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Dubbio MEGAGALATTICO sulla carriera, situazione paradossale...


Midnight Trickster

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Midnight Trickster

Carissimi,

sono a porvi un dubbio MEGAGALATTICO sulla mia carriera. Comincio col dirvi che la questione è freschissima, roba di pochi minuti fa.

Vi faccio un quadro il più sintetico possibile della mia situazione attuale.

Lavoro in un'azienda che fa prodotti di design. L'azienda è a conduzione familiare, ma nel giro di pochi anni si è espansa fino a diventare una bella realtà nel settore. Fa un fatturato pazzesco, tutti gli anni si fa il salone del mobile, lavoriamo con le redazioni di riviste come AD, Abitare, Living, esponiamo ad Archiproducts, collaboriamo con architetti e designer molto grossi. Sponsorizziamo atleti e sportsman di un certo livello, abbiamo fatto interviste in TV... Io mi occupo (sulla carta) del marketing operativo, i nostri prodotti sono bellissimi, etc. etc.

Lo stipendio è molto più che soddisfacente, ho parecchia libertà, nessuno mi rompe i coglioni, sono abbastanza indispensabile e vado d'accordissimo con tutti. A breve dovrò comprare casa e più di una fonte del settore mi ha detto che un contratto come il mio, in questa azienda, apre tutte le porte in tutte le banche del luogo.

Però, c'è un però.

Quello che sulla carta è un incarico di prestigio, si traduce nella realtà in un incarico da formichina, perché la maggior parte della creatività viene esternalizzata. Il mio lavoro si riduce ad applicare linee guida che sono state decise da altri. Tutti i tentativi di apportare del mio (dal punto di vista creativo) vengono sempre (cortesemente e delicatamente, beninteso) sminuiti oppure abbandonati. Aggiungiamo che c'è una gestione caotica dell'ufficio, per cui vengono cominciati mille progetti (anche interessantissimi) che però finiscono puntualmente nel dimenticatoio.

Per farla breve, per il 90% del mio tempo faccio il grafico impaginatore.

Pochi minuti fa viene in visita uno dei nostri nuovi fornitori, che si occuperebbe della creazione di una nuova strategia per il digital marketing. Parliamo per una mezz'ora, e prima di salutarci il titolare di quest'agenzia dice en passant:

"Ah, sto cercando un art director, se conoscete qualcuno..."

E io: "un art director?"

"Sì," fa lui, "insomma qualcuno che segua dei progetti dal punto di vista della creatività, si occupi di foto, video, siti web, campagne pubblicitarie, che sia insieme un grafico, un fotografo, uno sviluppatore..."

"Insomma, un digital artist" concludo io per lui.

Il tizio resta a bocca aperta. "Esatto, perfetta questa definizione. Ecco, se conoscete qualcuno..."

Io bestemmio fortissimo dentro la mia testa. Ripenso al mio biglietto da visita di tre anni fa, quando mi ero messo in proprio, su cui sta scritto "Nome Cognome, Digital Artist & Developer". Penso agli innumerevoli progetti fighissimi del genere che ho portato avanti prima di venire a lavorare qui, troppo pochi purtroppo per garantirmi la stabilità economica. Penso alla loro agenzia (che conosco bene, e a cui molti anni fa inviai il CV perché mi piaceva moltissimo quello che facevano - ma non avevo le skill che ho oggi).

Che cazzo.

Ovviamente, salutati i personaggi, il primo pensiero è di richiamarli e consegnare loro in mano il mio CV.

Follia. Follia, perché vuol dire abbandonare una botte di ferro. Follia, perché non è etico che un fornitore porti via un dipendente a un suo cliente (bullshit, mi è già successo). Follia, perché dovrei cambiare un sacco di cose della mia vita (trasferirmi, abbandonare hobby e progetti collaterali, perché è un'agenzia dove dai il 100% e sta a un'ora di strada da dove sto ora, e il tempo è quello per tutti.) Follia perché ho 36 anni e se dovesse andare male, son cazzi per tutti a trovare un altro lavoro. Follia perché uno stipendio come il mio non lo si trova in giro tanto facilmente.

Eppure...

Mah, sto facendo manici e pentole, perché sono passati neanche 30 minuti, magari domani rileggerò e mi dirò: "ma che cazzo stavi pensando?".

Eppure... voi, che fareste?

