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Il talento dell'essere felici


Balinese

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crociato
2 minuti fa, EdoardoG ha scritto:

Sì ma concretamente che danni hai rilevato?

Trovo le relazioni sempre più complicate e mi chiedo sempre più spesso se ne vale la pena.

Vedo che non sono l'unico e ci ricolleghiamo al discorso fatto prima: ad essere più superficiali, meno cerebrali, più istintivi, si vivrebbe probabilmente meglio, perchè pare che il trend sia questo.

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3 minuti fa, crociato ha scritto:

Trovo le relazioni sempre più complicate e mi chiedo sempre più spesso se ne vale la pena.

Vedo che non sono l'unico e ci ricolleghiamo al discorso fatto prima: ad essere più superficiali, meno cerebrali, più istintivi, si vivrebbe probabilmente meglio, perchè pare che il trend sia questo.

Perdonami l'insistenza ma davvero non capisco a quali danni ti riferisci: un danno è un qualcosa di anomalo e che reca nocumento rispetto a ciò che è considerato normale

Quindi per definire danno prima occorre stabilire il campione e poi portare esempi che si discostano molto dal campione considerato

Per es un danno per una specie sarebbe il disequilibrio nel ciclo vitale, perché infatti se le gazzelle vogliono sopravvivere come specie devono esserci abbastanza leoni da tenerle a bada come numero, abbastanza ma non troppi

Ecco che quindi se il numero di leoni è sproporzionato in un senso o nell'altro ciò è un danno per le gazzelle come specie

Quindi, cosa è per te danno dal momento che ne hai parlato in risposta al mio post? 🤔

Giusto per capire e continuare a rispondere sulla tua stessa linea d'onda sennò rischiamo di non capirci

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crociato

Semplicemente il thread è partito con l'idea di un certo tipo di persone. Il danno è rispetto a queste, che in qualche modo non riescono ad adattarsi al "nuovo trend".

Perdonami se non riesco ad essere più chiaro ma sono a lavoro e come dicevo si tratta di un discorso lungo e complesso.

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Percival
14 minuti fa, crociato ha scritto:

Semplicemente il thread è partito con l'idea di un certo tipo di persone. Il danno è rispetto a queste, che in qualche modo non riescono ad adattarsi al "nuovo trend".

Perdonami se non riesco ad essere più chiaro ma sono a lavoro e come dicevo si tratta di un discorso lungo e complesso.

Si tratta soltanto di selezionare, sperimentare vari trend, e di trovare le persone che condividono il tuo stesso sentire.

 

I trend sono, appunto, trend.

Non assecondano il sentire di tutti, bensì dettano quello stabilito da chi, quei trend, li monetizza.

 

Siamo umani.

Non siamo assoluti.

Non siamo carne, nè pesce: siamo un po' carne e un po' pesce.

C'è chi è tanto carne (ma mai, o quasi SOLO carne), chi tanto pesce (ma mai, o quasi, SOLO pesce), e chi si colloca in uno dei punti interni allo spettro.

 

Se il trend (leggasi, la risposta delle masse al nuovo ambiente sociale) va in favore delle relazioni usa e getta - chiamiamole carne -, questo non implica che le persone che sono anche un po' pesce smettano di esserlo. Non implica che smettano di desiderarlo ed averne bisogno per stare davvero bene.

Adattarsi passivamente al trend senza averlo deciso, è disfunzionale.

Magari ti va bene, perché il trend asseconda la tua natura.

Magari no, e soffri.

Ma il trend è quello, e la forza della massa ti scoraggia, se non hai una grande forza di volontà, dal tentare di tuffarti in altri corsi d'acqua.

Ti rende cieco davanti a tutti coloro che cercano di lanciare un segnale, che condividono il tuo modo di sentire e vivere.

Ti fa sentire.. SBAGLIATO.

Ti spinge a voler diventare per forza carne, quando a te questo fa star male dentro.

