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Sten
28 minuti fa, Dilcus ha scritto:

Anche io esco da un'esperienza con moltissime analogie: io 30, lei 19. 

L' ho aiutata a riprendere la scuola che aveva abbandonato; le sono stato vicino durante la malattia e dopo la morte del padre; l'ho aiutata a prendere la patente di guida; ho lavorato gradualmente sulla sua bassa autostima facendole prendere consapevolezza dei suoi lati positivi e dei suoi punti di forza. 
Mi sono perso in quei grandi occhi neri, belli e letali. 
Mi sono seduto sul trono che mi aveva costruito, facendomi sentire importante, perdendo il contatto con la realtà. 
Dopo un anno e mezzo, progetti di convivenza e voli pindarici su figli e matrimonio, vengo lasciato con un messaggio.
Le ho voluto davvero bene, mi ha cancellato come non aveva fatto nemmeno con quelli che l'avevano utilizzata come passatempo/amante/svuota-palle ma ero e sono perfettamente consapevole che fa parte delle regole del gioco. 
Io non ho mosso la minima opposizione, da quel giorno sono sparito, andando per la mia strada, nuovamente solo, ma con una dignità intatta e non è poco. 

In gamba, un abbraccio. 

Veramente troppo investimento per una 19enne :5_smiley:

 

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Dilcus
10 minuti fa, Sten ha scritto:

Veramente troppo investimento per una 19enne :5_smiley:

 

A me piaceva, ero consapevole dei rischi e mi andava di farlo. 

Nutrivo un affetto sincero, non mi aspettavo gratitudine perché conosco certe dinamiche, sarebbe stato peggio per me controllarmi per indossare una maschera che non sentivo mia. 
L' ho amata in modo disinteressato sapendo di andare a sbattere, ho pagato le conseguenze e mi va bene così, lo rifarei mille volte. 

Restano i ricordi di orgasmi meravigliosi,  condivisioni di momenti indimenticabili, e forse è addirittura meglio così, meglio che queste immagini non siano state corrose dalle inevitabili incomprensioni e brutture degli anni a venire. 

Mi sono goduto una diciannovenne a trent'anni, mi sono sentito vivo e sono tornato un ragazzino anche io, ora la giostra si è fermata ma le emozioni che ho vissuto nessuno può togliermele. 

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33 minuti fa, Dilcus ha scritto:

A me piaceva, ero consapevole dei rischi e mi andava di farlo. 

Nutrivo un affetto sincero, non mi aspettavo gratitudine perché conosco certe dinamiche, sarebbe stato peggio per me controllarmi per indossare una maschera che non sentivo mia. 
L' ho amata in modo disinteressato sapendo di andare a sbattere, ho pagato le conseguenze e mi va bene così, lo rifarei mille volte. 

Restano i ricordi di orgasmi meravigliosi,  condivisioni di momenti indimenticabili, e forse è addirittura meglio così, meglio che queste immagini non siano state corrose dalle inevitabili incomprensioni e brutture degli anni a venire. 

Mi sono goduto una diciannovenne a trent'anni, mi sono sentito vivo e sono tornato un ragazzino anche io, ora la giostra si è fermata ma le emozioni che ho vissuto nessuno può togliermele. 

Bellissimo post. Se tutti la pensassero e la vivessero come te, questa sezione non esisterebbe.

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  • 3 settimane dopo...
Christo

Allora, il 5 settembre ci siamo lasciati in maniera consenziente da ambedue le parti. Quasi un anno e mezzo di relazione.

Nonostante tutto, sto da schifo. Perchè? Perchè sono un idiota egoico che pensa che quanto ho fatto avesse un peso tale da crederla sola per un pò di tempo.

E invece? E invece una settimana dopo l'ho trovata a spasso già con un altro, lo stesso che chi non sa farsi i cavoli propri e mi riferisce che ha già un nuovo ragazzo.

E' palese che si sentissero già da prima, verso la fine della nostra relazione.

Ma perchè allora ho questa morsa allo stomaco? Perchè non riesco ad accettare la realtà e non vado avanti con la mia vita?

Parole. Sogno. le ho permesso di elevarmi all'apice con le sue parole, e le ho permesso di farmi vivere un sogno.

Identica a sua madre? Probabile. Tre figli da altrettanti uomini diversi. Dite che questo ha influito sul suo modus operandi?

Siamo tutti facilmente e rapidamente sostituibili. Diamo troppo peso alle nostre azioni, dando per scontato che vengano valutate con lo stesso valore che gli conferiamo.

Io 36 anni. lei 21. Lo so. Sono stato un pazzo. Ditelo pure.

Così ben inserito nel ruolo del fidanzato/ padre/ amico/ confidente. A pranzo dai suoi parenti e la domenica al lago.

