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Perché la monogamia non funziona


Crescendo63

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Big Brother

Piramide-dei-bisogni-Maslow-1954-copy.jpg.b57e3a45239c44e239168ccef8d03bdd.jpgIMHO :

La felicità assoluta è assenza dal bisogno, e procede a step, non è una condizione ON - OFF e naturalmente è mutevole.

Secondo me una buona base di partenza per capire come essere felici e totalmente realizzati è la Piramide di Maslow.

Credo che molti si trovino in una condizione intermedia,  l'idea che essere felici dipenda solo da noi secondo me è sbagliata , esistono fattori esterni che possono influire, come si può intuire dalla Piramide.

Ad esempio, una donna può portare felicità nella tua vita perché va a soddisfare il tuo bisogno di intimità ( Appartenenza ) ma va da sé che se la tua Ditta fallisce domani vedi insoddisfatto il tuo bisogno di Sicurezza.

Sono tanti i fattori che portano alla felicità o meno e si influenzano tra di loro.

Tenere in piedi il tutto non è facile, ma pare ovvio che se le fondamenta della Piramide sono solide partiamo bene.

E infatti , la mia esperienza monogamica più lunga, quella con la condivisione di intenti per capirci, visione uguale del mondo, capacità di dialogo e comprensione è crollata quando la base ha ceduto.

Ci abbiamo lavorato per anni ed eravamo arrivati quasi in cima , poi il desiderio è iniziato a crollare giorno dopo giorno e alla fine eravamo arrivati ad avere rapporti come anziani 80 enni ed essere formalmente amici sotto uno stesso tetto.

A questo punto è anche possibile stare assieme per tutta una serie di adempimenti e routines oppure decretare il fallimento e rimanere buoni amici ( come in effetti è successo fortunatamente nel mio caso ).

Ora , volevo arrivare a dire, che trovo veramente utopico pensare che il desiderio rimanga tale dopo anni di convivenza, è inevitabile che i ritmi andranno sempre a calare portando all'insoddisfazione PUR rimanendo assieme in monogamia.

Ecco perché sentiamo parlare di coppie che resistono ma anche di tradimenti annessi o pay all'occasione.

Quindi è bene avere coscienza di cosa significhi stare in monogamia "finché morte non ci separi " nonostante tutto.

Si può anche accettare se si conosce un minimo la natura umana, che per sua natura è promiscua.

Oppure non lo si accetta e allora dovremmo parlare di Monogamia Seriale , si vivono le relazioni al massimo fino a che durano senza fare contratti di fronte allo Stato e alla Chiesa , perché quei contratti, come abbiamo visto dai dati riportati , falliscono nel 48% dei casi.

Ora , sinceramente, un 48% di fallimento a me sembra un rateo enorme per investire a vita su una persona.

Lo vedo un investimento accettabile e perseguibile se invece al termine della relazione ,ognuno per la sua strada , lunga vita e prosperità, senza casa al  coniuge, assegni e avvocati.

Insomma lo Stato e la Chiesa fuori dalle lenzuola degli italiani.

 

Modificato da Big Brother
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5 minuti fa, Big Brother ha scritto:

La felicità assoluta è assenza dal bisogno, e procede a step, non è una condizione ON - OFF e naturalmente è mutevole.

Errore. 
Vai in un monastero qualsiasi e parla con un monaco a caso. Fatti un viaggio in Vietnam e conversa un po' con i monaci buddhisti, che dell'assenza del bisogno hanno fatto il pilastro della loro vita. 

Sono felici? 

La felicita' consiste nel mettersi le mani davanti agli occhi davanti alla TV o segarsi continuamente dietro le colonne del monastero quando una turista figa viene a fare visita e tu, quel paio di tette, non lo vedi da decenni e non riesci a contenerti?

Secondo te puo' mai essere l'assenza di bisogno dunque la felicita'? Quindi basta avere fame e non sei piu' felice. Basta avere freddo o caldo e non sei piu' felice. 

No, navighiamo molto lontani mi sa.

6 minuti fa, Big Brother ha scritto:

Credo che molti si trovino in una condizione intermedia,  l'idea che essere felici dipenda solo da noi secondo me è sbagliata , esistono fattori esterni che possono influire come si può intuire dalla Piramide.

