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Step successivo - sicurezza situazionale


Kickman

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Kickman

Come al mio solito sono logorroico, avevo scritto a inizio post "la faccio breve" ma mi è toccato cancellarlo mannaggia al mondo
Questo non vuole essere il solito post per chi è sfigato, non ha amici e blablabla, da li ci siam già passati, se siete qua per la solita solfa del come farsi un minimo di vita sociale cambiate topic
Con il mio post voglio parlare più nel dettaglio, se qualcuno ha letture/esperienze da condividere in merito sono ben felice

Per un po' ho staccato dal forum,

Spoiler

In realtà un bel po'. Almeno un anno. Da quando è successo un macello con una tipa con cui uscivo e abbiam smesso di sentirci, ho staccato da tutto, di femmine non ne ho più voluto saper nulla. Non ne ero consapevole, me ne sono reso conto quando me l'han messa in faccia e l'ho rifiutata. Ma questo è un altro discorso

dal pick up (come se avessi mai fatto pick up vero e proprio ma va beh), dalla lettura, dal self help e da tutte queste belle cose, mi sono limitato semplicemente ad essere io, Cesare.

Spoiler

Non mi chiamo Cesare. Non ho detto kickman perchè mi dà la nausea ormai, però Cesare è un bel nome

Ho deciso fermamente che avrei smesso con i giochini e le masturbazioni mentali (per lo meno alcune), e avrei cominciato di più ad essere me, il vero me, nel bene e nel male.
Nel senso che se mi sento male, per qualsiasi cosa, non faccio più il duro (gli alpha non soffrono mai! cazzosei una femminuccia?) o il sostenuto, guardo in faccia la cosa, la accetto, e perchè no ne parlo con un amico, provo a stabilire un rapporto VERO, non tra le altre persone e chi voglio fare credere di essere.
Quindi diciamo che da una parte mi sono un po' "lasciato andare". Nel senso che se sono imbarazzato, ammetto a me stesso "sono imbarazzato". Se sono a disagio, ammetto a me stesso "cavoli, sono a disagio", non devo fare il brillante sempre e comunque.
Se da una parte questa cosa ha allentato la morsa e mi ha dato respiro, dall'altra ha fatto cadere il sipario (non so se esista questo modo di dire. Va beh adesso esiste) e mi ha sbattuto in faccia alcune mie "debolezze" che prima nascondevo (anche a me stesso) con una falsa personalità di facciata.

Il punto è taluno.

In questo momento il mio obiettivo finale non è essere "una normale persona con una vita normale e non schifata da tutti", che si fa i cazzi suoi (cosa rispettabilissima e ci mancherebbe, solo chi è stato lo sfigato senza amici può rendersi conto con un veloce calcolo quanto tutto ciò non sia scontato).
Il mio obiettivo è gradualmente arrivare a diventare quel tipo di persona tale che quando entro in una stanza la gente dice "Raga è arrivato Cesare!"

La cosa bella è che in alcune situazioni questo già succede. In altre no.

Con alcune persone riesco ad essere il me stesso brillante, simpatico, magari non sempre al top ma che comunque riesce sempre a strappare un sorriso e a migliorare (spero!) la giornata a qualcuno.

In altri casi sono tutta un'altra persona. Da quest'anno essendo fuori corso in università non conosco un cane, e sono diventato un fantasma. 
Mi aggiro per i corridoi evitando il contatto visivo con chiunque, con sguardo basso. Con quelli che conosco di vista a malapena scambio un ciao con un filo di voce, e se mi parlano comunque due parole si scambiano, ma la cosa finisce lì.

Questa cosa è un sacco interessante e mi piacerebbe approfondirla. Perchè passiamo dall'essere dei leoni all'essere dei gattini impauriti in base al contesto?
Non è che mi interessi perchè ho bisogno di amici e mi sento solo, io i miei amici li ho, se una sera mi annoio e non ho un cazzo da fare, prendo su il telefono e qualcuno con cui passare una bella serata lo trovo, se proprio proprio mi va male me ne sto benissimo anche da solo a leggere un libro.

