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Ragazzi, vi racconto la mia Debolezza...


MPhoenix

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El_Pardon

La solitudine può essere la medicina, ma se non sei cosciente della causa, poi ti ritrovi punto e a capo. Per esperienza, devi cercare la fonte di questa dipendenza affettiva, scavare a fondo dentro di te, solo lì troverai la risposta.

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Gainsbourg
15 minutes ago, MPhoenix said:

A livello conscio, per niente.

A livello inconscio è vera sicuramente la seconda, la prima non saprei

 

Mia mamma era una ragazza devastata emotivamente da una madre (mia nonna), prima donna e incapace di amare qualcuna che non fosse sé stessa.

Mia madre era ribelle, anticonformista, emancipata mentalmente come una donna moderna (Marito? Figli? Stirare? Cucinare? Macchè!!!), ma criticata aspramente per questo e con un desiderio/paura incontenibili del sesso. Credo lo abbia fatto solo due volte in vita sua.

Mio padre maschilista classico, signorotto di paese, la mette incinta per incatenarla a lui, per sottometterla.

Appena nasco mia madre lo sfancula con una separazione flash (avevo solo 3 mesi).

Mio padre praticamente non l'ho mai visto.

Ho vissuto in un contesto familiare devastato, con mia nonna, mio nonno (malato), mio zio e mia mamma.

Litigi a non finire, condizioni igieniche precarie, sia della casa, sia del mio corpo.

Perché si era troppo impegnati a urlare e devastarsi a vicenda per occuparsi della casa e di me (da un punto di vista emotivo)

Mia madre mi ha cresciuto come un piccolo marito, estremamente intelligente e maturo (un poppante saggio, si potrebbe dire)

Ma non mi amava.

Mi possedeva.

Ha fatto qualsiasi cosa potesse impedirmi di essere indipendente, perché voleva assicurarsi che rimanessi sempre con lei (molte azioni erano ovviamente inconsce)

Io totalmente incapace di rapportarmi agli altri, ero sempre il capro espiatorio di ogni gruppo di amici, quello 'strano'.

Competenze sociali 0

Prima ragazza a 27 anni e mezzo, a seguito di un intervento estetico (additavo all'estetica, comunque PESSIMA, tutti i miei disagi)

A 30 anni inizio la mia terza storia con una che lascia il marito per me.

Mia madre, non accettando la mia storia (e non sapeva neanche che questa avesse un marito, solo che era femmina) e aver sabotato le mie precedenti relazioni dice che posso andarmene di casa, dato che non ci sto mai per stare con la mia fiamma.

Vado a convivere in gran segreto con sta tipa, possessiva al massimo

Nel frattempo elaboro il 'lutto' di mia madre (emotivo, non fisico) grazie al supporto di uno psicoterapeuta.

Sta tipa diventa la mia madre putativa.

Non me la sposo e dopo quasi 4 anni e mi caccia di casa (te l'ho fatta brevissima), perdendo anche la mia madre putativa.

Vado a vivere da solo, non tornerei da mia madre neanche per tutto l'oro del mondo.

Sono quasi 2 anni che provo a trovare una donna che riempia questi vuoti, ma sigh, ad un certo punto mi respingono (credo quando sentono il mio enorme Vuoto e desiderio di attaccamento).

 

Irrazionalmente odio il femminismo per questo, prima aver avuto un posto fisso e un aspetto fisico decente (come oggi) sarebbe bastato per avere una donna affianco che colmasse le mie lacune emotive.

Oggi non funziona così.

E per fortuna direi, devo riempire questo Vuoto da solo, non farmelo riempire da una Donna.

 

Ma è un gran dolore

 

 

 

E grazie al cazzo che stai male, non hai vissuto un'infanzia, hai fatto una guerra!

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2 minuti fa, Gainsbourg ha scritto:

E grazie al cazzo che stai male, non hai vissuto un'infanzia, hai fatto una guerra!

Grazie per la comprensione.

