Vai al contenuto

Come riconquistarla dopo 3 anni? Cosa risponderle?


SoleSoletto

Messaggi raccomandati

SoleSoletto

Buonasera a tutti,

scorrendo alcune discussioni analoghe qui in sezione, ho notato che molti sono post di ragazzi giovani o giovanissimi ( età <25 anni) che vanno totalmente in crisi quando la fidanzatina volubile e modaiola di 18-20 anni apre gli occhi e si accorge che c'è un mondo pieno di maschi aitanti che la vorrebbero, e quindi molla gli ormeggi, saluta il fidanzato e si dirige verso altri porti.

La mia storia è un po' diversa, in quanto sia io sia lei siamo già grandicelli, sia perchè qui non ci sono (e ci metto la mano sul fuoco) problemi di corna da parte di uno dei due.

 

L'INIZIO DI TUTTO

Ci conosciamo che io ho 35 anni, lei 28. Usciamo una sera, serata piacevole, bacio a fine serata e da lì iniziamo a frequentarci in modo ufficiale.

Messaggi quotidiani del buongiorno e della buonanotte, telefonate quotidiane, lei mi dice che 1 chiamata al giorno non le basta e vuole sentirmi al telefono minimo 2-3 volte al giorno, baci passionali, sesso che non le basta mai, dopo un po' mi inizia a parlare di matrimonio e dei figli che vuole avere con me, mi presenta a tutta la sua comitiva storica dopo appena 3 settimane che ci conosciamo, ai suoi genitori parla di me, e dopo 1 anno circa li conosco dal vivo.

Purtroppo abbiamo caratteri diversi: lei più dinamica, spumeggiante, estroversa, io più riflessivo, timido, introverso. Lei ama andare a ballare, il mare, i social, io non molto.

Questo forse sulla lunga distanza ci penalizza.

Lei mi vuole vedere spesso, sentirmi spesso, fare cose insieme, creari bei ricordi, mentre io tendo a tenerla più distante, a farmi sentire un poco di meno, a vederla più raramente. In generale tendo a non essere troppo affettuoso, troppo romantico, troppo dolce. A non mostrarmi troppo preso, troppo coinvolto, troppo innamorato (dopo vi spiegherò il perchè).

E forse pure questo ci penalizza sulla lunga distanza.

 

ALTI E BASSI

Tutto questo fino a circa 1 anno fa (estate 2017).

Dopo di chè in lei avviene un cambiamento che percepisco, ma che non riesco a comprendere a pieno nella sua pericolosità.

Quando sparisco durante le ore pomeridiane, non mi scrive più "Gioia che fai?". Semplicemente si fa sentire direttamente alle 20 per augurami buona cena.

Quando le dico di NO, non insiste più di tanto, anche se ci rimane male e spesso si innervosisce, al punto tale da farsi venire una gastrite per causa mia.

Un bel giorno, chiacchierando, le faccio notare che finalmente si è data una calmata, mentre i primi tempi era molto più rompiscatole e insistente (mentre in realtà era solo innamorata e desiderosa di portarmi dentro la sua vita).

Abbiamo un rapporto dove litighiamo spesso quando siamo distanti, ma quando siamo faccia a faccia c'è un bel rapporto, una bella sintonia, una bella armonia. Non litighiamo mai, mai musi lunghi.

La scorsa estate litighiamo perchè per l'ennesima volta mi rifiuto di passare il ferragosto come voleva lei, non ci sentiamo per 3-4 giorni, dopo di chè si fa risentire lei al telefono, mi elenca una serie di cose di me che dovrei cambiare e io la assecondo su tutta la linea

-ci sentiremo più spesso al telefono

-ci vedremo più spesso

-per il bene della coppia, faremo anche le cose che non mi piacciono molto fare

-farò attività fisica (piscina, palestra)

 

A parole le prometto il mondo, mai nei fatti, non comprendendo io il perchè di quel mio comportamento nei suoi confronti, le cose rimangono uguali a prima e io non cambio di una virgola.

Rimango il solito: sfuggente, fisicamente presente a tratti, spesso non le mando il buongiorno, certe volte la sera mi addormento senza chiamarla nè mandarle la buonanotte via whatsapp, se mi propone un'uscita o una serata che non mi piace le dico "Vai da sola".

Lei si arrabbia varie volte, si secca, mi dice che la sua pazienza ha un limite e che prima o poi si esaurisce, mi dice che come riesco a farla arrabbiare io non ci è mai riuscito nessuno in tutta la sua vita, le viene addirittura la gastrite dal forte nervoso che le causo.

A febbraio di quest'anno abbiamo una discussione dove dice che da alcuni mesi (da prima di Natale) sente che qualcosa è cambiato verso di me, che non è più sicura dei suoi sentimenti, e mi ripete per l'ennesima volta i nostri problemi:

-ti voglio più presente

-quando non ci vediamo, ti devi far sentire di più

-non possiamo fare sempre e solo quello che piace a te

-devi prenderti cura della tua salute e fare movimento

 

Già, perchè io in questi anni prendo un bel po' di Kg, la bellezza di 20, che mi trasformano da ragazzo normale o un pelino tondo, a una vera e propria balena (sigh!!).

Un giorno al telefono le dico, tra il serio e il faceto: "L'ho capito che se non dimagrisco mi lasci"

E lei, fortemente indispettita: "Ma sei scemo??!"

 

A un certo punto mi fa: "Quante volte te lo devo ripetere? Torniamo sempre alle solite cose....quelle che ti ripeto da quando ci conosciamo"

 

Anche a febbraio, come la scorsa estate, la rassicuro su tutto. Anche stavolta, come la scorsa estate, cambiamento solo a parole perchè ancora non comprendo il perchè del mio atteggiamento tiepido nei suoi confronti (vedi più sotto LAVORO INTERIORE).

Dopo poche settimane si trasferisce molto lontano nella speranza di trovare lavoro, lavoro che non troverà e che la costringerà a tornare qui dopo 3 mesi (giugno di quest'anno).

Più volte mi invita ad andarla a trovare, che non stava bene lì perchè abitava in un paese sperduto nel nulla dove non conosceva nessuno, ma per ragioni che non sto a spiegarvi rimando, rimando, rimando il mio viaggio perchè pensavo di prendere 2 piccioni con 1 fava (sarei dovuto andare lì per ragioni di lavoro), fino a quando io prendo l'aereo parto e lei torna l'indomani. Di fatto ci rivediamo qui, la settimana successiva.

E in alcune occasioni mi rinfaccia la cosa: "In 3 mesi non ti sei degnato una volta di vernirmi a trovare, eppure ti potevo ospitare io a casa..non avresti speso chissà quanto."

 

L'INIZIO DELLA FINE

Torna qui, giugno, luglio e agosto passati in modo molto tranquillo, fino a quando un paio di settimane fa pubblico sui social due vignette alquanto ironiche e irriverenti a tema relazioni che la irritano.

E' l'inizio della fine.

Una delle 2 gliela invio anche in privato, per scherzare. Tra una parola e l'altra, le dico "Macchè, tu non meriti niente... 🙂 "

E lei: "E no, io merito molto più di quello che tu mi dai e mi neghi. E' proprio questo il problema. E sono convinta che tu pensi di aver ragione, ma sai la tua ragione dove puoi infilartela?!"

Cerco di calmarla dicndo che erano solo 2 vignette ironiche, non dedicate a lei, e che non era il caso di reagire in quel modo.

Silenzio da parte sua, e anche da parte mia. Orgoglio portami via!

La chiamo 2 giorni dopo per chiarire perchè quel silenzio mi stava uccidento, mi dice che non può parlare al telefono perchè sta studiando e mi invita a vederci la sera per chiarire e lì...tac! La scure cala sulla mia testa.

