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BDSM: Siamo sicuri che sia sempre sano?


Goldenfish

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40 minuti fa, Crescendo63 ha scritto:

Forse perché pensano che sei una ProDomme (dominatrice a pagamento), che però fa finta di non esserlo per adescare. E prendono il tuo "Va beh se proprio ci tieni... però non gratis (visto che io non ci godo, ma ti faccio un favore)" come "Bene, ora che sei interessato tiro fuori il prezziario".

Quando si tratta di sesso molti reagiscono in modi nervosetti... Nevvero? 

Io non faccio finta di nulla e mi sembra di essere piuttosto chiara visto che sono per i patti chiari amicizia lunga e davvero mi stupisco di questo loro atteggiamento ma forse è come dici tu e cioè che per il fatto di cercare fuori non sono tanto affidabili

Ma devo essere io che ispiro certe cose perché più di qualcuno mi ha chiesto di essere dominato da me senza che mai io abbia fatto cenno all'argomento, fanno sempre tutto da soli e si arrabbiano e offendono se non li accontento

Il punto d'incontro se si vuole si trova ma mi rispondono sempre che se avessero voluto una prostituta avrebbero cercato altrove. Non capisco perché il mio tempo debba invece essere sfruttato gratuitamente per il loro esclusivo piacere, questo lo trovo molto offensivo

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Goldenfish
Inviato (modificato)
Il 25/7/2018 alle 16:05 , Crescendo63 ha scritto:

Che sono la maggior parte.

Se tu selezioni i tuoi esempi solo per sostenere la tua tesi, manchi di onestà intellettuale e allora parlare è inutile...

 

E' come se tu considerassi solo i casi di stupro, concludendo che tutti gli uomini sono stupratori (cosa che alcune femministe radicali fanno).

 

"Normale" è una parola che vuol dire poco e niente... 🙂

Se l'uomo dell'annuncio trova in quel rapporto la sua soddisfazione, chi sei tu per dire che è "anormale"? Ti rammento che pratiche ora comuni (sesso orale, sodomia, omosessualità...) sono state bollate come "anormali" per secoli. "Normale" da "norma, regola": ma norme e regole cambiano con tempi e culture.

Per milioni di persone, è "normale" fare sesso solo per procreare. Sei d'accordo? No? Ma allora, chi decide cosa è "normale...?!?

 

Piuttosto che di "normale", dovremmo parlare di "sano": infatti uno dei criteri del BDSM è l'SSC (Sano, Sicuro e Consensuale). O il RACK (Risk Aware Consensual Kink).

Ora dimmi: ti interessa capire come si possa praticare BDSM in modo sano e positivo? Oppure vuoi demonizzare qualcosa che non ti capisci e che ti spaventa...? 🙂

Ti ringrazio per la parte della normalità. Mi ritengo una persona abbastanza aperta mentalmente ma il tuo pensiero mi ha arricchito non poco e mi darà un ottimo spunto di riflessione!

In ogni caso io non sto selezionando solo la parte "malata"! Semplicemente mi andava di parlare di quella! Ho difatti chiesto se fosse SEMPRE sano o meno e ho aperto il discorso dicendo che chi lo fa con criterio non viene coinvolto nella mia discussione, perché reputo che sia una pratica normalissima in questo caso, come tante altre. Chi lo fa per compulsione, per sentirsi confermare che non vale niente e quindi essere pestato o per cercare di comandare perché nella vita, detto papale papale, è uno sfigato, è invece sotto mira 🙂
 

Il 25/7/2018 alle 17:33 , Giraluna ha scritto:

Leggendo tutta la discussione - letti dunque i tuoi pensieri - credo sia opportuno cambiare la forma della domanda. 

Secondo voi, per vostra esperienza, sono più i casi in cui è stato sano oppure no?