Sai... certe volte nelle piccole cose ci sono come dei segni...

mio padre mia aveva dato un nome (quello di mio nonno paterno), ma mia madre mi ha sempre chiamato Marco, ed ancora oggi mi chiamano tutti Marco, anche se mi devo firmare con un altro nome...

 

E Marco cosa significa?

Dedicato a Marte, e quindi alla... Guerra!

Mah, sembra che mia madre mi abbia preparato un percorso di guerra sin dalla nascita...

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capelli bagnati
38 minuti fa, MPhoenix ha scritto:

A livello conscio, per niente.

A livello inconscio è vera sicuramente la seconda, la prima non saprei

 

Mia mamma era una ragazza devastata emotivamente da una madre (mia nonna), prima donna e incapace di amare qualcuna che non fosse sé stessa.

Mia madre era ribelle, anticonformista, emancipata mentalmente come una donna moderna (Marito? Figli? Stirare? Cucinare? Macchè!!!), ma criticata aspramente per questo e con un desiderio/paura incontenibili del sesso. Credo lo abbia fatto solo due volte in vita sua.

Mio padre maschilista classico, signorotto di paese, la mette incinta per incatenarla a lui, per sottometterla.

Appena nasco mia madre lo sfancula con una separazione flash (avevo solo 3 mesi).

Mio padre praticamente non l'ho mai visto.

Ho vissuto in un contesto familiare devastato, con mia nonna, mio nonno (malato), mio zio e mia mamma.

Litigi a non finire, condizioni igieniche precarie, sia della casa, sia del mio corpo.

Perché si era troppo impegnati a urlare e devastarsi a vicenda per occuparsi della casa e di me (da un punto di vista emotivo)

Mia madre mi ha cresciuto come un piccolo marito, estremamente intelligente e maturo (un poppante saggio, si potrebbe dire)

Ma non mi amava.

Mi possedeva.

Ha fatto qualsiasi cosa potesse impedirmi di essere indipendente, perché voleva assicurarsi che rimanessi sempre con lei (molte azioni erano ovviamente inconsce)

Io totalmente incapace di rapportarmi agli altri, ero sempre il capro espiatorio di ogni gruppo di amici, quello 'strano'.

Competenze sociali 0

Prima ragazza a 27 anni e mezzo, a seguito di un intervento estetico (additavo all'estetica, comunque PESSIMA, tutti i miei disagi)

A 30 anni inizio la mia terza storia con una che lascia il marito per me.

Mia madre, non accettando la mia storia (e non sapeva neanche che questa avesse un marito, solo che era femmina) e aver sabotato le mie precedenti relazioni dice che posso andarmene di casa, dato che non ci sto mai per stare con la mia fiamma.

Vado a convivere in gran segreto con sta tipa, possessiva al massimo

Nel frattempo elaboro il 'lutto' di mia madre (emotivo, non fisico) grazie al supporto di uno psicoterapeuta.

Sta tipa diventa la mia madre putativa.

Non me la sposo e dopo quasi 4 anni e mi caccia di casa (te l'ho fatta brevissima), perdendo anche la mia madre putativa.

Vado a vivere da solo, non tornerei da mia madre neanche per tutto l'oro del mondo.

Sono quasi 2 anni che provo a trovare una donna che riempia questi vuoti, ma sigh, ad un certo punto mi respingono (credo quando sentono il mio enorme Vuoto e desiderio di attaccamento).

 

Irrazionalmente odio il femminismo per questo, prima aver avuto un posto fisso e un aspetto fisico decente (come oggi) sarebbe bastato per avere una donna affianco che colmasse le mie lacune emotive.

Oggi non funziona così.

E per fortuna direi, devo riempire questo Vuoto da solo, non farmelo riempire da una Donna.

 

Ma è un gran dolore

Inizio con il farti i complimenti. Sei stato davvero bravo e generoso ad aprirti così tanto, non me lo sarei aspettato. Questo ci dà la possibilità di avere un ottimo spaccato della tua vita e di toccare esattamente i punti che ti fanno male.

