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Come affrontare la fine di una storia.


DeEaBoLik^

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Ciao ragazzi, è veramente una vita che non ci si vede a parte un saluto che vi ho fatto un po' di tempo fa. 
Qualcuno si ricorderà di me, qualcun altro invece non mi avrà mai letto.
Ero un utente abbastanza attivo del forum. Ho deciso di tornare a scrivere qualcosa saltuariamente, per lo più condividendo con voi qualche spunto dal mio blog che mi serve a mantenere attiva la mia voglia di crescita personale, di superamento dei miei limiti e di confronto con l'altrui pensiero.
Detto ciò, vi copi-incollo uno dei miei ultimi post, spero possa essere d'aiuto a qualcuno e possa contribuire a creare stimoli per spunti di riflessione.

 

Mio caro amico,

dopo aver ricevuto la tua telefonata, ho sentito l’impulso irrefrenabile di far mente locale per schiarirmi le idee e provare a darti una mano a schiarire le tue.
Quale modo migliore per farlo, se non mettendo nero su bianco tutto quello che mi passa per la testa dopo ciò che mi hai raccontato?

La mia mente è ritornata a qualche anno fa’. Quell’anno di profondi cambiamenti e rivoluzioni che hanno tracciato un segno indelebile nella mia vita.

Lei era tutto per me, era il giorno e la notte. Con lei facevo praticamente tutto ciò che c’era da fare. Dormivo con lei, mi svegliavo con lei, ridevo con lei, piangevo con lei. Era ciò che vedevo al mattino appena sveglio e la notte prima di chiudere gli occhi.

Ed un giorno è sparita, lei non era più niente per me ed io più niente per lei.

Ricordo la sensazione di vuoto incolmabile. La difficoltà nel prendere sonno. La fragilità dei momenti passati in solitudine, l’inutilità di quelli passati in compagnia. Probabilmente anche per te è stato ed è così.

Perché quando quella che credi essere la tua persona ti lascia, è così. Ed è così per tutti. Nessuno fa eccezione. Non c’è essere umano al mondo che sia forte abbastanza da non lasciarsi travolgere dall’abbandono improvviso. E non c’è niente che si possa fare per evitarlo.

Se non sei tu a decretare autonomamente la fine di una storia d’amore, sei destinato a soffrire. E’ così dalla notte dei tempi e lo sarà per sempre.

Ciò che può fare la differenza per ognuno di noi però, è il modo di affrontare quest’esperienza.

La buona notizia che ti do è che possiamo scegliere il nostro modo!
C’è chi si butta giù, credendo che la propria esistenza non abbia più senso e allora smette di uscire, dedicare del tempo alle cose che gli piacciono, prendersi cura di se’. C’è chi decreta la fine della sua esistenza lo stesso giorno della fine della sua storia d’amore.

Ma vuoi sapere una cosa?
Queste persone non vivevano la propria vita neanche prima che la loro storia finisse, neanche prima di essere lasciati, neanche prima che la loro storia iniziasse.
Perché queste persone hanno basato la loro importanza, hanno decretato il loro valore e la loro felicità, in funzione delle attenzioni e delle conferme che ricevevano dalla persona che credevano di amare in quel momento.

Non esiste errore più grande. Fattelo dire. Lasciare che, il proprio cammino, la propria esistenza sia lobotomizzata e monopolizzata da un’altra persona è la più grande cazzata che possiamo fare. Perché, fino a prova contraria, dal giorno in cui nasciamo fino a quello in cui moriamo l’unica persona a cui dovremo rendere conto di ciò che abbiamo fatto, di ciò che abbiamo creduto, di ciò che abbiamo pensato, sarà solo quel “noi stessi” che tanto facciamo fatica a conoscere e ad amare incondizionatamente.

E allora, mio caro amico, ti dico: lascia che questa conclusione, per quanto amaro possa esserne il sapore, sia solamente l’antipasto di una cena ricca di primi, secondi e contorni dai gusti aromatici e tropicali.
Lasciati trasportare dalla delusione che in questo momento senti sia l’unico sentimento che avvolge il tuo animo, non distrarti dal dolore, lascia che si trasformi in qualcos’altro con naturalezza e senza costrizioni. Lascia che la tua mente sappia trarne beneficio. Prova ad elaborare l’esperienza e a darne un’interpretazione alternativa, perché se vuoi puoi farlo. E non solo perché questo possa subito farti stare meglio, ma perché, se ci rifletti un attimo, dire che la fine di qualcosa sia l’inizio di un’ altra non è un contentino che funge da magra consolazione, ma è una semplice e indiscutibile verità.

E questo ce lo dice anche la storia: dopo ogni guerra si sono succeduti anni di pace, dopo ogni crisi economica abbiamo avuto del rinnovamento, dopo il Medio-Evo abbiamo avuto il Rinascimento e così via.
Vuoi che dopo la fine di una storia d’ amore, non ne possa iniziare un’ altra ugualmente ricca d’emozioni?
Ti rispondo io: magari non subito (e per fortuna), ma SI!

E sarà sicuramente diversa. Perché un’altra novità che ti do è che puoi usare la tua vecchia storia per non ripetere gli stessi errori e per aiutare la nuova persona a vivere meglio e con maggiore consapevolezza insieme a te.

Perché è vero che, alla fine della fiera, dovremo render conto solo a noi stessi, ma è altrettanto vero che essendo animali sociali, abbiamo bisogno di vivere insieme ad altre persone per comprenderci, per conoscerci.
Il trucco sta nell’incontrare e vivere con quella giusta, una compagna che ci tenga per la mano durante il nostro viaggio più bello ed imprevedibile: la vita. Io penso di averla trovata. Ci vuole culo, lo so, ma anche bravura. E tu, lo farai?

Lo scoprirai, amico mio, vedrai…

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