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Finita dopo 5 anni a 500 chilometri.


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1 minuto fa, Undertone ha scritto:

D'accordo sul fatto che se non avessi interrotto il freeze ora starei più sereno...
ma lei... cosa cazzo vuole?

 

Minchia, ancora stai a chiederti cosa vuole? Ancora?

 

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Matteocorvetto1987

Secondo me voleva giusto capire se te eri ancora li ad aspettare.

Quanto è durato il freeze?

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Undertone
19 minutes ago, Matteocorvetto1987 said:

Secondo me voleva giusto capire se te eri ancora li ad aspettare.

Quanto è durato il freeze?

40 giorni. Mai risposto a messaggi e telefonate.

Ho ceduto quando mi ha mandato un messaggio in cui mi diceva che il padre stava male (oltre al solito nonsense). Rimessa in freeze.

Tempo 3 giorni e scrive a mia madre.

Cosa penso? Bestemmie, solo tante bestemmie.

 

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Bloccala.

Ora magari dirai "è infantile, il mio orgoglio bla bla bla" ma non importa, se una cosa ti fa stare male la togli e basta.

A tua madre chiedi di non rimetterti in mezzo e se lei le scrive di lasciar perdere.

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Undertone
1 hour ago, Improve Your Skill said:

Bloccala.

Ora magari dirai "è infantile, il mio orgoglio bla bla bla" ma non importa, se una cosa ti fa stare male la togli e basta.

A tua madre chiedi di non rimetterti in mezzo e se lei le scrive di lasciar perdere.


Nono. Non è infantile... si chiama sopravvivenza.
Ed è il metodo che ho utilizzato per tenere 40 giorni di freeze.
Bloccata su tutti i social, whatsapp, cancellato il numero dalla rubrica.

La cosa che mi sta sul cazzo parecchio è che fino a quindici giorni fa - durante il freeze - ogni volta che mi scriveva godevo nel non risponderle.
Mi faceva stare bene e mi sentivo forte.

Ora - anche se so che il freeze è la via da percorrere per stare bene con me stesso - c'è un dannato angolo del mio cervello che spera che un giorno ci ritroveremo.
Odio questa cosa. Ma non ho voglia di fare il maschio alpha del cazzo che nega la realtà a se stesso.

 

 

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  • 3 mesi dopo...
Undertone


Passati 4 mesi dal mio ultimo aggiornamento.

Ho continuato il freeze, concentrandomi sul lavoro che sta andando davvero benissimo e frequentando senza impegno altre tipe.
Non ho voglia di scoparle, sono in una fase in cui mi basta sapere di poterlo fare. C'è stato un momento in cui sentivo la necessità di farmi qualsiasi cosa che si muovesse (entro ovviamnente determinati canoni estetici e culturali) per provare a curare quello che è essenzialmente un ego ferito, mentre ora credo di avere più equilibrio. Non è un momento per investire sentimentalmente, non ne ho voglia e non credo ne avrei la forza. Mi godo le soddisfazioni sul lavoro, le serate con gli amici e le tipe che provano a flirtare con me. Magari esco con una bella figa per mostrarla in giro. Infantile? Probabile. Ma è un'iniezione di ego.

Comunque tornano.

In maniera incoerente, poco chiara, irrisolta. Dimostrando di non essere cambiate di una virgola. Forzandoti a ricordarti della loro esistenza con un follow su instagram, in modo da incassare una reazione scomposta. Perché - sia chiaro - 5 anni sono difficili da dimenticare e dopo 7 mesi credo sia normale ci sia ancora del rancore quando si viene stuzzicati.

Poi partono con messaggi chilometrici, confusi, in cui dicono di non stare bene e di non sapere cosa vogliono dalla vita, di pensare ogni giorno a te, di non riuscire ad accettare la voragine che è stata scavata con il silenzio al puro scopo di sopravvivere ed andare avanti. Sperano che avrai anche tu voglia di vederle, ti dicono che sei la persona più importante della loro vita, più importante della famiglia stessa, però non si compromettono e non muovono il culo. Non rischiano. Probabilmente perché non sanno quello che vogliono.

