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il piacere della seduzione non sta nello scopare


sonoio

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Ambasciatore
1 ora fa, mesmer984 ha scritto:

Mai vantato di niente. Ripeto non ci siamo proprio capiti. 

Non mi ha mai bullizzato nessuno, ho solo avuto un ‘educazione alta. E riripeto non hai capito il concetto. Non è essere uomini scoparsi un pezzo di carne pieno di nevrosi, insicurezze, paranoie partendo dal concetto “le do una botta, cosi mi gonfio l’autostima e faccio bene a lei perché così si sente “bella “. 

Se ad uno piacciono le bruttine, molto bene, ma ripeto, se ci vai per sfuotarti le palle e poi pure ti vanti, sei solo un insicuro, senza palle. E non un uomo.

Quindi il concetto modelle e altro non c’entra qui. Si è partiti dal fatto: “parto dal basso e vado a dare l’elemosIna”

La cosa più bella di questi forum è che tra una discussione e l'altra ogni giorno trovi qualcuno che ti spiega chi è uomo e chi non lo è, chi è etero e chi è frocio, chi è centrato e chi è..boh? 😀   ma è proprio così difficile accettare che siamo solo tutti diversi?                                                                                        

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gold86
40 minuti fa, capelli bagnati ha scritto:

Perché, si può fare diversamente? Davvero? 

Direi di si...

Ti racconto un episodio recente in cui sono rimasto stupito dalla mia reazione.

Sto passando un periodo abbastanza difficile nella mia vita, che si ripercuote nella mia (recente) relazione.

Lei ha 29 anni, un figlio di 8, un trascorso molto pesante che le è servito per formarsi ed essere la donna che è.

Mi sta aiutando a superare questo periodo con la sua vicinanza, facendomi sentire amato e rispettando i miei tempi anche quando il primo impulso che ho è quello di respingerla.

Il mio impulso di respingere chi mi dimostra di amarmi nasce dal mio passato.

Le ho detto che per me sarebbe un fallimento terminare la relazione per questo "mostro" che mi spinge, al contrario, verso relazioni senza capo né coda con persone che valgono un'unghia delle sue, quindi me ne sono tornato in psicoterapia per capirmi.

Lei ha capito perfettamente il problema, visto che c'è passata, e mi ha rassicurato.

Ora, veniamo a quello che mi ha stupito.

Eravamo a letto, e lei mi stava dimostrando tutta la sua vicinanza.

La mia reazione è stata un pianto a dirotto prima, ed una serie di conati di vomito poi.

Lei ha continuato a dimostrami tutta la sua vicinanza.

Mi è venuto un impulso sessuale incontrollabile, lo abbiamo fatto con molta passione ed in maniera differente dalle altre volte, perché le sensazioni erano differenti.

Mi sono sentito accolto davvero, in qualche modo.

 

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capelli bagnati
58 minuti fa, gold86 ha scritto:

Direi di si...

Ti racconto un episodio recente in cui sono rimasto stupito dalla mia reazione.

Sto passando un periodo abbastanza difficile nella mia vita, che si ripercuote nella mia (recente) relazione.

Lei ha 29 anni, un figlio di 8, un trascorso molto pesante che le è servito per formarsi ed essere la donna che è.

Mi sta aiutando a superare questo periodo con la sua vicinanza, facendomi sentire amato e rispettando i miei tempi anche quando il primo impulso che ho è quello di respingerla.

Il mio impulso di respingere chi mi dimostra di amarmi nasce dal mio passato.

Le ho detto che per me sarebbe un fallimento terminare la relazione per questo "mostro" che mi spinge, al contrario, verso relazioni senza capo né coda con persone che valgono un'unghia delle sue, quindi me ne sono tornato in psicoterapia per capirmi.

Lei ha capito perfettamente il problema, visto che c'è passata, e mi ha rassicurato.

Ora, veniamo a quello che mi ha stupito.

Eravamo a letto, e lei mi stava dimostrando tutta la sua vicinanza.

La mia reazione è stata un pianto a dirotto prima, ed una serie di conati di vomito poi.

Lei ha continuato a dimostrami tutta la sua vicinanza.

Mi è venuto un impulso sessuale incontrollabile, lo abbiamo fatto con molta passione ed in maniera differente dalle altre volte, perché le sensazioni erano differenti.

Mi sono sentito accolto davvero, in qualche modo.

Temo di non sapere come metterla giù con tatto.

Però questo vuol dire solo che hai una relazione vittima-carnefice dove tu hai questa serie di comportamenti che le fanno scattare dei complessi da infermierina.