Decide di lasciarmi, che quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, che ha compreso di non amarmi più da 1 annetto, che anche il sesso è passato in secondo piano, che là sotto ormai ha le ragnatele, che mi vuole un bene immenso ma non è amore, che non vuole perdere i contatti, che ci continueremo a vedere ma insieme agli altri amici, che mi vede come qualcosa a metà tra l'amico e il fidanzato.

Io rimango intontito, non accenno alcuna reazione, non le chiedo con decisione di tornare insieme, come se accettassi la cosa di buon grado, e conoscendo il mio carattere e come ho reagito in passato in simili frangenti mi stupisco di me stesso, tant'è che in quel momento mi chiedo se pure io la vedevo solo come un'amica.

Continua dicendomi che quando mi ha conosciuto pensava di vivere un'amore travolgente, un legame forte, un flusso continuo e diretto che ci doveva legare, mentre in me ha trovato solo un timido tepore. Le dico che la amo, e lei mi risponde qualcosa del tipo "Tu mi ami?...Mah...io potrei anche crederti..."

Mi rinfaccia nuovamente il fatto che in quei 3 mesi in cui si era trasferita, non sono mai andato a trovarla.

Mi saluta abbracciandomi fortissimo e dicendomi che sabato sarebbe venuta lo stesso all'evento per il quale avevo preso i biglietti a fine giugno.

Torno a casa e passo i giorni successivi pensando e ripensando a lei e a tutti i miei errori.

E comprendo. Comprendo il perchè di quei comportamenti, della mia freddezza, del timido tepore che le davo.

 

LAVORO INTERIORE

Comprendo che le mie delusioni passate, sommate nel tempo, mi hanno portato un bel giorno a non avere più la capacità di resettarmi mentalmente, di ricominciare con l'entusiasmo e la leggerezza di un adolescente le nuove storia d'amore che mi capitavano, perchè mi accorsi che pur dando il massimo, se l'amore doveva finire, finiva lo stesso. Che era inutile fare, dare, dimostrare il massimo, perchè non era quello che garantiva la durata di un amore. Notai anche che, stranamente, le ragazze a cui ero meno interessato, erano quelle che mi correvano più dietro e facevano i salti mortali.

Inizia quindi a pensare che il mio problema fosse il carattere, che mostrandomi molto presente, molto affettuoso, molto preso, molto romantico, dando troppe certezze, le ragazze alla lunga perdevano interesse nei miei confronti e mi lasciavano.

Così, involontariamente, ho apportato un cambiamento al mio modo di fare. Ho iniziato a essere presente ma non troppo, affettuoso ma non troppo, preso ma non troppo, a dar poche certezze, pensando che con questo modo di fare avrei lasciato vivo l'interesse verso di me.

 

Le scrivo una lunga e toccante lettera in cui le spiego le ragioni del mio comportamento, che ho finalmente capito che erano le ragazze che avevo avuto accanto a essere sbagliate e non io, che ero pentito e pronto a ripartire meglio di prima.

 

LA RESA DEI CONTI

Restiamo per 10 giorni circa senza sentirci, poi giovedì mi scrive dicendomi che sabato non potrà venire a questo evento per il quale avevamo i biglietti perchè l'avevano assunta a lavorare al nord, e che doveva partire a brevissimo.

Mi crolla il mondo!! Oltre al problema della separazione, anche quello della distanza.

Mi dice di vederci ugualmente venerdì anzichè sabato, che le fa piacere vedermi, e io mi gioco le mie carte.

 

Le parlo a lungo, le dico che ho compreso i miei errori, che ho sbagliato con lei fin da principio, le do la lettera che le avevo scritto, ma lei non ne vuole sapere più nulla.  Mi dice che ormai è tardi, che il vaso si è rotto e non si può più tornare indietro, che la nostra storia si è evoluta e ha preso una piega inattesa. Io le dico di restare insieme perchè sarei tornato come quando mi ha conosciuto (oltre a comprendere i miei errori caratteriali, ho ripreso pure la palestra per perdere peso), anzi meglio di come quando mi ha conosciuto, ma lei mi dice che non può stare con una persona che di fatto non conosce e non ha mai visto. Mi dice "Se dici davvero di voler cambiare, cambia, poi ci rivediamo più in là e vediamo se sei cambiato davvero. Ma se ricominciamo, ricominciamo come se ci stessimo conoscendo per la prima volta: stretta di mano, Piacere di conoscerti, io sono Paolo, io sono Francesca. Dovrai farmi reinnamorare come la prima volta che ci siamo conosciuti".

Mi dice "Potremmo riprenderla questa storia, ma io starei con te per affetto, non per amore. E' questo che vuoi? E se poi mentre sono là conosco qualcun altro, scatta l'amore vero e poi ti lascio perchè ho incontrato un altro...non è peggio poi?" (e io tra me e me pensavo "Certo, perchè se ci lasciamo oggi e tra un paio di mesi inizi a frequentarti con un altro, dopo 3 anni e mezzo che sei stata con me, io faccio i salti di gioia....")

Ovviamente anche stavolta mi rinfaccia nuovamente che quando è partita per 3 mesi non sono andata a trovarla.

Mi dice che non le sono mancato io, ma le è mancato sentirmi. Che si era preoccupata perchè in quei giorni non sapeva come stavo, se stavo bene o male.

La riaccompagno a casa, e sotto il portone le dico che mi farebbe piacere andarla a trovare. Lei di primo acchitto fa una faccia imbarazzata e mi dice "Non lo so...non mi sembra il caso ora".

E io: "Ma mica domani o tra 1 settimana. Più in là". Al chè lei si rasserena in volto e mi dice: "Considera che io sono una ragazza sola, in una città dove non sono mai stata, non conosco nessuno. Certo, mi farebbe piacere vedere un volto familiare".

Mi dice di cercarla e che se potrà mi risponderà ai messaggi o alle chiamate compatibilmente coi suoi orari di lavoro, ma non ogni giorno.

Ci salutiamo, mi abbraccia, ma in modo più freddo e distaccato rispetto a 2 settimane prima, e va via.

 

IL DISTACCO

Il giorno dopo all'ora di pranzo le scrivo chiedendole se aveva letto la lettera, e lei mi dice di si. Che è stata una lettera toccante, che apprezza il mio esame interiore, ma che ormai è tardi e le cose non possono più tornare indietro. Mi augura di prendermi cura di me stesso, qualunque cosa io voglia fare nel breve o nel lungo periodo, e che se voglio cambiare devo farlo per me e non per lei.

Che lei non può essere il motivo del mio cambiamento. Io le dico che voglio cambiare per me in primis, e che un giorno voglio mostrarle che sono cambiato in meglio, che posso renderla felice come quando ci siamo conosciuti. Lei mi dice "Il tempo farà tutto, io non posso prometterti nulla e non posso prendere alcun impegno al momento. Vivo alla giornata"

La sera vado a questo evento con la morte nel cuore, forzandomi e non divertendomi per niente, nonostante l'evento in sè mi piacesse e l'idea di andarci fosse partita da me.

Domenica (ieri) lei parte, e prima di partire io le chiedo via messaggi se le farebbe piacere se la andassi a salutare in aeroporto, e lei mi dice che è inutile visto che ci siamo già salutati venerdì e che in quel momento le basta avere accanto la sua famiglia. Visualizzo e non rispondo. D'altronde cosa avrei dovuto aggiungere?!

Il resto è storia delle ultime ore. Mi aveva promesso che mi avrebbe avvisato appena sarebbe atterrata, invece silenzio assoluto. Le scrivo chiedo se è arrivata, mi dice di si, e io "Bene, dopo possiamo sentirci un poco?". Lei non legge più il mio messaggio, pur entrando su whatsapp varie volte nelle ore successive. Semplicemente preferisce non visualizzare.

