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Attacchi di panico e dipendenza affettiva


Turzioboa

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Turzioboa

Ciao ragazzi, ho 25 anni, e da quando ne ho 19 soffro di attacchi di panico. Negli anni ho provato psicoanalisi, farmaci, comportamentale, ma nulla è riuscito a risolvere questo problema. Sono un ragazzo che piace molto alle donne e non ho mai avuto problemi a relazionarmi con loro, ma questi attacchi d'ansia mi hanno impedito di godermi la vita come voglio. Ho finito l'università in più di 5 anni (mi sono laureato un mese fa) principalmente per la mia difficoltà a seguire lezioni (attacchi di panico da fuorisede, vi assicuro che sono orribili). Detto ciò, ora ho finito e non so cosa ben fare della mia vita. Sono combattuto, tra il vivere i miei sogni e la difficoltà nel realizzarli. Sono inoltre fidanzato con una ragazza a distanza, da circa 2 anni, che mi ha dimostrato tanto tanto amore e mi è stata vicino in momenti difficili quali ansia e malattia dei miei genitori (cancro di mio padre), ma per la quale da un lato non ho un'attrazione mentale e fisica totale, dall'altro mi ha fatto iper-ingelosire dopo una serata in discoteca passata con amiche risalente a marzo. Questa serata mi ossessiona, e passano nella mia testa i flash delle foto che un tipo che ci ha provato con lei quella sera ha pubblicato come storie su instagram (era un amico della sua amica). In queste foto abbracciava lei e una sua amica e in un video le si avvicinava per ballarci vicino. Lei sono mesi che giura e spergiura di non aver fatto niente, ma io non riesco a crederle, e mi lacera la lotta tra la dipendenza affettiva che ho nei suoi confronti e la voglia di staccarmi e da lei anche per questo motivo. Senza considerare che marzo è il periodo in cui mio padre ha finito la chemio, dopo 6 mesi passati da me a casa sacrificando gli studi (che poi sono comunque riuscito a finire) ovviamente per la mia famiglia. Quell'evento mi ha destabilizzato, e ho paura che però in ogni relazione io finisca così. Oggi è lei, domani sarà un'altra, che magari flirterà in un pub o in una serata, o ci sarà il collega che le scrive spesso, o il capo che fa delle avance. Insomma, da un lato vorrei la certezza che lei sia stata immacolata quella sera (ma come faccio ad averla?), dall'altra so che il mio bisogno di certezze si sposterà altrove. Cosa ne pensate della storia e di questi problemi? come canalizzare le energie? Come liberarsi delle immagini di tizi che ci provano con lei in qualsiasi ambito della vita?

Quando sto bene, e sono equilibrato, sono un ragazzo brillante, che piace e sicuro di sè. Ma ora..... beh, avete intuito

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Gainsbourg

Hai colto metà della situazione.

Infatti hai colto che i problemi, se non elaborati, si spostano. 

L'altra metà che non hai colto...è che non c'è altro da capire.

 

Avere la sicurezza che la tua ragazza non ti abbia tradito quella sera... in realtà non ti servirà a niente

 

C'è solo questo, ora, che conta.

La tua paura

Non solo del rapporto, direi, ma proprio del futuro.

E come darti torto, stante le poche cose che hai scritto

 

Vorrei farti passare la paura se potessi.

Ma non posso.

Posso solo dirti che i mostri più coriacei, più minacciosi e spietati

che portiamo dentro

si alimentano essi stessi del fatto che li combattiamo

La guerra li nutre.

 

E quindi più cerchi sicurezze, più aneli ad una vita felice e spensierata, al pieno delle tue possibilità - che sai di avere - 

e più soffrirai

come un cavaliere che brandisce la sua spada contro un mostro invincibile

 

Io non posso che consigliarti di cuore un percorso psicoterapeutico

possibilmente una terapia profonda a cui tu ti possa abbandonare senza schemi e senza remore

e poi 

nel mio piccolo

ti auguro che per te arrivi presto il giorno in cui non avrai più voglia o necessità 

di combattere le tue paure

e che quel cavaliere posi la spada a terra

e abbracci il mostro che ha di fronte

riconoscendosi in tutte e per tutto

in lui

 

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Turzioboa
49 minuti fa, Gainsbourg ha scritto:

Hai colto metà della situazione.

