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Quando spingere? Quando rinunciare?


Kagan

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Kean tu parli spesso al passato. Persino di una che ti piaceva dieci anni fa. Guarda che le cazzate e i comportamenti che non ci sono piaciuti li abbiamo tutti alle spalle. Secondo me dovresti 1) accettarti per come sei, perdonarti e andare avanti. (non é facile eh lo so) 2) ragionare nel presente. Che conta. Oggi se esci con una e ti piace e ti va di baciarla lo fai? Prova e mettiti in gioco. 

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KeanB
11 minuti fa, Alexis2 ha scritto:

Kean tu parli spesso al passato. Persino di una che ti piaceva dieci anni fa. Guarda che le cazzate e i comportamenti che non ci sono piaciuti li abbiamo tutti alle spalle. Secondo me dovresti 1) accettarti per come sei, perdonarti e andare avanti. (non é facile eh lo so) 2) ragionare nel presente. Che conta. Oggi se esci con una e ti piace e ti va di baciarla lo fai? Prova e mettiti in gioco. 

Si, vero. Ti stavo raccontando un po' il mio passato per darti un quadro della situazione, è servito pure a me. Chiaro che è oggi che mi devo mettere in gioco. E chiaramente oggi avrei voglia di baciare una ragazza che mi piace, la voglia c'è e c'è stata ultimamente, solo che non me la sono sentita. 

PS: proprio ora mi ha scritto una con cui uscii qualche mese fa, bella ragazzetta ma di una noia assurda, dopo due uscite senza farci nulla lasciai morire tutto. 

Modificato da KeanB
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3 minuti fa, KeanB ha scritto:

Si, vero. Ti stavo raccontando un po' il mio passato per darti un quadro della situazione

Ok grazie 😊

 

3 minuti fa, KeanB ha scritto:

E chiaramente oggi avrei voglia di baciare una ragazza che mi piace, la voglia c'è e c'è stata ultimamente

E questo é un bene

 

4 minuti fa, KeanB ha scritto:

solo che non me la sono sentita. 

Parli della situazione con la tua collega o di un'altra? 

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KeanB
13 minuti fa, Alexis2 ha scritto:

Parli della situazione con la tua collega o di un'altra? 

Con la mia collega, le occasioni ci sono state e ci ho anche provato, una volta con decisione ma in pubblico e un'altra a modo mio. O non ha voluto o non ha capito. Comunque, spero di aver messo la freccia finalmente. Devo dire che questi giorni sono in contatto con quattro o cinque ragazze, prima magari manco ci avrei pensato. Anche solo parlare e migliorare nel chat game mi fa bene, magari ci scappa pure un'uscita con una di loro. Vedremo. 

Modificato da KeanB
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Il 1/4/2020 alle 17:57 , Alexis2 ha scritto:

Secondo me stai agendo in funzione tua anche adesso. Non ti stai comportando così per gli altri, ma per te. Perché vuoi uscire con più ragazze o scopartele o vederne anche solo una. Ma per TE. Non per loro

Hai frainteso ciò che ho scritto, e forse la colpa è della mia esposizione.

È ovvio che ogni azione, che sia animale o umana e che sia anche volontaria ha come scopo ultimo la gratificazione di sè stessi. Se difatti esaminiamo oggettivamente un atto altruistico c'è sempre una gratificazione personale che porta appunto un soggetto ad aiutare gli altri, ma l'atto madre è pur sempre una gratificazione personale e quindi un atto egoistico, fatto per sè stessi. Senza il piacere personale di aiutare gli altri, non esisterebbe nessun atto altruistico, rendendo difatti l'altruismo, una forma di egoismo.

Questo vale per tutto, anche nei casi più estremi. Pensa ad esempio ad una madre che si sacrifica per il proprio figlio, sta scegliendo il male minore per sè stessa: sopravvivere al figlio gli darebbe più dolore che sacrificarsi per lui e quindi di per sè, sta sempre scegliendo in funzione del suo benessere, non di quello del figlio, che è semplicemente una conseguenza evolutiva funzionale alla sua scelta.