Come l hai impostata tu oltre che non porla sul piano della propria esperienza - filo conduttore che unisce lo spirito di questo forum - con quel sempre si va a negare interiormente l esistenza della parte malsana, quella su cui punti e che invece vorresti approfondire. È praticamente impossibile che sia sempre sana poiché, come in tutte le cose, c è chi lo pratica con soddisfazione e chi per determinate mancanze non ancora riconosciute. Inoltre per esprimere un parere completo dovresti aver provato entrambe le sfaccettature del bdsm. Da quanto ho letto non ne hai avuto direttissima esperienza sul fronte sano, dunque il tuo pensiero difetta della mancanza di una esperienza in tutti e due i sensi. Un po come chi si permette di esprimere giudizi circa la vita di gente sposata e non riesce a tenersi un partner per più di tre mesi. Nel tuo caso manca l esperienza di bdsm praticata consensualmente per poter definire il tipo dell annuncio anormale. 

Per ora, sempre da quanto ho letto, il bdsm come l aveva inteso la tua ragazza non era sano ne per lei ne per te, scoprendo poi che praticando un altro tipo di sesso stava meglio. Ok. 

Tu invece ne hai mai praticato consensualmente?

Io si. È molto piacevole. So perfettamente perché ho fatto o mi son fatta fare quello che è stato. Forse ti stupirà scoprire che non sono malata mentalmente. La ragione è molto semplice: durante il giorno sto molto attenta a non farmi mettere sotto, che durante l intimità non disdegno affatto una certa sottomissione o dominio particolari ceduti volontariamente all altro. Non sono tassativi, ma se ci sono ovviamente il mio piacere aumenta notevolmente. Ne ho provato anche di non adatto a me, che poi ovviamente non ho più voluto. Sono normale e posso confermare, per mia esperienza diretta, che sono state maggiori le volte in cui è stato praticato consensualmente ed in maniera gratificante. 

Certo, sto seguendo un percorso psicoterapeutico. Non di certo per problemi sessuali. Al contrario di quanto si possa pensare la mia libido è sbloccata. Posso davvero e con piacere godere di prestazioni soddisfacenti. Anche qui spesso m imbatto in gente che mi fa complimenti autentici per il fatto che mi metto in gioco con la terapia, come chi mi dice la stessa cosa tuttavia è evidente l atteggiamento di superiorità ingiustificata. Un po come quelli che credono di non avere problemi solo perché non sono in terapia: ciò non significa che non serva pure a costoro per magari altre problematiche che manco riescono a vedere. Di questi ne ho incontrati un numero nettamente superiore. 

Sono sicura dunque che il fatto di confessare di essere in terapia sia sempre sano? 

Si. Confessarlo non solo è sempre sano per me, ma permette anche di selezionare meglio le persone meno problematiche e superficiali (con questo termine intendo che abbiamo l onestà intellettuale di non porla su un piano di inferiore e superiore; commiserazione/ego ipertrofico). Se noti la domanda l ho posta innanzitutto a me stessa, dopo averne fatto esperienza completa. Tutto ciò ovviamente è sano per me. Per te magari, nella stessa situazione, non lo sarebbe. Tuttavia se non lo è per te non significa che lo sia per tutti o che lo sia sempre. È cadere nell errore più comune: credere (e cedere) al pregiudizio anziché donarsi e donare il beneficio del dubbio, interrogandosi quotidianamente circa e soprattutto se stessi. 

Quindi consiglio prima di porsi le domande più adatte a se stessi circa l argomento che si vuole trattare e poi verificarne le risposte tramite una esperienza che includa entrambe le sponde. Così quando se ne tratta si ha almeno la cognizione di causa circa l uso di epiteti offensivi e si pongono le domande corrette senza incorrre in troppi fraintendimenti, che tolgono solo energie e non portano alcun vantaggio funzionale. 

Ammetto sicuramente di essermi posto male e di aver formulato in modo sbagliato la domanda.