Infatti hai colto che i problemi, se non elaborati, si spostano. 

L'altra metà che non hai colto...è che non c'è altro da capire.

 

Avere la sicurezza che la tua ragazza non ti abbia tradito quella sera... in realtà non ti servirà a niente

 

C'è solo questo, ora, che conta.

La tua paura

Non solo del rapporto, direi, ma proprio del futuro.

E come darti torto, stante le poche cose che hai scritto

 

Vorrei farti passare la paura se potessi.

Ma non posso.

Posso solo dirti che i mostri più coriacei, più minacciosi e spietati

che portiamo dentro

si alimentano essi stessi del fatto che li combattiamo

La guerra li nutre.

 

E quindi più cerchi sicurezze, più aneli ad una vita felice e spensierata, al pieno delle tue possibilità - che sai di avere - 

e più soffrirai

come un cavaliere che brandisce la sua spada contro un mostro invincibile

 

Io non posso che consigliarti di cuore un percorso psicoterapeutico

possibilmente una terapia profonda a cui tu ti possa abbandonare senza schemi e senza remore

e poi 

nel mio piccolo

ti auguro che per te arrivi presto il giorno in cui non avrai più voglia o necessità 

di combattere le tue paure

e che quel cavaliere posi la spada a terra

e abbracci il mostro che ha di fronte

riconoscendosi in tutte e per tutto

in lui

 

è quasi commuovente la tua risposta. Penso che una simile empatia sia dovuta al fatto che hai attraversato tu stesso, o quantomeno qualcuno vicino a te, cose simili.

Hai colto nel segno e hai detto cose che in larga parte già so, ma fa sempre bene osservare determinati spunti e ti ringrazio per il tuo. So che non servirà a nulla avere la certezza di una cosa o l'altra, così come so che ho bisogno di una terapia. La mia tristezza e delusione nasce dal fatto che mi sono abbandonato per 3 anni alla psicoanalisi, mettendoci (quasi) tutto me stesso, anche in termini economici. Il risultato? Il terapeuta mi chiedeva soldi anche mentre ero a 500km di distanza, ad accompagnare mio padre a fare la chemio. Il risultato? la mia ragazza che va in discoteca e viene fuori una serata nella quale probabilmente non ha pensato che a se stessa, tradimento o meno (che onestamente penso non ci sia stato, ma mi fa male tutto comunque, al solo pensare di tipi che le ronzano intorno mentre io sono depresso a casa). Che dire, la vita è spietata, ed è triste avere coscienza di tutto ciò: mentre tu sei impantanato, fermo, impaurito, il mondo va avanti, e se ne frega di te. Grazie a te e a chiunque mi dedichi qualche minuto per un pensiero/risposta/spunto di riflessione.

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sfulcrum

Dove ti capitano la gran parte delle volte?

Qua direi che c'è già la soluzione...

Gli analisti li lascerei nei loro armadi psichici, poracci...

 

Modificato da sfulcrum
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Turzioboa
9 ore fa, OdetoJoy ha scritto:

Che tipo di psicanalisi hai fatto? Psicanalisi pura o psicodinamica?

Psicanalisi pura, e assicuro che forse ha fatto più danni rispetto ai "vantaggi".

 

7 ore fa, sfulcrum ha scritto:

Dove ti capitano la gran parte delle volte?

Qua direi che c'è già la soluzione...

Gli analisti li lascerei nei loro armadi psichici, poracci...

 

È veramente complicata la cosa. Faccio la premessa che sono sempre stato pauroso, sin da piccolo. Ero sonnambulo, facevo incubi fortissimi di notte (che la mattina non ricordavo, ma mi raccontavano che urlavo per casa impaurito). Avevo paura del buio e Delle altre persone, insomma un bel mix di paure e insicurezze personali, emotive ed estetiche. 