Purtroppo avendo un forum di mezzo, ripeto, posso aiutarti fino a un certo punto. Sarà un po' lungo come racconto. E farà male. Ma ci proviamo lo stesso.

Lo schema di tua madre è uno schema molto classico. Tua madre sceglie tuo padre perché vuole un figlio. In realtà... vuole un padre e marito. Vuole disegnarsi un padre/marito che si prenda cura di lei. E vuole crearlo da zero, mettendo al mondo una creatura a questo scopo: te.

Come hai detto giustamente, lei ti ha disegnato in modo perfetto. Un automa perfetto per darle amore, protezione e sostegno. Qualcuno che la veneri e la trovi la madre perfetta con cui stare. In pratica, tu avevi una relazione con tua mamma. In cui tu eri il marito.

Questa cosa è tipica, soprattutto per il fatto che lei appena non ha più avuto bisogno del "marito vero", l'ha subito mandato a fanculo visto che aveva te. L'automa perfetto da lei creato.

Detto questo, può sembrare che il suo atteggiamento sia diabolico. Tuttavia, non è nient'altro che il tuo stesso atteggiamento. Hai un vuoto terribile perché non c'è nessuno che ti ami per come sei. E quindi cosa fai? Ti costruisci letteralmente qualcuno disposto ad amarti. A venerarti. Qualcuno che non ti trovi così... terribilmente sbagliato. Sei uguale a tua madre, ne più ne meno. Perché sei il prodotto del suo dolore e del suo amore, messi maldestramente assieme nel tentativo di sopravvivere.

Il fatto che quindi lei sia femminista / non deve alzare un dito ecc. vuol dire che ha un profondo odio per la sottomissione. Da lì tuo padre che tenta di sottometterla e da lì la tua passione per la cultura PUA. Cultura che si fonda per gran parte sul sottomettere le donne. Per cercare di vendicarsi di quella madre che ha fatto di tutto per sottometterci quando eravamo piccoli. Ma la sottomissione e la dominanza sono entrambe cose di pari qualità e valore. Appena impari ad amare entrambi i lati della stessa medaglia, sei libero. Libero di farti sottomettere e di sottomettere, senza alcun problema e dolore.

La repulsione per il sesso poi ti può aver dato problemi e derive varie. Molto probabilmente le ragazze fredde ti sembrano più disinibite e sessuali e quindi speciali. Proprio perché non sono delle bigotte del cazzo come tua madre e quindi pensi "cazzo! Finalmente una che fa la troia! Come piace a me!"... come piace a te. Piace a te solo perché in realtà odi quel comportamento in tua madre. E pensi che sia profondamente errato sempre per colpa sua. Mentre rifiutarsi di fare sesso è bellissimo. L'astinenza è bellissima. Io avrei potuto fare sesso ieri e oggi con due ragazze diverse.

Ti potrei mandare le chat con scritto nero su bianco che volevano fare sesso con me. Ma non avevo voglia. Mi facevano repulsione come persona e non volevo investire il mio tempo e i miei soldi su persone inutili. Ho cancellato entrambi gli appuntamenti, anche se avrei potuto farli. Ho lavorato ai miei progetti e sono andato in palestra. Mi sento benissimo. Ho amato me stesso, invece che dare legna all'odio per mia madre.

In tutto questo, hai avuto anche una figura paterna assente. Questo crea degli squilibri non da poco. Perché ti manca direzione, dominanza, e propensione al rischio. Cose che riesci a reintegrare, a fatica, dopo 2-3 anni di combattimento. Ma non le arti marziali moderne che praticamente non vi toccate neanche. Cazzotti in faccia, quelli veri. Ci sono anche altri metodi, ma funzionano meno. Inoltre, ti è mancata una guida. E quindi potresti avere quel senso disorientante che ti serve una donna che ti dica cosa fare. Una donna... come tua madre. Che ti dica la via giusta da intraprendere. Che ti sottometta di nuovo... cosa che odi. Da lì l'eterno conflitto con te stesso e con le donne. Perché odi ciò che in realtà vuoi profondamente.