Si può quindi solo fare una distinzione tra i diversi stati di egoismo, ovvero uno funzionale al prossimo e uno funzionale solo a sè stessi. 

L'egoismo non funzionale corrisponde ad azioni: win-lose; là dove il soggetto che compie l'azione avvantaggia solo sè stesso e reca danno o e neutrale nei confronti di altri.

L'egoismo funzionale, invece, corrisponde ad azioni: win-win; tipiche ad esempio di azioni altruistiche, in cui il soggetto porta sia beneficio a sè stesso che al prossimo.

Quindi, perchè allora ho scritto che lui agisce in funzione di lei?

Perchè non sto disquisendo di filosfia ma di un atteggiamento seduttivo non efficace e non efficiente.

Questo avviene quando un uomo agisce in uno stato di gratificazione nei confronti di una donna e di una perdita personale al fine di raggiungere uno scopo (la sua fica) che però non avverrà mai.

Ovvero tante piccole azioni in cui si sopprime il proprio "io" gratificando lei, per arrivare alla possibilita di scoparla, anche se questo proprio per quel comportamento, non avverà mai, nella maggioranza dei casi.

Quindi, agire in funzione di lei, non è da intendersi come azione non-egoistica ma come un'azione non funzionale a sè stessi per lo scopo che si vuole raggiungere, ottenendo invece un'azione: lose-lose, o se proprio si vuole essere ottimisti: lose-win, dove il primo termine è l'uomo che compie quelle azioni.

In poche parole un comportamento paradossale in cui si compiono azioni che danneggiano sè stessi e i propri principi al fine di raggiungere uno scopo che non si raggiungerà, proprio perchè abbia fatto determinate azioni.

Quindi, un atteggiamento non in funzione di sè stessi, non come pensiero astratto ma nella pratica.

 

Il 1/4/2020 alle 18:08 , Red Eyes ha scritto:

Dal tuo punto di vista, cosa intendi per valore esattamente? 

Valore è tutto ciò che un individuo ha, produce o genera e che porta benessere nella vita di una singola persona o in una moltitudine di persone.

Quindi valore è qualcosa di soggettivo, benchè ci siano valori più o meno oggettivi a seconda di quanto quel benessere "donato" sia recepito come tale da più o meno persone.

La bellezza, la ricchezza, un'indole imperturbabile, proattiva e adattiva, ad esempio, possono essere considerati valori quasi oggettivi, perchè la maggioranza dei Sapiens li riconoscono come tali perchè apportano gratificazione e migliorano le loro vite.

Avere accanto una ragazza bella che ti scopi è un fattore postivo per praticamente ogni maschio, così come avere tra le proprie conoscenze persone ricche che volendo possono darti una mano nel momento del bisogno o farti provare esperienze che non puoi permetterti è un valore per praticamente ogni essere umano, lo stesso si può dire di una persona che non si fa abbattere dalle difficoltà e ha le palle di affrontare ogni cosa gli capiti davanti senza perdersi d'animo e adattandosi.

Poi esistono valori molto soggettivi che sono considerati tali solo da alcune nicchie di persone. Pensa ad esempio ad un uomo che abbia delle conoscenze di musica e incontri una ragazza che sia patita di musica, o un fotografo che incontri una ragazza che vuole fare la modella o abbia una passione per quell'ambito. Di esempi se ne possono fare molti e ancora più specifici. Sono quei valori che migliorano la vita di alcune persone perchè la presenza di quella persona migliora un ambito della loro vita, migliorandola in generale. Portano quindi valore.

E collegandomi alla precisazione esposta ad Alexis, poco sopra, ogni essere umano agisce egoisticamente e quindi ricerca persone che migliorino il loro stato di benessere e la loro vita, non persone che l'affossino.

