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Lavorare o riprendere a studiare?


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Il titolo è abbastanza generico ma adesso vediamo con precisione qual'è il problema...

Mi sono diplomato ad un Liceo Scientifico e mi sono poi iscritto all'università, precisamente al corso di Scienze Biologiche; durante il primo anno accorsi però di non essere realmente interessato allo studio della biologia a livello generale e inoltre mi preoccupava la tragica situazione lavorativa dei biologi nel nostro paese...decisi così di iscrivermi ad un I.T.S. (Istituto Tecnico Superiore) ad indirizzo biotecnologico, un corso della durata di 2 anni che ha lo scopo di formare dei "Tecnici Superiori" da inserire rapidamente nel mondo del lavoro tramite un tirocinio di ben 800 ore in un'azienda che TEORICAMENTE è disposta ad assumerti.

La notizia cattiva è che questo corso si è purtroppo rivelato un percorso preferenziale per raccomandati e che io, nonostante fossi il più bravo, ho dovuto faticare per trovare un tirocinio e alla fine non sono stato nemmeno assunto; la buona notizia è che il tirocinio è stato molto formativo e che l'azienda che mi ha ospitato è un'importante azienda alimentare italiana, il che ha risvegliato il mio interesse per il settore FOOD.

La mia idea sarebbe quindi quella di iscrivermi al Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari, sia per il mio interesse per il settore alimentare che per il grande numero di aziende alimentari italiane presente nel territorio ed anche per il fatto che la figura del Tecnologo Alimentare è in ascesa grazie alla sempre maggior importanza assunta dalla sicurezza, l'igiene e la qualità degli alimenti.

Io ho però scritto che l'azienda che mi ha ospitato per il tirocinio non mi ha assunto ma ho tralasciato il fatto che a breve dovrebbe darmi una risposta definitiva...

Adesso il problema è questo: a giorni dovrebbero darmi la risposta definitiva e nel veramente poco probabile caso in cui dovesse essere un sì, verrei assunto come addetto alla qualità e riprenderei i compiti svolti durante il tirocinio (qualche test sui prodotti alimentari tramite alcuni strumenti, controllo delle merci in ingresso, dare una mano con documenti e certificazioni...) più un'eventuale attività di laboratorio chimico-microbiologico.

Ovviamente l'unico modo per poter ottenere posizioni più "competenti"all'interno dell'azienda (o di altre) sarebbe quello di laurearsi mentre si lavora, cosa tutt'altro che facile ed inoltre in questi giorni mi sta venendo una gran voglia di rimettermi a studiare...tutto ciò, unito al fatto di sentirmi "sprecato" come addetto alla qualità mi sta facendo addirittura sperare che non ci sia un'assunzione!

Tuttavia un'altra parte di me mi dice che ho comunque 22 anni ( c'è chi è in procinto di prendere la laurea triennale a questa età e addirittura chi lo ha già fatto) e che rinunciare a questo ipotetico lavoro sarebbe sciocco da parte mia perché non potrei prendere la laurea triennale prima dei 25 anni, a cui vanno aggiunti altri 2 anni di specialistica (a meno che io non riesca a trovare già qualcosa con la sola triennale); a ciò si aggiunge il fatto che mio padre è disoccupato e che pur non mancando i soldi per pagare gli studi (quelli per i primi 3 anni ci sono sicuri, per gli altri eventuali 2 anni mia madre mi ha assicurato che comunque si troveranno e anche mia zia ha già dato la sua disponibilità per pagare) diciamo che, pur non trovandosi certo la mia famiglia con l'acqua alla gola, è comunque per me una fonte di preoccupazione per il futuro...

Il succo del discorso è dunque questo: se non ci dovesse essere una risposta positiva da parte dell'azienda il mio futuro è l'università ma se dovessero assumermi? Alla luce della mia situazione e della situazione lavorativa in Italia (tanto per la cronaca, sono Umbro) sarebbe una scelta saggia rinunciare ad un posto come addetto alla qualità per iscrivermi all'università? 

Poi ovviamente esiste anche la possibilità che un eventuale contratto non venga rinnovato, ma questa è un'eventualità che al momento non può essere considerata 😄

Mi rendo conto che le variabili sono molte e che alla fine la scelta è la mia, ma avere un parere esterno può sicuramente essere utile... grazie in anticipo.

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gelsomino
3 ore fa, LetDown ha scritto:

Adesso il problema è questo: a giorni dovrebbero darmi la risposta definitiva e nel veramente poco probabile caso in cui dovesse essere un sì, verrei assunto come addetto alla qualità e riprenderei i compiti svolti durante il tirocinio (qualche test sui prodotti alimentari tramite alcuni strumenti, controllo delle merci in ingresso, dare una mano con documenti e certificazioni...) più un'eventuale attività di laboratorio chimico-microbiologico.