Mi risponde oggi dicendomi: "Ciao scusa ma ieri il cell è morto e poi ho avuto da fare. Ci sentiamo prossimamente".

E mi crolla il mondo per quello che, ai miei occhi, appare quasi un addio. Io non ancora visualizzato questo messaggio un po' per darle pan per focaccia, un po' perchè non saprei cosa risponderle.

-un banale Ok?

-visualizzare e non rispondere?

-"Ti volevo solo sentire per sapere come era andato il viaggio, comunque ok"?

-"Te l'ho chiesto perchè mi avevi deto che ci potevamo sentire telefonicamente, comunque ok"?

 

PROSPETTIVE FUTURE?

Al di là di quello che posso rispondere o non rispondere a questo messaggio, oggi mi ritrovo con le mani legate.

Le mie parole non sono servite, la mia lettera non è serivta. Continuare a cercarla per dirle che sono cambiato e che dovrebbe ripensare alla sua decisione, non serve a nulla perchè sortisce l'effetto opposto facendola allontanare ulteriormente da me.

Scriverle...per ottenere cosa? Qualche messaggio freddo, scostante, contraddittorio, scocciato? Io ho bisogno del suo cuore, non di 2 messaggini scritti frettolosamente e con distacco.

Avevo pensato di farmi una chiacchierata a quattr'occhi con la sua amica del cuore (che negli anni è diventata pure mia amica) per chiederle se potrebbe parlarle lei, dicendole che ha parlato con me, che per la prima ha visto la nostra storia anche dalla mia prospettiva, che sembro seriamente pentito e che forse la sua è stata una decisione frettolosa, che forse ha fatto un errore. Tuttavia non so se lo farebbe, perchè la sua amica che dopo la prima chiacchierata di 2 domeniche fa mi aveva detto che se mi sentivo cambiato non ci sarebbero stati ostacoli nel dimostrarglielo, che le cose sono cambiate ma non è detto che non possano ricambiare nuovamente, che mentre nei mesi passati non ero andato a trovarla ma ora che sta partendo di nuovo potrei agire diversamente e andarla a trovare, adesso mi ha detto che secondo lei la storia è finita del tutto e non si tornerà più indietro. E' come se si fossero sentite, e la mia (oramai "ex") ragazza le abbia detto che rivedendomi è ancor più decisa a chiudere. Senza contare che la prima a non credere nei cambiamenti, che le persone si evolvono ma non cambiano, è proprio la sua amica (e lo ha detto anche a me diverse volte).

Insomma, visto che non ascolta me, che qualunque cosa le dica mi vede come quell'idiota che l'ha fatta stare male per 3 anni e mezzo e faceva sempre di testa sua, pensavo che forse potrebbe ascoltare il parere di una persona a lei molto cara che conosce dai tempi delle scuole.

Avevo pensato di andarla a trovare tra 1 o 2 mesi, di farmi 1000 Km e farle una sopresa. Potrebbe essere un modo per farle capire che la amo (non che ci tengo semplicemente, come mi ha scritto lei), che sono cambiato davvero, che potrei essere più presente nella sua vita e starle vicino anche se siamo distanti. Tuttavia la sua amica mi ha fatto notare che forse potrei metterla in imbarazzo. Che se proprio voglio farlo, dovrei semplicemente dirle che sono lì sul posto, e in caso dovrebbe essere lei a dirmi "Perchè non ci vediamo?"

 

E pensavo di salire lì tra 1-2 mesi anche perchè grazie a dieta e palestra, sto perdendo un po' di peso. Penso anche di fare qualcosa di importante per i miei capelli diradati e la mia stempiatura. Insomma, penso che rivedendomi a distanza di un paio di mesi dimagrito (lei in passato mi ha spesso detto di fare palestra o piscina) e con dei capelli più folti, potrebbe un po' cambiare idea e vedere che il cambiamento sta avvenendo nei fatti.

Avevo pensato anche di non andarla a trovare affatto, sperare che lei scenda a Natale per rivederla in comitiva con altri (ma non è detto che a Natale le diano le ferie), oppure di uscire comunque con la sua comitiva in questi mesi e far vedere che i risultati di dieta, palestra e capelli reinfoltiti, stanno arrivando.

 

Si perchè credo (forse sbaglio, non lo so...) che il suo raffredarsi nei miei confronti, oltre che per le delusioni, oltre che per i muri che le ho alzato, oltre che per le arrabbiature e la gastrite che si è presa, sia causato anche dal mio essermi appesantito e diradato. Insomma, penso sia anche meno attratta fisicamente da me e questo abbia avuto un peso (mi ha parlato di "ragnatele là sotto").

Secondo voi la mia è solo una paranoia, o il nostro distacco è dovuto semplicemente al mio essere solo tiepido nei suoi confronti e poco presenti nelle occasioni per lei importanti?

 

A parte lasciarla andare e tagliare i ponti per sempre, che è la soluzione più semplice (non richiede viaggi, sforzi fisici, intermediazioni di terze persone o altro) ma è anche la più dolorosa, ipotizzandoche invece io voglia rinconquistarla, che voglia farla reinnamorare, secondo voi cosa mi conviene fare ?

Modificato da SoleSoletto
Link al commento
Condividi su altri siti

SoleSoletto

Ho letto il topic L'importanza del Freeze aperto da @Human, in cui si sostiene che mostrando alla propria ex-ragazza che si ha la spina dorsale di voltarle le spalle, che non si è una femminuccia piagnucolosa che le corre dietro ogni giorno, si ha un minimo di speranze di farla tornare.

In passato, come accennato nel mio topic di presentazione, ci sono riuscito. Una storia interrotta da lei dopo 2 mesi appena, un freeze di 15 giorni, lei che mi riscrive spontaneamente dicendomi che le ero mancato. Nei mesi seguenti non riusciamo a vederci causa distanza, ci sentiamo in modo altalenante, lei fa la stronza non rispondendo alle mie chiamate quando io ho seri problemi familiari di salute e avrei più bisogno di sentirla vicina, poi però ci avviciniamo un pelo di più, lei prende l'autobus per venirmi a trovare, ci abbracciamo e baciamo appena scesa, e torniamo insieme. La cosa finisce ugualmente a distanza di 6 mesi perchè non mi sento amato a sufficienza (lei mi poi mi dirà effettivamente che non mi amava), ma il freeze a oltranza ha dato comunque i suoi frutti.

Non escludo che anche stavolta il freeze potrebbe funzionare, anche se vedendo come mi risponde ai messaggi ("Ci sentiamo prossimamentte" è da incorniciare!!) ho l'impressione che se io non la cercassi più, lei non lo farebbe meno. Che la mia mancanza non la sentirebbe per nulla.

Tra l'altro questo freeze sarebbe un freeze parziale, perchè tra whatsapp e social potrebbe comunque vedere a che ora mi sono collegato l'ultima volta, se ho pubblicato qualcosa, e quindi avere comunque notizie di me. Ai tempi invece la mia ex era su Facebook, ma io no. Io ero su whatsapp, ma lei no perchè lei non aveva nemmeno uno smartphone, infatti la sentivo via SMS classici. Quel freeze fu davvero un freeze totale, buio assoluto, zero ultimo accesso, zero storie, zero nuovi post. E l'idea che la persona che diceva di amarti è sparita nel nulla da un giorno all'altro, che non puoi avere sue notizie se non alzando la cornetta o scrivendo un SMS e premendo invio, che potrebbe essere viva come potrebbe essere morta, che potrebbe essere a casa a pensarti continuamente, come potrebbe essere a un threesome con 2 cubiste, è servita a farla riavvicinare.

