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Human Sensibility


Giraluna

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Meodont

Va bene @Giraluna, ti aspetto qui. Buon proseguimento! 

A domani ☺️

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Giraluna
Inviato (modificato)
13 ore fa, Meodont ha scritto:

A domani ☺️

Buondì 👋

Oggi cielo plumbeo. Mi piace che ogni tanto ci siano queste giornate scure, grigie. 

Venendo a noi. 

Effettivamente quel mio passaggio poteva essere frainteso; che tu, in soldoni, associassi l indisposizione percepita da me come un tuo percepirmi male. 

Nulla di tutto ciò come, appunto, ti ho scritto ieri. 

Percepisco ciò che riguarda principalmente te: cosa ti fa soffrire, cosa stai desiderando, come ti va al lavoro ecc ecc. Insomma, in poche parole, di fronte a me rischi di restare nudo e crudo senza aver dichiarato nulla di eclatante; solo scrivendo posso percepire anche quello di cui tu, magari, non sei ancora cosciente.

L indisposizione riguardava il passaggio su tuo padre e tua sorella. Stavo cercando di capire se si trattava di una mia eccessiva fantasia - anche se capita ormai raramente e solo (di viaggiare con la fantasia) a contatto con la natura -, oppure se effettivamente c è qualcosa sotto. 

Quando ho letto quel pezzettino il mio naso si è subito arricciato. 

Trovo profondamente sospetto che tua sorella stia per generare una nuova vita mentre quella di tuo padre è in pericolo. 

Mi sono chiesta quante probabilità ci possano essere che nella stessa famiglia e nello stesso periodo una vita stia per nascere ed una molto probabilmente per lasciarla. 

Cerco di essere il più delicata possibile, trattandosi di affetti e di morte. 

Non sono una statista. E di certo sarà accaduto almeno ad un'altra famiglia quello che stai passando tu; sempre in termini di tempistica. 

Eppure, la domanda resta: perché ora questo scambio?

Credo - da qui nasce il mio scetticismo - che sia stato messo in moto il famoso "Una vita per una vita". 

Ne ho visto un fenomeno indiretto nella mia famiglia giusto l anno scorso: mia zia morì l 8 agosto mentre il nipote di mia cugina nacque ad aprile, in Spagna. Quattro mesi di stacco in cui la madre è potuta scendere dopo il parto e farglielo vedere. Dopodiché morì. 

Questo per scriverti cosa?

Una cosa forse folle, ma poi scegli tu che epiteto dare a quanto segue.

Mia zia lasciò un debito di trentamila euro a mia cugina come eredità. Lei non può ripagarlo. Questi soldi li fece su durante la vedovanza.

La figlia, almeno per quel che ho visto io, non aveva un rapporto sano con la madre. Non quello classico, almeno. Altrimenti avrebbe impedito al genitore di farsi un debito tale, dato che ricadono sempre sui figli in mancanza di altri parenti. 

I debiti si pagano. I patti pure. Dipende da chi li ha messi in moto e chi vanno a coinvolgere. L ho imparato per esperienza. 

Sto cercando di spiegarti non che tuo padre ha contratto un debito, che sta pagando con la vita, - anche perché non mi permetterei mai una cosa del genere -, bensì che potrebbe essere in atto uno scambio a fronte di scelte fatte in passato. 

Non so da chi, ovviamente. Per questo ti ho fatto quella domanda un po vaga. Quando ci sono patti interni e debiti esterni da onorare è facile che poi per saldarli, a seconda di quanto siano stati rischiosi e verso chi andavano fatti, vengano messi in moto meccanismi subdoli per far arrivare il messaggio che non si può chiedere più di quel che si è in grado di dare. 

La domanda che ti feci era troppo vacua. Ora che sono riuscita ad isolare per bene la questione, posso fartene una più precisa: prima di tuo padre, nella tua vita personale, hai mai giocato con il cibo? 

Giocare con il cibo significa iniettare volontariamente del veleno nelle tue conquiste; oppure nei tuoi colleghi per ottenerne beneficio personale. Il veleno volontariamente iniettato genera, nelle peggiori ipotesi, morte e problemi di salute in quella migliore. 

