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Quando spingere? Quando rinunciare?


Kagan

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Il 3/4/2020 alle 12:53 , Alexis2 ha scritto:

esiste una casisitica troppo ampia. Ci sono atti altruistici che fanno persino male a chi li compie. In questi casi l'atto madre non è una gratificazione personale, ma una gratificazione dell'altro. Che dici?

Dico che non è così, Alexis. 

Ho per l'appunto esposto l'atto più altruistico che un essere umano possa compiere, volontoriamente, a beneficio di altri esseri umani: il sacrificio. Questo per dimostrare che non esistono, appunto, azioni volontarie che abbiano una matrice diversa da una propria gratificazione personale, che poi può riversarsi o meno anche sul prossimo, ma è una conseguenza, non la ragione per cui quell'azione viene compiuta.

Sono quindi azioni al massimo egoisticamente funzionali, ma non altruistiche nel senso stretto di dare benificio al prossimo ma non a sè stessi, in primis.

Giustamente tu potrai obbiettare che una madre che si sacrifica per il proprio figlio stia compiendo un'azione altruistica che fa male a lei e beneficia il figlio, ma non è così, se analizzi bene quell'azione. La madre, sta semplicemente seguendo un impulso istintivo che la porta a preferire la propria morte ad una vita senza il figlio, che per lei, sarebbe molto più dolorosa dell'ipotesi stessa di sopravvivergli e affrontare il dolore che madre natura le ha elargito, selezionando certi comportamenti efficaci ed efficienti per la specie. Sta di fatto scegliendo una stituazione migliore per lei (morire e salvare il figlio) rispetto ad una che le procurerebbe più dolore e quindi più malessere (sopravvivere senza il figlio).

Non esiste al mondo azione volontaria che non abbia come fine primario quello di una gratificazione personale o comunque un beneficio proprio maggiore di quello che si avrebbe non facendo quella stessa azione.

Ed è importante che si sottolinei volontaria perchè azioni involontarie che vanno a beneficio del prossimo e non di chi compie l'azione, ce ne sono eccome, ma sono appunto indipendenti dalla volontà stessa del soggetto e quindi non hanno una matrice volontaria, semmai sono permeate dal caso.

Unica eccezione si potrebbe riscontrare nella stupidità o nell'ignoranza, ovvero tutte quelle persone che non sono in grado di concepire e comprendere una determinata situazione e che quindi potrebbero compiere azioni che le portano ad un lose per loro, e un un win per gli altri, o peggio ad un lose-lose per entrambi.

Queste, pur essendo azioni volontarie, nel senso stretto del termine, possono essere anche non definite come tali. Difatti, l'individuo, sta agendo senza coscienza di ciò che è il suo vantaggio e quindi compie un'azione che crede possa andare a suo vantaggio ma che in realtà lo penalizza, ma nella sua illusione, lui agisce sempre in proprio favore, pur sbagliandosi.

Insomma, chi dà il suo denaro per farsi predire il futuro, ad esempio, o chi ignora le meccaniche finanziarie e si fa truffare dalle banche, sta comunque agendo perchè crede in un win-win per entrambi, o al massimo in win per sè stesso e un lose per la controparte. Che poi il risultato sia diverso perchè o è stupido o è ignorante e non conosce ciò che sta facendo, non implica che lui non stia agendo in favore sempre di sè stesso.

Modificato da Human
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Riso soffiato
3 minuti fa, Human ha scritto:

Dico che non è così, Alexis. 

Ho per l'appunto esposto l'atto più altruistico che un essere umano possa compiere, volontoriamente, a beneficio di altri esseri umani: il sacrificio. Questo per dimostrare che non esistono, appunto, azioni volontarie che abbiano una matrice diversa da una propria gratificazione personale, che poi può riversarsi o meno anche sul prossimo, ma è una conseguenza, non la ragione per cui quell'azione viene compiuta.

Sono quindi azioni al massimo egoisticamente funzionali, ma non altruistiche nel senso stretto di dare benificio al prossimi ma non a sè stessi, in primis.

