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casualita´e determinismo


Mya

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Mya

 

Da dieci anni sono invaghita di una lesbica che da tre anni incontro regolarmente 3-4 volte al mese  nella palestra in cui lavora.  A volte mi cerca lei, a volte io. Niente di particolare, per lo piu´ discorsi  inerenti gli allenamenti. Ho manifestato nel passato il mio interesse  ma non ho mai spinto essendo lei fino a qualche mese fa fidanzatissima con una mia conoscente dolcissima e io educatamente rispettosa del loro equilibrio.

Da marzo la sua storia epocale e´finita e lei  bazzica con un´altra. Io la voglio troppo. Ma finora ho tentennato  sul da farsi. Complice il fatto che in palestra la sua nuova fiamma le gironzola sempre intorno guardinga, insieme alla sua vecchia clique. E poi anche e soprattutto  che il lavoro mi sta succhiando le energie smorzando la mia ...vitalita´seduttiva.  Lei e´ con me altalenante. La penultima volta che la vidi mi ha continuamente stuzzicata,  settimana scorsa  invece non ha ricambiato neanche uno sguardo. Dopo tutti questi anni di tensione nonostante io non sia piu´una ragazzina avverto a volte certe scosse di panico adolescenziale.

So e sento che devo agire e infatti  mi ero finalmente ripromessa di smuovere le acque ed espormi in qualche maniera oggi.  Ci ho fantasticato sopra  spesso nell´ultima settimana.  E invece succede che stamattina mi sveglio con una dolorosissima infiammazione  alla caviglia  che mi impedisce di muovermi. Conseguenza  sicuramente  di uno sforzo eccessivo non percepito come tale nella sessione d´allenamento di ieri.  Sono incredula e  sconfortata e il quesito che pongo a voi e´questo:  quanto questo  incidente possa essere sfiga, caso, un evento al di fuori del mio controllo, e quanto invece  il frutto certo di un mio atteggiamento mentale. Io non vedevo l´ora di vederla. E invece  forse una mia paura recondita di un rifiuto, un problema di autostima, hanno portato a questo stop forzato. Una forma di autosabotaggio inconscio? O forse piuttosto una consapevolezza remota dell´inutilita´ di investire tempo e pensieri in una persona che difficilmente ricambiera´?

 

 

 

 

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Per come la vedo io che non sono nessuno non credo alla correlazione tra malessere fisico in un episodio acuto (il male alla caviglia non è una cosa psicosomatica ma è tangibile anche perché avevi fatto uno sforzo eccessivo) e stato mentale perché se così fosse basterebbe essere positivi per farsi passare il tumore o l'osso rotto, cose che mi sembrano delle panzane

Poi sicuramente se uno deve andare a parlare con un'altra persona che lo coinvolge mentalmente (in bene o in male) e gli esce un malessere fisico, se la persona con cui per forza di cose deve vedere gli crea disagio, ovvio che sì tenderà a dare molta importanza all'acciacco fisico neo emerso

Per es mal di pancia quando si entra in ospedale o dal dentista anche se l'intestino è il secondo/primo cervello mentre la caviglia no e non ho mai sentito di cose psicosomatiche che coinvolgano distretti come gli arti

Ma è il mio personalissimo parere

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ZakMorris
39 minuti fa, Mya ha scritto:

Da dieci anni sono invaghita di una lesbica che da tre anni incontro regolarmente 3-4 volte al mese  nella palestra in cui lavora.  A volte mi cerca lei, a volte io. Niente di particolare, per lo piu´ discorsi  inerenti gli allenamenti. Ho manifestato nel passato il mio interesse  ma non ho mai spinto essendo lei fino a qualche mese fa fidanzatissima con una mia conoscente dolcissima e io educatamente rispettosa del loro equilibrio.

