La famiglia del Mulino Bianco

[Daphne [Donna] 231]

16 minuti fa, Crescendo63 ha scritto:

Ciao, benvenuta e complimenti per il tuo percorso di consapevolezza. Non tutti ci riescono (o vogliono farlo) 🙂

Delle soluzioni ci sono, ma non sono facili né comode. E' la vita stessa a non essere facile o comoda.

 

Di nuovo, complimenti per averlo capito.

E' un errore che fanno in molti (non solo donne), sentirsi smarriti di fronte a una vita senza senso e inappagante, e credere che un certo cambiamento (sposarsi, una famiglia, fare figli...) ci darà quello che ci manca. Non funziona quasi mai, anzi di solito poi si sta anche peggio (il vuoto rimane e in più hai lo stress dei nuovi impegni).

Le scelte importanti andrebbero fatte seguendo un principio di "andare verso" (Faccio X perché voglio X), non di "fuggire da" (Faccio X perché non sopporto Y).

 

Non per infierire sulle tue ferite... ma forse è il caso di rendersi conto che i tradimenti sono in un certo senso "naturali", perché non siamo fatti per la monogamia. Saperlo aiuta ad evitare di costruirsi illusioni irrealistiche (stile "Mulino Bianco", appunto).

 

IMHO (ma credo che anche Raffaele Morelli sia d'accordo), glil attacchi di panico spesso sono legati al vivere una vita che non ci appartiene. E' come se l'anima volesse liberarsi da una situazione in cui si sente completamente aliena, e si dibattesse e strattonasse per uscirne.

Magari tutti dicono "Ma hai una bella vita"... però non è la tua.

 

Prova a leggere qualche scritto sull'esperienza della "buia notte dell'anima" (dark night of the soul). Forse ti ci ritroverai.

 

No. E' una illusione fabbricata per venderci qualcosa.

Proprio come Babbo Natale (lo sai che l'ha inventato la Coca cola? 🙂

 

Purtroppo è la norma.

Per almeno due ragioni: veniamo pesantemente condizionati dalla società, e abbiamo un disperato bisogno di approvazione e sentirci parte del gruppo (siamo animali sociali). Per cui il "branco" (almeno l'80% delle persone) vive come burattini, i cui "fili" vengono tirati da altri.

 

Non sei tu negativa, è che ti sei "risvegliata" dall'ipnosi sociale. Per usare la metafora di Matrix, hai scelto la "pillola rossa" e ora vedi la realtà per com'è. Complicata, scomoda e spesso desolante.

Però non disperare. Abbandonata l'utopia, il mondo reale non è poi così malaccio... soprattutto se hai altre persone (come qui) con cui condividere il viaggio 😄

Scusa ma dove trovo le buie notti dell’anima?? Sezione del forum?

[senza nome [Élite] 4903]

45 minuti fa, Balinese2016 ha scritto:

No!

L'aragosta????

Amore, relazione, emozioni, sesso e famiglia in un mondo distopico.

Spunti interessanti, ma lento

[Crescendo63 [Partecipante] 3422]

2 minutes ago, Daphne said:

Scusa ma dove trovo le buie notti dell’anima?? Sezione del forum?

Usando Google... credevo fosse superfluo dirlo 😄

(è un concetto delle tradizioni spirituali e di crescita)

[Daphne [Donna] 231]

2 minuti fa, Crescendo63 ha scritto:

Usando Google... credevo fosse superfluo dirlo 😄

(è un concetto delle tradizioni spirituali e di crescita)

Ahahah che figura non ne avevo idea scusami 

[Daphne [Donna] 231]

5 minuti fa, Crescendo63 ha scritto:

Usando Google... credevo fosse superfluo dirlo 😄

(è un concetto delle tradizioni spirituali e di crescita)

Ho visto di cosa si tratta...nel mio caso ti dico che è stato un po’ diverso. Nel senso che io i problemi che avevo li ho somatizzati fisicamente....stavo male fisicamente, energia zero, senso di svenimento continuo...finché ho iniziato a non dormire ed avere attacchi di panico. Una sorta di esaurimento, stress, stress post-traumatico e non depressione. Mi ero chiusa in casa, non uscivo...non mi sentivo in grado di fare nulla, il corpo non me lo permetteva...una cosa strana, debilitante e che non riuscivo a controllare.

alla fine con analisi ho capito che si era colpa di vari fattori ma di base è colpa del mio perfezionismo, della presunzione di poter controllare le cose. 

Avevo perso me stessa, non facevo più nulla di quello che mi piaceva, è stata dura, durissima e non ne sono ancora uscita del tutto. Ti dico che io poi sono una persona a cui piace mostrarsi al meglio se può, ci tengo al mio aspetto, mi piace essere curata e bella nel limite del possibile. Questa cosa distruggeva anche la fiducia in me stessa energicamente e la mia femminilità fisicamente. Dalle ceneri con immensa fatica e con calma ne sto uscendo. Non sapevo più che santo chiamare...non volendo capire cosa non andava per me, il mio corpo mi ha annientata, me lo ha fatto capire non facendomi reggere in piedi praticamente. Mi ha segnata questo ma spero anche mi serva da lezione perché ascolto raramente il mio istinto e faccio prevalere la razionalità ma la mia pancia non hai mai sbagliato un colpo fin ora, aveva sempre ragione l’istinto.

[iPaq [Partecipante] 573]

6 ore fa, Crescendo63 ha scritto:

IMHO l'idea che in una relazione l'altro ti chieda solo di essere te stesso è un'utopia romantica e new age

Un modo gentile, il tuo, per dire alle donne che certe idee di cui si nutrono anche a colpi di social sono semplicemente delle vere cazzate.

6 ore fa, Daphne ha scritto:

Hai ragione pure tu in effetti...la famiglia alla fine è un’istituzione

Infatti. Nella realtà del mondo e non nell'utopia del mulino bianco, la famiglia è una convenzione sociale che è funzionale alla prole.

La famiglia non serve ai sentimenti, all'amore, al sesso. Tutte cose che si possono benissimo trovare anche senza famiglia e certamente in maggior varietà (la qualità è da discutere però).

La famiglia serve ai figli, a crescerli ed a sostenerli. E a noi, a proiettare l'idea di noi oltre noi stessi, attraverso quello che sapremo insegnare ai nostri figli ed a come ci ricorderanno.

Modificato 11 Settembre 2018 da iPaq