Giustamente tu potrai obbiettare che una madre che si sacrifica per il proprio figlio stia compiendo un'azione altruistica che fa male a lei e beneficia il figlio, ma non e così, se analizzi bene quell'azione. La madre, sta semplicemente seguendo un impulso istintivo che la porta a preferire la propria morte, ad una vita senza il figlio, che per lei, sarebbe molto più dolorosa dell'ipotesi stessa di sopravvivergli e affrontare il dolore che madre natura le ha elargito, seleziondo certi comportamenti efficaci ed efficienti per la specie. Sta di fatto scegliendo una stituazione migliore per lei (morire e salvare il figlio) rispetto ad una che le procurerebbe più dolore e quindi più malessere (sopravvivere senza il figlio).

Non esiste al mondo azione volontaria che non abbia come fine primario quello di una grtificazione personale o comunque un beneficio proprio maggiore di quello che si avrebbe non facendo quella stessa azione.

Ed è importante che si sottolinei volontaria perchè azioni involontarie che vanno a beneficio del prossimo e non di chi compie l'azione, ce ne sono eccome, ma sono appunto indipendenti dalla volontà stessa del soggetto e quindi non hanno una matrice volontaria, semmai sono permeate dal caso.

Unica eccezione si potrebbe riscontrare nella stupidità o nell'ignoranza, ovvero tutte quelle persone che non sono in grado di concepire e comprendere una determinate situazione e che quindi potrebbero compiere azioni che le portano ad un lose per loro, e un un win per gli altri.

Queste, pur essendo azioni volontarie, nel senso stretto del termine, possono essere anche non definite come tali. Difatti, l'individuo, sta agendo senza coscienza di ciò che è il suo vantaggio e quindi compie un'azione che crede possa andare a suo vantaggio ma che in realtà lo penalizza, ma nella sua illusione, lui agisce sempre in proprio favore, pur sbagliandosi.

Insomma, chi dà il suo denaro per farsi predire il futuro, ad esempio, o chi ignora le meccaniche finanziarie e si fa truffare dalle banche, sta comunque agendo perchè crede in un win-win per entrambi, o al massimo in win per sè stesso e un lose per la controparte. Che poi il risultato sia diverso perchè o è stupido o è ignorante e non conosce ciò che sta facendo, non implica che lui non stia agendo in favore sempre di sè stesso.

Interessante davvero questa tua riflessione. A mio parere è un riduttivismo psicologico della capacità del prossimo di fare bene altruistico in chiave antropologica. Però io ad esempio sono sempre stupito (e questo si rifà alla tua ipotesi) di vedere persone cieche darsi da fare per i ciechi. Persone che hanno perso bambini tragicamente aprire associazioni per prevenire quegli incidenti. Tumori vinti associazioni contro il fumo. Ebbene tutto questo non è altruismo. Sarei felice se un cieco aprisse un associazione per quelli sulla sedia a rotelle. È possibile che l'uomo prenda a cuore solo i suoi personali problemi incapace di vedere fuori dal suo orticello. Quello che può sembrare altruismo è egoismo in questi casi. Non vorrei essere andato in O. T. quindi passo e chiudo. 

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KeanB

Esempio: c'è una ragazza molto molto carina a cui ogni tanto scrivo, ma: 

- le scrivo sempre e solo io; 

- in chat parla e non parla, nel senso che avrà fatto una o massimo due domande, altrimenti non alimenta mai la conversazione;

- con tutta la buona volontà ed i miei tentativi di accendere la discussione, non posso ridurre tutto ad un interrogatorio, seppure mi impegni anche a lanciare frasi senza che siano necessariamente domande; 

Se proprio vogliamo vedere con il lumicino dei """segnali""" che probabilmente non valgono un cazzo, lei mi guarda tutte le storie su insta (è sempre una delle prime) e mette qualche like.

Può bastare questo punto a farmi insistere? Chiederle di uscire ora è inutile perché siamo in quarantena, però voglio dire...se non mi restituisce un minimo, nemmeno ho voglia di chiederle di uscire! Voi come vi comportereste? 

PS: se vogliamo ricollegarci alla discussione di prima, questa è una di quelle su cui salterei addosso

Modificato da KeanB
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Doom Head
2 hours ago, KeanB said:

Se proprio vogliamo vedere con il lumicino dei """segnali""" che probabilmente non valgono un cazzo, lei mi guarda tutte le storie su insta (è sempre una delle prime) e mette qualche like.

Te do na dritta: i like e le visualizzazioni delle storie vogliono dire tutto e niente.