In seduzione, vale lo stesso principio.

Sia i valori oggettivi che quelli soggettivi, portano possono portare valore alla persona che compie determinate azioni in funzione di sedurre e quindi, determinano il risultato delle azioni che essa compie.

Naturalmente tali valori possono essere espressi in modo efficace o utilizzati di merda, di modo che quel valore non diventi più qualcosa di funzionale alla seduzione.

È importante però capire che tutti abbiamo un valore, più o meno alto, più o meno oggettivo, che possiamo "sfruttare" per agire in modo "win-win" nelle relazioni e nel sesso, apportando valore nelle nostre vite e in quelle di altri.

Ed è importante anche capire che il valore può essere ampliato e aumentato nel tempo, con tutti i limiti concessi naturalmente dalla propria predisposizione genetica, carattere, indole e volontà.

Insomma...

Se continui a scriverle e non hai nulla per apportare valore alla sua vita, è facile che passi per bisognoso, quando smette di risponderti.

Se sei bello e ricco, succederà difficilmente, ma succederà difficilmente anche se sei un fotografo molto abile e lei aspira a farsi un servizio da mettere su Facebook, o magari ti sei dimostrato un tipo con le palle e che non dà minimamente l'idea di fregarsene dei suoi "no" o in generale della diarrea verbale che sprigiona in chat.

Dipende, valori oggettivi e soggettivi, situazioni, campi operativi.

Toriamo là, c'è una dinamica infinita nel campo della seduzione e nessuna regola fissa, neanche di valore.

Certo è che più valore hai e più questo è considerato oggettivo, e più avrai vita facile, ma si può sempre e comunque strappare un po' di bellezza alla vita.

E perchè no... sentirle gemere mentre le sbatti a novanta, mentre un tipo che ha altissimo valore ha la testa talmente fottuta che sta ancora là a domandarsi quale regola o canned usare per attrarla.

Azzannate, sbranatela sta cazzo di vita.

È un consiglio generale.

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KeanB
7 ore fa, Human ha scritto:

KeanB, tu non devi cambiare.

Al mondo esistono uomini che non hanno una vita sessuale soddisfacente e centinaia di migliaia di uomini, che invece, ce l'hanno.

Tra tutti coloro che hanno una vita sessuale soddisfacente ci sono tantissime tipologie di uomini diversi, ognuno con il suo carattere e i suoi comportamenti in un'eterogeneità molto spiccata tra le specializzazioni alla sopravvivenza e alla sfera sessuale. Ognuno porta valore al mondo e alle persone a suo modo, nei modi che più si addicano al proprio essere e ognuno di loro riesce ad avere una vita sessuale che soddisfi il proprio essere.

Perchè allora tu non riesci, pur dicendomi che sei te stesso e quindi rispettando il tuo essere?

Ti faccio una domanda: hai mai pensato perchè si tende a non influenzare troppo i comportamenti degli animali selvatici, quando li si aiutano, e la scienza suggerisce di non intromettersi nell'ordine naturale del loro stato selvaggio? Ancora meglio: Hai mai riflettutto sul fatto che se si alleva un animale selvatico in cattività, per lunghi tempi, diventerà quasi impossibile riportarlo in natura e farlo sopravvivere, a meno che non abbia un fortissimo istinto?

Ecco, se prendessi uno di quegli animali selvatici e lo mettessi in natura, magari un predatore, e lo vedessi ritornare verso chi l'ha accudito per mangiare dalla ciotola qualche pezzo di carne, fornitogli gentilmente, invece di cacciare perchè non gli riesce o fallisce nel farlo, non diresti che si sta comportando esattamente come è il suo essere?

Certo che sì. Quello che è, quello che siamo, è frutto di ciò che è il nostro istinto e di ciò che viviamo durante la vita.