Stavolta è più dura perchè siamo tutti social, siamo tutti connessi. E non posso bloccarla su whatsapp o sui social, perhè A) dovrei bloccare anche tutti i suoi amici e colleghi e uscire da tutti i gruppi che abbiamo in comune e B) in passato mi ha detto che non sopporta bloccare o essere bloccata, che lo vede come una mancanza totale di rispetto verso lap ersona e nella sua vita l'ha fatto solo in casi gravissimi che si contano sulle dita di una mano.

Come gestire questo freeze che, da quanto ho capito, sembra l'unica soluzione immediata? Stavo pensando di non accedere più sui social (non che mi dispiaccia) e su whatsapp (questo mi farebbe girare le scatole), di farmi eventualmente una seconda scheda con un nuovo numero, di sparire letteralmente nel nulla, di farle mancare il terreno sotto i piedi, di farla preoccupare nuovamente come l'ho fatta preoccupare in quei 10 giorni di silenzio assoluto.

Voi che fareste?

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

gold86

Intanto, complimenti per il nick.

Davvero originale e... Radioso.

La questione è piuttosto complessa a dire il vero, quindi partirò dalla coda... 

... Dove c'è il veleno.

Non sei stato un "compagno": non hai trasmesso vicinanza, condivisione e partecipazione smettendo addirittura di prenderti cura di te stesso.

Neppure lei è stata perfetta a dire il vero, anzi, ma non è lei oggi che sta scrivendo su questo forum e, inoltre, non è una gara a chi è più bravo: quando giochi in squadra, si perde insieme o si vince insieme.

Tuttavia hai dimostrato una buona capacità di introspezione interrogandoti su quali possano essere state le tue mancanze (anche piuttosto gravi a dire il vero... Perchè è orribile sentirsi soli in coppia) e sei arrivato a una consapevolezza di te stesso che prima non avevi.

Tutto questo ti servirà senza ombra di dubbio, perchè hai capito delle cose importanti e soprattutto che, per quanto il nostro passato ci abbia insegnato e segnato, non possiamo far pagare ad una persona il conto di un'altra.

Se questa storia ti ha portato a farti queste domande e darti queste risposte attraverso un cammino che non è stato e non sarà facile, ha sicuramente avuto un senso.

Margini di riconquista non ne vedo a dire la verità...

... Ma nella vita non si sa mai.

In ogni caso, se questi sono i risultati, ora la sua assenza ti giova più della sua presenza.

 

 

 

 

  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

..Cadono schegge di vetro dal cielo, Sole, frammenti di un cielo dipinto, che pareva il limite di tutto, la fornace di sogni irrealizzabili, lo scardinatore di utopie malsane.

Una crepa, in quel denso cielo nero, proprio su quella stella che osservavi con tanto amore, con troppa voglia ma che non hai mai voluto sfiorare, con cui non hai mai voluto veramente giocare, danzare..

Bruciarti

Avevi paura, ti capisco, avevi paura che se ne andasse da quel cielo terso, da quel nero denso, e ora che quella crepa ha incrinato proprio quel punto, puoi vederla quella stella, sfaldarsi, incrinarsi e far cadere schegge di vetro, sul tuo corpo, lasciandoti solo quel denso odore di sangue che esce ora dalle tue ferite, e che ti trafigge gli occhi.

 

Sole, chi ti ridarà quei momenti? Chi gli sbagli? Chi gli errori? Chi le bruciature sul corpo, il dolore figlio di una gioia che hai rifuggito?

Non ti sto dicendo che potevi salvarla, forse una piccola parte di Me ancora si illude, vuole sognare e accompagna quest'utopia, ma la quasi totalità di Me non può che dirtelo, con l'amarezza e la gioia della verità sulle spalle, autocitandosi..

Sole: "Non c'è modo di fermare il processo distruttivo di una specie creata appositamente per diversificare il suo fottuto corredo gentico".

Tu hai indossato una maschera, hai colmato di rimpianti il tuo animo, simulato caratteristiche non tue, per non perderla..

Ti capisco..

Eppure, dov'è lei, adesso, Sole? Dove, se non come vetro nelle tue ferite, nei tuoi occhi, a colmarti della cosa più schifosa che possa esserci a questo mondo: rimpianti.

Tutto finisce.

Non puoi trattenerlo.

Non puoi.

E se c'è anche una minima eternità in questo Caos eterno di rapporti umani, non la creerai mai mettendoti maschere, simulando, fingendo.

Quello che otterrai sarà solo quello che è accaduto, l'inevitabile fine, l'incapacità di poter vedere se fosse durata di più se tu fossi stato te stesso, ma soprattutto la morte nell'anima nel sapere di esser morto con lei, in lei, e per lei tra le sue braccia e lei tra le tue.

Bruciando assieme.

Bruciando, ferendosi, morendo, perchè questo è l'amore.

Farsi presenza significa rischiare sempre e per sempre il rischio dell'assenza, della fine di tutto.

E tu non lo hai fatto.

L'hai persa, come tutti noi abbiamo perso qualcuno, ma con in più l'amarezza di non essere stato te stesso.

Quindi, ora, alzati.

So che vuoi la pillola magica, vuoi che ti dica che tornerà, vuoi una tecnica, un modo, vuoi cercare nelle sue parole un perchè che non c'è..

Che non c'è..

Stai cercando risposte tra i fili d'erba, del perchè la terra trema..

Risposte tra le sue parole: trascuratezza, palestra, capelli, presenza.. 

Parole, fottute parole.

Vai al cuore, scava, immergiti nella lava.. brucia, lascia stare la superfice, la terra, l'erba, tutte le parole, i perchè..

Devi continuare a scavare, bruciare, e poi alzare il volto.

Non voltarti.

La via è là..

Questa è la via, è stato l'errore che ti ha insegnato che con le maschere non puoi che perdere, ogni volta, non puoi che colmare la tua vita di rimpianti, e perdere comunque.

Perchè la verità è quella..

Che nulla si salverà Mai, Sole.. 

Nè Io, ne te, ne lei, ne altre miliardi di storie, non resterà nulla, se non quel maledetto percorso, quel maledetto lasso di tempo in cui due sguardi si incrociano, si intrecciano le mani e si schuidono le labbra, e fingere non è mai la soluzione.

Non puoi salvarti, non puoi salvarla, puoi solo vivere.

Essere chi sei, e risuonare con chi ti è simile, e bruciare con lui, per un attimo, una vita, per qualche tempo indefinito, bruciare con lui, e goderti quel tempo.

Senza rimpianti.

Solo rimorsi, Sole, solo rimorsi.

Ed è questo che adesso devi fare.

Non cercare lei, non cercare lei, ma accettare te stesso, e questo non passa per nessun social, nessuna finzione, preselezione, tecnica.

Puoi farcela, accettati, e sii te stesso, migliorati.

Il che non vuole dire pensare di poter fottere tutto il processo, la fine, l'inevitabile fine.

Significa godersi quelle labbra, quegli occhi, quelle labbra, senza trattenersi mai.

Brucia, Sole, è quello per cui sei nato.

Non trattenere queste fottute radiazioni, queste fottute reazioni a catena, perchè la fine c'è per tutti.

La differenza la fa un cielo buio e senza stelle, o uno irradiato da un Sole che prima o poi smetterà di irradiare luce, perderà le sue stelle, perderà tutto..

Ma godendosi quella luce, ed ogni cosa che ne deriva, che irradia, che illumina.

Alzati, Sole, è ora di accettare la vita, accettare te stesso, accettare d'averla persa.

Perchè nulla è eterno, nemmeno la fine.

E quando lo sentirai davvero, che avrai una maschera bruciata tra le mani, dal tuo fuoco, forse potrai rivoltarti.