Che tu abbia praticato BDSM e ne abbia goduto mi rende felice. L'hai fatto in modo consapevole, consenziente e mi pare di capire che non è il tuo unico modo di godere di un rapporto. Quindi non rientri nel target della mia discussione 🙂

Io mi riferisco solamente a chi sta male con sé stesso e trova il BDSM un pò per caso, come valvola di sfogo e piuttosto che fare un percorso di terapia, come stiamo facendo io e te, ci si immerge per scappare.

Modificato da Goldenfish
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Giraluna

Fammi capire un attimo. 

Vorresti dunque che a commentare fossero costoro?Vorresti una opinione loro, sapere da loro come vivono malsano il bdsm per capire meglio?

È chiaro che non siamo loro e non possiamo esprimerci per loro. 

Dunque ti chiedo: che informazioni vuoi discutere? 

Vuoi sapere le nostre opinioni circa chi lo fa in maniera insana?

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Crescendo63
On 7/25/2018 at 7:27 PM, EdoardoG said:

Io non faccio finta di nulla e mi sembra di essere piuttosto chiara

Tutti crediamo di esserlo 😎

"Il maggior problema della comunicazione è l’illusione che sia avvenuta." 😉
(George Bernard Shaw)

 

Quote

Ma devo essere io che ispiro certe cose perché più di qualcuno mi ha chiesto di essere dominato da me senza che mai io abbia fatto cenno all'argomento

Boh, avrai un "vibe" da dominante. Peraltro qui ti presenti con un nick maschile... Non è che nella vita giri con abiti in pelle aderente e stivalazzi alla Rocky Horror Picture Show? 😄

 

Quote

 fanno sempre tutto da soli e si arrabbiano e offendono se non li accontento

C'è un curioso fenomeno tra i sottomessi, chiamato "Topping by bottom" (Top è chi governa il gioco, Bottom chi lo "subisce"). Ovvero che alcuni si pongono come schiavi, ma poi tendono a dirigere il gioco e se la prendono se le cose non vanno come loro vogliono. Il che non è proprio da sottomesso... Magari hai beccato tipi del genere.

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2 minuti fa, Crescendo63 ha scritto:

Boh, avrai un "vibe" da dominante. Peraltro qui ti presenti con un nick maschile... Non è che nella vita giri con abiti in pelle aderente e stivalazzi alla Rocky Horror Picture Show?

Sempre, e giro pure con i miei schiavi al guinzaglio in modalità doggy

3 minuti fa, Crescendo63 ha scritto:

C'è un curioso fenomeno tra i sottomessi, chiamato "Topping by bottom" (Top è chi governa il gioco, Bottom chi lo "subisce"). Ovvero che alcuni si pongono come schiavi, ma poi tendono a dirigere il gioco e se la prendono se le cose non vanno come loro vogliono. Il che non è proprio da sottomesso... Magari hai beccato tipi del genere.

Sarò sfigata eh ahah 

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Roncolord
Il 26/7/2018 alle 18:07 , Goldenfish ha scritto:

Ti ringrazio per la parte della normalità. Mi ritengo una persona abbastanza aperta mentalmente ma il tuo pensiero mi ha arricchito non poco e mi darà un ottimo spunto di riflessione!

In ogni caso io non sto selezionando solo la parte "malata"! Semplicemente mi andava di parlare di quella! Ho difatti chiesto se fosse SEMPRE sano o meno e ho aperto il discorso dicendo che chi lo fa con criterio non viene coinvolto nella mia discussione, perché reputo che sia una pratica normalissima in questo caso, come tante altre. Chi lo fa per compulsione, per sentirsi confermare che non vale niente e quindi essere pestato o per cercare di comandare perché nella vita, detto papale papale, è uno sfigato, è invece sotto mira 🙂
 

Ammetto sicuramente di essermi posto male e di aver formulato in modo sbagliato la domanda.

