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Bloccato in un rapporto Kiss - Kiss


IlVento

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FG5150

Amici, scusate il ritardo, non volevo farvi litigare, ma ero a lavoro e non potevo rispondere.

Ciò che dice Nuovo_Utente è in parte vero.

Ho pianto per lei in passato perché come sono stato bene con lei, anche (e soprattutto) nelle sere in cui non ci ho fatto sesso, non sono stato nemmeno con la mia più lunga LTR.

Oggi che ho realizzato che non ci sarà nulla più di un'amicizia con benefici, nonostante i sentimenti che lei sbandiera e che sa che io provo, oggi che ho rinunciato a costruire qualcosa con lei, l'unico mio timore resta il fatto di ritornare solo (non solo senza una donna, ma anche senza amici) finché resterò in questo schifo di città, in un momento delicato della mia vita professionale, periodo che temo di non reggere senza un minimo di supporto, fossero anche le notti che passo abbracciato a lei

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capelli bagnati
1 ora fa, FG5150 ha scritto:

Amici, scusate il ritardo, non volevo farvi litigare, ma ero a lavoro e non potevo rispondere.

Ciò che dice Nuovo_Utente è in parte vero.

Ho pianto per lei in passato perché come sono stato bene con lei, anche (e soprattutto) nelle sere in cui non ci ho fatto sesso, non sono stato nemmeno con la mia più lunga LTR.

Oggi che ho realizzato che non ci sarà nulla più di un'amicizia con benefici, nonostante i sentimenti che lei sbandiera e che sa che io provo, oggi che ho rinunciato a costruire qualcosa con lei, l'unico mio timore resta il fatto di ritornare solo (non solo senza una donna, ma anche senza amici) finché resterò in questo schifo di città, in un momento delicato della mia vita professionale, periodo che temo di non reggere senza un minimo di supporto, fossero anche le notti che passo abbracciato a lei

FG5150... sei molto vago.

E' difficile abbassare gli scudi.

E' difficile rivelare quel nodo che hai alla gola.

E' difficile rivelare quella cosa che temi... più nel profondo... dentro di te.

Adesso vivo una situazione simile alla tua.

Ragazza bellissima, che mi vede alla stregua di un trombamico.

Le ho proposto di vederci domani. Visto che mercoledì vado in vacanza.. e per almeno 2 o 3 settimane non ci vedremo.

Ha un impegno.

Non si sa che impegno... ma ha un impegno.

Sono stato tante volte dall'altra parte.

Tante volte. Troppe... per non vedere.

Per non vedere che... quell'impegno... probabilmente... è un'altra persona.

Un'altra persona che, come me, sta sperando magari di averla tutta per se.

E' inutile bendarsi gli occhi e far finta che non ci sia.

E' inutile illudersi che questa persona non stia prendendo tutto ciò di cui hai bisogno... nonostante il tuo impegno. Nonostante tu voglia davvero costruire qualcosa con lei.

Forse per lei sono solo una ruota di scorta. Forse mi usa per non sentirsi troppo coinvolta emotivamente da quest'altra persona che vedrà domani.

Non lo so. E non mi è dato saperlo.

Mercoledì parto e vado in vacanza.

Ha importanza?

Ha forse importanza... che questa ragazza mi ami oppure no?

Ha forse importanza... che l'ultima volta che l'ho vista... forse era l'ultima per davvero?

Lo ha?

Beh...

No.

Non ce l'ha.

Come lei ci saranno tante altre ragazze.

Ci saranno momenti belli e momenti brutti.

Ci saranno momenti in cui mi divertirò e in cui piangerò.

E se anche farà sesso con un'altra persona... beh.

Buon divertimento.

FG5150... non hai bisogno di nessuno.

Puoi reggere anche da solo.

Forse hai paura delle depressione.

Forse hai paura... dei tuoi stessi pensieri. Quando quella vocina... ti sussurrerà di suicidarti.

Di porre fine al dolore.

Di smetterla di combattere.

Di arrenderti.

Di spararti in bocca.