Ma non ora Sole, non ora.

  • Mi piace! 3
  • Grazie! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Dibix87

Lasciala andare. Fallo per te stesso. 

(Vengo da una storia seria di 10 anni finita a marzo)

Link al commento
Condividi su altri siti

SoleSoletto
22 ore fa, gold86 ha scritto:

Intanto, complimenti per il nick.

Davvero originale e... Radioso.

La questione è piuttosto complessa a dire il vero, quindi partirò dalla coda... 

... Dove c'è il veleno.

Non sei stato un "compagno": non hai trasmesso vicinanza, condivisione e partecipazione smettendo addirittura di prenderti cura di te stesso.

Neppure lei è stata perfetta a dire il vero, anzi, ma non è lei oggi che sta scrivendo su questo forum e, inoltre, non è una gara a chi è più bravo: quando giochi in squadra, si perde insieme o si vince insieme.

Tuttavia hai dimostrato una buona capacità di introspezione interrogandoti su quali possano essere state le tue mancanze (anche piuttosto gravi a dire il vero... Perchè è orribile sentirsi soli in coppia) e sei arrivato a una consapevolezza di te stesso che prima non avevi.

Tutto questo ti servirà senza ombra di dubbio, perchè hai capito delle cose importanti e soprattutto che, per quanto il nostro passato ci abbia insegnato e segnato, non possiamo far pagare ad una persona il conto di un'altra.

Se questa storia ti ha portato a farti queste domande e darti queste risposte attraverso un cammino che non è stato e non sarà facile, ha sicuramente avuto un senso.

Margini di riconquista non ne vedo a dire la verità...

... Ma nella vita non si sa mai.

In ogni caso, se questi sono i risultati, ora la sua assenza ti giova più della sua presenza.

Il nick è un gioco di parole, per sdrammatizzare, perchè ora più che mai mi sento solo.

E' come se mi avessero privato di una parte del mio corpo, di un braccio, di una gamba, e fossi rimasto monco.

 

Hai detto bene, sentirsi soli in coppia. Mi hai fatto ricordare di una cosa che mi disse in tempi non sospetti: "Io mi sento una fidanzata single".

Se solo si fosse acceso un campanello d'allarme in me quella volta....

Il lavoro interiore l'ho fatto nei giorni immediatamente successivi a questo distacco, 2 settimane fa, e ora non penso ci sia molto altro su cui lavorare. Ho compreso i miei errori, ho compreso che fare il minimo indispensabile all'interno di una coppia non basta nè per tenere vivo l'interesse, nè per far durare una storia d'amore.

La mia è una stata una maldestra e sciagurata espressione di quella cosa chiamata "istinto di sopravvivenza": se in 35 anni sono sempre stato lasciato da chi diceva di amarmi, se quell'intrigo che partiva sempre forte andava pian piano scemando, se la cosa si ripeteva con diverse tipologie di ragazze, dalla ragazzina di paese bigotta fino alla modaiola cittadina e libertina, con tutte le possibili varianti che ci sono in mezzo, ho pensato che il problema non erano loro, ma ero io. Il mio modo di fare, il mio modo di esprimere questo amore, il mio essere romantico, il mio essere attento e pieno di attenzioni, e che se volevo ternermi accanto una ragazza per più di 1 anno, dovevo cambiarlo. In peggio.

Ho anche fatto altre cose che lei mi aveva consigliato, come mangiare meglio e riprendere l'attività fisica, ma tutto questo non è bastato. Non è bastato a trattenerla.

Purtroppo comprendo che 3 anni e mezzo di fatti, esperienze,  gioie, dolori, non si cancellano con una chiacchierata faccia a faccia di un paio di ore e con una lettera, per quanto romantica e toccante.

I fatti, il passato, vincono sempre sulle parole.

A proposito di gioie, dolori...a volte, durante una discussione dove esprimevano pareri discordanti, le dicevo scherzosamente "Eh, che vuoi....l'amore sono gioie e dolori"

E lei, in maniera tutt'altro che scherzosa, rispondeva sempre "Ma quali gioie? Chi le ha mai viste queste gioie...con te vedo solo i dolori"

 

 

 

21 ore fa, Human ha scritto:

..Cadono schegge di vetro dal cielo, Sole, frammenti di un cielo dipinto, che pareva il limite di tutto, la fornace di sogni irrealizzabili, lo scardinatore di utopie malsane.

Una crepa, in quel denso cielo nero, proprio su quella stella che osservavi con tanto amore, con troppa voglia ma che non hai mai voluto sfiorare, con cui non hai mai voluto veramente giocare, danzare..

Bruciarti

Avevi paura, ti capisco, avevi paura che se ne andasse da quel cielo terso, da quel nero denso, e ora che quella crepa ha incrinato proprio quel punto, puoi vederla quella stella, sfaldarsi, incrinarsi e far cadere schegge di vetro, sul tuo corpo, lasciandoti solo quel denso odore di sangue che esce ora dalle tue ferite, e che ti trafigge gli occhi.

 

Sole, chi ti ridarà quei momenti? Chi gli sbagli? Chi gli errori? Chi le bruciature sul corpo, il dolore figlio di una gioia che hai rifuggito?

Non ti sto dicendo che potevi salvarla, forse una piccola parte di Me ancora si illude, vuole sognare e accompagna quest'utopia, ma la quasi totalità di Me non può che dirtelo, con l'amarezza e la gioia della verità sulle spalle, autocitandosi..

Sole: "Non c'è modo di fermare il processo distruttivo di una specie creata appositamente per diversificare il suo fottuto corredo gentico".

Tu hai indossato una maschera, hai colmato di rimpianti il tuo animo, simulato caratteristiche non tue, per non perderla..

Ti capisco..

Eppure, dov'è lei, adesso, Sole? Dove, se non come vetro nelle tue ferite, nei tuoi occhi, a colmarti della cosa più schifosa che possa esserci a questo mondo: rimpianti.

Tutto finisce.

Non puoi trattenerlo.

Non puoi.

E se c'è anche una minima eternità in questo Caos eterno di rapporti umani, non la creerai mai mettendoti maschere, simulando, fingendo.

Quello che otterrai sarà solo quello che è accaduto, l'inevitabile fine, l'incapacità di poter vedere se fosse durata di più se tu fossi stato te stesso, ma soprattutto la morte nell'anima nel sapere di esser morto con lei, in lei, e per lei tra le sue braccia e lei tra le tue.

Bruciando assieme.

Bruciando, ferendosi, morendo, perchè questo è l'amore.

Farsi presenza significa rischiare sempre e per sempre il rischio dell'assenza, della fine di tutto.

E tu non lo hai fatto.

L'hai persa, come tutti noi abbiamo perso qualcuno, ma con in più l'amarezza di non essere stato te stesso.

Quindi, ora, alzati.

So che vuoi la pillola magica, vuoi che ti dica che tornerà, vuoi una tecnica, un modo, vuoi cercare nelle sue parole un perchè che non c'è..

Che non c'è..

Stai cercando risposte tra i fili d'erba, del perchè la terra trema..

Risposte tra le sue parole: trascuratezza, palestra, capelli, presenza.. 

Parole, fottute parole.

Vai al cuore, scava, immergiti nella lava.. brucia, lascia stare la superfice, la terra, l'erba, tutte le parole, i perchè..

Devi continuare a scavare, bruciare, e poi alzare il volto.

Non voltarti.

La via è là..

Questa è la via, è stato l'errore che ti ha insegnato che con le maschere non puoi che perdere, ogni volta, non puoi che colmare la tua vita di rimpianti, e perdere comunque.

Perchè la verità è quella..

Che nulla si salverà Mai, Sole.. 