 

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LODOVICA
11 minuti fa, Midnight Trickster ha scritto:

Carissimi,

sono a porvi un dubbio MEGAGALATTICO sulla mia carriera. Comincio col dirvi che la questione è freschissima, roba di pochi minuti fa.

Vi faccio un quadro il più sintetico possibile della mia situazione attuale.

Lavoro in un'azienda che fa prodotti di design. L'azienda è a conduzione familiare, ma nel giro di pochi anni si è espansa fino a diventare una bella realtà nel settore. Fa un fatturato pazzesco, tutti gli anni si fa il salone del mobile, lavoriamo con le redazioni di riviste come AD, Abitare, Living, esponiamo ad Archiproducts, collaboriamo con architetti e designer molto grossi. Sponsorizziamo atleti e sportsman di un certo livello, abbiamo fatto interviste in TV... Io mi occupo (sulla carta) del marketing operativo, i nostri prodotti sono bellissimi, etc. etc.

Lo stipendio è molto più che soddisfacente, ho parecchia libertà, nessuno mi rompe i coglioni, sono abbastanza indispensabile e vado d'accordissimo con tutti. A breve dovrò comprare casa e più di una fonte del settore mi ha detto che un contratto come il mio, in questa azienda, apre tutte le porte in tutte le banche del luogo.

Però, c'è un però.

Quello che sulla carta è un incarico di prestigio, si traduce nella realtà in un incarico da formichina, perché la maggior parte della creatività viene esternalizzata. Il mio lavoro si riduce ad applicare linee guida che sono state decise da altri. Tutti i tentativi di apportare del mio (dal punto di vista creativo) vengono sempre (cortesemente e delicatamente, beninteso) sminuiti oppure abbandonati. Aggiungiamo che c'è una gestione caotica dell'ufficio, per cui vengono cominciati mille progetti (anche interessantissimi) che però finiscono puntualmente nel dimenticatoio.

Per farla breve, per il 90% del mio tempo faccio il grafico impaginatore.

Pochi minuti fa viene in visita uno dei nostri nuovi fornitori, che si occuperebbe della creazione di una nuova strategia per il digital marketing. Parliamo per una mezz'ora, e prima di salutarci il titolare di quest'agenzia dice en passant:

"Ah, sto cercando un art director, se conoscete qualcuno..."

E io: "un art director?"

"Sì," fa lui, "insomma qualcuno che segua dei progetti dal punto di vista della creatività, si occupi di foto, video, siti web, campagne pubblicitarie, che sia insieme un grafico, un fotografo, uno sviluppatore..."

"Insomma, un digital artist" concludo io per lui.

Il tizio resta a bocca aperta. "Esatto, perfetta questa definizione. Ecco, se conoscete qualcuno..."

Io bestemmio fortissimo dentro la mia testa. Ripenso al mio biglietto da visita di tre anni fa, quando mi ero messo in proprio, su cui sta scritto "Nome Cognome, Digital Artist & Developer". Penso agli innumerevoli progetti fighissimi del genere che ho portato avanti prima di venire a lavorare qui, troppo pochi purtroppo per garantirmi la stabilità economica. Penso alla loro agenzia (che conosco bene, e a cui molti anni fa inviai il CV perché mi piaceva moltissimo quello che facevano - ma non avevo le skill che ho oggi).

Che cazzo.

Ovviamente, salutati i personaggi, il primo pensiero è di richiamarli e consegnare loro in mano il mio CV.

Follia. Follia, perché vuol dire abbandonare una botte di ferro. Follia, perché non è etico che un fornitore porti via un dipendente a un suo cliente (bullshit, mi è già successo). Follia, perché dovrei cambiare un sacco di cose della mia vita (trasferirmi, abbandonare hobby e progetti collaterali, perché è un'agenzia dove dai il 100% e sta a un'ora di strada da dove sto ora, e il tempo è quello per tutti.) Follia perché ho 36 anni e se dovesse andare male, son cazzi per tutti a trovare un altro lavoro. Follia perché uno stipendio come il mio non lo si trova in giro tanto facilmente.

Eppure...

Mah, sto facendo manici e pentole, perché sono passati neanche 30 minuti, magari domani rileggerò e mi dirò: "ma che cazzo stavi pensando?".

Eppure... voi, che fareste?

 

Ciao ti dico la mia che vale il poco chevale.

Se non hai legami che ti impediscono di farlo, la seconda opzione.

E un opportunita' da afferrare al volo.

E un rischio, ma ne vale la pena.