Perché... beh. Perché sarebbe più semplice.

E vuoi qualcuno... non tanto perché ti serva... ma per evitare che succeda.

Per evitare...

...di essere posto di fronte...

...di fronte... alla tua stessa sete di morte... per te stesso.

Per evitare... di renderti conto...

...che non sei speciale.

...che per lei... sei al pari di un calzino usato...

...si. Un calzino usato le serve... ma è usato... ed è un calzino...

E FG5150...

...è quando esci da quel loop mentale.

E' quando la smetti di cercare di non crepare.

E' quando la smetti di aver paura del dolore.

E' quando la smetti di voler essere importante, realizzato... un gran campione...

E' quando cominci a sguazzare nella merda con tutto te stesso... e a metterti la morte in bocca...

Che allora...

...beh.

Allora... sei invincibile.

E potrai dire vaffanculo a quella troia.

E fare spallucce.

Perché tu puoi soffrire come un cane.

Puoi andare fino all'inferno.

Ma quella troia...

....non avrà la tua anima.

Modificato da capelli bagnati
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FG5150
34 minuti fa, capelli bagnati ha scritto:

FG5150... sei molto vago.

Lo so, sono stato vago per non monopolizzare il post di IlVento con il quale mi scuso ancora.

Fatto sta che nella depressione ci sguazzo da quand'ero bambino, ma ultimamente, complice l'età che avanza, si sta facendo sentire più forte.

Non ti nascondo a questo punto che ho desiderato più volte, nell'ultimo anno, quello che tu dici nel post.

Sono rientrato in questo forum anche per capire cosa effettivamente fare riguardo alla mia condizione generale.

Tu mi dici di non aver paura del dolore, di sguazzare nella merda, e io ti do ragione, ma ti chiedo anche "come?".

Cosa devo concretamente fare per uscire da questo loop di autoconservazione che mi impedisce di farmi del male necessario?

Tu che ne hai viste e vissute più di me forse potresti essere la persona giusta per darmi un consiglio concreto, senza la retorica alla quale i miei pochi amici di sempre mi hanno abituato.

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capelli bagnati

FG5150, purtroppo posso solo darti qualche consiglio. Tu sembri più aver bisogno di una guida, qualcuno che ti porga la mano e che ti conduca verso l'illuminazione.

Purtroppo abbiamo uno schermo che ci divide. Un po' troppo anche per me.

Se riesco a darti qualche consiglio però, volentieri.

Per l'uscire da questo loop...

Immagina i suoi occhi. Il suo viso. La sua bocca.

Lei è di fronte a te. Vedi i suoi capelli.

Senti la sua voce.

Ti dice...

"Non ci vedremo più. Ho deciso. Questa è l'ultima volta."

Vedi i suoi passi che si allontanano.

Vedi lei che se ne va.

Per sempre...

...se ti rilassi e chiudendo gli occhi ti concentri con tutto te stesso su questa immagine...

...cosa ti viene da pensare? Che immagini vedi? Cosa succede al tuo corpo?

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FG5150
51 minuti fa, capelli bagnati ha scritto:

...cosa ti viene da pensare? Che immagini vedi? Cosa succede al tuo corpo?

Un grosso vuoto che cresce in pochi attimi, a partire dallo stomaco fino alle spalle che mi inghiottisce.

Allo stesso tempo però riesco a sentire anche una specie di tensione che si spezza.

Non riesco a reagire a questa proiezione mentale in maniera del tutto negativa. 

Credo che il fatto che sia lei a dire certe parole mi scarichi dalla responsabilità di farmi del male da solo, e questo me lo faccia accettare, anche se non troppo serenamente.

Se invece immagino il contrario, io che le dico le stesse parole, non riesco a non sentire una frustrazione forte, una stretta allo stomaco, una voglia di vomitare, che è il modo con cui il mio corpo cerca di comunicarmi quando sto facendo qualcosa che non voglio fare (ma mi sento costretto a fare dalle circostanze).