Veniamo alle condizioni igeniche del tuo corpo. Per forza che ti sei sempre visto brutto. Nessuno ti ha insegnato ad amarti. A prenderti cura del tuo corpo. Darti una nutrizione corretta, insegnarti l'importanza dell'allenamento. Questo con i tuoi coetanei può essere stato uno svantaggio strategico non da poco, tanto da arrivare a 27 anni senza una donna. Questa in realtà è anche una forma di autoprotezione. Autoprotezione di cui dovresti essere grato. Ci sono donne che diventano obese e orrende perché quando erano giovani e desiderabili sono state stuprate. Il fatto di ridurre la tua bellezza estetica è un meccanismo inconscio del cervello per prevenire del dolore che non riesci a gestire. Il tuo cervello si rende conto che sarebbe qualcosa che non riusciresti a far fronte e quindi fa di tutto per chiuderti. Per evitare che esci. Per evitare che ti distingui. Come le farfalle che hanno le ali colorate di marrone per non distinguersi dal colore della corteccia degli alberi. E' solo un meccanismo di difesa.

Tuttavia, probabilmente odi la tua infanzia. Odi il fatto che sei stato vergine così a lungo. Odi probabilmente i bulli o chi cercava di prendersi gioco di te. Altre cose che potresti tornare ad amare tranquillamente con la lotta. Quanto sarebbe bello se un bullo tornasse a cercare di picchiarti... quando sei grosso e puoi spezzargli il collo? A quel punto la sicurezza in te stesso, il bisogno di protezione esterni, il tuo senso di te, sarebbero al 100% e nulla potrebbe contro di te.

Poi devi accettare che in tutto questo, tua madre non ti ha mai amato e mai ti amerà. Non importa quanto perfetto, quanto sarai all'altezze delle aspettative di tua madre. Non importa, è irrilevante. Lei non ti amerà. Lei ti ha costruito per essere ciò che le serviva. Ti ha costruito per essere amata non per amarti. Di amarti non gliene è mai fregato nulla. Ti ha costruito per prendere non per dare. Non perché sia cattiva. Anche qui, perché aveva bisogno di te. Perché era sola e non si sentiva amata... proprio come ti senti tu adesso. E quindi ha creato te. Per cercare quell'amore che non le era stato dato.

Tutto questo poi spiega i continui sabotaggi che lei ha perpetrato nelle tue relazioni. Non importa con chi ti fidanzassi. E' irrilevante. Non importa che la donna di cui ti innamori sia diametralmente opposta a tua madre. Proprio per cercare di farla incazzare e per cercare di farle capire quanto in realtà... non la ami. Non importa. E non importerebbe neanche se fosse come lei. Non le andrebbe bene lo stesso. Perché la stai tradendo. Suo marito la sta lasciando per un'altra. Per quello farà sempre di tutto per fermarti, per rovinare ogni tua relazione. Perché sta perdendo il suo bimbo, il frutto di così tanti sacrifici che ha fatto per ottenere un'ottima macchina per essere amata.

Tra l'altro, questa codipendenza la puoi notare anche con il fatto che quando sei andato via di casa sei andato via con un'altra donna. Il fatto di dipendere da un'altra donna era fondamentale, perché tua madre ti ha costruito per esserne dipendente. E perché sei dipendente dalle donne? Perché altrimenti... se non lo fossi... rischieresti di andartene. Rischieresti di non darle quell'amore di cui lei ha tanto bisogno. Forse hai addirittura paura di vederla piangere. Di vederla morire. Di farla soffrire. Magari cercava di manipolarti dicendoti che il tuo comportamento la uccideva.

Ecco... mentalmente (solo mentalmente) devi uccidere tua madre. Tua madre ora non esiste più, nel bene o nel male. E' morta! Godi della morte di tua madre. Dell'assenza di tutto ciò che ti dice e accettalo. Impara ad amare te stesso e a non cercare un'altra aguzzina o salvatrice in ogni donna. Ma guardale per quello che sono... persone.