Ti fa credere che all'estuario del torrente ci sia una valle di latte e miele, quando invece, al solito, c'è solo una valle di lacrime.

 

E' sempre stato così, crociato.

Nel corso dei decenni vari trend si sono susseguiti, ed hanno assecondato quando l'uno, quando l'altro bisogno della natura umana.

Perché coloro che li guidano, che dall'alto deviano il corso del fiume, sfruttano un bisogno per guidare i greggi verso la meta, spacciandola ogni volta per la nuova valle incantata.

E tutti a battere le mani, belare, e seguire con gli occhi assenti.

 

E allora..

Se vuoi seguire il trend, se magari vuoi sperimentarlo, per conoscerti, provaci.

Resta lupo, e vestiti di un mantello d'agnello, per non destare sospetti.

Infiltrati e senti come si sta, dentro a quel trend.

Se ti fa star bene, sfruttalo finché ti da beneficio.

Se non ti fa star bene, escine così come ne sei entrato, e cerca quegli altri torrentelli collaterali nei quali TU, specificamente TU, sei davvero a tuo agio.

Tanto, qualunque corso d'acqua tu imbocchi, finisci sempre nel mare (tomba), non c'è soluzione.

Ma perlomeno ti godi il viaggio.

Perlomeno scopri quali sono i corsi d'acqua che sono migliori per te.

Perlomeno vivi secondo la TUA specifica natura, incontrando così altre persone che condividono quello stesso sentire e con cui è bello darsi la mano nel percorso, finché dura.

 

Prenditi un attimo per respirare e scegli, davanti ad ogni trend.

Chiediti se hai voglia di farci un tuffo.

Imponi alla vita la tua capacità senziente, scegli, seleziona solo ciò che è giusto per te.

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42 minuti fa, Percival ha scritto:

Si tratta soltanto di selezionare, sperimentare vari trend, e di trovare le persone che condividono il tuo stesso sentire.

 

I trend sono, appunto, trend.

Non assecondano il sentire di tutti, bensì dettano quello stabilito da chi, quei trend, li monetizza.

 

Siamo umani.

Non siamo assoluti.

Non siamo carne, nè pesce: siamo un po' carne e un po' pesce.

C'è chi è tanto carne (ma mai, o quasi SOLO carne), chi tanto pesce (ma mai, o quasi, SOLO pesce), e chi si colloca in uno dei punti interni allo spettro.

 

Se il trend (leggasi, la risposta delle masse al nuovo ambiente sociale) va in favore delle relazioni usa e getta - chiamiamole carne -, questo non implica che le persone che sono anche un po' pesce smettano di esserlo. Non implica che smettano di desiderarlo ed averne bisogno per stare davvero bene.

Adattarsi passivamente al trend senza averlo deciso, è disfunzionale.

Magari ti va bene, perché il trend asseconda la tua natura.

Magari no, e soffri.

Ma il trend è quello, e la forza della massa ti scoraggia, se non hai una grande forza di volontà, dal tentare di tuffarti in altri corsi d'acqua.

Ti rende cieco davanti a tutti coloro che cercano di lanciare un segnale, che condividono il tuo modo di sentire e vivere.

Ti fa sentire.. SBAGLIATO.

Ti spinge a voler diventare per forza carne, quando a te questo fa star male dentro.

Ti fa credere che all'estuario del torrente ci sia una valle di latte e miele, quando invece, al solito, c'è solo una valle di lacrime.

 

E' sempre stato così, crociato.

Nel corso dei decenni vari trend si sono susseguiti, ed hanno assecondato quando l'uno, quando l'altro bisogno della natura umana.

Perché coloro che li guidano, che dall'alto deviano il corso del fiume, sfruttano un bisogno per guidare i greggi verso la meta, spacciandola ogni volta per la nuova valle incantata.

E tutti a battere le mani, belare, e seguire con gli occhi assenti.

 

E allora..