Risposi buona parte dei problemi con l'adolescenza, acquistai sicurezza e feci vacanze studio ma soprattutto sport. Lo sport fu la medicina e l'iniezione di fiducia che mi serviva. Calcio e tae kwon do. Tornei nazionali, vittorie e conquiste. Bene, a 19 anni, dopo una partita di calcetto, ebbi un terribile attacco di panico, e complice l'inizio dell'Università da fuori sede circa un mese dopo, non risolvi MAI. NON FACCIO PIÙ SPORT DA ALLORA. E quando ci provo, iperventilo e rischio di svenire. Da lì ho cominciato a non riuscire a fare nessuna cosa che comporta stress fisico ed emotivo con tranquillità: discoteche, uscite, alcol, sesso. L'iter è sempre lo stesso: battiti cardiaci che aumentano, ansia, respiro affannoso, attacco di panico. Tutto ciò genera paura della paura e conseguente evitamento di situazioni potenzialmente "pericolose".

So che non siete psicologi, ma in questo forum ammiro molto di voi per la vostra indole al miglioramento e alla crescita, nonché spiccata intelligenza emotiva. La situazione è più lineare di quanto sembra, ma son 6 anni che non riesco a uscirne. Qualsiasi spunto, come detto, è ben accetto. Aggiungo che vivo a Bologna (magari qualcuno leggendo la storia capirà chi sono 😂), città che come ben sapete è stupenda, piena di donne e di opportunità.

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5 ore fa, Turzioboa ha scritto:

Psicanalisi pura, e assicuro che forse ha fatto più danni rispetto ai "vantaggi".

😂

Non ha nessuna evidenza scientifica

Ti consiglio psicodinamica, per esperienza personale e perchè è evidence based

Inoltre se non ottieni risultati dopo 6 mesi o non ti convince lo psicoterapeuta, cambialo. Cambiane anche 100.

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Aiamacai

Capisco le tue difficoltà. 

Posso solo dirti che quello che ti succede, per quanto fastidioso, è lì per te. Ciò che senti va bene, le tue sensazioni non ti sono nemiche. Vogliono solo comunicarti qualcosa.

Sei giovane, impara a conoscere te stesso. Dentro di te qualcosa urla perché, forse, non stai facendo la vita che vorresti. 

 

Informati, leggi dei libri, ormai anche su YT puoi trovare molti spunti.

Io posso consigliarti, Giulio Cesare Giacobbe "La paura è una sega mentale". 

Giorgio Nardone ha scritto diversi libri, tra questi "La terapia degli attacchi di panico", "Oltre i limiti della paura."

Fai anche qualche ricerca sull'EMDR. 

 

Vedi cosa può essere più adatto a te, anche per affidarti a un professionista.

 

Ah, l'alimentazione. So che può sembrare assurdo ma è fondamentale. L'intestino è il nostro secondo cervello. Se mangi male, in particolare, alimenti che causano alti e bassi a livello glicemico avrai ripercussioni su quello che è il tuo punto debole, il sistema nervoso. 

Ripeto, è fondamentale. Ovviamente, sperimentato personalmente. Sai quanto tempo, nel mio caso, anni a cercare di capire perché mi sentissi in un certo modo, a volte anche, apparentemente, senza motivo? 

 

Penso di averti dato degli spunti, vedi se qualcosa ti incuriosisce e nel caso, puoi approfondire 🙂 

 

 

 

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sfulcrum
13 ore fa, OdetoJoy ha scritto:

Non ha nessuna evidenza scientifica

Ti consiglio psicodinamica, per esperienza personale e perchè è evidence based

Inoltre se non ottieni risultati dopo 6 mesi o non ti convince lo psicoterapeuta, cambialo. Cambiane anche 100.

Sempre stesso ceppo è...

 

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sfulcrum
18 ore fa, Turzioboa ha scritto:

Psicanalisi pura, e assicuro che forse ha fatto più danni rispetto ai "vantaggi".

 

`(..)Avevo paura del buio e Delle altre persone, insomma un bel mix di paure e insicurezze personali, emotive ed estetiche. 

 E quando ci provo, iperventilo e rischio di svenire.

Neurobiologia degli Attacchi di Panico - Journal of Psychopathologywww.jpsychopathol.it/issues/2001/vol7-3/kotzalidis.htm

Sono fuori, domani allego roba decente; interessante parte C02 sulla deriva psicologica lasciamoli derivare...un mio prof filmo un attacco con una risonanza funzionale dopo ipercapnia <3

Modificato da sfulcrum
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