Infine, ora che sei rimasto solo e quindi non hai più una "mamma" che si prenda cura di te, sei molto più vulnerabile. Proprio perché sei costantemente convinto di dover vivere in un rapporto di codipendenza com'era con tua madre. Cosa di cui non hai reale necessità. E imputi al femminismo questo problema. Ma questo solo perché odi tua madre, odi il suo modo di essere e sei convinto che sia quello che ti ha danneggiato. Sia quello che ti ha ridotto a quello che sei.

Tuttavia... quello che ti ha ridotto a quello che sei... è stato semplicemente il non riuscire ad accettare. Riuscire ad accettare che eri brutto. Che eri inferiore rispetto ad altri. O che tua madre non ti ami. E tante altre cose. Quando lo farai. Quando riuscirai davvero a fare pace con il tuo passato... ti sentirai libero. Libero... di essere e fare... proprio ciò che vuoi.

Modificato da capelli bagnati
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Gainsbourg

@MPhoenix io non sono uno psicologo.

Però mi viene naturale dirti - in modo brutale ma sincero  - che a volte, spesso, quando senti che devi avere assolutamente quella persona più di ogni altra cosa al mondo, e che quella persona deve stare al tuo fianco ed amarti, più di ogni altra cosa al mondo...

non è amore

è riempire un buco, continuare a dare da mangiare ad un mostro la cui fame non verrà mai saziata.

Semplicemente non esistono persone in grado di dare, dare e poi ancora continuare a dare quello che noi vogliamo, sempre e a prescindere. Non esistono.

Sono solo proiezioni della nostra necessità.

Sono proiezioni nostre. 

Sono, in definitiva i nostri mostri.

Le ragazze che ti hanno "abbandonato" altro non erano che persone che non sono state in grado di stare dentro il vestito che tu avevi già loro confezionato. E ti dico che è un bene che sia successo questo. Ecco, il punto sta nello spezzare questa catena, o se vogliamo, curare questa enorme ferita narcisistica. Smettere di confezionare abiti. Smettere di guardarsi allo specchio, cercando qualcuno riflesso di noi stessi.

 

Io non sono uno psicologo, ma mi viene in mente un insight che forse c'entra o forse non c'entra : recupera tuo padre. Non so dirti altro, non voglio giudicare, non so niente.. se c'è o non c'è paradossalmente non importa. Scusami se mi permetto, ma sento che c'entra tantissimo : RECUPERA TUO PADRE. Dentro di te. Sei figlio pure suo. Ci stanno pure i geni suoi. T'avrà lasciato pure lui un suo lascito, oltre al suo nome marchiato sulla spada che lo sta combattendo. 

E' doloroso, come hai detto tu stesso. E' la guerra che continua, sappilo. Ti abbraccio

 

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Noncisofare
1 ora fa, MPhoenix ha scritto:

Provato, ha risolto molte parti di me (in primis ha fatto si che mi allontanassi fisicamente ed emotivamente da mia madre), ma il Vuoto è rimasto...

Ti chiedo: quanto hai lavorato a livello corporeo in terapia? Sei riuscito a portati fuori le esperienze corporee avvenute in quel contesto? Perchè sta tutto lì...

Però più si alza il livello emozionale, minori saranno le possibilità di accedere a risorse costruite in anni e anni di esperienza e psicoterapia. Sono stato lasciato nel peggiore dei modi un mese fa, e sto ancora soffrendo come un cane. Ogni tanto vedo un futuro felice, ma ci vorrà tempo per eliminare le tossine di 4 anni e mezzo.

Infine, hai mai pensato che in realtà in fine ultimo delle tue storie possa essere proprio la sofferenza?

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14 minuti fa, capelli bagnati ha scritto:

Inizio con il farti i complimenti. Sei stato davvero bravo e generoso ad aprirti così tanto, non lo sarei aspettato. Questo ci dà la possibilità di avere un ottimo spaccato della tua vita e di toccare esattamente i punti che ti fanno male.