Se vuoi seguire il trend, se magari vuoi sperimentarlo, per conoscerti, provaci.

Resta lupo, e vestiti di un mantello d'agnello, per non destare sospetti.

Infiltrati e senti come si sta, dentro a quel trend.

Se ti fa star bene, sfruttalo finché ti da beneficio.

Se non ti fa star bene, escine così come ne sei entrato, e cerca quegli altri torrentelli collaterali nei quali TU, specificamente TU, sei davvero a tuo agio.

Tanto, qualunque corso d'acqua tu imbocchi, finisci sempre nel mare (tomba), non c'è soluzione.

Ma perlomeno ti godi il viaggio.

Perlomeno scopri quali sono i corsi d'acqua che sono migliori per te.

Perlomeno vivi secondo la TUA specifica natura, incontrando così altre persone che condividono quello stesso sentire e con cui è bello darsi la mano nel percorso, finché dura.

 

Prenditi un attimo per respirare e scegli, davanti ad ogni trend.

Chiediti se hai voglia di farci un tuffo.

Imponi alla vita la tua capacità senziente, scegli, seleziona solo ciò che è giusto per te.

Amo ciò che scrivi e soprattutto come lo scrivi.

Ebbene sì per sopravvivere quando si è differenti dalla massa bisogna essere forti, mi sembra che molti di noi hanno condiviso quella sensazione di solitudine pur trovandosi in mezzo a miriadi di persone, come nelle scene di un film, dove ci si trova in mezzo ad una piazza piena di gente che viaggia ad una velocità decisamente diversa dalla nostra e non riusciamo a vedere ma soprattutto non riusciamo ad essere visti. Forse come dici bisogna solo imparare a riconoscere quei segnali che noi simili ci inviamo, quando facciamo intravedere quel lupo che c’è sotto l’agnello, senza flagellarsi e fare continuamente mea culpa sul nostro modo di essere. La verità è che non ci sono colpe per come si è, bisogna credere nelle persone e nella loro bellezza perché si sono sempre più convinta che le persone siano belle, con tutte le loro sfaccettature. 

Dopotutto il mondo è bello perché è avariato... ah no vario😂🤷🏻‍♀️

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giocapirex

Avete trovato la ricetta per la felicità???😁

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1 ora fa, giocapirex ha scritto:

Avete trovato la ricetta per la felicità???😁

Un raduno di grandi menti che non sta portando a nulla😝

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io so solo che quando quella volta l'anno mi ammalo

riscopro improvvisamente cosa mi renderebbe felice

LA SALUTE

ritornare al mio benessere fisico

immediatamente

senza se senza ma

 

la felicità è un qualcosa di effimero 

e in fin dei conti non fotte un cazzo a nessuno della felicità

 

altrimenti non si lavorerebbe 8-9-10 ore

non ci si alzerebbe alle 5 di mattina

non ci sarebbe gente che campa pulendo cessi

non ci sarebbero tante cose se la felicità fosse qualcosa di concreto e d importante

 

c'è gente che ha i soldi e ti dirà che anche loro sono tristi

chi è povero logicamente è triste poveretto

chi ha perso una gamba, bè ci mancherebbe, tristezza a go go

chi è brutto, vita di merda

e la lista è lunga

 

io penso di aver capito una cosa, la felicità e l'esser felici non conta un cazzo

che poi v immaginate una persona costantemente felice, direi che dopo un pò diventa anche irritante

quello che conta è la personalità, la propria

essere in linea con quella

 

sapere chi cazzo siamo

cosa ci piace

gli ozi, i vizi e le passioni che ci gasano di piu

e seguire quelle

seguire noi stessi

 

poi si può fallire, essere incazzati neri, tirar due destri contro il muro

ma a mente fredda, sereni, perchè si , ho sbagliato tutto, ho sbagliato ad agire

ma il fine di quell'azione era finalizzato a soddisfare quello che piace a me,

la vita che piace a me, come voglio vivere IO

 