Non esiste nessun fattore esterno che influisce sulla felicita'. Esiste invece il modo con il quale interagisci con questi fattori esterni ed e' questo che fa di te una persona felice o meno. 
O vale la pena ricordare quanti attori e personaggi ricchi, famosi, non avessero nessun fattore esterno a nuocere e tuttavia sono finiti morti suicidati a causa della depressione? 

Basterebbe tenere presente questo per rivalutare tutta la tua teoria.

6 minuti fa, Big Brother ha scritto:

Ad esempio, una donna può portare felicità nella tua vita perché va a soddisfare il tuo bisogno di intimità ( Appartenenza ) ma va da sé che se la tua Ditta fallisce domani vedi insoddisfatto il tuo bisogno di Sicurezza.

Parti malissimo. 
Una donna non portera' mai felicita' nella tua vita. Al massimo ti portera' altri problemi. E anche del sesso. Va bene. 
Se la ditta fallisce e sei insoddisfatto vuol dire che non eri felice nemmeno prima. 
La persona felice la vede come una sfida, quindi si rialza e si rimette in gioco perche' sa che puo' farcela con impegno e dedizione. 
La donna non fa di te una persona felice. 
Puo', al massimo, non portarti infelicita' e questo dipende da come interagite insieme.

6 minuti fa, Big Brother ha scritto:

Ora , volevo arrivare a dire, che trovo veramente utopico pensare che il desiderio rimanga tale dopo anni di convivenza, è inevitabile che i ritmi andranno sempre a calare portando all'insoddisfazione PUR rimanendo assieme in monogamia.

Il desiderio sessuale e' ovvio che calera' negli anni. 
Tuttavia qui mi sembra che si continui a rispondere tenendo in mente solo il fattore sesso e si crede che in un rapporto tutto si basi sul sesso. 

Ma io ho parlato di progetto a lungo termine. Il che significa che il sesso non e' ovviamente il fulcro di tale progetto. 
Un progetto che, ovviamente, prevede una famiglia, dei figli, una casa, un cane, o una automobile, un sabato sera insieme a casa anziche' coglioneggiando in giro a farsi selfie per metterli su Facebook e ricevere quei nauseanti e tristi likes. 
Un progetto che preveda una vita insieme perche' insieme si sta bene, al di la' del sesso, perche' credi che quella persona sia il padre/madre migliore per i tuoi figli e, perche' no, scopa bene, e' intelligente, ci sto bene e lo stimo tanto. E c'e' dell'affetto. 

Un progetto a lungo termine che finisce inevitabilmente con la morte, perche' gli esseri umani muoiono. E quindi prevede passare la parte finale della tua vita insieme a quella persona, perche' quella compagnia ti fa stare bene. 

O perche' quella compagnia non ti fa stare male.
 

7 minuti fa, Big Brother ha scritto:

Lo vedo un investimento accettabile e perseguibile se invece al termine della relazione ,ognuno per la sua strada , lunga vita e prosperità, senza casa al  coniuge, assegni e avvocati.

Insomma lo Stato e la Chiesa fuori dalle lenzuola degli italiani.

 

Nessuno ha parlato di moralismi e religioni varie, non vedo quindi perche' tirare fuori questo argomento. 

Il divorzio, i beni ecc quelli e' meglio discuterli prima perche', ovviamente, non si sa mai, i progetti possono fallire.

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Big Brother

@Karls

Faccio una precisazione, con assenza del bisogno intendevo dire soddisfazione del bisogno, il quale una volta soddisfatto rappresenta uno step verso la felicità.

Sono d'accordo su monaci, asceti e voti di castità.

Mi sono espresso male e in maniera non completa.

Comunque prendo atto della tua opinione , abbiamo evidentemente una visione diversa delle cose.

Ci sta, anche Maslow diceva che ogni individuo è unico ma i bisogni sono comuni a tutti e devono essere soddisfatti per una miglior vita.

Modificato da Big Brother
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Crescendo63
5 hours ago, Big Brother said:

La felicità assoluta è assenza dal bisogno, e procede a step, non è una condizione ON - OFF e naturalmente è mutevole.

Altro intervento interessante :-)

IMO la felicità assoluta è utopica: siamo creature mai pienamente soddisfatte, quindi possiamo essere felici "a tratti", a onde, non in modo assoluto e costante (a meno che sei sotto effetto di sostanze - anche endogene, come nell'innamoramento - ma pure quello è temporaneo). Infatti uno dei modi migliori di rovinare la felicità del momento, è volerla "congelare" a tutti i costi.