Che tu abbia praticato BDSM e ne abbia goduto mi rende felice. L'hai fatto in modo consapevole, consenziente e mi pare di capire che non è il tuo unico modo di godere di un rapporto. Quindi non rientri nel target della mia discussione 🙂

Io mi riferisco solamente a chi sta male con sé stesso e trova il BDSM un pò per caso, come valvola di sfogo e piuttosto che fare un percorso di terapia, come stiamo facendo io e te, ci si immerge per scappare.

Sono nuovo e pessimo a citare, vediamo però di offrire qualche spunto di riflessione. 

Ci si immerge in un sacco di attività diverse per poter sfuggire alla realtà. Nulla è sempre "sano", e il BDSM non fa eccezione. C'è chi non fa in maniera sana lo sport, chi non ha relazioni sentimentali sane, perchè il BDSM dovrebbe fare eccezione?

Una ragazza che desidera farsi picchiare io non la prenderei mai come schiava, proprio perchè non è sana, e se non sei sana io non pratico con te. Visto che si tratta di attività emotivamente impegnative, io voglio essere certo che dall'altra parte ci sia un consenso pieno, libero e consapevole. Il protocollo di negoziazione più diffuso è l'SSC

Safe: sicuro

Sane: sano

Consensual: consensuale.

Sane in inglese è sano nel senso di sano di mente. 

Se non sei sano non puoi esprimere un consenso valido. E in mancanza di consenso non è che c'è un BDSM "malato". Non c'è proprio il BDSM, ma solo abuso. 

Modificato da Roncolord
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Salvatore93

Io ne faccio parte, per cui ti confermo che alla base spesso e volentieri ci sono vari traumi e problemi psicologici. L'importante però è che si trovi un accordo, io ho avuto relazioni in cui ero prevalentemente sadico (senza troppi eccessi se non graditi dalla controparte), e ho avuto una frequentazione con una masochista. Io accettavo di infliggerle dolore, sentivo di poter finalmente avere il potere su qualcosa anche io, mentre lei tramite il dolore soltanto riusciva a provare piacere. Per cui c'èra un accordo che soddisfaceva entrambi.

Certo non mi metto a frustare tutte le donne che vedo per rivalermi del fatto che non ho potuto avere potere su delle cose su cui mi spettava, ma se la cosa è voluta...

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Roncolord
51 minuti fa, Salvatore93 ha scritto:

Io ne faccio parte, per cui ti confermo che alla base spesso e volentieri ci sono vari traumi e problemi psicologici. L'importante però è che si trovi un accordo, io ho avuto relazioni in cui ero prevalentemente sadico (senza troppi eccessi se non graditi dalla controparte), e ho avuto una frequentazione con una masochista. Io accettavo di infliggerle dolore, sentivo di poter finalmente avere il potere su qualcosa anche io, mentre lei tramite il dolore soltanto riusciva a provare piacere. Per cui c'èra un accordo che soddisfaceva entrambi.

Certo non mi metto a frustare tutte le donne che vedo per rivalermi del fatto che non ho potuto avere potere su delle cose su cui mi spettava, ma se la cosa è voluta...

Avevo capito che sei una persona che pratica. Mi trovi d'accordo a metà.

La sanità mentale è merce rara. Io ad esempio conosco pochissime persone assolutamente in equilibrio, prive di traumi o di problemi psicologici, fuori e dentro il bdsm. Non ho visto nel bdsm più persone disturbate che fuori. Piuttosto chi pratica tende ad essere più consapevole, anche dei propri disturbi, magari anche più propensa a discuterne, proprio perché li "guarda in faccia". 

Parlo ovviamente sulla base della mia esperienza, che però è abbastanza importante. Poi sulle derive malate si può discutere quanto si vuole, però con l'onestà intellettuale di vederle ovunque, non solo nel bdsm. 

Opinione mia.