Ovviamente l'unico modo per poter ottenere posizioni più "competenti"all'interno dell'azienda (o di altre) sarebbe quello di laurearsi mentre si lavora, cosa tutt'altro che facile ed inoltre in questi giorni mi sta venendo una gran voglia di rimettermi a studiare...tutto ciò, unito al fatto di sentirmi "sprecato" come addetto alla qualità mi sta facendo addirittura sperare che non ci sia un'assunzione!

Signori, ecco a voi la "teoria dell'uomo di belle speranze alla catena di montaggio"!

Tutti questi pensieri, ti vengono perchè è successa una cosa che quando succede , può creare 

una sorta di repulsione, e spinge a cercare a livello mentale delle scappatoie, ad inseguire speranze, sogni,

a volte anche utopie.

La scuola è finita, la scuola , quella che dovrebbe prepararti alla vita,

ma anche quella è vita, anche se è un ambiente, relativamente, piu' protetto, safer place, ma poi finisce ,

e ti ritrovi nel bel mezzo della vita, e ti guardi intorno, e non ci credi nemmeno tu alle speranze.

Già,sei stato bravissimo, hai trasformato , un diploma liceale ,

che è inspendibile  nel mondo del lavoro, in qualcosa che ti pone ad un livello superiore

di una scimmia ammaestrata, ma sopra di te ce ne sono altri millemila anelli della catena.

E questa catena, che a te non piace, perchè ti da il quasi esatto, percepimento di quello che davvero sei,

un giovane di belle speranze finito alla catena di montaggio.

Che ti da una posizione sociale, minima ma te la da, ma ti ruba energie,

sei tu stesso a far trasparire questa mancanza di energie, 

se per esempio, volessi studiare dopo il lavoro, è difficilissimo, lo so.

Ed allora ,ecco, i desideri, le speranze,

la non conferma, il riprendere gli studi, e blablabla.

Dovevo scrivere,questo perchè hai chiesto pareri esterni ed io, 

ho sentito il dovere morale di scrivertelo.

Così adesso potrai scegliere meglio, SCEGLIERE TU,

non però le tue ambizioni deluse e la tua mancanza di speranze e la catena di montaggio.

SCEGLIERE TU!!!

SALUTI....

ps... se non farai cazzate all'ultimo, anche incosciamente , per autosabotarti,

credo che non ci siano problemi, alla tua riconferma, essendo un lavoro non da scimmia ammaestrata, 

anche solo per non dare il tuo know- how ad altri.

 

 

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Il discorso che fai e' giustissimo ma non e' del tutto applicabile a me...non per colpa tua ma perché io stesso non ho parlato di alcune cose:

1) Durante il tirocinio ho gia' avuto la fase dei sogni/utopie pensando di lasciare tutto per iscrivermi ad una facolta' umanistica visto che in fondo il mio "essere" è di stampo umanistico; pensavo "ecco adesso mi iscrivo ad una facolta' umanistica perche' mi sono sempre piaciute le materie umanistiche e se poi non trovo lavoro pazienza almeno ho fatto quello che mi piaceva" fino a quando mi sono detto che stavo scappando dalla realta'.

2) Poiché teoricamente il tirocinio doveva essere finalizzato all'assunzione sin da subito mi sono fatto un mazzo così: per ben 5 mesi ho ingoiato bocconi amari, mi sono sempre fatto vedere volenteroso, ho sempre svolto i miei compiti nel modo piu' preciso e veloce possibile per poi sentirmi dire che "il riscontro e' stato sicuramente positivo ma al momento l'azienda si sta riorganizzando e se ci fosse bisogno ti richiameremo in futuro"; adesso che l'azienda si sta riorganizzando e' vero ma sul fatto che mi richiameranno ho seri dubbi...l'azienda ha gia' un neolaureato in scienze e tecnologie alimentari che svolge solo in parte i compiti per cui e' stato formato: perché non usare lui al mio posto e risparmiare soldi? Inoltre dopo di me si e' presentato un altro tirocinante al mio posto, solo che questo tizio e' laureato in biotecnologie ed ha anche un master nel settore agroalimentare: all'azienda converrebbe molto di piu' prendere una figura piu' qualificata anche se dovesse poi svolgere una mansione per la quale e' sottovalutata.

3) Questo diploma di tecnico superiore prometteva meraviglie ma alla fine si e' rivelato una fregatura: quello che ho fatto durante il tirocinio e' il massimo a cui posso ambire mentre per un laureato puo' essere un punto di partenza...c'è quindi il serio rischio di essere scartati in partenza o di essere sostituiti da gente laureata.