Magari tra un anno lo rimpiangi a vita.

Ciao e in bocca al lupo 🙂

Lodovica

 

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IO.SI.TU.NO

Tu parli di vincoli e ostacoli di vario genere, ma a me sembra che o ti stai dando delle scusanti per non fare una domanda di lavoro che sai già in partenza che non farai, oppure non hai ancora inquadrato oggettivamente la tua situazione lavorativa….
 

Analizziamola punto per punto.

1) Solo in un mercato del lavoro stagnante e stantio come quello italiano, i titolari se la prendono a male se un dipendente se ne va….se un altra azienda fa un'offerta economica migliore….se un dipendente trova un'opportunità migliore…..ti assicuro che in tanti posti del mondo nessuno si meraviglierebbe….il tuo sentirti di fare un torto verso la tua azienda attuale e di ancorarti a un contratto fisso che ormai non significa più niente, è figlia di questa mentalità...

2) Dici che l'azienda si trova a 1 ora di strada, e al tempo stesso dici che ancora non hai comprato casa….per cui, in una eventuale assunzione nella nuova azienda, chi ti impedirebbe di trasferirti in affitto o di comprare casa in una nuova località?

3) Ti senti vecchio e pensi di non avere più possibilità nel caso non andasse bene da qualche altra parte….ma dimentichi due cose….
La prima cosa è che a 36 anni non si è vecchi, e al tempo stesso nel tuo lavoro conta anche l'esperienza...l'hai detto tu stesso…
La seconda cosa è che tu hai una professionalità e, come tu stesso hai detto di aver fatto, puoi rimetterti in proprio….magari in Inghilterra o magari per una multinazionale chissà dove, però non sei di certo un rifiuto del mercato del lavoro….anzi...

4) Io per ottenere migliori condizioni contrattuali nella mia azienda attuale, ho fatto in modo che tutti sapessero che avevo fatto domanda di lavoro per la diretta concorrenza e specificatamente per una mansione in cui loro mi avevano formato….in più ho fatto domanda di lavoro ai loro vicini di stabilimento, con cui collaborano e ho messo la mia azienda attuale come referenze da chiamare….risultato? 
Hanno fatto in fretta ad accontentarmi e ora ho il posto che mi piaceva…..e io non sono nessuno, potrebbero sostituirmi nel giro di poco...però ogni tanto la faccia come il culo serve.

 

Detto ciò...

Io fossi in te cercherei di fare una chiacchierata informale con questo fornitore….proporgli i tuoi servizi ma lanciando il sasso e nascondendo la mano...

Del tipo:

Io lavoro per loro, però sai, quella mansione è la mia mansione, per cui se posso darti qualche consiglio lo faccio volentieri….che tipo di persona/prodotto/servizio stai cercando in particolare? Vuoi che dia un'occhiata? Vuoi parlamene?

Insomma, vedi te...

Poi vedrai se da cosa nasce cosa, se ti fa qualche proposta, se eventualmente la sua realtà lavorativa ti interessa.

Insomma, IO, fossi in te intanto sonderei il terreno.

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Io credo che candidarti per quella posizione non sarebbe un problema. Mandi il tuo CV, fai il tuo colloquio e poi fai la tua offerta economica. Se prendi già tanto, le tue conoscenze e competenze sono in linea con il profilo richiesto e l'azienda in questione è seria, non credo che avranno problemi ad assumerti. Inoltre, con una proposta di assunzione in mano, potresti trattare con la tua attuale azienda per migliorare la tua posizione attuale. 

In questa nazione, parte degli impiegati nelle aziende risulta demansionata, a causa della piccola realtà in cui viviamo e della mediocre mentalità che abbiamo. 

Ti faccio un in bocca al lupo e facci sapere come andrà. 

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Midnight Trickster
15 minuti fa, IO.SI.TU.NO ha scritto:

il tuo sentirti di fare un torto verso la tua azienda attuale e di ancorarti a un contratto fisso che ormai non significa più niente, è figlia di questa mentalità...

No, tranquillo, non avrei assolutamente sensi di colpa nell'andarmene, tutti i mei patemi sono totalmente egoistici.

15 minuti fa, IO.SI.TU.NO ha scritto:

2) Dici che l'azienda si trova a 1 ora di strada, e al tempo stesso dici che ancora non hai comprato casa….per cui, in una eventuale assunzione nella nuova azienda, chi ti impedirebbe di trasferirti in affitto o di comprare casa in una nuova località?