Nè Io, ne te, ne lei, ne altre miliardi di storie, non resterà nulla, se non quel maledetto percorso, quel maledetto lasso di tempo in cui due sguardi si incrociano, si intrecciano le mani e si schuidono le labbra, e fingere non è mai la soluzione.

Non puoi salvarti, non puoi salvarla, puoi solo vivere.

Essere chi sei, e risuonare con chi ti è simile, e bruciare con lui, per un attimo, una vita, per qualche tempo indefinito, bruciare con lui, e goderti quel tempo.

Senza rimpianti.

Solo rimorsi, Sole, solo rimorsi.

Ed è questo che adesso devi fare.

Non cercare lei, non cercare lei, ma accettare te stesso, e questo non passa per nessun social, nessuna finzione, preselezione, tecnica.

Puoi farcela, accettati, e sii te stesso, migliorati.

Il che non vuole dire pensare di poter fottere tutto il processo, la fine, l'inevitabile fine.

Significa godersi quelle labbra, quegli occhi, quelle labbra, senza trattenersi mai.

Brucia, Sole, è quello per cui sei nato.

Non trattenere queste fottute radiazioni, queste fottute reazioni a catena, perchè la fine c'è per tutti.

La differenza la fa un cielo buio e senza stelle, o uno irradiato da un Sole che prima o poi smetterà di irradiare luce, perderà le sue stelle, perderà tutto..

Ma godendosi quella luce, ed ogni cosa che ne deriva, che irradia, che illumina.

Alzati, Sole, è ora di accettare la vita, accettare te stesso, accettare d'averla persa.

Perchè nulla è eterno, nemmeno la fine.

E quando lo sentirai davvero, che avrai una maschera bruciata tra le mani, dal tuo fuoco, forse potrai rivoltarti.

Ma non ora Sole, non ora.

Splendido messaggio, grazie! :769_heart:

Apprezzo molto la metafora, è azzeccatissima. In questo momento è come se avessi il corpo dilaniato da mille schegge di vetro, mille ferite, e ogni ferita corrispondesse a un rimpianto, a un errore, a un SI mai detto, a un "Preferisco di no", a una giornata passata lontani, a un messaggio mai inviato, a una telefonata, quella che lei aspettava con ansia, mai fatta.

 

Io mi sono accettato, ho compreso quello che negli anni sono diventato. Quello che ho sempre evitato, combattuto, detestato. Voglio tornare indietro, voglio essere quello di una volta, voglio mostrare la mia parte più autentica e sincera. E' come se avessero sganciato una bomba, e il castello che negli anni mi ero costruito senza nemmeno accorgermene, è venuto giù in un colpo solo.

Macerie, Human.

Solo macerie intorno a me.

E da queste devo ripartire.

 

Ma al di là del mio lavoro interiore, al di là delle metafore, al di là dei miei buoni propositi per il futuro, la cosa che più mi preme oggi è riconquistarla. Dimostrarle che il mio cambiamento è avvenuto nei fatti, non solo a parole. Che quello splendido acquerello che stavamo dipingendo insieme non è da buttare. Non sarà perfetto, ci saranno delle sbavature, ma sono imperfezioni che si possono correggere facilmente....a patto che ti sia data una chance, una possibilità di dare un'altra pennellata.

E questa chance oggi non mi è concessa.

Concretamente non so come venirne fuori. La notte mi sveglio alle 4 del mattino e la penso, sento un vuoto dentro di me che mi dilania. A nulla vale distrarre la mente leggendo le notizie del giorno sullo smartphone o accendendo la TV in camera. La notte, le prime ore del mattino, per me sono le più terribili. Mi sento morire. Vorrei morire. Per non sentire più nulla. Per bruciare fino a consumarmi totalmente.

Stamattina ho ceduto, ho seguito il mio cuore, ho risposto al suo "Ci sentiamo prossimamente", e in cambio ho ricevuto un messaggio vocale di 60 secondi dove mi diceva di non cercarla giornalmente (la stessa cosa che mi disse sotto casa sua quando ci siamo salutati) perchè ora lavora e non può stare sempre attaccata al telefono, che "ci possiamo sentire una tantum" (una variante di "Ci sentiamo prossimamente") e che il viaggio era andato bene anche se era arrivata molto stanca.

Cosa avrei dovuto dirle? Che non era vero? Che lei al cellulare la sera ci sta attaccata e come e quindi potevamo sentirci tranquillamente? Che come chiacchierava con chissà chi al telefono appena scesa dal treno, poteva chiacchiera pure con me per aggiornarmi sul viaggio? L'esperienza, quella stessa esperienza che mi ha inaridito, mi ha fatto capire che ora non posso più pretendere nulla da lei, che non posso ribattere colpo su colpo, e quindi ho taciuto, ho fatto finta di nulla. Per non peggiorare le cose, per non ricevere altre schegge di vetro sugli occhi, per non sanguinare più di quanto sanguino.

Sentire la sua voce, per quanto priva di quegli slanci affettivi a cui ero abituato, è stata una boccata di ossigeno. Mi ha fatto stare temporaneamente meglio. Per qualche ora mi sono sentito rinato, mi è tornata la voglia di fare, di sorridere, di fare quelle piccole cose che faccio quotidianamente e che senza di lei hanno perso senso.

E questo non lo chiami amore? Lo chiami solo "tenerci a me"? Davvero tutt'ora non credi che ti amo?

 

Concretamente non so cosa fare.

Freezarla? Certo, ma so già che non porterà a nulla in quanto, stando entranmbi sui social, è la parodia di un freeze.

Bloccarla per rendere il freeze totale? Sarebbe A) inutile, in quanto dovrei bloccare pure una decina di amici e colleghi, e B) assolutamente controproducente in quanto so per esperienza che è una cosa che la fa imbestialire. Significherebbe perderla per sempre.

Chiedere alla sua amica, considerato che i miei buoni propositi e miei gesti romantici sono stati vani, di provare a far breccia nella cortina di ferro che ha alzato tra me e lei? Di farla uscire dal recinto che ha come paletti "Le cose non possono tornare come prima", "Apprezzo il tuo esame interiore, ma ormai è tardi", "Io non ti amo più", "Anche se mi dici che sei cambiato e di riprovarci, la cosa non mi interessa perchè non sono innamorata", per fare allargare un po' la sua visione delle cose?

Viaggio a sorpresa nei prossimi mesi? Certo, potrebbe apprezzare il gesto, potrebbe accettare di vedermi, sono pur sempre un volto a lei caro, lei che in questo momento si trova in "terra straniera" e non conosce nessuno, e lì potrei giocarmela. Potrebbe farle piacere vedermi in modo tranquillo, e poi chissà....Ma se invece reagisce male? Se si sente braccata, perseguitata, stalkerizzata e si arrabbiata? E se non apprezza e non reagisce affatto, esattamente come non ha apprezzato e non ha reagito alla lettera? Se mi liquida con un glaciale "Ok, spero ti divertirai in questi giorni qui. Ciao" ?

Non fare nulla, attendere nella speranza che prima o poi torni qui, per vederla in comitiva e sperare che, riavendomi faccia a faccia, le scatti di nuovo qualcosa come la prima volta che ci siamo visti? E se torna l'estate prossima?

 

In tutto questo, per il mio bene, non considero minimamente la possibilità che lei possa uscire con altri uomini. Pensarla nel letto di un altro, nuda, tra le sue braccia, che ansima, è un'idea che ho deliberatamente tenuto fuori dalla mia mente. Possibilità concreta dopo 3 anni e mezzo di monogamia e fedeltà assoluta, ma che è meglio ignorare se non voglio dar di matto.