Il problema? Il problema è che ciò che viviamo durante la vita può essere composto dà eventi o situazioni, generalizziamo in "input", sbagliati, che possono far evolvere il nostro essere in modo "errato" o meglio lo nascondono. Esattamente come con un animale in cattività.

Se tu non scopi pur comportandoti come sei, non è perchè il tuo essere fa schifo, ma perchè il tuo essere è edulcorato da tutta una serie di adozioni comportamentali esterne che ti fanno propendere verso dei comportamenti errati e che non ti fanno esprimere pienamente.

Se sei qua, oggi, è perchè i tuoi geni sono stati selezionati per milioni di anni, e quindi hai tutte le caratteristiche per poter avere una vita sessuale soddisfacente al netto del campo operativo in continuo mutamento.

Quello che bisogna fare è destrutturare tutto il superfluo e capire qual è il vero "Io istintivo" di Kean B, la tua essenza predatoria nel mondo e con le fighe.

Poi quell'essenza si potrà incastrare più o meno con un tot di tipoligie di femmine, e quindi dovrai concepire qual è il tuo territorio, qual è il tuo target, considerando che l'ambiente cambia in continuazione così come il campo operativo. Ti sarà quindi chiesto di "evolverti" e adattarti mano a mano che ciò avverrà. Questo comporterà purtroppo il rischio di perdere una fetta delle tue ragazze target ma anche la possibilità di aprire altre possibilità di caccia.

Il tutto nei limiti previsti da ciò che sei e dalla tua volontà di raggiungere quei limiti e magari stravolgerli anche.

Non siamo tutti uguali, ma tra l'essere la peggiore versione di sè stesso deturpato da anni e anni di "input" errati o essere la migliore versione di sè stesso, fa tutta la differenza del mondo.

Non devi sforzarti di essere nulla di ciò che non sei, semmai devi togliere tutto ciò che c'è di superfluo e che limita ed ingabbia ciò che sei realmente.

...inizia a domandarti davvero alcune cose:

• Perchè hai voglia di baciarla al quarto appuntamento e non prima? Non hai veramente voglia o hai solo "timore" del rifiuto e cerchi di spingere solo quando la vedi veramente presa e sei sicuro che potrebbe starci?

• Perchè hai voglia di farci sesso solo al sesto appuntamento? Non hai veramente voglia di farlo prima o ancora una volta sono sovrastrutture e paure a guidarti?

• Ti scendono davvero quando non rispondono oppure è solo il "timore" nel sentire che potrebbero non essere interessate, e quindi subentra l'insicurezza e preferisci arretrare piuttosto che rischiare e giocartela?

Nel caso siano "timori" o sovrastrutture, hai trovato la risposta. Nel caso non lo siano, allora delineerai meglio il tuo target e con quelle andrai a colpo sicuro; magari una ragazza con cui sia interessante parlare, o una che appunto si bagna nell'essere baciata o scopata con calma, quasi selezionata minuziosamenre.

Ma dubito che non siano sovrasteutture. Perchè un maschio difficilmente non ha voglia di baciare e fare sesso con una donna con cui esce e quindi gli piace, e non ha senso rimpiangere la scopata con una donna che non ti attrae più perchè ti scende, tirandosela. Parliamoci chiaro: Ci esci, la vuoi, la desideri, perchè dovresti baciarla o scoparla dopo? È solo timore di fallire, seghe mentali. E parliamoci chiaro: A me quando non rispondono e se la tirano, mi scendono, e non voglio più farmele perchè quella è la mia indole. Ma tu, perchè pensi al fatto che comportandoti diversamente potresti magari scoparle? Perchè ancora ti piacciono! Non ti sono scese, semplicemente sono le tue sovrastrutture che ti mettono in allarme e ti fanno indietreggiare.

Sia chiaro, non pretendo di essere infallibile nel valutare uomini e donne, specialmente in un forum, ma trovo difficile credere che quella sia la tua vera essenza, il tuo vero essere imprigionato in mille sovrastrutture e incapace quindi di liberarsi veramente.