Purtroppo avendo un forum di mezzo, ripeto, posso aiutarti fino a un certo punto. Sarà un po' lungo come racconto. E farà male. Ma ci proviamo lo stesso.

Lo schema di tua madre è uno schema molto classico. Tua madre sceglie tuo padre perché vuole un figlio. In realtà... vuole un padre e marito. Vuole disegnarsi un padre/marito che si prenda cura di lei. E vuole crearlo da zero, mettendo al mondo una creatura a questo scopo: te.

Come hai detto giustamente, lei ti ha disegnato in modo perfetto. Un automa perfetto per darle amore, protezione e sostegno. Qualcuno che la veneri e la trovi la madre perfetta con cui stare. In pratica, tu avevi una relazione con tua mamma. In cui tu eri il marito.

Questa cosa è tipica, soprattutto per il fatto che lei appena non ha più avuto bisogno del "marito vero", l'ha subito mandato a fanculo visto che aveva te. L'automa perfetto da lei creato.

Detto questo, può sembrare che il suo atteggiamento sia diabolico. Tuttavia, non è nient'altro che il tuo stesso atteggiamento. Hai un vuoto terribile perché non c'è nessuno che ti ami per come sei. E quindi cosa fai? Ti costruisci letteralmente qualcuno disposto ad amarti. A venerarti. Qualcuno che non ti trovi così... terribilmente sbagliato. Sei uguale a tua madre, ne più ne meno. Perché sei il prodotto del suo dolore e del suo amore, messi maldestramente assieme nel tentativo di sopravvivere.

Il fatto che quindi lei sia femminista / non deve alzare un dito ecc. vuol dire che ha un profondo odio per la sottomissione. Da lì tuo padre che tenta di sottometterla e da lì la tua passione per la cultura PUA. Cultura che si fonda per gran parte sul sottomettere le donne. Per cercare di vendicarsi di quella madre che ha fatto di tutto per sottometterci quando eravamo piccoli. Ma la sottomissione e la dominanza sono entrambe cose di pari qualità e valore. Appena impari ad amare entrambi i lati della stessa medaglia, sei libero. Libero di farti sottomettere e di sottomettere, senza alcun problema e dolore.

La repulsione per il sesso poi ti può aver dato problemi e derive varie. Molto probabilmente le ragazze fredde ti sembrano più disinibite e sessuali e quindi speciali. Proprio perché non sono delle bigotte del cazzo come tua madre e quindi pensi "cazzo! Finalmente una che fa la troia! Come piace a me!"... come piace a te. Piace a te solo perché in realtà odi quel comportamento in tua madre. E pensi che sia profondamente errato sempre per colpa sua. Mentre rifiutarsi di fare sesso è bellissimo. L'astinenza è bellissima. Io avrei potuto fare sesso ieri e oggi con due ragazze diverse.

Ti potrei mandare le chat con scritto nero su bianco che volevano fare sesso con me. Ma non avevo voglia. Mi facevano repulsione come persona e non volevo investire il mio tempo e i miei soldi su persone inutili. Ho cancellato entrambi gli appuntamenti, anche se avrei potuto farli. Ho lavorato ai miei progetti e sono andato in palestra. Mi sento benissimo. Ho amato me stesso, invece che dare legna all'odio per mia madre.

In tutto questo, hai avuto anche una figura paterna assente. Questo crea degli squilibri non da poco. Perché ti manca direzione, dominanza, e propensione al rischio. Cose che riesci a reintegrare, a fatica, dopo 2-3 anni di combattimento. Ma non le arti marziali moderne che praticamente non vi toccate neanche. Cazzotti in faccia, quelli veri. Ci sono anche altri metodi, ma funzionano meno. Inoltre, ti è mancata una guida. E quindi potresti avere quel senso disorientante che ti serve una donna che ti dica cosa fare. Una donna... come tua madre. Che ti dica la via giusta da intraprendere. Che ti sottometta di nuovo... cosa che odi. Da lì l'eterno conflitto con te stesso e con le donne. Perché odi ciò che in realtà vuoi profondamente.