 

Domani dovremmo sentirci telefonicamente per organizzare il nostro prossimo incontro e nelle ultime ore sono passato attraverso varie fasi: 1) devo accontentare le mie voglie ed essere egoista, la invito da me e metto me stesso davanti a tutto per la prima volta in vita mia, preoccupandomi esclusivamente della mia soddisfazione sessuale; 2) devo approfittare di questo momento in cui non mi sento eccessivamente dipendente da lei per tagliare il legame; 3) devo comportarmi da buon amico perché è quello di cui lei ha bisogno, anche se la cosa mi farà soffrire, in nome delle cose belle che ci sono state fra noi.

E queste sono solo le indecisioni che riguardano lei.

Il mio eccessivo spirito di autoconservazione mi impedisce di fare qualsiasi cosa anche in molti altri ambiti.

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Nuovo_utente
5 ore fa, FG5150 ha scritto:

devo comportarmi da buon amico perché è quello di cui lei ha bisogno, anche se la cosa mi farà soffrire

Se la cosa ti fa soffrire...semplicemente non la fare. Non andare contro i tuoi istinti, i tuoi bisogni più profondi.

 

Di recente ho chiuso con una tipa perché alla fine ha maldestramente cercato di farmi diventare il suo amichetto del cuore. In attesa di tempi migliori (io e lei entrambi  non single). Almeno due volte le ho proposto: o ci viviamo la cosa anche se eticamente, socialmente, "tutto quello che vuoi"...non corretta; o chiudiamo.

 

E una...e due...e tre! Mi sono rotto e le ho detto che a quel punto dovevo fare io ciò che lei non riusciva a fare: chiudere ogni interazione. Mi cercava con le scuse più disparate, almeno una volta a settimana...la verità è che aveva bisogno di me. Ma mentre io mi stavo folgorando per lei...lei invece mi succhiava energie solo per tenersi in vita, per trovare il coraggio di mollare la vecchia vita.

Come quando sei a corto di energie, ti attacchi a quei succhi di frutta energetici, te lo aspiri letteralmente, e poi li butti via per terra...NO GRAZIE! 

 

Non ti svendere amico mio. Il tuo bisogno di una donna...è quello che ti mantiene in vita. Ma se non sarà lei, sarà qualcun altra. 

La paura di restare soli, di non soddisfare il proprio istinto di paternità...sono assolutamente normali. Aggrappati ad altre cose...non dico necessariamente il lavoro, ma le amicizie, la voglia di scoprire il mondo. Sii curioso...di qualsiasi cosa ti si presenti di fronte. 

 

Ti capisco perfettamente quando parli di cambiamenti recenti. Ti trovi, se ho capito bene, in una città nuova, senza conoscere nessuno. Sto vivendo qualcosa di simile. Posto nuovo, lavoro nuovo, amicizie ovviamente azzerate. E vecchi progetti che alla luce dei nuovi scenari ti si sgretolano tra le mani senza che tu sappia da che parte stare, su cosa investire e cosa lasciarsi alle spalle.

 

Che dire? Personalmente ho vissuto mesi di grande frustrazione. Adesso sto entrando nella fase dell'accettazione a cui spero seguirà una fase di reazione. Dalla serie...se non riesci ad uscire dal tunnel...arredalo! 😂

 

Resilienza. La capacità di autorigenerarsi e tirarsi fuori dalla merda più totale, di tirare fuori il meglio da ogni situazione ti si crei davanti. Confido nel mio DNA, nelle strategie di copying stampate lì da millenni di miei antenati che chissà quanta merda hanno spalato. Non posso deludere loro, me stesso e la natura che ha puntato su di me.

 

Quando pensi al futuro...non pensare NULLA. Lo so...a te vengono fuori solo scenari di completa solitudine. Ma la vita ha più fantasia di noi. Cerca di visualizzare un bel tramonto sul mare. L'orizzonte è così ampio e vuoto da lasciare spazio a qualsiasi immaginazione. Puoi metterci ciò che vuoi su quello sfondo...una due tre mille navi, una regata di barche a vela...

