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Suicidio


Edo

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38 minuti fa, leavingmyheart ha scritto:

 

 

 

Affermativo. I soldi sono un driver potentissimo, molto più della figa, ti cambiano il carattere, il modo di pensare, le abitudini e ogni soldo perso è un pezzetto della tua anima che se ne va.

Le frustrazioni finanziarie accompagnano la vita di quasi tutte le persone, in misura diversa ovviamente.

Una verità banale, ma sempre verità è, è che i soldi metterebbero a posto depressioni di popolazioni continentali. Perché spesso la depressione è il risultato di una successione di eventi down. La possibilità di spostarsi, piantare il lavoro, rigenerarsi in ambienti nuovi, frequentare anche persone di un certo tipo, sono tutte cose che ci si deve poter permettere.

Meno roba ci sta nel conto in banca, meno puoi, e più la partita è difficile, sei incastrato tra molti vincoli e non puoi muoverti come vorresti.

Se questo potere lo hai avuto e poi per disgrazia te lo perdi è difficile non andare a buttarsi sotto un treno...

 

 

Verissimo...

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leavingmyheart
43 minuti fa, EdoardoG ha scritto:

I più depressi che poi l'hanno fatta finita erano quelli che stavano meglio economicamente (al momento del suicidio non che lo erano stati in passato)

 

1) ... i più depressi chi ???

2) i suicidi sono una percentuale miserrima sulla popolazione dei depressi

 

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Zugzwang
5 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

E inoltre il non usare ( o perdere per una causa organica) il senso dell'olfatto porta nel 50% dei casi alla depre. 

Interessante...

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4 ore fa, purple pill ha scritto:

Ma la fonte di tutto questo quale sarebbe?

La mia esperienza e non solo. 
Esistono parecchi casi clinici documentati e paper, a migliaia, che ne studiano i processi.

4 ore fa, purple pill ha scritto:

ma per il resto, ti stai facendo prendere la mano. E siccome, come tu stesso hai ripetuto più volte, parliamo di situazioni che hanno delle fondamenta cliniche serie... basta, su.

Lampi nella notte? Pensieri di morte improvvisi?

ma che dici, dai.

http://www.ipnosifirenze.it/specialista_risponde/angoscia_esistenziale.aspx

https://www.riza.it/psicologia/depressione/2594/la-perdita-di-senso-che-provoca-la-depressione.html

https://www.guidapsicologi.it/articoli/come-sopravvivere-ad-una-crisi-esistenziale

Una esperienza raccontata in rete a caso

http://www.medicitalia.it/consulti/archivio/360523-depressione_esistenziale.html?refresh_ce

Cito da uno dei link (chi e' suscettibile eviti di leggere)

Spoiler

Minimo comune denominatore l' origine della crisi: Paura della morte e presa di coscienza della relatività e dell' ineluttabilità di tutto, o come il primo utente dice, della precarietà di tutto.
E' strano descriverlo, ho scritto su diversi forum e a diversi specialisti, ed ora mi affido a voi.

Da qualche giorno, come un fulmine a ciel sereno, scopro la relatività di ogni cosa.

 

4 ore fa, purple pill ha scritto:

La maggior parte delle volte, inizia con dei sintomi banalissimi. Spossatezza. Sonnolenza dopo cena. Astenia. Difficoltà a digerire, specialmente se mangi molto pane, carboidrati o zuccheri (del resto stiamo parlando sempre di squilibri bio-chimici).


Ma perche' non leggi con piu' attenzione? Non ho detto che tutte iniziano allo stesso modo. Ho suddiviso i casi depressivi in due categorie (e in realta' e' molto riduttivo, sono almeno cinque o sei) e mi sono concentrato su un tipo specifico di depressione che, di solito, viene definita depressione esistenziale.

4 ore fa, purple pill ha scritto:

Prima ancora, qualcuno può sperimentare una progressiva tendenza a isolarsi attivamente. Io a 24 anni abitavo in una villetta con giardino che era una specie di comune, amici, feste, ospiti da mezzo mondo. Eppure a una certa - click - mi prese la voglia di starmene per i cazzi miei. Sempre di più. Qualche mese dopo ebbi quello che in psichiatria si chiama episodio depressivo maggiore. 