Ci sono diverse motivazioni di carattere personale/affettivo che mi spingono a comprare casa nella zona in cui sto ora. Probabilmente nulla di insuperabile ma è una cosa di cui devo tenere conto, comunque sarebbe una scelta difficile.

 

15 minuti fa, IO.SI.TU.NO ha scritto:

3) Ti senti vecchio e pensi di non avere più possibilità nel caso non andasse bene da qualche altra parte….ma dimentichi due cose….
La prima cosa è che a 36 anni non si è vecchi, e al tempo stesso nel tuo lavoro conta anche l'esperienza...l'hai detto tu stesso…
La seconda cosa è che tu hai una professionalità e, come tu stesso hai detto di aver fatto, puoi rimetterti in proprio….magari in Inghilterra o magari per una multinazionale chissà dove, però non sei di certo un rifiuto del mercato del lavoro….anzi...

Io non mi sento vecchio, però è un fatto oggettivo che a 36 anni sia parecchio più difficile trovare lavoro. Non impossibile ma sono comunque dei bei cazzetti.

 

15 minuti fa, IO.SI.TU.NO ha scritto:

4) Io per ottenere migliori condizioni contrattuali nella mia azienda attuale, ho fatto in modo che tutti sapessero che avevo fatto domanda di lavoro per la diretta concorrenza e specificatamente per una mansione in cui loro mi avevano formato….in più ho fatto domanda di lavoro ai loro vicini di stabilimento, con cui collaborano e ho messo la mia azienda attuale come referenze da chiamare….risultato? 
Hanno fatto in fretta ad accontentarmi e ora ho il posto che mi piaceva…..e io non sono nessuno, potrebbero sostituirmi nel giro di poco...però ogni tanto la faccia come il culo serve.

In realtà le mie condizioni strettamente contrattuali sono ottime dove sto, è semplicemente un sentirsi sprecato.

 

15 minuti fa, IO.SI.TU.NO ha scritto:

Detto ciò...

Io fossi in te cercherei di fare una chiacchierata informale con questo fornitore….proporgli i tuoi servizi ma lanciando il sasso e nascondendo la mano...

Del tipo:

Io lavoro per loro, però sai, quella mansione è la mia mansione, per cui se posso darti qualche consiglio lo faccio volentieri….che tipo di persona/prodotto/servizio stai cercando in particolare? Vuoi che dia un'occhiata? Vuoi parlamene?

Insomma, vedi te...

Poi vedrai se da cosa nasce cosa, se ti fa qualche proposta, se eventualmente la sua realtà lavorativa ti interessa.

Insomma, IO, fossi in te intanto sonderei il terreno.

Esattamente quello che stavo pensando di fare, sembra proprio la cosa più sensata. Thanks!!

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  • 1 mese dopo...
robinbreak

Dici di avere un ottimo stipendio, hai risparmiato ed hai rendite passive?

Se hai un cuscino finanziario, perchè non mettersi in proprio e lavorare sia per la vecchia che per la nuova azienda come consulente?

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gelsomino
Il 20/9/2018 alle 18:19 , Midnight Trickster ha scritto:

"Ah, sto cercando un art director, se conoscete qualcuno..."

Niente, come al solito , siamo troppo impegnati a vedere le cose dalla nostra prospettiva e non proviamo nemmeno 

a guardarle da quella dei nostri "interlocutori" !

Che garanzie  di futuro potrebbe dare un titolare d'azienda che cerca un nuovo "marinaio" da far salire a bordo in questa maniera?!?

Che tipo di persona è?!?

Come pagherebbe loa prestazione d'opera ?!? Con la cioccolata?!?

Naaaaaaaaaaaa...........

Naaaaaaaaa, rimarrei dove sono , e butterei nel calderone piu' roba possibile ,

per conquistare le galassie e farmi dare la reggenza di un pianeta.

Mi tengo stretto stretto il titolare che partito dalla bottega 

quando va alle fiere gli stendono il tappeto rosso e mi bevo una bella bottiglia di vino .

Poi mi metto al pc, mi ricordo che oggi,

in un epoca di politically correct anche linguistico,

il falegname preferisce essere chiamato ebanista,

volevamo cambiare il mondo , poi sono arrivate le bollette,

scriverei un post su ITALIANSEDUCTION,

e andrei a dormire sereno.

BUONANOTTE.

 

 

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