 

Ecco un altro motivo per cui pensavo di riprendere a studiare, unito al fatto di aver ripreso fiducia in me stesso e di aver scoperto un settore interessante...non cerco di fuggire dalla realta', cerco di rialzarmi.

Ed e' proprio adesso che ho ripreso fiducia in me stesso e che ho rivolto il mio sguardo verso l'universita' ( ho gia' ripreso a studiare per qualche esame e ho controllato seriamente il piano di studi e gli sbocchi lavorativi) che paradossalmente ho paura di dover scegliere nel caso ci fosse un'assunzione...

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Da fuori non sembra una situazione così problematica. Hai 22 anni, con tanta voglia di cercare un posto lavorativo migliore, e puoi rimetterti a studiare senza grossi problemi. Ho un amico tecnologo alimentare che lavora da 4 anni con una laurea triennale, quindi ci sarebbe anche la possibilità di trovare qualcosa anche nel medio periodo. 

Riguardo il fattore economico, potresti trovarti un lavoro part-time durante il fine settimana, in modo da ridurre le spese economiche della tua famiglia. So che sarebbe dura, dato che il fine settimana ci vorremmo tutti rilassare, però lo ritengo un piccolo sacrificio a fronte di un obiettivo a medio-lungo termine di rilievo. Potresti pure ottenere una borsa di studio, riducendo ulteriormente i costi. 

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PSY

boh.. fatti due conti sulle aziende che assumono in zona, sui requisiti che richiedono, sul costo opportunità (ovvero quanto non guadagni se non lavori) nell'andare all'uni, calcola qual è la differenza tra stipendio con e senza laurea.

poi se vivi dai tuoi e, mi pare di capire ti pagano gli studi (suppongo così perchè non ho capito come ti sei mantenuto durante l'itis) non credo dovresti fare male...

piuttosto penserei in grande e guardarei se si può andare avanti anche all'estero con quella laurea o se vuoi stare in italia fino a quando non qualcuno non tira le cuoia, tu o il paese...

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gelsomino
7 ore fa, LetDown ha scritto:

cerco di rialzarmi.

Non stai cercando di rialzarti.... stai cercando di non farti buttare giu'!!!

RESPECT!!!

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leavingmyheart
Il 26/9/2018 alle 16:57 , LetDown ha scritto:

Il titolo è abbastanza generico ma adesso vediamo con precisione qual'è il problema...

Mi sono diplomato ad un Liceo Scientifico e mi sono poi iscritto all'università, precisamente al corso di Scienze Biologiche; durante il primo anno accorsi però di non essere realmente interessato allo studio della biologia a livello generale e inoltre mi preoccupava la tragica situazione lavorativa dei biologi nel nostro paese...decisi così di iscrivermi ad un I.T.S. (Istituto Tecnico Superiore) ad indirizzo biotecnologico, un corso della durata di 2 anni che ha lo scopo di formare dei "Tecnici Superiori" da inserire rapidamente nel mondo del lavoro tramite un tirocinio di ben 800 ore in un'azienda che TEORICAMENTE è disposta ad assumerti.

La notizia cattiva è che questo corso si è purtroppo rivelato un percorso preferenziale per raccomandati e che io, nonostante fossi il più bravo, ho dovuto faticare per trovare un tirocinio e alla fine non sono stato nemmeno assunto; la buona notizia è che il tirocinio è stato molto formativo e che l'azienda che mi ha ospitato è un'importante azienda alimentare italiana, il che ha risvegliato il mio interesse per il settore FOOD.

La mia idea sarebbe quindi quella di iscrivermi al Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari, sia per il mio interesse per il settore alimentare che per il grande numero di aziende alimentari italiane presente nel territorio ed anche per il fatto che la figura del Tecnologo Alimentare è in ascesa grazie alla sempre maggior importanza assunta dalla sicurezza, l'igiene e la qualità degli alimenti.

Io ho però scritto che l'azienda che mi ha ospitato per il tirocinio non mi ha assunto ma ho tralasciato il fatto che a breve dovrebbe darmi una risposta definitiva...

Adesso il problema è questo: a giorni dovrebbero darmi la risposta definitiva e nel veramente poco probabile caso in cui dovesse essere un sì, verrei assunto come addetto alla qualità e riprenderei i compiti svolti durante il tirocinio (qualche test sui prodotti alimentari tramite alcuni strumenti, controllo delle merci in ingresso, dare una mano con documenti e certificazioni...) più un'eventuale attività di laboratorio chimico-microbiologico.