capire questo, conoscersi e provare a muoversi in prima persona, con tutti i rischi del caso

visto che le nostre scelte, poi le paghiamo in prima persona, o sul breve o sul lungo periodo,

sono secondi di felicità

secondi in cui gonfi il petto

secondi

 

l'importante è che si sia sempre seguito il nostro volere

 

la cosa difficile , la vera difficoltà sta nel capire chi cazzo siamo veramente

e come vogliamo vivere

 

io sono godereccio, amo i piaceri della vita, spesso sono portato ad esagerare, non mi piace ubbidire, eseguire ordini

per un periodo pensavo di voler cambiare, perchè si cresce, la società, il monde dei grandi il lavoro bla bla bla bla bla bla bla bla

sbagliato

 

adesso ho 30 anni e "lavoro" per questo, per perseguire il mio fancazzismo, per non farmi prendere mai dal mondo dei grandi,

per godere delle cose che apprezzo io della vita,  non dover timbrare cartelllini, badge, avere un capo, capi, responsabilità di cui non me ne puo strafregare di meno

 

la vita per me è molto semplice

siamo noi che ci siamo ingabbbiati come dei somari

 

delle volte vado sull'appennino emiliano

vedo bologna dall'alto, e da lontano, la città in cui vivo insieme ad alte 500mila persone

e penso

" minchia che sputo Bo vista da qui, ma ti pare che in un mondo cosi vasto, con cosi tante meraviglie, con cosi tanto di sconosciuto,  ci affanniamo la vita, in quello sputo, caldo, arido e affollato, laggiu ?! possibile che cosi tante persone concentrino la vita in una pozzanghera di terra cosi piccola ?! vista da qui, sulla cima della montagna, la vita, compresa la mia, appare cosi stupida, insignificante e il bello è che c incazziamo anche per che cosa poi ? boh "

 

SI.TUTTO POSSIBILE E VERO

 

a chiusura del discorso

la felicità, l'essere felici, sono soltanto una freca di chiacchiere

effimere, prive di sostanza, il nulla piu assoluto

 

perchè la vita, amici miei, è azione

e le azioni, anche se in silenzio, parlano, dicono e rispondono

 

 

 

 

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leavingmyheart
1 ora fa, dave87 ha scritto:

io so solo che quando quella volta l'anno mi ammalo

riscopro improvvisamente cosa mi renderebbe felice

LA SALUTE

ritornare al mio benessere fisico

immediatamente

senza se senza ma

 

la felicità è un qualcosa di effimero 

e in fin dei conti non fotte un cazzo a nessuno della felicità

 

altrimenti non si lavorerebbe 8-9-10 ore

non ci si alzerebbe alle 5 di mattina

non ci sarebbe gente che campa pulendo cessi

non ci sarebbero tante cose se la felicità fosse qualcosa di concreto e d importante

 

c'è gente che ha i soldi e ti dirà che anche loro sono tristi

chi è povero logicamente è triste poveretto

chi ha perso una gamba, bè ci mancherebbe, tristezza a go go

chi è brutto, vita di merda

e la lista è lunga

 

io penso di aver capito una cosa, la felicità e l'esser felici non conta un cazzo

che poi v immaginate una persona costantemente felice, direi che dopo un pò diventa anche irritante

quello che conta è la personalità, la propria

essere in linea con quella

 

sapere chi cazzo siamo

cosa ci piace

gli ozi, i vizi e le passioni che ci gasano di piu

e seguire quelle

seguire noi stessi

 

poi si può fallire, essere incazzati neri, tirar due destri contro il muro

ma a mente fredda, sereni, perchè si , ho sbagliato tutto, ho sbagliato ad agire

ma il fine di quell'azione era finalizzato a soddisfare quello che piace a me,

la vita che piace a me, come voglio vivere IO

 

capire questo, conoscersi e provare a muoversi in prima persona, con tutti i rischi del caso