Io penso che KeanB sia qualcos'altro da questo e che sia imprigionato sotto tutte queste sovrastrutture talmente radicate da far pensare che siano essere.

E per liberalo non devi aggiungere altri comportamenti del cazzo e non tuoi, ma semmai devi scolpire, togliere.

È come fossi una statua nascosta da anni e anni di cagate di piccione da parte di un mondo che continua a cagarti addosso. E tu pensi realmente che quella cosa lì sia "tu", ma tu sei là sotto. E non puoi prendere altra merda e gettartela in faccia, adottando comportamenti preconfezionati, regole stabilite da altri e non tue, per sperare di strappare qualcosa al mondo, devi togliere, devi scolpire, devi far affiorare l'istinto, il tuo cazzo di istinto.

E questo è un processo che richiede tempo, ed è sempre più facile prendere un manualetto e leggere regole preconfezionate, lineari, quasi matematiche, in un campo dove la logica e la linearità non esiste, e soprattutto la cosa sempre giusta non esiste, ma anzi, bisogna sempre saper adattarsi, improvvisare e non essere robot da rimorchio anche detto Pua!

Ho visto troppi ragazzi rovinarsi con certa roba e magari scopare qualcuna ogni tanto, senza capire che non c'era nessun merito in quei manuali ma ci sarebbe stata ugualmente. Ma quello bastava per tramutarsi in un bias di conferma e farli diventare automi che poi trovavano quella che davvero gli piaceva e li faceva morire, ma non sapevano minimamente come prendersela. E le regole a volte funzionavano (pochissime) a volte no (tante), e intanto si era sempre meno umani, sempre più robot da rimorchio. 

Qualcuno poi capiva a furia di dirglielo e batterci la testa, e allora si decideva a lavorare su sè stesso, cosa che non richiedeva una lettura di un manuale o delle regole, ma scalpello e colpi decisi, giorno dopo giorno.

Alcuni di loro ora guardano i manuali e sorridono.

Un po' come me quando leggo soluzioni semplici, rigide e preconfezionate per teatri operativi complessi, mutabili e dinamici come le relazioni e il sesso.

E accade la magia...

Qualcuno consiglia ancora di non fare regali, di non pagare la cena, di non contattarle se non ti rispondono, di non dire "ti amo" o un semplice "mi manchi", perchè altrimenti sei zerbino, sottomesso e blablablabla...

Altri, tirano fuori nel tempo il loro istinto e lo allenano con l'esperienze e si trovano a fare ffm dopo aver fatto tutte queste cose, o non averle fatte affatto...

Il sesso e l'amore è anarchia pura e puoi farti guidare solo dall'istinto e dall'esperienza, non dalle regoline, appunto.

E se l'istinto lo hai subbissato sotto strati e strati di diarre verbale esterna, allora conviene tirarlo fuori assieme al tuo vero essere, perchè magari sarà più faticoso, anzi lo sarà sicuramente di più che leggere regole prefissate e lineari, ma garantisco che ne vale la pena di rassomigliare sempre più a sè stessi.

 

E questo penso che risponda anche al tuo quesito @Dr_Epic69, se dire o non dire "Mi manchi".

Io amo dirlo, quando mi viene, è una sensazione sublime che mi gratifica e nessuna mi ha mai considerato sottomesso, anzi, mi dicono che gli brucia il pancino quando me lo sentono dire.

Dipende tutto da quanto ho enunciato in questo post.