Penso che se dopo una settimana uscisse già con un altro individuo, è perchè il nostro " amore " non valesse un cazzo.

E il mio non era amore, ma attaccamento. Innamorato di come mi faceva sentire lei tramite le MIE azioni.

Il suo non era amore, ma bisogno di una figura che la sostenesse in tutti i ruoli che le erano venuti a mancare, sopratutto quello della figura paterna.

Brutto ammettere che il mio Lupus ( la mia malattia... ) sta migliorando, non stando più con lei.

Ma è questo senso di competizione che mi sta consumando come un cancro. Sto rischiando grosso. Potrei ammalarmi ancora più seriamente. Che faccio?

Concentrarmi è difficile. Mi sono perso. Totalmente. Un mese e mezzo e sto ancora così.

E' dura essere uomini. Io in casa a scrivere dei miei problemi sperando di essere letto, compreso e consigliato, e lei nelle belle giornate delle apatiche domeniche a stare bene con qualcuno più consono alle sue esigenze del momento.

Che dura che è. Tremendo e inutile. Ma serve stare così male?

 

20 anni, e mi ha fregato completamente.

Senso di vuoto. Di morte, quasi. Tempo inesorabile che scorre lento. Senso di fallimento. Rimpianti.

Constatazione che è un carnaio. Un mercato della carne.

Non voglio dire che l'amore non valga un cazzo, ma molto semplicemente che l'educazione con cui ci hanno cresciuto è dannosa e cancerogena.

Nella maggior parte dei casi non è amore, ma sindrome da crocerossina/ parte egoica che necessita di essere soddisfatta tramite azioni/ attaccamento/ dipendenza d'affetto.

 

Ragazzi, che siate onesti o troppo duri. Che siate spietati o accomodanti. Non mi importa. ditemi quello che volete. Quello di cui ho bisogno è che mi diate una mano, perchè non riesco a uscirne, e ogni giorno è sempre peggio.

 

E i 21 giorni di no contact valgono un cazzo se subisci un trauma che ti rende difficile guardare gente felice/ gente che fa sesso/ flashback di ricordi passati/ guardarti sempre oin giro per non incrociarla.

L'averla vista con quello nuovo mi ha traumatizzato.

 

Spiegatemi come funziona il cervello di una ventenne, perchè a 'sto punto penso di non aver ancora capito niente.

O è semplicemente donna?

Comunque, l'ignoranza è un bene. Meno sai, meno soffri.

 

Ditemi che cazzo devo fare.

 

Modificato da Christo
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Christo
Il 25/9/2018 alle 18:01 , Dilcus ha scritto:

Mi sono goduto una diciannovenne a trent'anni, mi sono sentito vivo e sono tornato un ragazzino anche io, ora la giostra si è fermata ma le emozioni che ho vissuto nessuno può togliermele

Esatto. Vale per me lo stesso. Ma ho investito troppo, tutto di me stesso, e ora non mi è rimasto niente.

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Christo
Il 23/9/2018 alle 13:48 , Noncisofare ha scritto:

La sofferenza vivitela tutta, stai nel dolore, non cercare al momento altre donne che colmino la solitudine che stai provando (al massimo concetidi qualche brevissima storiella), più arderai, più temprerai l' Uomo che è in te.

Grazie, amico. Sono belle parole...

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Midnight Trickster
Il 25/9/2018 alle 17:41 , Sten ha scritto:

Veramente troppo investimento per una 19enne :5_smiley:

 

Sventurato, tu che mai proverai tale paradiso. L'inferno che ne viene dopo è piccola cosa rispetto a cio' che ti fanno provare questi piccoli angeli.

Il 25/9/2018 alle 18:01 , Dilcus ha scritto:

A me piaceva, ero consapevole dei rischi e mi andava di farlo. 

Nutrivo un affetto sincero, non mi aspettavo gratitudine perché conosco certe dinamiche, sarebbe stato peggio per me controllarmi per indossare una maschera che non sentivo mia. 
L' ho amata in modo disinteressato sapendo di andare a sbattere, ho pagato le conseguenze e mi va bene così, lo rifarei mille volte. 

Restano i ricordi di orgasmi meravigliosi,  condivisioni di momenti indimenticabili, e forse è addirittura meglio così, meglio che queste immagini non siano state corrose dalle inevitabili incomprensioni e brutture degli anni a venire. 

Mi sono goduto una diciannovenne a trent'anni, mi sono sentito vivo e sono tornato un ragazzino anche io, ora la giostra si è fermata ma le emozioni che ho vissuto nessuno può togliermele. 

Quanto ti capisco. Anche io, tornassi indietro, rifarei tutto.