L'isolamento avviene sempre dopo l'espolosione del primo momento depressivo. E' una conseguenza, non la causa. 


PS

E io intorno ai 24-25, pure. E anche qui, vai a cercare in rete nei paper. Non e' affatto un evento casuale, a quanto pare. 
 

Modificato da Karls
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Giraluna

A questo punto chiederei l intervento di @ispettore Coliandro circa la depressione.  

Sarebbe interessante un tuo riscontro specialistico a tal proposito vista la piega presa dalla discussione. Tipo le ultime tre pagine, se ti va di leggerle. 

Come si rapporta la depressione al suicidio nella tua esperienza?

Modificato da Giraluna
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4 ore fa, purple pill ha scritto:

Quattro anni di black out. Dopodiché, si, non sono più stato lo stesso. E quando ne esci, se ti sei isolato troppo, ti devi rieducare a vivere in mezzo agli altri, tipo riabilitazione. E sono altri anni da mettere in conto.

So bene di cosa parli. 

Esatto, non sei piu' la stessa persona di prima. Si e' persone completamente diverse. Ma questo e' vero durante la fase acuta depressiva. Non appena inizi a mettere il naso fuori da quella merda, non appena inizi a uscire dal "gioco" e guardare tutto dall'esterno, il te che eri prima lo intravedi. 
Non potrai mai piu' essere esattamente quella persona che eri (anche perche' nel frattempo sono passati anni e sei un po' cambiato per ovvi motivi) e gli interessi, passioni che avevi prima non saranno piu' costanti ma a singhiozzo. 
Ma in un certo senso il te stesso di prima c'e' ancora, ma e' sbiadito, incostante. 

Durante la fase depressiva invece si', sei una persona assolutamente diversa da cio' che eri. Irriconoscibile.

Capisco inoltre il discorso degli anni persi. Ma e' inutile pensarci. Ripartire da dove ci si e' fermati e seguire i propri progetti di vita, anche se si e' consapevoli che, ogni tanto, il freno a mano si azionera' da solo e dovremo rimettere in prima e ripartire da fermi. 

4 ore fa, purple pill ha scritto:

La maggior parte delle volte, inizia con dei sintomi banalissimi. Spossatezza. Sonnolenza dopo cena. Astenia. Difficoltà a digerire, specialmente se mangi molto pane, carboidrati o zuccheri (del resto stiamo parlando sempre di squilibri bio-chimici).


Come dicevo sopra, questa e' una caratteristica di una classe di depressioni. Non di tutte. 
Ad esempio io avevo orari completamente sballati, dormivo poco e come detto sopra mi svegliavo durante la notte senza motivo e non riuscivo piu' a dormire. E avevo fluttuanti pensieri sulla morte. 
Non erano pensieri suicidi all'inizio. Pensavo alla morte. Era un pensiero che si intrufolava nella mia testa non coscientemente. Fu il primo di una serie lunghissima. Ma fu il primo e ti garantisco che c'e' una spiegazione importante su questo. Non e' un caso fosse il primo. 

Un altro sintomo tipico, e forse si manifesta ancor prima, e' l'iniziale perdita di interesse verso tutto. 

Ma secondo me ometti di dire qualcosa. E' probabile che tu abbia avuto momenti molto stressanti in passato. 
 

4 ore fa, purple pill ha scritto:

ma le cose migliori della mia vita posso dire di averle fatte dopo.

 

Mi fa piacere per te. 
Se ti va, racconta. Sarebbe interessante e un ottimo spunto per chi nella merda ci sta sguazzando al momento.

4 ore fa, purple pill ha scritto:

 Finché a un certo punto è arrivato un piccolo esercito di coglioni che, con la forza del loro non sapere e non capire un cazzo, hanno deciso che la mia vita non andava bene, e bim-bum-ba-le-giù.