Quindi tu ti senti amato e accettato perché lei si prende cura di te. Inutile dire che i tuoi atteggiamenti manipolatori al massimo aumenteranno perché sono esattamente quello che fanno scattare in lei questi comportamenti di accettazione e protezione. E lei ha bisogno di una figura come la tua. Altrimenti si sente inutile nei suoi tentativi di protezione, cambiamento e miglioramento degli altri. Il che, è solo un'altra forma di manipolazione. Quella complementare.

In pratica avete una relazione stabile perché avete problemi complementari. Relazione che è come una bomba ad orologeria con i secondi che scattano sempre più veloci. Perché è un equilibrio instabile destinato a rompersi appena uno dei due accentua o riduce l'incidere dei suoi problemi nella relazione.

Quindi, rinnovo il mio stupore nel voler cercare persone che non hanno nevrosi o problemi. Tutti ce li hanno. Io incluso.

Modificato da capelli bagnati
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gold86
5 minuti fa, capelli bagnati ha scritto:

Temo di non sapere come metterla giù con tatto.

Però questo vuol dire solo che hai una relazione vittima-carnefice dove tu hai questa serie di comportamenti che le fanno scattare dei complessi da infermierina.

Quindi tu ti senti amato e accettato perché lei si prende cura di te. Inutile dire che i tuoi atteggiamenti manipolatori al massimo aumenteranno perché sono esattamente quello che fanno scattare in lei questi comportamenti di accettazione e protezione. E lei ha bisogno di una figura come la tua. Altrimenti si sente inutile nei suoi tentativi di protezione, cambiamento e miglioramento degli altri. Il che, è solo un'altra forma di manipolazione. Quella complementare.

In pratica avete una relazione stabile perché avete problemi complementari. Relazione che è come una bomba ad orologeria con i secondi che scattano sempre più veloci. Perché è un equilibrio instabile destinato a rompersi appena uno dei due accentua o riduce l'incidere dei suoi problemi nella relazione.

Quindi, rinnovo il mio stupore nel voler cercare persone che non hanno nevrosi o problemi. Tutti ce li hanno. Io incluso.

Mi sono interrogato anche io su ciò che hai appena detto.

Ad una risposta definitiva non ci sono ancora arrivato, però mi sto prendendo il tempo per capirlo.

Vista la progressione degli eventi, tuttavia, anche alla luce del fatto che entrambi abbiamo avuto un percorso di anni di terapia, mi sento di escludere un rapporto di dipendenza-codipendenza (già sperimentato). 

Tuttavia, allo stato, poiché credo che da una relazione posso sempre apprendere qualcosa di me stesso, ho deciso di andare avanti.

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capelli bagnati
55 minuti fa, gold86 ha scritto:

Mi sono interrogato anche io su ciò che hai appena detto.

Ad una risposta definitiva non ci sono ancora arrivato, però mi sto prendendo il tempo per capirlo.

Vista la progressione degli eventi, tuttavia, anche alla luce del fatto che entrambi abbiamo avuto un percorso di anni di terapia, mi sento di escludere un rapporto di dipendenza-codipendenza (già sperimentato). 

Tuttavia, allo stato, poiché credo che da una relazione posso sempre apprendere qualcosa di me stesso, ho deciso di andare avanti.

Hai avuto una madre molto oppressiva e pressante per caso?

Comunque dare e ricevere amore è teraupetico in se, quindi anche io ti consiglierei di continuare la relazione. Non la prenderei come esempio tuttavia, ma al massimo come stadio evolutivo intermedio. Verso qualcosa di più stabile e centrato.

E per la cronaca, non prenderei ad esempio neanche la mia situazione attuale. Che è più simile a un campo di sterminio dove vedi morti ovunque che un qualcosa che ha un senso.

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gold86
36 minuti fa, capelli bagnati ha scritto:

Hai avuto una madre molto oppressiva e pressante per caso?

Comunque dare e ricevere amore è teraupetico in se, quindi anche io ti consiglierei di continuare la relazione. Non la prenderei come esempio tuttavia, ma al massimo come stadio evolutivo intermedio. Verso qualcosa di più stabile e centrato.

E per la cronaca, non prenderei ad esempio neanche la mia situazione attuale. Che è più simile a un campo di sterminio dove vedi morti ovunque che un qualcosa che ha un senso.

MOLTO apprensiva e MOLTO pressante quando c'era... Però sono sempre stato lasciato anche molto solo fin da piccolo...

Quindi la situazione era, fondamentalmente, di solitudine inframezzata da stati ansiogeni e intrusivi.

Questa relazione, allo stato, non la posso dire di prenderla come esempio, e sono anche io sostanzialmente d'accordo con lo stadio evolutivo intermedio.

In buona sostanza non ho idea di ciò che succederà, ma sento che è diverso dalle altre volte e, in un certo senso, mi sto rieducando.

Quindi qualcosa di nuovo (anche e soprattutto di me stesso) lo vedrò di certo. 