11 ore fa, Christo ha scritto:

E invece? E invece una settimana dopo l'ho trovata a spasso già con un altro, lo stesso che chi non sa farsi i cavoli propri e mi riferisce che ha già un nuovo ragazzo.

E' palese che si sentissero già da prima, verso la fine della nostra relazione.

Ma perchè allora ho questa morsa allo stomaco? Perchè non riesco ad accettare la realtà e non vado avanti con la mia vita?

Parole. Sogno. le ho permesso di elevarmi all'apice con le sue parole, e le ho permesso di farmi vivere un sogno.

Identica a sua madre? Probabile. Tre figli da altrettanti uomini diversi. Dite che questo ha influito sul suo modus operandi?

Siamo tutti facilmente e rapidamente sostituibili. Diamo troppo peso alle nostre azioni, dando per scontato che vengano valutate con lo stesso valore che gli conferiamo.

Io 36 anni. lei 21. Lo so. Sono stato un pazzo. Ditelo pure.

Così ben inserito nel ruolo del fidanzato/ padre/ amico/ confidente. A pranzo dai suoi parenti e la domenica al lago.

Penso che se dopo una settimana uscisse già con un altro individuo, è perchè il nostro " amore " non valesse un cazzo.

E il mio non era amore, ma attaccamento. Innamorato di come mi faceva sentire lei tramite le MIE azioni.

Il suo non era amore, ma bisogno di una figura che la sostenesse in tutti i ruoli che le erano venuti a mancare, sopratutto quello della figura paterna.

Brutto ammettere che il mio Lupus ( la mia malattia... ) sta migliorando, non stando più con lei.

Ma è questo senso di competizione che mi sta consumando come un cancro. Sto rischiando grosso. Potrei ammalarmi ancora più seriamente. Che faccio?

Concentrarmi è difficile. Mi sono perso. Totalmente. Un mese e mezzo e sto ancora così.

E' dura essere uomini. Io in casa a scrivere dei miei problemi sperando di essere letto, compreso e consigliato, e lei nelle belle giornate delle apatiche domeniche a stare bene con qualcuno più consono alle sue esigenze del momento.

Che dura che è. Tremendo e inutile. Ma serve stare così male?

 

20 anni, e mi ha fregato completamente.

Senso di vuoto. Di morte, quasi. Tempo inesorabile che scorre lento. Senso di fallimento. Rimpianti.

Constatazione che è un carnaio. Un mercato della carne.

Non voglio dire che l'amore non valga un cazzo, ma molto semplicemente che l'educazione con cui ci hanno cresciuto è dannosa e cancerogena.

Nella maggior parte dei casi non è amore, ma sindrome da crocerossina/ parte egoica che necessita di essere soddisfatta tramite azioni/ attaccamento/ dipendenza d'affetto.

 

Ragazzi, che siate onesti o troppo duri. Che siate spietati o accomodanti. Non mi importa. ditemi quello che volete. Quello di cui ho bisogno è che mi diate una mano, perchè non riesco a uscirne, e ogni giorno è sempre peggio.

 

E i 21 giorni di no contact valgono un cazzo se subisci un trauma che ti rende difficile guardare gente felice/ gente che fa sesso/ flashback di ricordi passati/ guardarti sempre oin giro per non incrociarla.

L'averla vista con quello nuovo mi ha traumatizzato.

 

Spiegatemi come funziona il cervello di una ventenne, perchè a 'sto punto penso di non aver ancora capito niente.

O è semplicemente donna?

Comunque, l'ignoranza è un bene. Meno sai, meno soffri.

 

Ditemi che cazzo devo fare.

 

Guarda, l'unica è fare come dice Dilcus qui sopra. I bei ricordi non te li toglierà nessuno: devi però prima metabolizzarli, perché per ora restano pugnalate di rimorso e nostalgia.

Per quanto atroce sia, io ho trovato sollievo nel pensare che quello che le ho dato io, non lo avrà mai da nessun altro. E arriverà il giorno (cosa confermatami da amici in comune) in cui tornerà, perché avrà bisogno di qualcosa o semplicemente si pentirà. E a quel punto, fratello mio, lei troverà la mia porta chiusa e sbarrata, perché avrò già trovato la felicità da un'altra parte.

E lascia stare chi fa discorsi beceri, ignoranti e idioti sulla differenza d'età.

Le mie coetanee mi fanno ribrezzo, perché hanno lasciato morire tutti i loro sogni.

Staresti con una persona che non sa più sognare?

Ti abbraccio fortissimo.

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Christo
13 ore fa, Midnight Trickster ha scritto:

Ti abbraccio fortissimo.

