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Usciamo da sta cazzo di stanza!


davidee

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Dopo un'estate passata in casa a causa di una mezza "depressione" (con tutto il rispetto per chi ne soffre davvero), stasera sono uscito solo perchè trascinato da un amico. "Come vuoi, se passi esco" la mia risposta al suo messaggio.

Mi ci sono voluti addirittura 20 minuti per dare un contegno al mio aspetto iper trascurato. La clausura volontaria a cui mi ero sottoposto aveva sortito i suoi effetti. La poca barba che ho, era impresentabile. I capelli, ingovernabili, sembravano sporchi grazie al tasso di umidità che dalle mie parti non è mai inferiore al 90%. Le occhiaie risaltavano ancora di più grazie alla pelle color latte. Ho rinunciato stupidamente al mare nonostante questo fosse distante una manciata di chilometri. E proprio la spiaggia è stata la nostra destinazione stasera. Il programma era una partita a biliardino per vedere se i riflessi erano ancora quelli di una volta.

Passeggio più morto che vivo in mezzo alla gente. Penso di aver guadagnato una gradazione di colore grazie al sangue provocatomi dall'enorme quantità di corpi femminili seminudi e abbronzati che affollavano la meta turistica. Per fortuna i muscoletti guadagnati in quei 2-3 giorni a settimana spesi ad allenarmi (unica ragione per uscire) mi danno meno l'aria del malato. 

Prima della partita optiamo per una passeggiata giù al porto. Continuiamo a camminare quando ci imbattiamo in un amico che ci accompagna per un tratto, giusto il tempo di aggiornarci sulle ultime. Faccio finta di seguire la conversazione, a cui ero francamente poco interessato, e penso alle fioche luci del porto. Chissà se rendono più o meno evidente la mia non-abbronzatura...

Ed è proprio in quel momento che un gruppo di tre ragazze niente male ci passa accanto, diretto nella direzione opposta. Il mio amico interrompe per un attimo il discorso per rivelarmi "Vedi che una ti ha guardato" e si rituffa nel discorso. Io ci faccio poco conto. "Mi avranno sicuramente deriso per il colore della pelle", penso. 

Finalmente il ragazzo che avevamo incontrato si defila. Nota un altro gruppo di amici e ci si butta per farsi presentare alle fighe che ne facevano parte. Chiamalo scemo...

Siamo di nuovo soli io e il mio amico. Vicini ai tavolini di un bar, mi fa:

- Vedi che alcune al bar ci stanno osservando di nuovo...

- Ma smettila! Mi staranno al massimo deridendo "Guarda quanto è bianco quel disadattato!"

- No no guarda che quella di prima (una delle tre passateci accanto) ti indicava

- Come fai a saperlo?

- Beh ti guardava e ha mimato alle amiche il braccio grosso, non poteva non riferirsi a te

Provo a non pensarci più mentre ci beviamo un caffè. Nuovo giro del porto visto che hanno iniziato a mettere musica che richiama tanta fauna.

Becchiamo di nuovo le tre sedute in disparte. Ci sediamo anche noi a una decina di metri. Parliamo del più e del meno e ogni tanto lui (già fidanzato) mi spinge per andare a presentarmi. Io non ne ho proprio, penso per un attimo a una scusa per attaccare bottone, ma non mi viene in mente niente. Si fa sentire il fatto di non aver mai approcciato a freddo da sobrio. Nel mentre una delle ragazze, quella più distante, si sporge più volte come per controllarci (cosa che avevo notato e poi mi è stata confermata dal mio amico a fine serata). Uno dei fattori che mi ha trattenuto di più è il fatto che nella mia zona le relazioni sociali sono limitate molto dai "gruppetti", nel senso che gli amici e le fidanzate che un individuo X avrà per il resto della sua vita appartengono al gruppo che X si crea alle scuole medie o superiori. Impossibile entrare a farne parte da estraneo almeno che qualcuno della combriccola non ti inserisca.

Analisi sociale confermata poi dalla "festa" che si era creata grazie alla musica: tanta gente sì, ma divisa in gruppetti. Ognuno di questi parla in cerchio per cazzi propri e neanche accenna un ballo. Mentre superiamo questi branchi, noto diversi sguardi femminili che si soffermano su di me per più di qualche istante. 

Facciamo poi la nostra partita - cazzo potevo avere una brillante carriera nel calcio balilla - e torniamo a casa.

Adesso, a letto, mi mangio le mani per l'occasione buttata. Almeno una delle ragazze del trio aveva mostrato palese interesse. Tra l'altro ripensando all'accento che avevo captato, erano turiste quindi la mentalità locale "Ripudia chi non fa parte del nostro gruppo" era scongiurata. Inoltre un eventuale rifiuto non mi avrebbe minimamente scalfito perchè tanto non le avrei mai più riviste. Anche un'eventuale friendzone l'avrei accolta positivamente data la completa mancanza di amiche femmine. I could have used one. Non c'erano rischi, eppure non ho agito.

Al di là del rimpianto che ho già superato, esco da questa serata rigenerato. Grazie ai diversi AI che ho ricevuto da diverse ragazze la mia autostima ha guadagnato qualche punticello. Soprattutto ho deciso che da oggi in poi mi comporterò in modo più impulsivo. Non al livello da approcciare i gruppi chiusi - anche se voi non concorderete - o almeno non ancora, perchè non si può andare da 0 a 100 in così poco tempo. Ma almeno prenderò tutto meno seriamente, proverò a superare la paura del rifiuto e più in generale quella del giudizio.

Non voglio più rimpianti. Ho passato un'estate segregato in casa. Sono uscito una sera ed ho avuto (almeno) un'occasione. Pensate a quante possibili altre occasioni ho mandato all'aria chiudendomi dentro.

Perciò ragazzi, se siete nella mia situazione, facciamo un passo tutti insieme: usciamo da sta cazzo di stanza!

 

Modificato da davidee
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Caro Davide, ho come l’impressione che ci sia un po’ da lavorare nei prossimi mesi...

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