Bloccato in un rapporto Kiss - Kiss

[capelli bagnati [Partecipante] 1055]

14 minuti fa, Gainsbourg ha scritto:

Godere è ancora più bello se lo fai con un altro, o con un'altra. E infatti esiste questa parola bellissima che popola le relazioni : condividere.

Il male, se lo intendiamo nella sua accezione esistenzialista (quello della poesia di Montale, per intenderci) è un fatto privato. 

Almeno per me.

Questo è un gran bel modo per esplodere e stare male.

E probabilmente è anche il motivo per cui sei così tanto staccato dalla realtà.

Perché la realtà è tanto brutta e maligna... tu no. Tu sei perfetto (nella tua mente).

[Gainsbourg [Élite] 1574]

Just now, capelli bagnati said:

Questo è un gran bel modo per esplodere e stare male.

E probabilmente è anche il motivo per cui sei così tanto staccato dalla realtà.

Perché la realtà è tanto brutta e maligna... tu no. Tu sei perfetto (nella tua mente).

Eheh.. hai colto la palla al balzo! :)

A quale parte di riferisci, a quella della condivisione o a quella del dolore?

[capelli bagnati [Partecipante] 1055]

Adesso, Gainsbourg ha scritto:

Eheh.. hai colto la palla al balzo! 🙂

A quale parte di riferisci, a quella della condivisione o a quella del dolore?

Quella del dolore. Bullismo da piccolo?

[Gainsbourg [Élite] 1574]

1 minute ago, capelli bagnati said:

Quella del dolore. Bullismo da piccolo?

Mai vissuto episodi di bullismo in vita mia. 

I lutti, quelli si, sono dolori la cui profondità ho vissuto in solitudine. 

Senza dare giudizio a questa parola, solo accettandola come stato dell'animo che c'è.

E poi sono solo un grande appassionato di poesia

Montale particolarmente

[capelli bagnati [Partecipante] 1055]

16 minuti fa, Gainsbourg ha scritto:

Mai vissuto episodi di bullismo in vita mia. 

I lutti, quelli si, sono dolori la cui profondità ho vissuto in solitudine. 

Senza dare giudizio a questa parola, solo accettandola come stato dell'animo che c'è.

E poi sono solo un grande appassionato di poesia

Montale particolarmente

Descrivimi il peggiore di questi lutti. Con più immagini, colori e sensazioni possibili. Fammelo vivere.

[Gainsbourg [Élite] 1574]

21 minutes ago, capelli bagnati said:

Descrivimi il peggiore di questi lutti. Con più immagini, colori e sensazioni possibili. Fammelo vivere.

Non me la sento. 

E' una ferita che ho imparato a curare negli anni, ma sempre ferita rimane.

Come dicevo, il dolore non è una cosa da schermo del computer

[FG5150 [Partecipante] 54]

1 ora fa, Gainsbourg ha scritto:

Godere è ancora più bello se lo fai con un altro, o con un'altra. E infatti esiste questa parola bellissima che popola le relazioni : condividere.

Il male, se lo intendiamo nella sua accezione esistenzialista (quello della poesia di Montale, per intenderci) è un fatto privato. 

Almeno per me.

Non sono d'accordo, per me il male, se condiviso, può facilmente diventare piacere.

Però ehi! Non dobbiamo tutti vivere le cose allo stesso modo 🙂

[capelli bagnati [Partecipante] 1055]

37 minuti fa, Gainsbourg ha scritto:

Non me la sento. 

E' una ferita che ho imparato a curare negli anni, ma sempre ferita rimane.

Come dicevo, il dolore non è una cosa da schermo del computer

Come preferisci. Ma finché rimarrai chiuso al mondo... sarà difficile, anche per me, poterti aiutare.

[Gainsbourg [Élite] 1574]

4 minutes ago, capelli bagnati said:

Come preferisci. Ma finché rimarrai chiuso al mondo... sarà difficile, anche per me, poterti aiutare.

Apprezzo l'intenzione, tuttavia non mi sento chiuso al mondo, anzi, sento la necessità e la bellezza di un'apertura verso il mondo e le cose del mondo... come mai prima. 

Se dico che il dolore è un fatto privato lo dico non per chiusura, ma per presa di coscienza.

Sono nel pieno della mia Opera al nero. O nel mezzo del cammino di vita, se preferisci.

All'inizio della conversazione ti ho chiesto se avessi delle letture da consigliarmi, tutto qui

Per il resto tu, come qualche altro utente sul foro, sei di inspirazione per trovare nuovi riferimenti, prospettive... attraverso quello che scrivi. 

Questo mi è mi è grande stimolo.

Molto di più di una risposta in sè.

 

 

[capelli bagnati [Partecipante] 1055]

39 minuti fa, Gainsbourg ha scritto:

Apprezzo l'intenzione, tuttavia non mi sento chiuso al mondo, anzi, sento la necessità e la bellezza di un'apertura verso il mondo e le cose del mondo... come mai prima. 

Se dico che il dolore è un fatto privato lo dico non per chiusura, ma per presa di coscienza.

Sono nel pieno della mia Opera al nero. O nel mezzo del cammino di vita, se preferisci.

All'inizio della conversazione ti ho chiesto se avessi delle letture da consigliarmi, tutto qui

Per il resto tu, come qualche altro utente sul foro, sei di inspirazione per trovare nuovi riferimenti, prospettive... attraverso quello che scrivi. 

Questo mi è mi è grande stimolo.

Molto di più di una risposta in sè.

Nulla è obbligatorio, per carità.

Il bello però di aprire le proprie ferite...

...è che pensi di essere tanto speciale.

Ma non lo sei.

E sei solo uno di quelli che ha visto l'amico morire.

Sei solo uno di quelli... a cui piacciono i transessuali. O fare sesso con i maschi.

Sei solo uno di quelli... a cui il padre picchiava da piccolo.

Sei solo uno di quelli... che è stato abbandonato. Proprio quando aveva più bisogno di una figura che lo proteggesse.

Sei solo uno di quelli... che è tornato a casa e ha visto la ragazza fare sesso con un altro.

Sei solo uno di quelli...

Sei solo uno di quelli.

Più è particolare la ferita, più è generale.

Ti renderesti conto... che quel fardello che porti dentro... è così banale... che beh... no, non sei così speciale.

No, non ti devi sentire così tanto una vittima e omioddio non mi potete capire.

E sarebbe la cosa più tremenda.

Saranno mesi se non anni che non sento storie che mi stupiscono.

Una ragazza mi ha fatto alzare il sopracciglio di recente quando ha confessato di provare un forte piacere all'idea di prendere a mazzate le ossa del compagno.

Fino a fratturargliele.

O al mettere qualcosa di grosso e doloroso nel buchetto del pene del compagno.

E altre cose di tal fatta.

Lì ammetto che un po' un sopracciglio l'ho alzato.

Poi mi son reso conto che avrei dovuto aspettarmelo.