Uno dei doni della depressione e' la capacita'  di sfanculare all'istante chi non ci va a genio. 
Trattenersi perche' ti sembrano penosi non ti aiuta.
 

Modificato da Karls
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Giraluna
5 ore fa, purple pill ha scritto:

Quattro anni di black out. Dopodiché, si, non sono più stato lo stesso. 

Uau ... quanti purple ... io non so neanche quanto ci sono stata. L ho dovuto chiedere a mia madre. Lei dice un mese solo. A me francamente era parso un tempo indefinito. Anche io dopo non sono più stata la stessa. Mi sono accorta di avere scoperto, portato alla luce capacità che prima non avevo. Queste si sono sviluppate nel tempo. Non ho mai avuto pensieri suicidi però ebbi quella stanchezza tipica di un pensiero come "Che cazzo faccio questo o quello. Tanto a che serve?". 

Io l ho avuta perché nell arco di un mese ho avuto un lutto ed una forte delusione amorosa. Poi chiaro ... ognuno ha i suoi crucci. 

Un Po mi fa tenerezza chi ha quell istinitiva esuberanza/a volte sfacciataggine/arroganza data da una vita diversa. Forse meno introspettiva. 

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4 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Io l ho avuta perché nell arco di un mese ho avuto un lutto ed una forte delusione amorosa. Poi chiaro ... ognuno ha i suoi crucci. 

E secondo me anche purple ha avuto un episodio molto stressante in passato, prima che provasse quel periodo. 

Non per forza questi episodi stressanti devono essere vicini nel tempo. Possono anche essere cose vissute anni prima ma che, dentro di noi, vengono elaborati lentamente e all'improvviso generano conflitti e squilibri bio-chimici. Da cui la stanchezza.

Per dirvi, @Giraluna @purple pill, negli ultimi 12 mesi ho vissuto piu' o meno le stesse situazioni descritte da purple. Ma posso garantirvi che questo non ha niente di simile (ma di correlato sicuramente) con quello che ho vissuto poco prima dei miei  25 anni.

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Giraluna

@Karls

Su una cosa concordo con Purple: le cose migliori le ho fatte dopo. Non che prima non abbia amato o provato belle sensazioni, ma le stesse cose (corteggiare, essere corteggiata, uscire con gli amici ecc) avevano un sapore diverso. Come fosse l ultimo giorno. Come se su quel burrone poi venissi spinta a tradimento, senza che io abbia potuto farci nulla. 

Io della morte un po ne ho paura. Per questo non opterei per il suicidio. Forse perché tutto ciò ha avuto origine proprio da un lutto in cui una persona cara se n è andata improvvisamente ed in una maniera atroce.

Modificato da Giraluna
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20 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Un Po mi fa tenerezza chi ha quell istinitiva esuberanza/a volte sfacciataggine/arroganza data da una vita diversa. Forse meno introspettiva. 

La risposta l'ha gia' data un tale Nietzsche. 

La chiave del discorso e' nichilismo. 

Non devi provare rabbia/invidia per le persone che "appaiono" gioiose e felici. Non serve. Tu sei tu, loro sono loro. 

La fase di crisi esistenziale, che e' propria di una determinata classe di depressioni, spesso colpisce persone introverse (e c'e' una alta correlazione tra depressione essitenziale e alto QI), ma la chiave e' capire che nessuno di noi e' migliore. 
La tua vita e' tua ... E devi pensare solo alla tua vita e a chi la tua vita puo' renderla migliore. 
Il nichilismo e' una fase transitoria necessaria per approdare all'ubermensch che hai dentro di te (uberfrau per essere precisi 😄 ).

Il problema e' che (prendete con le pinze quello che diro' ora, attenzione) non siamo ancora sufficientemente evoluti per rimanere nello stato di ubermensch e se ne soffrono le inevitabili conseguenze.

Qui il superuomo nietzscheano e' inteso nelle sue caratteristiche peculiari, non in senso reazionario della serie "uomo superiore/ uomo inferiore", concetto che appunto il nichilista apprende appieno essere vacuo e senza significato.

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