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capelli bagnati
1 ora fa, gold86 ha scritto:

MOLTO apprensiva e MOLTO pressante quando c'era... Però sono sempre stato lasciato anche molto solo fin da piccolo...

Quindi la situazione era, fondamentalmente, di solitudine inframezzata da stati ansiogeni e intrusivi.

Questa relazione, allo stato, non la posso dire di prenderla come esempio, e sono anche io sostanzialmente d'accordo con lo stadio evolutivo intermedio.

In buona sostanza non ho idea di ciò che succederà, ma sento che è diverso dalle altre volte e, in un certo senso, mi sto rieducando.

Quindi qualcosa di nuovo (anche e soprattutto di me stesso) lo vedrò di certo. 

Premetto che so che fa un dolore boia.

Ma...

...se immagini di essere...

Da solo.

Nella tua camera.

Vendi le tende.

Il letto.

Ti siedi sul letto.

Vicino a te hai una lettera.

La guardi.

 

E' della tua ragazza.

C'è scritto.

"Non ti ho amato.

...è come se avessi avuto bisogno di un bambino.

Un bambino da coccolare e di riempire di attenzioni.

Ho avuto bisogno di qualcuno da stringere. Forte.

Per sentire che era mio. Sentire che aveva bisogno di me.

E più sentivo che aveva bisogno di me. Più mi sentivo potente. Mi sentivo realizzata.

Mi sentivo che avevo realmente possesso di qualcosa. Che potevo controllarla. Potevo deciderne io come muoverlo. Cosa fargli fare.

E questa cosa mi dava un sacco di tranquillità. Perché sapevo che quello che faccio è importante. Che a qualcuno interessa. Che per lui conto qualcosa.

Ma no.

Non ti ho mai amato realmente.

Avevo bisogno di te.

Come quel bambino che volevo stringere tra le braccia.

Avevo bisogno di dirti cosa fare.

Avevo bisogno di obbligarti a fare cose che non volevi.

Non perché necessariamente ti facessero sentire meglio.

Ma perché mi piaceva essere importante nella tua vita.

Per la sensazione che provavo.

La sensazione di potere e di possesso, totale che provavo.

E quando volevi scappare e cercavi di controllarti per non farlo.

Oh... ci godevo tantissimo.

Vedere il tuo testo soffrire per poi soccombere e sottomettersi al mio volere.

Era la cosa più bella che vedessi. Quasi mi bagnavo alla sola vista.

Ma no.

Non me ne è mai fregato nulla di te.

Tu in fondo...

...sei inutile.

Sei solo un oggetto.

Una sorta di vibratore emotivo per la mia mente malata.

Un qualcosa che mi stimola e mi dà quella sensazione di piacere di cui ho bisogno.

Ma potresti morire domani.

E piangerei. 

Farei di tutto per far vedere che me ne fregava.

Per ricevere attenzioni e venire approvata.

...ma.

Di te.

Non me ne è mai

Fregato nulla..."

Se non l'hai già fatto... entraci veramente.

Immaginati questo mondo.

Immaginatelo con tutti i dettagli. I colori. E le sfumature.

Guarda le labbra della tua ragazza mentre dicono queste cose.

Ascolta le sensazioni che hai nel petto.

E scrivi, subito dopo, quasi in trance quello che senti.

Concentrandoti sul dolore che provi.

Su quel senso di vomito e repulsione.

...cosa ne esce?

Sarebbe interessante. Per te. Saperlo.

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gold86
6 minuti fa, capelli bagnati ha scritto:

Premetto che so che fa un dolore boia.

[...]

Sarebbe interessante. Per te. Saperlo.

L'esercizio è interessante... Mi riprometto di svolgerlo...

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capelli bagnati
2 minuti fa, gold86 ha scritto:

L'esercizio è interessante... Mi riprometto di svolgerlo...

L'esercizio presupporrebbe che lo fai dieci volte. E scrivi per dieci volte quello che senti, a getto.

Già fatto una volta però fai tanto.

Se poi ti va di condividere cosa scrivi a getto, per quanto osceno e orripilante possa essere, posso aiutarti a districare la matassa.

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gold86
15 minuti fa, capelli bagnati ha scritto:

L'esercizio presupporrebbe che lo fai dieci volte. E scrivi per dieci volte quello che senti, a getto.

Già fatto una volta però fai tanto.

Se poi ti va di condividere cosa scrivi a getto, per quanto osceno e orripilante possa essere, posso aiutarti a districare la matassa.

Il punto fondamentale, per quanto mi riguarda almeno, è che il mio stato mentale non è ottimale.

Sono turbato (fortemente) da un'altra "presenza" in buona sostanza, e quindi non sono totalmente concentrato sulla mia compagna.

Questo, credo, allo stato attuale, possa alterare lo svolgimento dell'esercizio che mi proponi.

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