Veniamo alle condizioni igeniche del tuo corpo. Per forza che ti sei sempre visto brutto. Nessuno ti ha insegnato ad amarti. A prenderti cura del tuo corpo. Darti una nutrizione corretta, insegnarti l'importanza dell'allenamento. Questo con i tuoi coetanei può essere stato uno svantaggio strategico non da poco, tanto da arrivare a 27 anni senza una donna. Questa in realtà è anche una forma di autoprotezione. Autoprotezione di cui dovresti essere grato. Ci sono donne che diventano obese e orrende perché quando erano giovani e desiderabili sono state stuprate. Il fatto di ridurre la tua bellezza estetica è un meccanismo inconscio del cervello per prevenire del dolore che non riesci a gestire. Il tuo cervello si rende conto che sarebbe qualcosa che non riusciresti a far fronte e quindi fa di tutto per chiuderti. Per evitare che esci. Per evitare che ti distingui. Come le farfalle che hanno le ali colorate di marrone per non distinguersi dal colore della corteccia degli alberi. E' solo un meccanismo di difesa.

Tuttavia, probabilmente odi la tua infanzia. Odi il fatto che sei stato vergine così a lungo. Odi probabilmente i bulli o chi cercava di prendersi gioco di te. Altre cose che potresti tornare ad amare tranquillamente con la lotta. Quanto sarebbe bello se un bullo tornasse a cercare di picchiarti... quando sei grosso e puoi spezzargli il collo? A quel punto la sicurezza in te stesso, il bisogno di protezione esterni, il tuo senso di te, sarebbero al 100% e nulla potrebbe contro di te.

Poi devi accettare che in tutto questo, tua madre non ti ha mai amato e mai ti amerà. Non importa quanto perfetto, quanto sarai all'altezze delle aspettative di tua madre. Non importa, è irrilevante. Lei non ti amerà. Lei ti ha costruito per essere ciò che le serviva. Ti ha costruito per essere amata non per amarti. Di amarti non gliene è mai fregato nulla. Ti ha costruito per prendere non per dare. Non perché sia cattiva. Anche qui, perché aveva bisogno di te. Perché era sola e non si sentiva amata... proprio come ti senti tu adesso. E quindi ha creato te. Per cercare quell'amore che non le era stato dato.

Tutto questo poi spiega i continui sabotaggi che lei ha perpetrato nelle tue relazioni. Non importa con chi ti fidanzassi. E' irrilevante. Non importa che la donna di cui ti innamori sia diametralmente opposta a tua madre. Proprio per cercare di farla incazzare e per cercare di farle capire quanto in realtà... non la ami. Non importa. E non importerebbe neanche se fosse come lei. Non le andrebbe bene lo stesso. Perché la stai tradendo. Suo marito la sta lasciando per un'altra. Per quello farà sempre di tutto per fermarti, per rovinare ogni tua relazione. Perché sta perdendo il suo bimbo, il frutto di così tanti sacrifici che ha fatto per ottenere un'ottima macchina per essere amata.

Tra l'altro, questa codipendenza la puoi notare anche con il fatto che quando sei andato via di casa sei andato via con un'altra donna. Il fatto di dipendere da un'altra donna era fondamentale, perché tua madre ti ha costruito per esserne dipendente. E perché sei dipendente dalle donne? Perché altrimenti... se non lo fossi... rischieresti di andartene. Rischieresti di non darle quell'amore di cui lei ha tanto bisogno. Forse hai addirittura paura di vederla piangere. Di vederla morire. Di farla soffrire. Magari cercava di manipolarti dicendoti che il tuo comportamento la uccideva.