Maslow è sempre un riferimento essenziale (per quanto discusso e discutibile).

 

Quote

l'idea che essere felici dipenda solo da noi secondo me è sbagliata

E' un concetto sballato che nega la stessa natura umana: in primis la felicità andiamo a cercarla fuori.

IMO la verità sta nel mezzo (tanto per cambiare!): la felicità arriva in parte da fuori (siamo pur sempre creature sociali) e in parte da dentro (la soddisfazione interna dei livelli superiori della piramide)

 

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E infatti , la mia esperienza monogamica più lunga, [...] è crollata quando la base ha ceduto.

Esatto. Credo tu non abbia menzionato uno dei criteri della piramide, la gerarchia: ovvero che per interessarsi e godere di un livello, prima devi aver soddisfatto quelli inferiori. P.es. finché hai un problema di sopravvivenza (primo livello), non ti curi di quelli sopra.

Questo non è vero per tutti (alcuni si interessano di poesia anche quando sentono i morsi della fame), ma per la maggior parte delle persone sì. Come è successo a te.

 

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poi il desiderio è iniziato a crollare giorno dopo giorno e alla fine eravamo arrivati ad avere rapporti come anziani 80 enni ed essere formalmente amici sotto uno stesso tetto.

Questo è un ostacolo che alcuni credono di superare convincendosi che "il sesso non è importante". Ma è un raccontarsela. Quasi nessuno entrerebbe in una relazione senza attrazione e sesso... quindi se si perdono, la perdita è drammatica (al di là di quello che uno si racconta).

 

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Oppure non lo si accetta e allora dovremmo parlare di Monogamia Seriale

Esatto. Però, mi chiedo, quanti hanno l'onestà intellettuale di ammetterlo fin dall'inizio, e accettarlo dall'altro? Da uno che ti dice "Sì, stiamo insieme, amiamoci, ma sappiamo che durerà solo un tot - probab. 2-3 anni - e poi ognuno per la sua strada"?

Col bisogno che quasi tutti hanno di sicurezze e sentirsi amati in modo "totale" (specialmente le donne), questa onestà fuzionerebbe? Verrebbe apprezzata, o segata?

In altre parole, quanti hanno troppo bisogno di credere alla favola, e quindi negano questa realtà scomoda e inquietante? (come sembra fare - tra gli altri - Karls)

 

 

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Insomma lo Stato e la Chiesa fuori dalle lenzuola degli italiani.

Giusto, ma... uno Stato democratico si intromette perché lo chiedono i cittadini, non per volontà di potere (come accade nei regimi autoritari).

I vincoli matrimoniali li hanno inventati gli uomini per tenere la donna sotto controllo. Gli alimenti post-divorzio li hanno richiesti le donne. Cioè, secondo me sono le persone a volere la sicurezza e le protezioni, non lo Stato ad imporli.

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Giraluna

Dibattito interessante. 

Un po come quelli che vogliono a forza cercare l amore in app di incontri a sfondo maggiormente scopereccio per poi lamentarsi che la tipa o il tipo non sono adatti, tuttavia chi è finito a convivere proprio grazie a quelle piattaforme c è. 

Secondo me si tratta della solita solfa: ci si adagia al pensiero comune senza troppo interrogarsi su quello che vogliamo noi o siamo noi, anzi peggio. Si applica il pensiero comune agli altri meno che a se stessi.

Credo che piuttosto di scrivere che la monogamia non funziona in toto sia più realista scrivere che per la propria esperienza non sarebbe una forma d amore che funzionerebbe. 

Gli assolutismi sia in positivo che in negativo portano solo a grandi fraintendimenti e illusioni che potrebbero evitarsi se solo si rimanesse nell ambito della propria esperienza. Tuttavia non è tanto di moda, vedo. 

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BlackSwan

Non ho letto tutto il thread, ma solo gli ultimi messaggi sul tema felicità. Avevo voglia di condividere la mia a riguardo.

La piramide di Maslow dà un'indicazione della gerarchia dei bisogni umani. Ma avere tutti i bisogni soddisfatti non comporta l'essere felici. 

La felicità non è un step by step, ma è determinata dal modo in cui un individuo interagisce con la realtà. Dal punto di vista con cui la si osserva.

Non solo, l'umore è regolato a livello chimico da neurotrasmettitori, quindi anche la componente biologica ha un ruolo fondamentale. 