Da marzo la sua storia epocale e´finita e lei  bazzica con un´altra. Io la voglio troppo. Ma finora ho tentennato  sul da farsi. Complice il fatto che in palestra la sua nuova fiamma le gironzola sempre intorno guardinga, insieme alla sua vecchia clique. E poi anche e soprattutto  che il lavoro mi sta succhiando le energie smorzando la mia ...vitalita´seduttiva.  Lei e´ con me altalenante. La penultima volta che la vidi mi ha continuamente stuzzicata,  settimana scorsa  invece non ha ricambiato neanche uno sguardo. Dopo tutti questi anni di tensione nonostante io non sia piu´una ragazzina avverto a volte certe scosse di panico adolescenziale.

So e sento che devo agire e infatti  mi ero finalmente ripromessa di smuovere le acque ed espormi in qualche maniera oggi.  Ci ho fantasticato sopra  spesso nell´ultima settimana.  E invece succede che stamattina mi sveglio con una dolorosissima infiammazione  alla caviglia  che mi impedisce di muovermi. Conseguenza  sicuramente  di uno sforzo eccessivo non percepito come tale nella sessione d´allenamento di ieri.  Sono incredula e  sconfortata e il quesito che pongo a voi e´questo:  quanto questo  incidente possa essere sfiga, caso, un evento al di fuori del mio controllo, e quanto invece  il frutto certo di un mio atteggiamento mentale. Io non vedevo l´ora di vederla. E invece  forse una mia paura recondita di un rifiuto, un problema di autostima, hanno portato a questo stop forzato. Una forma di autosabotaggio inconscio? O forse piuttosto una consapevolezza remota dell´inutilita´ di investire tempo e pensieri in una persona che difficilmente ricambiera´?

Troppa attività fisica, te lo dico perchè faccio running e quando ne faccio troppo ho male al tallone.

Per quanto riguarda il tuo problema di cuore ti suggerisco, visto che in palestra non puoi andarci e lì c'è sempre la sua metà che la controlla, di chiamarla dove lavora, inizi col parlarle del tuo problema alla caviglia e la inviti per un caffè.

Paura del rifiuto o no, in linea generale le lesbiche non si fanno problemi su un'eventuale rifiuto, si buttano e basta, come và và: agisci.

 

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Mya

 @ZakMorrisSi´hai ragione  troppa attivita´fisica o meglio poca cura della rigenerazione. Facendo sport come lavoro ed avendo quindi cadenze da rispettare anche se sei affaticato questo e´ un po´il rischio del mestiere. Che le sollecitazioni fossero  esagerate da mesi e e che potesse finire in una tendinite/ fascite plantare me lo immaginavo perche´ avevo gia´dei disturbi che tenevo sott´occhio ma mi chiedo come mai- se c´e´un perche´-  il fattaccio  sia accaduto giusto poco  prima della mia tanto elucubrata entrata in scena addirittura  in una seduta di allenamento alleggerita apposta per essere pimpante e fresca il giorno seguente...

 

Grazie @EdoardoG della tua risposta. La correlazione stato d´animo - salute fisica per me e´ lampante. Il giorno del matrimonio della mia migliore amica, matrimonio di cui io sarei dovuta essere testimone e che io non approvavo , mi svegliai con 40 di febbre. Vomitai e mi rantolai dal mal di pancia fino alla fine dei loro festeggiamenti. Poi di colpo guarii. Ovviamente non mi ha creduto nessuno.  L´ultimo strappo muscolare che mi costrinse a settimane dolorosissime di immobilita´ totale accadde "dal nulla" ( certo il tessuto era gia´stressato) al termine dell´ ultimo giorno di lavoro ! prima delle vacanze. In quel caso sapevo di avere tenuto duro fino all´ultimo e di potermi finalmente  concedere il lusso di crollare. Stessa situazione con un problema alla retina, rimasto latente il tempo necessario che io facessi quello che dovevo fare, per poi esplodere al primo venticello di liberta´rovinandomi le ferie.   

 

In palestra appena mi ripiglio andro´anche se e´presente la sua consorte.  Telefonare e´un´idea su cui ora ho riflettuto ma non mi pare efficace. Il suo  numero privato non ce l´ho. Dai social e´completamente assente; certe comunicazioni di servizio ( training)  io e lei le abbiamo tenute tramite profilo della sua ex.  E a chiamare direttamente in palestra si creerebbe un vociferare inutile ( lei non risponderebbe direttamente e non e´una mia PT con cui potrebbe risultare normale avere un contatto di questo tipo, non e´nemmeno una mia amica).  Semplicemente chiederle per telefono o dal vivo  di farci un caffe´ finirebbe in un suo sorrisetto compiaciuto e  un "si´un giorno vedremo, grazie".  Gia´testato.