Ecco... mentalmente (solo mentalmente) devi uccidere tua madre. Tua madre ora non esiste più, nel bene o nel male. E' morta! Godi della morte di tua madre. Dell'assenza di tutto ciò che ti dice e accettalo. Impara ad amare te stesso e a non cercare un'altra aguzzina o salvatrice in ogni donna. Ma guardale per quello che sono... persone.

Infine, ora che sei rimasto solo e quindi non hai più una "mamma" che si prenda cura di te, sei molto più vulnerabile. Proprio perché sei costantemente convinto di dover vivere in un rapporto di codipendenza com'era con tua madre. Cosa di cui non hai reale necessità. E imputi al femminismo questo problema. Ma questo solo perché odi tua madre, odi il suo modo di essere e sei convinto che sia quello che ti ha danneggiato. Sia quello che ti ha ridotto a quello che sei.

Tuttavia... quello che ti ha ridotto a quello che sei... è stato semplicemente il non riuscire ad accettare. Riuscire ad accettare che eri brutto. Che eri inferiore rispetto ad altri. O che tua madre non ti ami. E tante altre cose. Quando lo farai. Quando riuscirai davvero a fare pace con il tuo passato... ti sentirai libero. Libero... di essere e fare... proprio ciò che vuoi.

Devo riflettere su tutto questo.

Ci sono alcuni passaggi che mi hanno sommosso, nonostante abbia molte conoscenze psicologiche, alcune cose non me le aspettavo.

La questione delle arti marziali credo sia molto importante, purtroppo ho una ossatura molto esile, ma inconsciamente in passato avevo già pensato potessero essere una via... ho praticato un po' di Karatè.

 

Ci rifletto e mi faccio risentire.

 

Grazie

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13 minuti fa, Gainsbourg ha scritto:

Io non sono uno psicologo, ma mi viene in mente un insight che forse c'entra o forse non c'entra : recupera tuo padre. Non so dirti altro, non voglio giudicare, non so niente.. se c'è o non c'è paradossalmente non importa. Scusami se mi permetto, ma sento che c'entra tantissimo : RECUPERA TUO PADRE. Dentro di te. Sei figlio pure suo. Ci stanno pure i geni suoi. T'avrà lasciato pure lui un suo lascito, oltre al suo nome marchiato sulla spada che lo sta combattendo. 

E anche qui, hai toccato un nervo fondamentale.

Avevo dichiarato, spinto da mia madre, causa a mio padre.

E ho scelto arbitrariamente di ritirarla, dopo 10 anni.

L'ho sentito in profondità... che non era colpa sua... e che dovevo riconciliarmi con lui.

 

E, proprio in questi giorni, mentre ero in meditazione, ho sentito di dover ripristinare il nome che lui aveva scelto per me, invece di Marco.

E già l'ho ripristinato sui Social Network, ora devo farlo nella vita quotidiana.

 

Grazie 

 

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5 minuti fa, Noncisofare ha scritto:

Infine, hai mai pensato che in realtà in fine ultimo delle tue storie possa essere proprio la sofferenza?

Cosa intendi?

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capelli bagnati
3 minuti fa, MPhoenix ha scritto:

Devo riflettere su tutto questo.

Ci sono alcuni passaggi che mi hanno sommosso, nonostante abbia molte conoscenze psicologiche, alcune cose non me le aspettavo.

La questione delle arti marziali credo sia molto importante, purtroppo ho una ossatura molto esile, ma inconsciamente in passato avevo già pensato potessero essere una via... ho praticato un po' di Karatè.

Ci rifletto e mi faccio risentire.

Grazie

Ho cercato di scogliere i nodi principali uno per uno. Probabilmente quel testo perché sia efficace ti servirà rileggerlo più volte. Da solo per capire certi concetti ci vogliono 2-3 anni.

Se senti del dolore su alcuni passaggi prova a focalizzare in meditazione su quelle azioni. Su eventuali episodi che escono fuori. Fallo finché svanisce il dolore o il disagio.

Poi dovresti stare molto meglio.

Se ti vengono riflessioni postume le leggo volentieri.

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