È ovvio che non tutte le variabili sono facilmente controllabili, se geneticamente si ha una predisposizione a una minor ricaptazione della serotonina, o se si è cresciuti adottando modelli comportamentali non funzionali all'ambiente...

Non c'è qualcosa che ti rende felice di per sé, altrimenti non esisterebbe l'anedonia e basterebbe prescrivere fighe da scopare e cibo preferito in quantità. 

Capisco che semplificare il discorso è il modo più facile per discutere di un argomento, ma così si perdono anche pezzi per strada...

 

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Crescendo63
23 minutes ago, Giraluna said:

Un po come quelli che vogliono a forza cercare l amore in app di incontri a sfondo maggiormente scopereccio per poi lamentarsi che la tipa o il tipo non sono adatti, tuttavia chi è finito a convivere proprio grazie a quelle piattaforme c è. 

Esatto. Il trend - la media - indica la probabilità più elevata, non una certezza assoluta.

Infati nell'articolo dico che una minoranza di persone (con certe caratteristiche) fanno funzionare la monogamia. Però visto che sono poche (5-15%), è necessario dire che la maggioranza probabilmente non ci riuscirà. Non certezza, ma tendenza/probabilità.

 

Quote

Si applica il pensiero comune agli altri meno che a se stessi.

Vero. Quelllo che capita in questo ambito (rilevato da tutti quelli che hanno studiato l'argomento), è l'illusione che "Per me (noi) sarà diverso". SI vedono i matrimoni fallire, ma si pensa che succeda solo agli altri... Certo, come no! 😄

 

Quote

Credo che piuttosto di scrivere che la monogamia non funziona in toto sia più realista scrivere che per la propria esperienza non sarebbe una forma d amore che funzionerebbe. 

Non ho parlato della mia esperienza, quanto di quello che ho osservato ad ampio raggio.

E vorrei che non ci si fissasse sul titolo: un titolo è per sua natura sintetico e potenzialmente fuorviante. Bisogna vedere cosa c'è scritto dopo... Anche se il mio titolo suona assolutistico, il mio discorso non lo è affatto.

Non ho scritto "La monogamia non funziona MAI". Avrei potuto scrivere "I molti motivi per cui la monogamia può non funzionare"... però suona da schifo! 😄

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Giraluna
57 minuti fa, Crescendo63 ha scritto:

Il mio discorso non lo è affatto.

Concordo. Infatti mi riferisco a chiunque commenti dopo aver letto il thread e parla ancora per sentito dire o peggio salta le pagine e poi commenta per sentito dire.

Puoi mettere il titolo che più ti aggrada, ci mancherebbe 😄

Comunque anche quello che hai osservato rientra a mio avviso nella propria esperienza. Certo, non è diretta, ma indiretta. Malgrado ciò un amico o un parente stretto che hanno vissuto la cosa e tu per via terza ci sei stato accanto e spesso messo nelle condizioni di entrare in empatia con entrambe le parti credo possa comunque essere ritenuto un pezzo da aggiungere al proprio vissuto poiché aiuta anche ciò a farsi una idea di se stessi, a capire chi siamo diventati, quanto siamo peggiorati o migliorati. 

Modificato da Giraluna
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  • 1 mese dopo...
Silent

perdonate l'off-topic completo ma sono arrivato alla conclusione che questo sito cerca di aiutare le persone ma allo stesso tempo è una potente eggregora

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Mich!
Il 19/7/2018 alle 10:31 , BlackSabo ha scritto:

Ho un cugino che ora ha 33 anni e fino a due anni ha sempre scopato in giro e se ne e' fatte veramente tante. Ora si e' fidanzato. sistemato e convive con la ragazza. Ne ho parlato con lui e gli ho chiesto "cazzo, ora anche tu?" e lui "ho 33 anni, che devo fare?". Come se ad un certo punto sia obbligatorio "mettere la testa a posto" e non ci siano alternative. La societa' ti chiede quello. Fai la tua brava famiglia, uno o due figli e vivi triste.

Cito un attimo questo.

Non è la società, è la natura.

Arrivato ad una certa età non si ha più voglia di andare per locali, usare app o attaccare bottone.

Ad una certa età non si ha voglia di uscire ogni sera.

Si sente la necessità di stabilità, di tranquillità. Cosa che una coppia, se ben gestita, ti da.

Si cresce e cambiano le esigenze.

 

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