Mi piacerebbe approfondire perchè voglio diventare un uomo migliore, superare una mia insicurezza e spingermi oltre, un culturista martella i distretti muscolari in cui è carente, non quelli già sviluppati. E perchè non mi va giù il fatto che questa cosa mi toglie potere, mi rende frustrato perchè mi sento impotente quando sono molto più che in grado di avere una conversazione.

Spero di essermi fatto capire

Modificato da Kickman
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kelly

Pensa che mi trovo nella tua stessa identica situazione... ho amici con cui uscire più o meno quando voglio ma all’università non conosco nessuno o meglio : avevo delle amiche il primo anno che poi tanto amiche non si sono rivelate , poi non sono stata a seguire tutte le lezioni varie e diciamo che essendomi innamorata follemente ed essendomi partita la brocca in facoltà ci mettevo piede per fare gli esami. Poi ho capito che avere nuove amicizie è positivo sopratutto all'università e allora ho cominciato di nuovo a rifrequentare qualche corso ma non sono riuscita a crearmi amici , al massimo qualche conoscente di cui ho il numero e basta  , diciamo che il rapporto rimaneva limitato alla lezione in aula. Ora sono al mio primo anno fuori corso e mi rende  insicura questa cosa che non ho amici lì ed evito di vivermi l’universitá ...

vedo le mie amiche che ognuna più o meno ha il proprio gruppetto o “l’amica di studi” e il fatto che io non ne abbia uno mi fa stare a disagio sopratutto nel contesto dell’universitá

 mi reputo una gattina impaurita nonostante provo a fare amicizia e tutto... con scarsi risultati perché tanto quei ragazzi che pensavo volessero essere amici ci provavano e basta mentre con le femmine a parte le chiacchiere superficiali o di studio non sono riuscita ad andare oltre

non credo ci sia rimedio se non socializzare @Kickman

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Kickman
15 ore fa, kelly ha scritto:

non credo ci sia rimedio se non socializzare 

E fino a qua ok

Io in realtà non sto cercando il "rimedio" a qualcosa, sto cercando di capire come sviluppare un'abilità senza farla dipendere così tanto dal contesto

Il tipico consiglio "socializza e basta" è troppo vago. Ciò che interessa a me è capire le dinamiche dietro un comportamento timido e spaventato, perché non è una cosa innata ma un comportamento che adottiamo per un motivo ben preciso

Quindi scambiare due frasi fatte con il compagno di banco e metterlo in imbarazzo parlando di quanto sia ladro il governo o bello il tempo non è la soluzione

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kelly
7 ore fa, Kickman ha scritto:

E fino a qua ok

Io in realtà non sto cercando il "rimedio" a qualcosa, sto cercando di capire come sviluppare un'abilità senza farla dipendere così tanto dal contesto

Il tipico consiglio "socializza e basta" è troppo vago. Ciò che interessa a me è capire le dinamiche dietro un comportamento timido e spaventato, perché non è una cosa innata ma un comportamento che adottiamo per un motivo ben preciso

Quindi scambiare due frasi fatte con il compagno di banco e metterlo in imbarazzo parlando di quanto sia ladro il governo o bello il tempo non è la soluzione

Forse è la timidezza del sentirsi soli in mezzo a tutta quella mandria di gente dove appunto non si ha un piccolo punto di riferimento . 

Io per esempio mi agito quando cammino in mezzo a tutta quella gente, sono un po fobica e temo che stiano a guardare tutti ogni minimo gesto che faccio (quando non è cosi) è come se mi sentissi “ controllata” da qualcuno... ma in realtà è la mia stessa paura a prendere controllo su di me , poiché glielo permetto (questo secondo me è il punto più difficile da comprendere )

io in realtà sono timida da quando sono piccola , ovviamente crescendo lo sono stata meno , di base però la mia timidezza dipende dalle troppe paranoie che mi faccio e dalla bassa autostima che ho... 

tu dici che la timidezza si può sviluppare come difesa a qualche evento esterno?