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Mya

 

 Il bdsm e´uno spazio fantastico per abbattere frustrazione ed evitare conflitti. Quello che vedo io e´che che la propria tendenza sadica, masochistica, dominante, devota,  fetish , etc. diventa tanto forte ed urgente quanto siano imminenti altri problemi da risolvere di fronte ai quali si nasconde la testa sotto la sabbia. Nulla fa ridurre la voglia di sm piu´ dell´affrontare consapevolmente   la situazione problematica.  Ci sono situazioni che non si possono logisticamente risolvere o non si e´in grado di risolvere  per limiti personali ma si riescono a  sopportare proprio grazie al transfert nella sfera emotivosessuale e allo sfiato offerto dall´sm.   Certo che si tratta di perversioni e parafilie, ma  quando diventa malattia, cioe´un qualcosa di disfunzionale? Quando  a uno  la cosa pesa,  vene percepita come disturbo, diventa un ´ossessione che   riduce la qualita´della vita e delle relazioni,   quando porta con se´una sofferenza cronica. Ma  questo discorso  non puo´valere forse per qualsiasi forma di sessualita´? Cé´chi si rifugia e compulsivamente trova sfogo solo  nel sesso a missionario. Nel tantra . Ma puo´ essere anche altro . Fumo, sport, cibo, internet, lavoro, studio...

Il bdsm e´ conflitto e potere, controllo e abuso. Nella sostanza, non solo nella definizione. E quindi non mi sto riferendo al sesso delle manette al letto  a la  Grey, dei gadgets  e del party a tema, al SSC  della scena con contratto preliminare  a tavolino . Quello e´una moda  sbandierata  ai vanilla accusati di essere ordinari e tanti ci vanno dietro piu´che per curiosita´ o interesse per compiacere o desiderio  di far gruppo con quelli che il mainstream ha deciso essere i fighi del momento. E´solo una simulazione. Il teatrino modaiolo certo  eccita emoziona diverte  e va benissimo  ma non rispecchia la realta´dei sadici e masochisti  ecc. per natura/necessita´, di quelle persone cioe´che trovano la loro pace e realizzazione solo e unicamente in certi  atti psicosessuali di dominio/ dolore / fetish che  se  fonte di pena  rientrano  in una diagnosi di nevrosi. 

E questi, almeno secondo la mia esperienza, non li trovi attivi nei forum Sm, o in caso con profili molto bassi e discreti. Quelli li si fiuta in giro, si riconoscono a pelle.

Che poi gli sm di qualsiasi stampo essi siano  siano piu´consapevoli dei propri disturbi dei vanilla, degli asessuati, dei tantra o qualsiasi altra persona a me non sembra. Vero e´che nella " scena" si parla molto di sesso e dinamiche emozionali  ma cio´non e´direttamente proporzionale alla  qualita´dei discorsi e alla capacita´riflettiva della gente.

 

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Roncolord
Il 1/8/2018 alle 09:32 , Mya ha scritto:

 

 Il bdsm e´uno spazio fantastico per abbattere frustrazione ed evitare conflitti. Quello che vedo io e´che che la propria tendenza sadica, masochistica, dominante, devota,  fetish , etc. diventa tanto forte ed urgente quanto siano imminenti altri problemi da risolvere di fronte ai quali si nasconde la testa sotto la sabbia. Nulla fa ridurre la voglia di sm piu´ dell´affrontare consapevolmente   la situazione problematica.  Ci sono situazioni che non si possono logisticamente risolvere o non si e´in grado di risolvere  per limiti personali ma si riescono a  sopportare proprio grazie al transfert nella sfera emotivosessuale e allo sfiato offerto dall´sm.  Certo che si tratta di perversioni e parafilie, ma  quando diventa malattia, cioe´un qualcosa di disfunzionale? Quando  a uno  la cosa pesa,  vene percepita come disturbo, diventa un ´ossessione che   riduce la qualita´della vita e delle relazioni,   quando porta con se´una sofferenza cronica. Ma  questo discorso  non puo´valere forse per qualsiasi forma di sessualita´? Cé´chi si rifugia e compulsivamente trova sfogo solo  nel sesso a missionario. Nel tantra . Ma puo´ essere anche altro . Fumo, sport, cibo, internet, lavoro, studio...