Ti ringrazio con tutto il cuore. Hai detto cose splendide senza utilizzare un linguaggio d'impatto all'americana ( tanto utilizzato qui sul forum... ).

Io sono fiero di me e di ciò che le ho dato, di ciò di cui aveva ESATTAMENTE bisogno.

Maturità, sesso ininterrotto, comprensione e condivisione. La semplicità di guardare un film assieme, la bellezza di una camminata in montagna, la spontaneità di far l'amore ovunque, il corpo e il movimento di un uomo rispetto a quello di un ragazzo giovane, il condividere un pranzo tra parenti per farle capire cosa significa fare parte di una famiglia, famiglia che le è sempre mancata e di cui ha sempre sentito disperatamente bisogno.

Lei stessa, nell'ultimo messaggio, mi ha ringraziato per ciò che le ho insegnato: insegnato ad amare, ad arrangiarsi, a venire anche, a prendermi per mano, a non vergognarsi di mostrare in pubblico il proprio amore per qualcuno, a mettere sè stessa al centro di tutto, ad arrabbiarsi solo per ciò che conta, a organizzarsi, e tante altre cose.

Lo chiami poco? Non pretendo che venga riconosciuto il mio operato. Anche lei ha dato. Ma sono sicuro che ciò che ho rappresentato rimarrà stampato nell'etere.

Avendola aiutata a trovare il suo centro, una volta capito di potere avere di più si è fatta mollare. Molto semplice.

Voltiamo pagina. Lei l'ha già fatto. Per me ci vuole un attimo.

Non si torna indietro.

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F-Knight
15 hours ago, Midnight Trickster said:

io ho trovato sollievo nel pensare che quello che le ho dato io, non lo avrà mai da nessun altro. E arriverà il giorno (cosa confermatami da amici in comune) in cui tornerà, perché avrà bisogno di qualcosa o semplicemente si pentirà. E a quel punto, fratello mio, lei troverà la mia porta chiusa e sbarrata, perché avrò già trovato la felicità da un'altra parte

Il Mio consiglio è evitare pensieri come quello quotato. Non me ne voglia Midnight, ma si tratta di una illusione che può essere tanto vera quanto falsa.

@Christo l'hai detto tu stesso: è tutto un problema di ego. Destruttura il tuo pensiero depurandolo dall'ego e sarai sulla strada giusta. Eri felice quando vi siete lasciati? NO. Hai scelto anche tu di chiuderla? SI PERCHE' NON ERI FELICE. Conseguenza? Ora la tua vita andrebbe meglio di prima se solo....

Se solo tu non fossi totalmente vittima della ferita narcisistica che questa ragazza ti ha inferto.

Amico mio so bene ciò di cui parlo. Ho dovuto impiegare quasi un anno a distillare il mio sentire verso la mia ex. A depurarlo dall'attaccamento disfunzionale e dalla ferita narcisistica per arrivare a vedere le cose come stavano; a capire che chiudere quel rapporto è stata la cosa migliore che mi potesse capitare.

Nel mezzo c'è stato l'inferno; perché se pensi di avere un certo valore, un certo potere e poi di colpo ti rendi conto che per la persona che ami o pensi di amare quel valore non c'è, che lei vuole altro o comunque non vuole te, o almeno non abbastanza.... allora inizi a metterlo in discussione quel valore.... metti in discussione te stesso.

Bene per quanto faccia male, sappi che è da lì che si riparte: dal comprendere il proprio valore INDIPENDENTEMENTE dalla validazione altrui.

Fatto questo (è durissima) il secondo passo è imparare a riconoscere un rapporto sano, con una persona che voglia costruire davvero, da uno disfunzionale; imparare a distinguere i sentimenti dagli attaccamenti disfunzionali, le farfalle allo stomaco, da ansia e bisogno di controllo.

L'ultimo passo è ripartire con una nuova consapevolezza e un filo di cinismo che non guasta mai

Peraltro anche la mia ex aveva grossi problemi con la figura paterna... di gente così non ne frequenterò mai più: hai problemi con tuo padre? addio; hai problemi con il cibo? addio.

Ti sono vicino

F

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Midnight Trickster
1 ora fa, F-Knight ha scritto:

Il Mio consiglio è evitare pensieri come quello quotato. Non me ne voglia Midnight, ma si tratta di una illusione che può essere tanto vera quanto falsa.

 

Sì, forse non mi sono spiegato bene, questo è il mio particolarissimo caso, non volevo metterla come regola generale. Mi permetto di pensarlo in questo caso solo perché ho avuto conferme indipendenti del fatto che è stato così, e in ogni caso so bene che è solo un palliativo che mi ha aiutato a superare il primo periodo. Adesso già non ci penso più.

Nel caso più generale, ti quoto su tutta la linea.

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