Ovviamente l'unico modo per poter ottenere posizioni più "competenti"all'interno dell'azienda (o di altre) sarebbe quello di laurearsi mentre si lavora, cosa tutt'altro che facile ed inoltre in questi giorni mi sta venendo una gran voglia di rimettermi a studiare...tutto ciò, unito al fatto di sentirmi "sprecato" come addetto alla qualità mi sta facendo addirittura sperare che non ci sia un'assunzione!

Tuttavia un'altra parte di me mi dice che ho comunque 22 anni ( c'è chi è in procinto di prendere la laurea triennale a questa età e addirittura chi lo ha già fatto) e che rinunciare a questo ipotetico lavoro sarebbe sciocco da parte mia perché non potrei prendere la laurea triennale prima dei 25 anni, a cui vanno aggiunti altri 2 anni di specialistica (a meno che io non riesca a trovare già qualcosa con la sola triennale); a ciò si aggiunge il fatto che mio padre è disoccupato e che pur non mancando i soldi per pagare gli studi (quelli per i primi 3 anni ci sono sicuri, per gli altri eventuali 2 anni mia madre mi ha assicurato che comunque si troveranno e anche mia zia ha già dato la sua disponibilità per pagare) diciamo che, pur non trovandosi certo la mia famiglia con l'acqua alla gola, è comunque per me una fonte di preoccupazione per il futuro...

Il succo del discorso è dunque questo: se non ci dovesse essere una risposta positiva da parte dell'azienda il mio futuro è l'università ma se dovessero assumermi? Alla luce della mia situazione e della situazione lavorativa in Italia (tanto per la cronaca, sono Umbro) sarebbe una scelta saggia rinunciare ad un posto come addetto alla qualità per iscrivermi all'università? 

Poi ovviamente esiste anche la possibilità che un eventuale contratto non venga rinnovato, ma questa è un'eventualità che al momento non può essere considerata 😄

Mi rendo conto che le variabili sono molte e che alla fine la scelta è la mia, ma avere un parere esterno può sicuramente essere utile... grazie in anticipo.

 

 

ciao !

ma scusa eh...

perche' limitare i tuoi orizzonti cosi' tanto ?

prenditi la triennale, e intanto fatti un'esperienza lavorativa (sperando che ti pigliano questi), perche' l'esperienza pregressa e' super ricercata dalle aziende, mentre sulla specialistica mancante potrebbero non dare peso...

e pure l'eta' guardano, i 2 anni di specialistica ottenuta tardivamente potrebbero sfavorirti coi competitors piu' giovani... quindi ti conviene puntare le fiches su questi 3 anni, fai esperienza nell'azienda e studia bene l'inglese.

Io non mi intendo del tuo ambito, pero' dando un'occhiata in giro....

https://www.payscale.com/research/NL/Job=Food_Technologist/Salary

https://de.indeed.com/Food-Technology-Jobs-in-Berlin?vjk=1aa7a3d0e88c6f32

https://www.indeed.co.uk/jobs?q=Food Technologist £40%2C000&l=London&vjk=f36e39616f755f1d

 

vai a fare carriera all'estero, dove ti pagano bene e il costo della vita non ti prosciuga lo stipendio, controlla qui https://www.numbeo.com/cost-of-living/comparison.jsp

cazzo resti a fare in italia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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L'azienda non mi ha assunto, o meglio mi hanno detto di nuovo "forse piu' avanti bla bla bla" quindi gia' ho riniziato a frequentare l'universita'. 😄

In verita' mi piacerebbe prendere la specialistica lo stesso sia per avere maggiori competenze che per avere la possibilita' un giorno di andare all'estero...del resto in questi due anni ho pur sempre svolto un corso abbastanza inerente a quello che sto studiando adesso e il tirocinio e' comunque di per se' una prima esperienza...

Per l'inglese non ci sono problemi, ho conseguito il livello B2 a 17 anni e in futuro mi piacerebbe provare a dare anche l'esame per il livello C1.

Beh grazie a tutti, mi avete aiutato a schiarirmi le idee. 😎😎😎

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Se hai già questo livello d'inglese, io ti consiglio di perfezionarlo fino al C1 e superare l'Academic test dell'IELTS per accedere ad una specialistica all'estero. Avresti, in questo modo, la possibilità di studiare in lingua straniera e conoscere la realtà estera nel tuo futuro campo lavorativo. 

Ho un'amica turca che aveva intenzione di ottenere il PhD in USA nel tuo stesso settore. Potrebbe essere interessante anche seguire quella strada. 

In bocca al lupo per il tuo futuro 😉

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