Essere lasciati è meglio che lasciare.

Perché in questo c'è la molla che ti spinge a cambiare, a migliorarti e a dimostrare a tutto e a tutti che - cavoli - puoi prendere qualsiasi colpo, ma nulla ti terrà al tappeto. Passato lo stordimento le ginocchia schricchiolano ma tengono ancora e si è pronti a tornare in piedi. Pieni di forza, orgoglio e della consapevolezza di essere duri come il marmo.

Ma è sempre difficile. E non sai come reagire quando alla summa della loro irrazionalità ti chiedono - quando una storia è ormai finita da 7 mesi - di non "chiudere una storia così importante in questo modo".

Mi è pesato farlo ma ho sentito la necessità di rispondere.

Il nostro passato condiviso per me è una porta chiusa. Posso solo dirti che è totalmente inutile tentare di strisciare sotto una porta chiusa.
Le porte chiuse al massimo si sfondano, prendendosi il rischio di scoprire cosa c'è in quella stanza.

ACTA, NON VERBA.
 

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Entropia

Non ho capito però se non ti interessa più. Il tuo messaggio è un invito ad agire, a fare qualcosa dì concreto e non limitarsi alle parole. La porta è chiusa ma...tu cosa vuoi e cosa faresti nel caso passasse all’azione?

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Undertone
4 minutes ago, Entropia said:

Non ho capito però se non ti interessa più. Il tuo messaggio è un invito ad agire, a fare qualcosa dì concreto e non limitarsi alle parole. La porta è chiusa ma...tu cosa vuoi e cosa faresti nel caso passasse all’azione?

Quello di cui parli è proprio il mio punto debole, nel senso che denota il fatto che non mi sia indifferente. Altrimenti non avrei assolutamente preso in considerazione i suoi messaggi e non mi sarebbero girati i coglioni per la sua necessità di ricordarmi la sua esistenza.

Non credo passerà all'azione e mi porrò il problema quando e se accadrà.

Allo stesso tempo però ho la consapevolezza che lei da quando mi ha lasciato non è cambiata di una virgola. Ancora insicura, ancora dipendente dalla mia figura ma con nessuna certezza su quello che vuole fare della propria vita. Una bomba ad orologeria. Con una persona così è impensabile costruire qualcosa di solido.

La cosa migliore che potrebbe capitare?

Svegliarmi una mattina e accorgermi di essere arrivato all'indifferenza. Solo a quel punto potrei fare un passo verso di lei per riconoscere il bene che ci siamo voluti e quello che ci siamo dati. Perché è stato un rapporto viscerale in cui c'è sempre stato rispetto e correttezza. Ma per arrivare a questo non bastano 7 mesi... Servono anni.

 

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  • 4 mesi dopo...
Undertone


Ci sono stati degli sviluppi.

Negli ultimi mesi ho continuato ad ignorarla e a non cercarla in nessun modo. Ogni tanto il pensiero naturalmente tornava a lei ma vivevo il tutto con il filtro "non è il momento, magari tra 5 anni ci si incrocerà ancora".

Lei al contrario ha iniziato a cercarmi sempre con più insistenza. Messaggi fiume su Whatsapp per comunicare il suo malessere in relazione alla nostra totale estraneità, fino a picchi melodrammatici incredibili in cui - ad esempio - immagina di morire senza rivedermi. Continuo ad essere l'uomo più importante della sua vita e tutto il resto. Per riaprire la comunicazione ha utilizzato le scuse più disparate:

a) Le mie condizioni di salute (sono stato in pronto soccorso un giorno mesi fa)
Questo è uno dei suoi cavalli di battaglia. È arrivata con il supporto della madre (che medico non è) a ipotizzare fantasiose diagnosi.
Io sto benissimo! (Mi gratto)

b) suoi cambiamenti di vita
Una volta il lavoro, una volta il nuovo lavoro, una volta... stograncazzo.