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Kickman
21 ore fa, kelly ha scritto:

Io per esempio mi agito quando cammino in mezzo a tutta quella gente, sono un po fobica e temo che stiano a guardare tutti ogni minimo gesto che faccio (quando non è cosi) è come se mi sentissi “ controllata” da qualcuno

Uguale, è una cosa che sto notando anche io. Un po' come se fossi su un megaschermo con decine di persone che mi guardano, quando in realtà la gente ha di meglio da fare che stare fissa a guardare uno stronzo che si crede al centro dell'attenzione
Penso sia anche una questione di narcisismo, di ritenersi abbastanza attraenti fisicamente da ricevere attenzione ma non abbastanza sicuri di sè da gestire questa presunta attenzione.
In questi giorni mi sta aiutando un po' ripetermi "tranquillo sei brutto come la fame in Nigeria, nessuno ti guarda" e devo dire che mi sento un po' più a mio agio. Vediamo come va

21 ore fa, kelly ha scritto:

io in realtà sono timida da quando sono piccola , ovviamente crescendo lo sono stata meno , di base però la mia timidezza dipende dalle troppe paranoie che mi faccio e dalla bassa autostima che ho... 

Io vado molto a periodi

21 ore fa, kelly ha scritto:

tu dici che la timidezza si può sviluppare come difesa a qualche evento esterno?

Può essere, secondo me è anche molto dettata dal fatto di voler nascondere come ci si sente, e voler cammuffare verbalmente e fisicamente quel qualcosa che si cerca di nascondere porta solo a peggiorare le cose.
Per esempio io in alcune situazioni (non so il motivo) faccio istintivamente dei sorrisoni, magari per l'emozione, ma nella mia testa parte il "ma ti vuoi fare prendere per ricchione?", e quindi adotto dei comportamenti strani (mi copro la bocca, cerco di non guardare negli occhi la gente and similars)
Quindi ritengo sia forse un problema di autenticità, ma sicuramente la questione è molto più complessa

Modificato da Kickman
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AmandaSlave
17 ore fa, Kickman ha scritto:

Penso sia anche una questione di narcisismo, di ritenersi abbastanza attraenti fisicamente da ricevere attenzione ma non abbastanza sicuri di sè da gestire questa presunta attenzione.
In questi giorni mi sta aiutando un po' ripetermi "tranquillo sei brutto come la fame in Nigeria, nessuno ti guarda" e devo dire che mi sento un po' più a mio agio. 

Vorrei chiederti una cosa su questo passaggio. 

Mi ritrovo con quanto scrivi nel tuo post iniziale perché ho un po' lo stesso problema ma per motivi opposti: ho una grandissima autostima che sfiora la presunzione per quanto riguarda l'aspetto caratteriale, il giudizio che ho sulla mia persona e sulle mie capacità, complice anche l'età che mi fa pensare erroneamente di avere sempre la verità in tasca. Al contrario, l'aspetto estetico mi crea non poche insicurezze. 

Posto ciò, la soluzione alla quale miro è quella di riuscire a piacermi fisicamente tanto quanto mi piaccio come persona, o quasi. 

Da qui la domanda: perché cerchi di reprimere la parte più sicura di te ripetendo a te stesso di non essere così bello? Non sarebbe meglio incoraggiarla, visto che è il tuo lato migliore, e nel frattempo lavorare solo sull'altro fronte (il non saper gestire le attenzioni che ti vengono date)? È solo un palliativo temporaneo o pensi che sia la strategia definitiva per superare le tue insicurezze?

Te lo chiedo perché se ripetessi a me stessa di non essere una bella persona e di non avere qualità, diventerei la persona più sfigata e insicura del mondo. Perderei proprio la mia carta vincente. 

