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Blocco - Attaccare bottone con sconosciuti/e


Gainsbourg

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Gainsbourg

L'altra sera ero con un mio amico in un bar, all'aperto.

Abbiamo visto una ragazzetta,  era tardi, era seduta al buio, su un gradino poco distante dal bar, tutta sola a bersi una birra maneggiando il suo cellulare.

Era bellissima... non la tipa in sè (che forse neanche era un granchè), ma la situazione. Aveva una sua grazia sacra.

Avrei voluto andare da questa ragazzina e dirle queste cose, così, onestamente senza malizia.

 

Poco dopo si siedono al tavolo vicino al nostro due ragazze. Carine, direi nella media. Arriva un venditore ambulante che vuole vendergli di tutto, una di queste ragazze comincia a contrattare per comprare dei ciuccetti (degli affarini di plastica colorata che andavano di moda quando ero piccolo - chi è over 30 forse se li ricorda).

D'improvviso ho notato quanto fosse carina, questa contrattratrice, con i suoi occhiali e i suoi capelli rossi. Per un secondo ho pensato che sarebbe stato bello conoscerla. Magari chiederle il numero. Magari importunarla, molestarla, lusingarla, col mio modo simpatico. 

 

Ma in entrambi i casi, non ho fatto niente.

 

Mi reputo una persona sociale, ho un innato senso dello humor, so essere divertente e dissacrante. Tutto sommato ho anche un bell'aspetto per i miei 38 anni. Non sono timido. 

Direi che ci so fare con le persone. 

Eppure non ho praticamente mai, e dico MAI avuto il coraggio di attaccare bottone così dal nulla. Ho sempre cavalcato l'onda dei circoli sociali o di altri amici o conoscenze, insomma agganci, anche lievi.

Ma le palle per alzarmi e andare... finora non ce l'ho mai avute.

 

E' importante per me chiarire che non vivo  questo come una limitazione esclusivamente  in ambito seduttivo/riproduttivo, credo semplicemente che non riuscire ad attaccare bottone con la sconosciuta per strada, al bar, sul treno, mi precluda uno stato d'animo di apertura e fiducia verso il mondo. Perdere quel momento... è un peccato. A volte quel momento è l'unico che abbiamo. Ci fossilizziamo sui nostri amici, situazioni, posti, accettazioni varie, rifugi... e ci precludiamo tutto il resto. La possibilità di condividere la bellezza anche di un dialogo superficiale ed estemporaneo. Non so se mi riesco a spiegare.

C'è qualcuno come me che ha vissuto/vive una situazione come questa? Che ne pensate? E soprattutto : praticamente e non, come superare questo limite - che a mio avviso -  è più un retaggio culturale che altro ?

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Roberto1980
24 minuti fa, Gainsbourg ha scritto:

C'è qualcuno come me che ha vissuto/vive una situazione come questa? Che ne pensate? E soprattutto : praticamente e non, come superare questo limite - che a mio avviso -  è più un retaggio culturale che altro ?

Credimi che, come te, ce ne sono tanti...davvero tanti...per come la vedo io, o le hai certe skills oppure no...se non le possiedi, hai il sacrosanto dovere di andare oltre i tuoi "limiti" (che poi sono limiti mentali).

Se si trattasse di retaggio...provenendo da una società ha forti tinte patriarcali, non dovresti porti problemi nell'approcciare una sconosciuta perché, in tale visione, l'uomo ha il DOVERE di fare il primo passo...

Come risolvere? Mah...secondo me c'è poco da risolvere...oggi non si va più a caccia di donne ma si va a pesca...e tra pescare e cacciare c'è una bella differenza!!!

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Fabbio
59 minuti fa, Gainsbourg ha scritto:

L'altra sera ero con un mio amico in un bar, all'aperto.

Abbiamo visto una ragazzetta,  era tardi, era seduta al buio, su un gradino poco distante dal bar, tutta sola a bersi una birra maneggiando il suo cellulare.

Era bellissima... non la tipa in sè (che forse neanche era un granchè), ma la situazione. Aveva una sua grazia sacra.

Avrei voluto andare da questa ragazzina e dirle queste cose, così, onestamente senza malizia.

 

Poco dopo si siedono al tavolo vicino al nostro due ragazze. Carine, direi nella media. Arriva un venditore ambulante che vuole vendergli di tutto, una di queste ragazze comincia a contrattare per comprare dei ciuccetti (degli affarini di plastica colorata che andavano di moda quando ero piccolo - chi è over 30 forse se li ricorda).

D'improvviso ho notato quanto fosse carina, questa contrattratrice, con i suoi occhiali e i suoi capelli rossi. Per un secondo ho pensato che sarebbe stato bello conoscerla. Magari chiederle il numero. Magari importunarla, molestarla, lusingarla, col mio modo simpatico. 

 

Ma in entrambi i casi, non ho fatto niente.

 

Mi reputo una persona sociale, ho un innato senso dello humor, so essere divertente e dissacrante. Tutto sommato ho anche un bell'aspetto per i miei 38 anni. Non sono timido. 

Direi che ci so fare con le persone. 

Eppure non ho praticamente mai, e dico MAI avuto il coraggio di attaccare bottone così dal nulla.

 

Ma non era dal nulla, c'era il venditore, i ciuccetti, la contrattazione, erano sedute vicino a voi... c'era un mondo....

Con quella al buio invece non ne sarebbe venuto niente 

59 minuti fa, Gainsbourg ha scritto:

Ho sempre cavalcato l'onda dei circoli sociali o di altri amici o conoscenze, insomma agganci, anche lievi.

Ma le palle per alzarmi e andare... finora non ce l'ho mai avute.

 

E' importante per me chiarire che non vivo  questo come una limitazione esclusivamente  in ambito seduttivo/riproduttivo, credo semplicemente che non riuscire ad attaccare bottone con la sconosciuta per strada, al bar, sul treno, mi precluda uno stato d'animo di apertura e fiducia verso il mondo. Perdere quel momento... è un peccato. A volte quel momento è l'unico che abbiamo. Ci fossilizziamo sui nostri amici, situazioni, posti, accettazioni varie, rifugi... e ci precludiamo tutto il resto. La possibilità di condividere la bellezza anche di un dialogo superficiale ed estemporaneo. Non so se mi riesco a spiegare.

Ti sei spiegato benissimo, ed è vero ci si perde qualcosa 

59 minuti fa, Gainsbourg ha scritto:

C'è qualcuno come me che ha vissuto/vive una situazione come questa? Che ne pensate? E soprattutto : praticamente e non, come superare questo limite - che a mio avviso -  è più un retaggio culturale che altro ?

Sarà banale, ma 'ricordarsi' di attaccare bottone un po' con tutti in ogni occasione, in fila al supermercato dal dottore ecc, a me ha aiutato a non atrofizzare un certo tipo di socialità, oltre al piacere di per se stesso che ho riscoperto dare il contatto col prossimo. 

Inoltre la cosa può aiutarti anche direttamente, in quanto le donne sono estremamente più propense a relazionarsi con chi vedono già interagire con l'ambiente circostante.

Spero di essermi spiegato anche io 😉

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