Pensavo di andarci molto piu´pesante. Contatto fisico diretto in un angolo. L´unica maniera per entrarle in testa e´ essere impertinente. Piu´che del rifiuto ho paura di una scenata.

 

 

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iPaq
18 minuti fa, Mya ha scritto:

Semplicemente chiederle per telefono o dal vivo  di farci un caffe´ finirebbe in un suo sorrisetto compiaciuto e  un "si´un giorno vedremo, grazie".  Gia´testato.

Hai considerato che magari non le piaci così tanto?

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Mya
Adesso, iPaq ha scritto:

Hai considerato che magari non le piaci così tanto?

Certo. Pero´non le sono nemmeno indifferente.  Per un´avventura potrebbe bastare.

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Nuovo_utente

.

Modificato da Nuovo_utente
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4 ore fa, Mya ha scritto:

Certo. Pero´non le sono nemmeno indifferente.  Per un´avventura potrebbe bastare.

Ma, fammi capire una cosa: prima parli di questa tipa che ha una compagna e che tu non vuoi rompere il loro equilibrio, e poi qui, dove ho quotato, dici che la tipa oggetto delle tue mire può bastare per un'avventura

Quindi, in sostanza, comunque se tu vuoi un'avventura rompi l'equilibrio fra le due, no!? Non capisco il tuo "problema" quando parli di equilibrio e quando parli di avventura allo stesso tempo verso la stessa persona

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ZakMorris
12 ore fa, Mya ha scritto:

Certo. Pero´non le sono nemmeno indifferente.  Per un´avventura potrebbe bastare.

Ti vedo un pò confusa.

Non hai ancora ben chiaro cosa cerchi di preciso, avventura, storia seria, tu cosa vuoi da questa ragazza?

Prima decidi cosa vuoi e poi agisci in funzione della scelta fatta.

 

Le lesbiche se hanno una storia appagante non cercano altro, quindi se da lei hai avuto chiari segnali ma altalenanti io ti direi di provarci quanto prima, evidentemente la sua attuale storia non la soddisfa molto.

 

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Mya
7 ore fa, EdoardoG ha scritto:

Ma, fammi capire una cosa: prima parli di questa tipa che ha una compagna e che tu non vuoi rompere il loro equilibrio, e poi qui, dove ho quotato, dici che la tipa oggetto delle tue mire può bastare per un'avventura

Quindi, in sostanza, comunque se tu vuoi un'avventura rompi l'equilibrio fra le due, no!? Non capisco il tuo "problema" quando parli di equilibrio e quando parli di avventura allo stesso tempo verso la stessa persona

Solo un´avventura, ben venga una trombamicizia.  Lei per un decennio e´stata fidanzata con una ragazza di  una dolcezza e purezza infinita che mi dispiaceva turbare, non me la sentivo di rompere il LORO equilibrio.

Ora si sono lasciate e la tipa in questione intrallazza da qualche mese con una nuova.

21 minuti fa, ZakMorris ha scritto:

Ti vedo un pò confusa.

Non hai ancora ben chiaro cosa cerchi di preciso, avventura, storia seria, tu cosa vuoi da questa ragazza?

Prima decidi cosa vuoi e poi agisci in funzione della scelta fatta.

Sesso amichevole, da sempre.  Ora che il suo amore della vita  pare terminato io mi voglio proprio togliere lo sfizio.  

 

33 minuti fa, ZakMorris ha scritto:

Le lesbiche se hanno una storia appagante non cercano altro, quindi se da lei hai avuto chiari segnali ma altalenanti io ti direi di provarci quanto prima, evidentemente la sua attuale storia non la soddisfa molto.

La sua storia e´ancora fresca e da consolidare.  Ci provero´. 

 

 

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