Il bdsm e´ conflitto e potere, controllo e abuso. Nella sostanza, non solo nella definizione. E quindi non mi sto riferendo al sesso delle manette al letto  a la  Grey, dei gadgets  e del party a tema, al SSC  della scena con contratto preliminare  a tavolino . Quello e´una moda  sbandierata  ai vanilla accusati di essere ordinari e tanti ci vanno dietro piu´che per curiosita´ o interesse per compiacere o desiderio  di far gruppo con quelli che il mainstream ha deciso essere i fighi del momento. E´solo una simulazione. Il teatrino modaiolo certo  eccita emoziona diverte  e va benissimo  ma non rispecchia la realta´dei sadici e masochisti  ecc. per natura/necessita´, di quelle persone cioe´che trovano la loro pace e realizzazione solo e unicamente in certi  atti psicosessuali di dominio/ dolore / fetish che  se  fonte di pena  rientrano  in una diagnosi di nevrosi. 

E questi, almeno secondo la mia esperienza, non li trovi attivi nei forum Sm, o in caso con profili molto bassi e discreti. Quelli li si fiuta in giro, si riconoscono a pelle.

Che poi gli sm di qualsiasi stampo essi siano  siano piu´consapevoli dei propri disturbi dei vanilla, degli asessuati, dei tantra o qualsiasi altra persona a me non sembra. Vero e´che nella " scena" si parla molto di sesso e dinamiche emozionali  ma cio´non e´direttamente proporzionale alla  qualita´dei discorsi e alla capacita´riflettiva della gente.

 

Offri moltissimi spunti, dico la mia sulla base della mia esperienza.

La voglia di bdsm non diminuisce affrontando i problemi. Diminuisce quando sono depresso. La mia voglia di dominio è la mia voglia di vivere. Quindi per me è il contrario, altro che fuga dalla realtà! Ammetto però che la mia è una situazione rara, per cui non utile a fini statistici.

Ho un problema perché non mi interessa il sesso tradizionale? Direi di no. Ne mi sognerei di curarmi. Vorrebbe dire privarmi di una cosa che mi fa stare bene e mi rende felice. Però non sono un sadico patologico. Non concordo per nulla sulla posizione che vede "gli altri" praticanti della domenica, mentre ci sono i depositari del "vero bdsm", riservato a pochi eletti. D'accordo che le cinquanta sfumature non siano bdsm, ma solo perché non c'è l'asimmetria di potere che lo caratterizza. 

Non ho capito neppure cosa ci sia contro l'ssc. È un ottimo modo per iniziare è l'unico valido in sessione. Io ad esempio pratico fuori dall'ssc con la mia schiava, ma uso l' ssc quando pratico con altri. E negoziare una sessione o anche una relazione è l'unico modo per far sì che non diventi abuso. E no, il bdsm non è abuso. Se c'è abuso non c'è bdsm, ma sempre e solo un/a patetico/a stronzo/a che si approfitta.

Sinceramente in quelli che rientrano nella categoria dei " sadici e masochisti  ecc. per natura/necessita´, di quelle persone cioe´che trovano la loro pace e realizzazione solo e unicamente in certi  atti psicosessuali di dominio/ dolore / fetish che  se  fonte di pena  rientrano  in una diagnosi di nevrosi. " Forse faccio parte anche io, sebbene la componente sadica per me sia meno rilevante di quella del dominio. E credo di essere largamente più consapevole di me stesso, almeno nella sfera sessuale, della grandissima parte degli altri. Ho un mondo molto complesso e in evoluzione, e lo esploro in lungo e in largo, e con grande soddisfazione devo dire.

Concludo con la mia idea della scena, cioè dell'ambiente sociale del bdsm, fatto di Munch, play party ecc. Lo ho frequentato nel passato, poi mi sono scocciato soprattutto perché vi vedo un esibizionismo che io non ho. Ma non è che lo critico. Solo non fa per me.

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