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Kickman
6 ore fa, AmandaSlave ha scritto:

Da qui la domanda: perché cerchi di reprimere la parte più sicura di te ripetendo a te stesso di non essere così bello

Perchè il fatto che io mi piaccia quando mi vedo allo specchio a casa, con la mia espressione naturale e rilassata, non implica che io sia bello, tantomeno in pubblico
Quindi non ha senso che mi senta al centro dell'attenzione se questa cosa deve essere più un handicap che altro
Poi ovvio che questo non deve essere un autoconvincermi di essere inguardabile, sarebbe sciocco. Si tratta solo di alleviare la tensione e prendere la cosa con più leggerezza, che non sono Johnny Depp sul red carpet

6 ore fa, AmandaSlave ha scritto:

È solo un palliativo temporaneo o pensi che sia la strategia definitiva per superare le tue insicurezze?

Io non conosco strategie o altre cose, anche perchè non penso che esista una strategia risolutiva per tutto.
É come per le persone sovrappeso, non c'è un particolare cibo che mangiano o un determinato macronutriente che le rende grasse.
É lo stile di vita in toto il responsabile. Quello che mangiano, quanto ne mangiano, quanto si muovono, che lavoro fanno, la genetica, le cause sono molteplici
Durante questo lungo anno lontano da materiale preconfezionato, inner game ecc, ho avuto modo di notare tante concause che mi facevano sentire impacciato, cosa che mi ha alla lunga reso iperanalitico e mi ha buttato in un vortice di pensieri negativi finendo per peggiorare le cose

Spoiler

Nel senso che vedevo le cose più grandi di quello che erano
L'irrazionalità mi ha portato più volte a pensare di essere diverso da tutti gli altri, di essere nato con un carattere debole, di essere geneticamente inferiore, che difficilmente una ragazza sceglierebbe me con tutti gli altri ragazzi che ci sono in giro, e se mai dovesse scegliermi poi mi tradirà con quello più fighetto e sfacciato e blablabla
Cose che ti fanno sentire male ma ti fanno perdere di vista le cose più importanti: se hai una casa, una famiglia, la possibilità di lavorare/studiare, hai l'acqua corrente in casa, hai un letto in cui dormire ehai degli amici che ti stanno vicino hai il 90% dei tuoi bisogni soddisfatti e lamentarti della tua vita è uno dei gesti più ingrati e irrispettosi che tu possa fare
Fine off topic, era solo per dire che non è stato un percorso rose e fiori anzi

Quindi alla fine si tratta di prendere più consapevolezza possibile riguardo il modo in cui pensi e in cui ti comporti.
É molto difficile, soprattutto se non hai qualcuno che sta facendo il tuo stesso percorso che ti faccia notare certe cose. 
Leggere aiuta molto in questo, ma tante cose le si capiscono solo sulla propria pelle magari dopo mesi di distanza, quando magari pensavi di averle già capite

6 ore fa, AmandaSlave ha scritto:

Te lo chiedo perché se ripetessi a me stessa di non essere una bella persona e di non avere qualità, diventerei la persona più sfigata e insicura del mondo. Perderei proprio la mia carta vincente.

Mh io non lo reputo assolutamente la mia carta vincente anzi, non sono nemmeno sicuro di averla questa qualità
Però non so per quale motivo mi sento osservato, sento di dover mantenere sempre una certa postura o espressione facciale, e questo si riflette (insieme ad altre cose) nel modo in cui cammino, parlo, sto in mezzo alla gente
Quindi sotto questo punto di vista, forse gettare via questa carta incerta per imparare a contare solo su cose come il mio carattere può magari essere utile a svilupparmi sotto questo punto di vista, dato che ho il carisma di una palla da ping pong
Se poi a ciò si aggiunge un aspetto sopra la media che possa essere notato, tanto meglio
 

Spoiler

(Non lo saprò mai, i pareri delle amiche non contano perchè sono di parte ahah)

 

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