Nell'ultimo contatto via chat ha ammesso che non riesce ad andare avanti senza avere il mio perdono e non riesce ad andare avanti senza sapere che io stia bene.
Posto che il mio perdono e la mia totale assenza di rancore glieli ho comunicati almeno una decina di volte e che la sua verbalizzazione aderisce perfettamente al comportamento della ex che ti ha mollato, un elemento di novità c'è:

Mi ha chiesto di incontrarmi. Più precisamente mi ha chiesto se può venire a trovarmi, sparandosi circa 5 ore di treno.


Non so sinceramente come comportarmi.
Le voglio bene, parecchio bene. Ma ho anche maturato la convinzione che lei debba crescere e fare le sue esperienze. Potevamo essere forse una di quelle coppie che durano una vita in cui gli opposti si attraggono (e lo siamo stati per 5 anni) però sento che questo non è il momento. Io sono cambiato e sto andando avanti, lei è rimasta dove l'ho lasciata. Perennemente in preda a dubbi, incertezze e incapacità di vivere la vità serenamente.

Ho paura però che accettare di incontrarla possa riaprire delle cicatrici.
Da un lato sento il rischio, dall'altro mi dispiace sinceramente per come sta e fatico a non dare seguito alle sue richieste di aiuto.
Per carità, forse vorrei anche scoparla.
Ma si sta un attimo a rientrare nel loop di merda in cui ero.
Perché rischiare?





 

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Richelieu
2 ore fa, Undertone ha scritto:


Ci sono stati degli sviluppi.

Negli ultimi mesi ho continuato ad ignorarla e a non cercarla in nessun modo. Ogni tanto il pensiero naturalmente tornava a lei ma vivevo il tutto con il filtro "non è il momento, magari tra 5 anni ci si incrocerà ancora".

Lei al contrario ha iniziato a cercarmi sempre con più insistenza. Messaggi fiume su Whatsapp per comunicare il suo malessere in relazione alla nostra totale estraneità, fino a picchi melodrammatici incredibili in cui - ad esempio - immagina di morire senza rivedermi. Continuo ad essere l'uomo più importante della sua vita e tutto il resto. Per riaprire la comunicazione ha utilizzato le scuse più disparate:

a) Le mie condizioni di salute (sono stato in pronto soccorso un giorno mesi fa)
Questo è uno dei suoi cavalli di battaglia. È arrivata con il supporto della madre (che medico non è) a ipotizzare fantasiose diagnosi.
Io sto benissimo! (Mi gratto)

b) suoi cambiamenti di vita
Una volta il lavoro, una volta il nuovo lavoro, una volta... stograncazzo.

Nell'ultimo contatto via chat ha ammesso che non riesce ad andare avanti senza avere il mio perdono e non riesce ad andare avanti senza sapere che io stia bene.
Posto che il mio perdono e la mia totale assenza di rancore glieli ho comunicati almeno una decina di volte e che la sua verbalizzazione aderisce perfettamente al comportamento della ex che ti ha mollato, un elemento di novità c'è:

Mi ha chiesto di incontrarmi. Più precisamente mi ha chiesto se può venire a trovarmi, sparandosi circa 5 ore di treno.


Non so sinceramente come comportarmi.
Le voglio bene, parecchio bene. Ma ho anche maturato la convinzione che lei debba crescere e fare le sue esperienze. Potevamo essere forse una di quelle coppie che durano una vita in cui gli opposti si attraggono (e lo siamo stati per 5 anni) però sento che questo non è il momento. Io sono cambiato e sto andando avanti, lei è rimasta dove l'ho lasciata. Perennemente in preda a dubbi, incertezze e incapacità di vivere la vità serenamente.

Ho paura però che accettare di incontrarla possa riaprire delle cicatrici.
Da un lato sento il rischio, dall'altro mi dispiace sinceramente per come sta e fatico a non dare seguito alle sue richieste di aiuto.
Per carità, forse vorrei anche scoparla.
Ma si sta un attimo a rientrare nel loop di merda in cui ero.
Perché rischiare?





 

Come è andata a finire?

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