visto che le nostre scelte, poi le paghiamo in prima persona, o sul breve o sul lungo periodo,

sono secondi di felicità

secondi in cui gonfi il petto

secondi

 

l'importante è che si sia sempre seguito il nostro volere

 

la cosa difficile , la vera difficoltà sta nel capire chi cazzo siamo veramente

e come vogliamo vivere

 

io sono godereccio, amo i piaceri della vita, spesso sono portato ad esagerare, non mi piace ubbidire, eseguire ordini

per un periodo pensavo di voler cambiare, perchè si cresce, la società, il monde dei grandi il lavoro bla bla bla bla bla bla bla bla

sbagliato

 

adesso ho 30 anni e "lavoro" per questo, per perseguire il mio fancazzismo, per non farmi prendere mai dal mondo dei grandi,

per godere delle cose che apprezzo io della vita,  non dover timbrare cartelllini, badge, avere un capo, capi, responsabilità di cui non me ne puo strafregare di meno

 

la vita per me è molto semplice

siamo noi che ci siamo ingabbbiati come dei somari

 

delle volte vado sull'appennino emiliano

vedo bologna dall'alto, e da lontano, la città in cui vivo insieme ad alte 500mila persone

e penso

" minchia che sputo Bo vista da qui, ma ti pare che in un mondo cosi vasto, con cosi tante meraviglie, con cosi tanto di sconosciuto,  ci affanniamo la vita, in quello sputo, caldo, arido e affollato, laggiu ?! possibile che cosi tante persone concentrino la vita in una pozzanghera di terra cosi piccola ?! vista da qui, sulla cima della montagna, la vita, compresa la mia, appare cosi stupida, insignificante e il bello è che c incazziamo anche per che cosa poi ? boh "

 

SI.TUTTO POSSIBILE E VERO

 

a chiusura del discorso

la felicità, l'essere felici, sono soltanto una freca di chiacchiere

effimere, prive di sostanza, il nulla piu assoluto

 

perchè la vita, amici miei, è azione

e le azioni, anche se in silenzio, parlano, dicono e rispondono

 

 

 

 

 

 

Siiii !

Hai fatto il lavoro sporco al posto mio.

È un concetto che incredibilmente non è compreso dai più: ci si interroga su concetti astratti solo perché non si sanno risolvere i problemi immediati.

Sono squattrinato, faccio una vita da schifo, e cosa faccio ? mi chiedo come posso essere "felice". Ho voglia di trombare ma non becco niente, e quindi ? formulo un sofisma sull'amore e i drammi esistenziali...

ma LOL

 

La vita è dura per tutti, ed è perlopiù una successione di grane da risolvere. Ma forse non poteva essere diversamente, io il gianduiotto lo amo se mi capita tra le mani ogni tanto, se compro una confezione ogni giorno l'amore svanisce...

Se fossimo costretti a passare ore immobili nascosti su un albero per accoppare la lepre per la cena riscopriremno l'orgasmo di sfamarsi. Altro che filosofare sulla "felicità", che è una parola vuota...

 

Quando si fa lo switch tra "ricerca della felicità" a "come risolvere i problemi" si fa un grande salto di qualità. 

Il problema è quando non si riescono a risolvere e non si ritrova un equilibrio.

L'immaginazione riesce sempre a trovare un nuovo equilibrio, ma nella realtà non sempre ci si riesce e si può arrivare all'inceppamento. Ci sono tante anime tormentate che non trovano pace purtroppo... 

Altre volte per fortuna ci si riesce cercando in qualcosa di trasgressivo un compenso al proprio dolore. 

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giocapirex
22 hours ago, Balinese2016 said:

Un raduno di grandi menti che non sta portando a nulla😝

Forse perché, come in diversi stiamo supponendo sul forum, è qualcosa di astratto!!

Eppure se riuscite a catturarla, lasciate un pezzettino anche per me! O per lo meno, condividiamola 😁😅

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