla volta e facili, così ti sentirai bene una volta raggiunti!

Hai un modo di pensare incredibile. Diretto veloce senza fronzoli. Parli chiaro e si capisce  quasi al volo cosa intendi.  Anche se ti conosco solo virtualmente, mi piaci un sacco.

 Ciao Lodovica

  • Grazie! 1
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iPaq

@BlackSwan la tua è una facoltà scentifica? Se si, quale? E quella della tua ragazza? Lei da quale scuola superiore proviene?

Per il resto, lei è femmina e tu maschio; le femmine non vengono educate alla competizione sui risultati (studio, lavoro, ecc.) ma a quella con le altre femmine per il maschio migliore; e lei, dal suo punto di vista, l'ha già vinta. Tu no, sei ancora in guerra.

 

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Ciao @BlackSwan, questo topic mi ha colpito perché ci ho visto dei parallelismi con la mia ultima LTR.

Il problema principale era un innamoramento a senso unico: lei sì, io no. Più altre cose che a me non andavano: pochi reali interessi in comune, poche ambizioni, un livello culturale troppo differente, e il fatto che avesse una visione delle relazioni un po' infantile, nonostante l'età (29 anni).

Non riuscivo a sentirmici veramente connesso.

Comunque, una frase in particolare mi ha colpito:

4 ore fa, BlackSwan ha scritto:

Non la lascio perché io vorrei essere più nobile d'animo e amarla in toto.

Prova a farti una domanda, la stessa che mi sono fatto anche io: posso realmente decidere di innamorarmi di una certa persona?


 

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BlackSwan
39 minuti fa, Case ha scritto:

Ciao @BlackSwan, questo topic mi ha colpito perché ci ho visto dei parallelismi con la mia ultima LTR.

Il problema principale era un innamoramento a senso unico: lei sì, io no. Più altre cose che a me non andavano: pochi reali interessi in comune, poche ambizioni, un livello culturale troppo differente, e il fatto che avesse una visione delle relazioni un po' infantile, nonostante l'età (29 anni).

Non riuscivo a sentirmici veramente connesso.

Comunque, una frase in particolare mi ha colpito:

Prova a farti una domanda, la stessa che mi sono fatto anche io: posso realmente decidere di innamorarmi di una certa persona?


 

Ciao Case, grazie per la tua risposta. 

La tua è una domanda difficile, anche se penso che la risposta sia no, non è possibile decidere di innamorarsi. Così come non è possibile disinnamorarsi di punto in bianco per scelta, il processo è emotivo, passa per una rielaborazione cognitiva e dipende da tanti fattori secondo me. Ma è davvero tutto o niente? Essere innamorati, intendo. Non c'è una via di mezzo, non c'è uno spettro?

Se posso permettermi di chiedertelo, cosa ti ha spinto a entrare in una LTR con lei? Io ad esempio non l'ho scelto sin dall'inizio, mi ci sono ritrovato col passare del tempo senza quasi neanche volerlo, le mie intenzioni erano molto diverse. Ho sempre pensato che questa storia non sarebbe durata molto, proprio per queste divergenze. Eppure giorno dopo giorno le cose continuano, lei stravede per me, mette tutta se stessa in questa relazione e io, anche se non faccio altrettanto, le voglio un gran bene, mi impegno fin dove mi sento coerente con le mie emozioni. E quel punto è comunque abbastanza in là. La differenza è che lei dà se stessa al 100%, io al 70, a volte 80%. Il tempo che passiamo insieme è sempre di qualità.

Non penso di poter trovare del sesso migliore con altre ragazze che non siano lei, perché anche sotto questo aspetto mi dà tutto.

È giusto allora stare con una persona anche se non la si ama fino in fondo, finché c'è comunque una certa armonia? Bisogna avere la certezza di volere qualcuno al proprio fianco?

Questa è la domanda che pongo io a te

 

  

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