 

Una mia amica, S., pure lei in one-itis cronaca (3 mesi piangendo giornalmente perchè lasciata dal ragazzo dopo 5 anni di fidanzamento, convivenza e acquisto casa con mutuo ventennale), mi ha consigliato di fare qualcosa se voglio riconquistarla. Di agire, di non subire passivamente questa situazione, di fare ciò che sento, di tentare adesso piuttosto che rivederla tra 10 anni sposata con un altro e con prole al seguito, e vivere di rimpianti pensando a cosa sarebbe accaduto se 10 anni prima avessi scritto quel messaggio, fatto quel viaggio, mandato quei fiori, scritto quella lettera, detto quelle parole in più che non ho avuto il coraggio di dire.

Di seguire finalmente il mio cuore, quel cuore che negli anni ho soffocato, limitato, recintato, con i risultati che sono sotto i vostri occhi.

Ragionamento ammirevole e condivisibile il suo, se non fosse per il fatto che ho paura di sbagliare nuovamente, che qualunque cosa faccia o dica, che qualunque gesto, dal più piccolo al più importante, la faccia allontanare ulteriormente. E con lei non voglio sbagliare più di quanto abbia sbagliato finora.

Mi trovo come un criceto in gabbia, una gabbia all'esterno della quale vedo lei, ma dalla quale non riesco a venire fuori.

E la cosa tragica sai quale è, Human? Che in questa gabbia mi ci sono infilato con le mie mani :774_broken_heart:

Link al commento
Condividi su altri siti

DeepLover

Cosa dovresti fare con quel messaggio? Visualizza senza rispondere. Ti ha preso per il culo, non permettere di farle pensare che può farlo

Cosa fare coi social? Togli l'ultimo accesso da WhatsApp. Per Instagram meglio non pubblicare storie, ma se ti va di condividere la tua giornata con chi ti segue, non farti paranoie e fallo.

 

Fin'ora hai agito in tutto e per tutto con la finalità di riconquistare Lei e sai anche tu che il Freeze, la lettera, il fare la dieta, ecc.. sono cose che migliorano te ed esclusivamente la tua persona, tutto il resto può essere o non essere una conseguenza. Ma non ne hai assolutamente colpa, è normalissimo sbagliare i primi periodi e fa parte del processo di guarigione (toccare il fondo per poi darsi una spinta e risalire).

Non devi ancora accettare nessuna decisione che ti è stata imposta, ma è arrivato il momento di chiudere gli occhi. Vivi anche tu alla giornata. La mattina datti il buongiorno e pensa a cosa potresti fare per rendere la giornata ricca di eventi positivi e degna di essere ricordata, buttati in esperienze nuove e che possono segnarti. Fai così ogni giorno, vedrai che il tempo passerà e quando vorrai uscire da questo schema le cose saranno diverse, tu sarai un'altra persona. Te stesso

Link al commento
Condividi su altri siti

SoleSoletto
3 ore fa, DeepLover ha scritto:

Cosa dovresti fare con quel messaggio? Visualizza senza rispondere. Ti ha preso per il culo, non permettere di farle pensare che può farlo

Cosa fare coi social? Togli l'ultimo accesso da WhatsApp. Per Instagram meglio non pubblicare storie, ma se ti va di condividere la tua giornata con chi ti segue, non farti paranoie e fallo.

 

Fin'ora hai agito in tutto e per tutto con la finalità di riconquistare Lei e sai anche tu che il Freeze, la lettera, il fare la dieta, ecc.. sono cose che migliorano te ed esclusivamente la tua persona, tutto il resto può essere o non essere una conseguenza. Ma non ne hai assolutamente colpa, è normalissimo sbagliare i primi periodi e fa parte del processo di guarigione (toccare il fondo per poi darsi una spinta e risalire).

Non devi ancora accettare nessuna decisione che ti è stata imposta, ma è arrivato il momento di chiudere gli occhi. Vivi anche tu alla giornata. La mattina datti il buongiorno e pensa a cosa potresti fare per rendere la giornata ricca di eventi positivi e degna di essere ricordata, buttati in esperienze nuove e che possono segnarti. Fai così ogni giorno, vedrai che il tempo passerà e quando vorrai uscire da questo schema le cose saranno diverse, tu sarai un'altra persona. Te stesso

Come ho già scritto successivamente, ieri mattina ho ceduto e ho risposto.

Più che prendermi per il culo, lei ha messo dei paletti ben fermi. Mi ha detto, di presenza, e ripetuto, tramite whatsapp, che non possiamo sentirci ogni giorno come abbiamo fatto finora. Nell'ottica di un distacco ha senso. Il fatto che ora mi dica Ci sentiamo prossimamente, o Ci sentiamo una tantum, ne è la conseguenza. Non posso certo vietarle di usare il telefono, o imporle di scrivere a me ogni volta che lo tiene in mano. Sulla base di cosa? Prima potevo avanzare pretese perchè avevamo un legame che ci univa, oggi siamo due estranei.

E' anche vero che se ha voglia di sentirmi, può scrivermi. Se vuole sapere come è andato l'evento di sabato, può chiederlo. Se vuole mantenere i contatti, anzichè cazzeggiare col telefono, può fare una telefonata o scrivermi. Non devo essere sempre io a rincorrerla.

 

Per quanto riguarda i social, stavo pensando a qualcosa di molto più aggressivo, ovvero non accedere a instagram e whatsapp per qualche tempo. Farle accorgere della mia assenza, mostrarmi indifferente, non cercarla, tutte cose giustissime, ma farle anche vedere che sono sparito dalla circolazione, irraggiungibile, out, dileguato, un fantasma, senza possibilità di avere alcun contatto. Finchè può cliccare sul mio nome e vedermi online in quel momento pur senza interagire, è come se le dicessi "Ehi sono vivo, sto bene, e ovviamente ti penso ancora come ti pensavo quando sei partita...sono sempre qui in attesa che ti accorga di me e mi concedi un briciolo delle tue attenzioni".

In passato ha funzionato 2 volte su 2, ma all'epoca non esistevano neanche gli smartphone. Con lei, nelle 2 settimane di distacco in cui sono sparito da whatsapp e social, la cosa ha funzionato in parte tant'è che rivedendola mi ha confessato di essersi preoccupata, e che le era mancato sentirci ogni giorno come facevamo prima. Così facendo spero di smuovere qualcosa in lei, di spingerla a cercarmi, a scrivermi, a toglierle certezze, a chiamarmi anche solo per sapere se sono vivo o morto.

 

In verità la lettera e il freeze sono fatte entrambe per riconquistare lei. L'attività fisica, l'alimentazione, sono cose che faccio per me e solo per me, quello si.

Purtroppo nella mia mente penso, spero, forse mi illudo stupidamente, che la partita non sia del tutto persa. Che la vita, il destino, il caso prima o poi ci unirà in qualche modo. Che dopo essermi dileguato del tutto, tra qualche settimana mi scriva "Ehi ciao come stai? E' da qualche giorno che ti penso...tutto bene?", oppure "Ehi come va? Perchè non mi vieni a trovare un weekend?". O che tra qualche tempo prenderò il coraggio a due mani, dando per buono quel che mi disse sotto casa ("Certo che mi farebbe piacere vederti, sono una ragazza sola in una città sconosciuta, mi farebbe piacere vedere un volto familiare"), o non dandolo per buono affatto ma sperando che comunque apprezzi il gesto, e mi decida a prendere quell'aereo per andarla a trovare, e una volta lì mi chieda lei stesso di rivederci. O che torni qui per Natale, e rivedendomi a distanza di mesi cambiato sia dentro che fuori, scatti nuovamente quella scintilla che scattò oltre 3 anni fa.