C'è una tipa che mi mette sempre dei like e visualizza le mie storie da anni.

Durante l'ultimo capodanno, complice l'alcool, mi era saltato in testa di fare una cosa: le ho scritto in direct. Le ho scritto un "happy new year" (è una straniera) con tanto di emoticon festaiolo. Mi risponde dopo un po' con un "Thank you" e faccina sorridente.

A distanza di qualche giorno, mi sale la voglia di riscriverle e allora vedendo una sua storia ho colto la palla al balzo. Visualizza ma non risponde. Non demordo e ci riprovo dopo un paio di settimane... stesso risultato. Non c'è 2 senza 3 e quindi lo rifaccio dopo quasi un mese... Niente. Niente di niente. Non è interessata. Eppure continua a riempirmi di like e a guardare tutte le mie storie.

Ps: da come la stai descrivendo, la tipa sembra tutt'altro che interessata. Fossi in te non starei a perderci del tempo.

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KeanB

Questa parla e risponde, ma non mi chiede nulla o non fa niente per alimentare la discussione. Per togliersi ogni dubbio sarebbe da chiederle un caffè ma con questi chiari di luna non vedo come possa accettare. Voi chiedete di uscire a prescindere o comunque aspettate sempre di essere un minimo confident?

Comunque si, possono voler dire tutto o nulla. Non a caso l'ho messo tra mille virgolette. 

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40 minuti fa, KeanB ha scritto:

Questa parla e risponde, ma non mi chiede nulla o non fa niente per alimentare la discussione. Per togliersi ogni dubbio sarebbe da chiederle un caffè ma con questi chiari di luna non vedo come possa accettare. Voi chiedete di uscire a prescindere o comunque aspettate sempre di essere un minimo confident?

Comunque si, possono voler dire tutto o nulla. Non a caso l'ho messo tra mille virgolette. 

Da come dici molto probabilmente rifiuterà, però appena finisce sta quarantena un tentativo lo farei lo stesso, tanto cazzo hai da perdere?

Dal vivo almeno c'è una componente emotiva maggiore nel prendere i pali, ma in chat da perdere hai poco

Qualcuna l'ho portata a casa in questo modo, contro ogni pronostico

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KeanB

Vi posso portare un altro esempio pratico? C'è una hb8, anche 9. Una figa in sostanza. Me la scoperei? Assolutamente si. Eppure sono dieci giorni che mi fa DUE PALLE così nei discorsi, mi annoia, totalmente. Le chiedo una cosa e mi risponde con papiri di roba che non c'entra nulla o di cui non mi frega un cazzo che al massimo meritano risposte del tipo "Ah, wow! Bello!". 

Ora, visto che qui dentro va per la maggiore la tesi secondo cui una ragazza diventi interessante o meno solo dopo il sesso (io non ci arrivo a seguire questo concetto, più mi sforzo di trovare un nesso più non ci arrivo, ma forse è giusto che sia così), mi spiegate come dovrebbero cambiare e perché dovrebbero cambiare le cose con il sesso?

 

 

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13 minuti fa, KeanB ha scritto:

Vi posso portare un altro esempio pratico? C'è una hb8, anche 9. Una figa in sostanza. Me la scoperei? Assolutamente si. Eppure sono dieci giorni che mi fa DUE PALLE così nei discorsi, mi annoia, totalmente. Le chiedo una cosa e mi risponde con papiri di roba che non c'entra nulla o di cui non mi frega un cazzo che al massimo meritano risposte del tipo "Ah, wow! Bello!". 

Ora, visto che qui dentro va per la maggiore la tesi secondo cui una ragazza diventi interessante o meno solo dopo il sesso (io non ci arrivo a seguire questo concetto, più mi sforzo di trovare un nesso più non ci arrivo, ma forse è giusto che sia così), mi spiegate come dovrebbero cambiare e perché dovrebbero cambiare le cose con il sesso?

 

 

Intanto premessa:

molte volte ci lamentiamo del contenuto delle conversazioni con le tipe, ma io mi chiedo sempre prima di tutto siamo noi per primi in grado di girare la conversazione verso cose stimolanti e far si che anche la nostra interlocutrice sia messa nelle condizioni di "dare il meglio"?