 

Stai in mezzo alla gente. Anche se sei "solo", esci. Vai a fare una passeggiata in centro. Vai al bar a prendere un caffè...a prendere un gelato. Mescolati con le persone. Iscriviti a un corso di fotografia, tennis, uncinetto...quello che ti pare. 

Non fare l'errore di chiuderti a casa. Pensando che tutto è inutile e che ogni tentativo non serve a nulla. Anche questo forum, consultalo...scrivi...sfogati. Ma poi il weekend lascialo lì...prendi la macchina e vai da qualche parte che non hai mai visto. Comprati una moto, una bicicletta e scopri posti nuovi. Meravigliati di tutto ciò che ti circonda, abbandonati al dolore quando ti prende di sorpresa ma poi manda a cagare pure a lui. 

 

 

https://youtu.be/gqQPOYZo6Fs

 

Guarda questo monologo...e rivedilo ogni volta che ne senti il bisogno.

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capelli bagnati
7 ore fa, FG5150 ha scritto:

Un grosso vuoto che cresce in pochi attimi, a partire dallo stomaco fino alle spalle che mi inghiottisce.

Allo stesso tempo però riesco a sentire anche una specie di tensione che si spezza.

Non riesco a reagire a questa proiezione mentale in maniera del tutto negativa. 

Credo che il fatto che sia lei a dire certe parole mi scarichi dalla responsabilità di farmi del male da solo, e questo me lo faccia accettare, anche se non troppo serenamente.

Se invece immagino il contrario, io che le dico le stesse parole, non riesco a non sentire una frustrazione forte, una stretta allo stomaco, una voglia di vomitare, che è il modo con cui il mio corpo cerca di comunicarmi quando sto facendo qualcosa che non voglio fare (ma mi sento costretto a fare dalle circostanze).

 

Domani dovremmo sentirci telefonicamente per organizzare il nostro prossimo incontro e nelle ultime ore sono passato attraverso varie fasi: 1) devo accontentare le mie voglie ed essere egoista, la invito da me e metto me stesso davanti a tutto per la prima volta in vita mia, preoccupandomi esclusivamente della mia soddisfazione sessuale; 2) devo approfittare di questo momento in cui non mi sento eccessivamente dipendente da lei per tagliare il legame; 3) devo comportarmi da buon amico perché è quello di cui lei ha bisogno, anche se la cosa mi farà soffrire, in nome delle cose belle che ci sono state fra noi.

E queste sono solo le indecisioni che riguardano lei.

Il mio eccessivo spirito di autoconservazione mi impedisce di fare qualsiasi cosa anche in molti altri ambiti.

FG5150... so il tuo segreto.

Lo custodisci... gelosamente... dentro di te...

...ma ti è sfuggita una frase.

Una frase.

Una frase... che dipana l'infinito.

Una frase... innocente. Una frase... che a molti potrebbe scappare.

Potrebbe.... a chi non ha l'anima di un killer...

"mi scarichi dalla responsabilità di farmi del male da solo"

Si è aperto un mondo. Un mondo bellissimo.

Ora... ora voglio che mi segui.

Immagina di avere davanti agli occhi un serpente... e poni tutta la tua attenzione sui suoi occhi.

Sai che ne va della tua vita. Mossa più veloce, mossa più rapida... e scatta.

Ti prende la vita.

Voglio che fissi i suoi occhi con tutto te stesso... sapendo che c'è la tua vita in gioco.

Con quel grado di attenzione... seguimi.

Sei in un bosco.

Guardi l'albero di fronte a te.

E' un albero secolare. Una quercia. Ha il tronco spessissimo. Le venature solcano il tronco dell'albero.

Ti siedi. Proprio tra le sue radici. E' tutto buio attorno. Sei proprio in mezzo al bosco.

Ti rendi conto che alla tua sinistra c'è un coltello.

E' un coltello da macellaio. Quelli grandi. Di acciaio.

C'è... del sangue.

Lo prendi in mano.

Senti il manico nella tua mano.

Osservi meglio il coltello.