 

 

 

 

 

Una versione, quella che mi hai dato, indubbiamente obiettiva e realistica. Un comportamento non va stravolto, va limato e migliorato, "aggiornato", come fosse un software che non è al passo con i tempi e con la tecnologia. Ma non voglio utilizzare quanto detto come scusa o per nascondermi ancora di più, assolutamente. Quantomeno però "modella" delle attitudini al mio essere, non stravolge completamente la mia persona. Seppur eliminare le sovrastrutture ed i timori comporta un cambiamento e quindi una forzatura, e che forzatura, per me. Ma è una forzatura che serve a far emergere la mia parte istintiva. Sarà difficile, lo ammetto, perché ripeto: non sono un tipo fissato con la figa. Ho tanti interessi, stasera ad esempio, invece di rispondere ad una tipa che già vuole portarmi a cena, pensavo a suonare il pianoforte. Le rispondevo ogni tre o quattro ore, infatti è andata a letto 🙂 . Chiaramente nelll'ultimo periodo ho sentito fortemente l'esigenza non dico di andare al passo degli altri, ma di avvicinarmi. A me nella vita piace arrivare, in qualunque campo (ovviamente non a tutti i costi, quello no). E' come se mi fossi svegliato e avessi pensato "Oh, ma che cazzo sto facendo? Non devo fare qualcosa anche qui?". Però è dura, perché ho perso troppo terreno e mi sento ingabbiato da sovrastrutture, appunto.  

Grazie @Human 

Modificato da KeanB
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15 ore fa, Human ha scritto:

ma l'atto madre è pur sempre una gratificazione personale e quindi un atto egoistico, fatto per sè stessi.

esiste una casisitica troppo ampia. Ci sono atti altruistici che fanno persino male a chi li compie. In questi casi l'atto madre non è una gratificazione personale, ma una gratificazione dell'altro. Che dici?

 

16 ore fa, Human ha scritto:

Questo avviene quando un uomo agisce in uno stato di gratificazione nei confronti di una donna e di una perdita personale al fine di raggiungere uno scopo (la sua fica) che però non avverrà mai.

Questo è chiaro, tu intendevi che agiva per se stesso ma non in maniera funzionale a sè

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Il 1/4/2020 alle 00:12 , KeanB ha scritto:

Sei riuscito a provarci 8 volte senza apparire morto di figa? Posso chiederti come si è sviluppata questa cosa? Lei ovviamente penso ti mostrasse costantemente interesse e non rifiutasse mai un tuo invito ad uscire, perché altrimenti non mi spiego come ci si possa provare 8 volte senza inzerbinirsi.

Io la penso in modo semplice: Se una ragazza esce con me oltre al primo appuntamento è perchè almeno un po' le piaccio. Quindi stare a pensare cosa fare, come farlo e perchè farlo è una perdita di tempo.

Volevo baciarla? Bene, ci ho provato tot volte... Ci sono riuscito? All'appuntamento successivo. 

Non mi faccio problemi sul momento o altro, quando "sento" la cosa, la faccio. 

Ricordati che il tempo è la cosa che ha più valore a questo mondo, se una ragazza investe tempo ed energie per stare con te è perchè vuole qualcosa in cambio, che possono essere sesso, soldi o validazione. In base al prezzo che sei disposto a pagare agisci. 

Tu vuoi sesso? Bene, trovati una donna che vuole sesso.
Vuoi amore e coccole? Trovati una fidanzata.
Sei masochista che ama la friendzone? Cerca una ragazza con un grande bisogno di validazione.
Se hai abbastanza soldi puoi ottenere praticamente tutto senza fare niente.

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12 ore fa, Kal-El ha scritto:

Non mi faccio problemi sul momento o altro, quando "sento" la cosa, la faccio. 

Tutto giusto, ma se parti da una base personale già consapevole.

Dove il tuo sentire è allineato al reale. 

Allora la frase quando "sento" una cosa, la faccio.

Ma occhio che se applicata ad un caso tipo @KeanB il quando "sento" porterà probabilmente ad una lentezza esagerata nelle azioni, proprio perchè quel "sento" non è connesso con i suoi reali desideri e bisogni.

Insomma c'è prima da "scrostare" la superficie condizionata da questi anni di "cattive abitudini".

Poi una volta ripulito chiaro che funziona cosi.

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