Perche spesso ci si lamenta tanto quando magari anche noi non siamo tutta sta simpatia ecco.

Ora magari non è questo il caso ma prova a ragionare su sta cosa.

Per la seconda parte, nessuno dice che la tizia deve diventare interessante tipo per magia dopo il sesso.

Si è sempre invece detto che prima del sesso la tua premura principale dovrebbe essere farci sesso.

Dopo che ci hai fatto sesso se ci continui ad uscire puoi valutare a mente fredda meglio se può piacerti anche caratterialmente.

Ma lo si dice per una ragione opposta a quella che immagini tu.

Quando ci sono i tipi che prima di scopare idealizzano la tizia di turno e magari questa non è niente di che ma siccome vorrebbero farci sesso ma non riescono finiscono in oneitis.

Magari lei è una scassacoglioni bulletta rompipalle ma siccome non te la da la idealizzi (ti suona familiare?)

Ecco se la scopassi prima di idealizzarla non avresti una valutazione della persona sfalsata dalla realtà.

Ma quelle che ti fanno cadere i coglioni prima ancora di tutto e riescono ad abbassarti la voglia prima di averle portate a letto puoi anche lasciar perdere.

Ma se l'obbiettivo è il sesso almeno vai diretto cosi eviti di accorgerti troppo che sono delle ritardate mentali😉

Modificato da Orph
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KeanB
3 minuti fa, Orph ha scritto:

Intanto premessa:

molte volte ci lamentiamo del contenuto delle conversazioni con le tipe, ma io mi chiedo sempre prima di tutto siamo noi per primi in grado di girare la conversazione verso cose stimolanti e far si che anche la nostra interlocutrice sia messa nelle condizioni di "dare il meglio"?

Perche spesso ci si lamenta tanto quando magari anche noi non siamo tutta sta simpatia ecco.

Ora magari non è questo il caso ma prova a ragionare su sta cosa.

Per la seconda parte, nessuno dice che la tizia deve diventare interessante tipo per magia dopo il sesso.

Si è sempre invece detto che prima del sesso la tua premura principale dovrebbe essere farci sesso.

Dopo che ci hai fatto sesso se ci continui ad uscire puoi valutare a mente fredda meglio se può piacerti anche caraterialmente.

Ma lo si dice per una ragione opposta a quella che immagini tu.

Quando ci sono i tipi che prima di scopare idealizzano la tizia di turno e magari questa non è niente di che ma siccome vorrebbero farci sesso ma non riescono finiscono in oneitis.

Magari lei è una scassacoglioni bulletta rompipalle ma siccome non te la da la idealizzi (ti suona familiare?)

Ecco se la scopassi prima di idealizzarla non avresti una valutazione della persona sfalsata dalla realta.

Ma quelle che ti fanno cadere i coglioni prima ancora di tutto e riescono ad abbassarti la voglia prima di averle portate a letto puoi anche lasciar perdere.

Ma se l'obbiettivo è il sesso almeno vai diretto cosi eviti di accorgerti troppo che sono delle ritardate mentali😉

Grazie, risposta obiettiva direi, come sempre. Vediamo, continuerò a sentirla, quando la quarantena sarà agli sgoccioli proporrò un'uscita, magari le cose migliorano vedendosi. 

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KeanB
29 minuti fa, Orph ha scritto:

 

Ecco se la scopassi prima di idealizzarla non avresti una valutazione della persona sfalsata dalla realtà.

 

Ecco questo punto mi preme...ti posso chiedere come pensi che scopando qualcuna possa farti avere maggiore contatto con la realtà? Cioè, ti faccio un esempio:

conosco una, è simpaticissima, intelligente, alla mano, una donna di successo...poi me la scopo ed è una frana, perché magari ha fatto sesso poche volte in vita sua oppure perché per il sesso non è molto portata. Cosa di questo fa cambiare l'impressione mentale o l'attrazione mentale che avevamo maturato prima? O meglio, magari il sesso non ti fa cambiare idea sulla persona, ma perché dovrebbe portarmi con i piedi per terra riguardo ad una possibile idealizzazione. 

Lo so sono uno scassapalle...ma è perché veramente voglio capire il punto di vista degli altri, di chi è più esperto di me (magari anche a beneficio di altri). Grazie e scusa se ti rubo del tempo 😄 

Modificato da KeanB
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