Lo avvicini agli occhi.

Senti l'odore del sangue... che ti penetra il naso.

Non ce la fai...

...non ce la fai a resistere.

Passi la lingua sulla lama.

Senti il sangue che ti entra in bocca.

Ed è... è buonissimo.

Avevi una sete di sangue fortissima.

Ne avevi... bisogno.

A un certo punto però... ti tagli la lingua. Per sbaglio.

E cominci a schizzare sangue. Ovunque.

E... lì... ti rendi conto...

Che il sangue era il tuo.

Guardi il tuo braccio sinistro.

E vedi uno squarcio.

Che passa lungo tutto il braccio.

Ti sei fatto del male da solo.

E non te lo ricordi nemmeno.

Stai perdendo sangue.

Stai svenendo.

Sei in quella fase in cui senti l'aria è dolce e sospesa.

Come se vivessi un mondo diverso. Non quello reale.

Prendi una garba e chiudi la ferita.

Così dovrebbe tenere.

Ma... ma... non ce la fai...

Prendi il coltello...

Guardi la tua gamba destra...

E ci affondi il coltello.

Una fitta si impossessa del tuo cervello.

Dolore puro che parte dalla gamba.

E la parte brutta... la parte più terrificante...

...è che hai la bava alla bocca.

Stai godendo come un'animale.

Mentre senti il dolore che ti penetra in ogni angolo del tuo corpo.

Mentre senti il sangue caldo che si diffonde su tutta la tua gamba.

Mentre comincia a sgorgare neanche fosse una fontana.

Stai morendo...

Stai svenendo...

Ma ormai non senti più nulla...

Stai svenendo...

...ed è bellissimo.

----

FG5150...

no, non serve che ti suicidi.

...no, non serve che ti fai del male.

Volevo solo che vedessi le tue mani che ti uccidono.

Volevo solo che vedessi che farsi del male... beh, è umano.

E vaffanculo all'istinto di conservazione.

Siamo fatti per distruggerci. E distruggere gli altri attorno a noi.

E' la nostra natura.

Stai cercando in ogni modo di scampare al dolore.

Di fuggire.

Di proteggerti dalle botte.

Dal farti del male.

Smettila di cercare la strada di meno dolore. Smettila di fare la mezza figa sfigata.

Entraci con la faccia nel dolore.

Capisci qual è la strada che vuoi.

Capisci qual è il tuo obiettivo.

E vaffanculo al dolore. Ci entro di faccia nel dolore se è quello che mi serve.

Non mi masturbo da metà maggio. Non sto mangiando un cazzo da mesi per perdere chili.

Ieri sono stato alzato fino alle 2 di notte per un mio progetto.

Mi sono fatto del male in dei modi orribili. Ponendo il mio fisico e la mia mente a degli sforzi che è tanto che non ci sono uscito morto.

Smettila di cercare di vivere tentando di schivare il dolore in ogni modo.

E' inutile. Il dolore ti raggiungerà lo stesso. Fa parte della vita.

Decidi TU per cosa soffrire. Solo così potrai tornare in possesso della tua vita.

E inizia a fare sport di combattimento da contatto.

Così da smetterla di aver paura del contatto fisico punitivo.

Godi dei pugni che ti arrivano in pancia.

Godi dei pugni che ti sfondano la faccia.

E quando ti hanno picchiato duro guarda il tuo avversario.

...e sorridi.

Digli "di più... figlio di puttana".

E guardalo mentre si caga sotto.

Perché sei un fottuto killer suicida.

E sa che tanto lo distruggi.

Dovessi finire in barella nel processo.

P.S.

Leggiti L'arte di sopravvivere. Storia della raccolta "Scheltri" di Stephen King. 

Leggila più volte.

Immagina di essere tu il protagonista.

Vivi quella storia come se fosse la tua storia.

Finché smetti di vomitare.

Modificato da capelli bagnati
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Gainsbourg
13 hours ago, capelli bagnati said:

Aver letto di psicologia non fa di me uno psicologo. Come non fa di me uno psicologo aver aiutato delle persone.