 

Perchè quella che manca ormai in lei è la scintilla. Oltre a capire di aver sbagliato io, mi rendo conto che in lei il desiderio si è spento, non mi vuole, non le piaccio come uomo. Mi ha parlato di affetto, di un bene grandissimo, ma non di amore. Mi ha detto chiaramente che là sotto ha le ragnatele, anche se 1 mese fa abbiamo piacevolmente giocato in auto sotto casa sua, una situazione che lei ha sempre detestato per il timore di essere vista, eppure quella sera si è lasciata andare in modo inatteso e intenso, e poi mi ha confessato di aver messo da parte i suoi timori perchè aveva davvero voglia. Ma comprendo che un episodio singolo non fa testo...

Non so se questo calo del desiderio nasce dal fatto che l'ho sentire per oltre 3 anni una "fidanzata single" fino a farle perdere ogni speranza di cambiarmi e migliorare il nostro rapporto, o se perchè ho messo su peso peggiorando esteticamente, o se per entrambe, ma fatto sta che lei oggi non mi desidera più.

E tutto quello che voglio fare adesso non è migliorare me come se stessi andando per la mia strada e le voltassi le spalle, ma spingerla a desiderarmi come quando ci siamo visti per la prima volta. Certo, le due cose viaggiano su binari paralleli: se miglioro me stesso, apparirò più uomo ai suoi occhi e quindi più desiderabile, facendo aumentare le probabilità di farle cambiare idea.

Come hai giustamente fatto notare, "tutto il resto può essere o non può essere una conseguenza".

 

 

3 ore fa, vol-à-voile ha scritto:

Per Instagram puoi modificare le opzioni delle stories e renderle invisibili solo a lei 

Io non posto quasi mai storie, anzi mi sto imponendo di non postare nemmeno nuove foto o video, pur avendo del bel materiale da pubblicare (che non sono certo selfie o foto di panini e patatine...).

 

PS: ovviamente anche stanotte mi sono svegliato alle 4 con quel vuoto dentro che mi dilaniava e non mi dava pace, e non sono più riuscito a chiudere occhio.

Modificato da SoleSoletto
Link al commento
Condividi su altri siti

PaoloG
1 ora fa, SoleSoletto ha scritto:

Come ho già scritto successivamente, ieri mattina ho ceduto e ho risposto.

Più che prendermi per il culo, lei ha messo dei paletti ben fermi. Mi ha detto, di presenza, e ripetuto, tramite whatsapp, che non possiamo sentirci ogni giorno come abbiamo fatto finora. Nell'ottica di un distacco ha senso. Il fatto che ora mi dica Ci sentiamo prossimamente, o Ci sentiamo una tantum, ne è la conseguenza. Non posso certo vietarle di usare il telefono, o imporle di scrivere a me ogni volta che lo tiene in mano. Sulla base di cosa? Prima potevo avanzare pretese perchè avevamo un legame che ci univa, oggi siamo due estranei.

E' anche vero che se ha voglia di sentirmi, può scrivermi. Se vuole sapere come è andato l'evento di sabato, può chiederlo. Se vuole mantenere i contatti, anzichè cazzeggiare col telefono, può fare una telefonata o scrivermi. Non devo essere sempre io a rincorrerla.

 

Per quanto riguarda i social, stavo pensando a qualcosa di molto più aggressivo, ovvero non accedere a instagram e whatsapp per qualche tempo. Farle accorgere della mia assenza, mostrarmi indifferente, non cercarla, tutte cose giustissime, ma farle anche vedere che sono sparito dalla circolazione, irraggiungibile, out, dileguato, un fantasma, senza possibilità di avere alcun contatto. Finchè può cliccare sul mio nome e vedermi online in quel momento pur senza interagire, è come se le dicessi "Ehi sono vivo, sto bene, e ovviamente ti penso ancora come ti pensavo quando sei partita...sono sempre qui in attesa che ti accorga di me e mi concedi un briciolo delle tue attenzioni".

In passato ha funzionato 2 volte su 2, ma all'epoca non esistevano neanche gli smartphone. Con lei, nelle 2 settimane di distacco in cui sono sparito da whatsapp e social, la cosa ha funzionato in parte tant'è che rivedendola mi ha confessato di essersi preoccupata, e che le era mancato sentirci ogni giorno come facevamo prima. Così facendo spero di smuovere qualcosa in lei, di spingerla a cercarmi, a scrivermi, a toglierle certezze, a chiamarmi anche solo per sapere se sono vivo o morto.

 

In verità la lettera e il freeze sono fatte entrambe per riconquistare lei. L'attività fisica, l'alimentazione, sono cose che faccio per me e solo per me, quello si.

Purtroppo nella mia mente penso, spero, forse mi illudo stupidamente, che la partita non sia del tutto persa. Che la vita, il destino, il caso prima o poi ci unirà in qualche modo. Che dopo essermi dileguato del tutto, tra qualche settimana mi scriva "Ehi ciao come stai? E' da qualche giorno che ti penso...tutto bene?", oppure "Ehi come va? Perchè non mi vieni a trovare un weekend?". O che tra qualche tempo prenderò il coraggio a due mani, dando per buono quel che mi disse sotto casa ("Certo che mi farebbe piacere vederti, sono una ragazza sola in una città sconosciuta, mi farebbe piacere vedere un volto familiare"), o non dandolo per buono affatto ma sperando che comunque apprezzi il gesto, e mi decida a prendere quell'aereo per andarla a trovare, e una volta lì mi chieda lei stesso di rivederci. O che torni qui per Natale, e rivedendomi a distanza di mesi cambiato sia dentro che fuori, scatti nuovamente quella scintilla che scattò oltre 3 anni fa.

 

Perchè quella che manca ormai in lei è la scintilla. Oltre a capire di aver sbagliato io, mi rendo conto che in lei il desiderio si è spento, non mi vuole, non le piaccio come uomo. Mi ha parlato di affetto, di un bene grandissimo, ma non di amore. Mi ha detto chiaramente che là sotto ha le ragnatele, anche se 1 mese fa abbiamo piacevolmente giocato in auto sotto casa sua, una situazione che lei ha sempre detestato per il timore di essere vista, eppure quella sera si è lasciata andare in modo inatteso e intenso, e poi mi ha confessato di aver messo da parte i suoi timori perchè aveva davvero voglia. Ma comprendo che un episodio singolo non fa testo...

Non so se questo calo del desiderio nasce dal fatto che l'ho sentire per oltre 3 anni una "fidanzata single" fino a farle perdere ogni speranza di cambiarmi e migliorare il nostro rapporto, o se perchè ho messo su peso peggiorando esteticamente, o se per entrambe, ma fatto sta che lei oggi non mi desidera più.

E tutto quello che voglio fare adesso non è migliorare me come se stessi andando per la mia strada e le voltassi le spalle, ma spingerla a desiderarmi come quando ci siamo visti per la prima volta. Certo, le due cose viaggiano su binari paralleli: se miglioro me stesso, apparirò più uomo ai suoi occhi e quindi più desiderabile, facendo aumentare le probabilità di farle cambiare idea.

Come hai giustamente fatto notare, "tutto il resto può essere o non può essere una conseguenza".

 

 

Io non posto quasi mai storie, anzi mi sto imponendo di non postare nemmeno nuove foto o video, pur avendo del bel materiale da pubblicare (che non sono certo selfie o foto di panini e patatine...).

 

PS: ovviamente anche stanotte mi sono svegliato alle 4 con quel vuoto dentro che mi dilaniava e non mi dava pace, e non sono più riuscito a chiudere occhio.

Tutto quello che fai in funzione di un suo ripensamento è tempo perso!!! 

Da retta a me.... Devi bloccarla ovunque.. Fai finta che è morta! Devi disintossicarti da lei.... Sei ancora troppo “drogato”! 

 

Ps.Se riesci a dormire fino alle 4 stai già un passo avanti 💪🏼

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...