Vorrei tanto poter dire di esserlo e avere una laurea in psicologia. Ma non lo sono.

Sono informazioni che ho imparato per sopravvivenza e necessità. Non grazie a una laurea. Ammesso che in una laurea ti insegnino certe cose. 

@capelli bagnati seguo sempre i tuoi interventi con interesse. Si capisce che sei uno che sta facendo il suo percorso... so benissimo che le cose che uno impara le imparara per esperienze di vita, però visto che questo è un forum su internet, visto che c'è uno schermo che ci separa tutti, se ti va di suggerirmi un libro o altro che reputi comunque "formativo", te ne sarei grato  

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FG5150

@Nuovo_utente e @capelli bagnati innanzitutto grazie ancora per le vostre risposte. 

Mi piacerebbe rispondervi dettagliatamente ma il tempo stringe e io sono un indeciso del cazzo, quella mi ha già provato a chiamare più di un'ora fa e non l'ho ancora ricontattata perché non so cosa fare.

Faccio solo un appunto a @Nuovo_utente, la situazione fra me e lei è leggermente diversa da come la pensi: io e la tipa in questione siamo partiti da un lungo rapporto di amicizia che, per motivi che non vi sto a spiegare, inizialmente non volevo sfociasse in un rapporto fisico.
Mi sono trasferito in questa città 4 anni fa e per l'ultimo anno e mezzo lei ha rappresentato gran parte delle mie interazioni sociali qui. Fra poco più di 2 mesi andrò via di qui e sinceramente non ho la forza ne la voglia di investire il mio tempo in qualche attività nuova o nel conoscere nuove persone. Devo molto a lei, per cui l'ipotesi numero 3 sarebbe un semplice gesto di altruismo nei suoi confronti per non lasciare in definitiva un brutto ricordo di me.

Venendo alle prime due opzioni invece, mi sono reso conto che sono entrambi modi per riappropriarmi in parte di me stesso: 
Da una parte il desiderio egoistico e carnale, unito alla consapevolezza che con lei potrei sfogare molti istinti che ho represso inutilmente. E non basterebbe dire "te ne trovi un'altra": in 2 mesi qui non ne troverei un'altra, ho da lavorare tantissimo prima di trasferirmi e devo concentrarmi su dei progetti su cui sto buttando (letteralmente) il sangue, ma soprattutto perché io desidero lei, desidero la sua carne che non mi sono preso abbastanza finora per non si sa quale cazzo di ragione la mia mente malata e paranoica ha anteposto al mio benessere.
Dall'altra il desiderio di riappropriarmi di una mia dignità e indipendenza: "Non ho bisogno di te, mi basto da solo".

Sono entrambi importanti allo stesso modo e non riesco a prendere una fottuta decisione, e forse il fatto che non riesco a decidere mi porterà verso l'opzione 3.

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Nuovo_utente

Da questo tuo nuovo messaggio si capisce un po meglio la situazione.

Sembra che ci sia tanta paura di soffrire...così tanta da precluderti tutto.

Ti do una anticipazione...soffrirai cmq, pure se ti metti nei panni dell'amichetto...perché tradirai la persona più importante: te stesso.

 

Giocati le tue carte e dai sfogo ai tuoi istinti. Non reprimerli per la semplice paura di un rifiuto. Evitando...non farai altro che allungare e diluire questa lenta agonia. E poi i rimpianti dove li metti?

Chiamala, esci con lei. Sii coerente con te stesso e quello che provi. Se ti va di toccarla e stuzzicarla...semplicemente fallo! Se ti va di abbracciarla (non da amico)...fallo! Prima che sia troppo tardi. Tra due mesi te ne vai...e quindi? Già immagino le paranoie..."che faccio con una che poi non rivedrò? E poi? Lei qui io chissà dove?"

 

Vai fino in fondo...punto! Quel che viene fuori si vedrà. Guardati in mezzo alle gambe e dai un senso a quelle due cose che pendolano.

 

Modificato da Nuovo_utente
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