E te lo scrive una che per anni pensava di averlo fatto, che ne avrebbe pagato le conseguenze. Invece non è stato così. E le due persone colpite dal tumore nella mia famiglia si sono salvate. Almeno per ora. 

Con ciò non voglio di certo sostenere che queste faccende hanno a che fare con noi e se uno ha un tumore è perché un altro della famiglia ha fatto male i suoi conti. I tumori sono il nuovo male. Ed hanno, con buona pace dei sensi, origine da una vita di abusi e sofferenze più che da ciò che fanno gli altri. 

Sto sostenendo che forse è funzionale capire quanto le nostre azioni hanno a che fare anche con la salute degli altri e che mentre nella tua famiglia è, a parer mio, altamente probabile sia in atto uno scambio, nella mia c è stato un esito diverso. 

Credo poco al caso. O meglio, influenza gli eventi con margine inferiore rispetto alle nostre azioni. Perciò, sempre in riferimento alla domanda sopra, mi chiedo quanto tu sia cosciente della tua oscurità, ossia di quella parte di te che si rapporta alla violenza, alla morte e all istinto primordiale e che tipo di rapporto hai con essa. 

Ogni debito va onorato. Ogni patto pure. Dipende solo chi sarà il sacrificio in palio. Capirlo prontamente argina un poco il rischio di compiere imprudenze con la vita degli altri. 

Modificato da Giraluna
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Meodont

Ecco perchè sono stato così aperto nei tuoi confronti, pur essendo in un forum pubblico...

Quello che hai scritto ha un punto di vista davvero ampio. Molto. E fare confusione, o perdere la concezione di queste cose può essere molto semplice.

Anzi, posso dire che alcune delle cose da te già elencate le ho pensate anche io. Le ho cogitate, ci ho riflettuto, e le ho assimilate. Sono andato avanti.

Tu hai rilanciato quello che ho pensato, proseguendo con la tua mente. E direi che questo può portare spunti per passare a uno step superiore.

6 ore fa, Giraluna ha scritto:

Insomma, in poche parole, di fronte a me rischi di restare nudo e crudo senza aver dichiarato nulla di eclatante; solo scrivendo posso percepire anche quello di cui tu, magari, non sei ancora cosciente.

Ne ero cosciente, da mesi sinceramente. Non ho guardato il tuo modo di scrivere solo quando rispondevi a me. Ma in generale, leggevo i tuoi interventi, e in silenzio meditavo, comprendendo. E quando mi hai prospettato la cosa di chiacchierare insieme, di certo non potevo rifiutare.

Si può dire che alla fine ci siamo scelti con consapevolezza. In un forum solo la mentalità di un utente puoi guardare per rapportarti con lui. Non ci sono foto, non è un social network. Non sai com'è fatto e non sai che fa. Non conoscendolo, l'unica cosa che può accomunare è la mentalità. E continuando a chiacchierare, sto notando affinità nel nostro modo di pensare. 

Quindi in un certo senso Luna, ne ero cosciente. E notando la tua mentalità, non c'è motivo di filtrare, di mettere una barriera, o di non confrontarsi ( poi ovviamente è una stanza  pubblica, quindi è normale che chiunque può decidere se aprirsi e parlare delle sue cose, o no ).

 

6 ore fa, Giraluna ha scritto:

Quando ho letto quel pezzettino il mio naso si è subito arricciato. 

Trovo profondamente sospetto che tua sorella stia per generare una nuova vita mentre quella di tuo padre è in pericolo. 

Mi sono chiesta quante probabilità ci possano essere che nella stessa famiglia e nello stesso periodo una vita stia per nascere ed una molto probabilmente per lasciarla. 

Si, nel modo più assoluto. 

Prima sorvolando un pò tra le varie cose, con la mente. Trovata questa idea, iniziai a scavare più in fondo. Cercando di vederequalcosa. 

Un ciclo è un ciclo. Una cosa inizia e una cosa finisce. La legge della probabilità lo permette, quindi perchè sarebbe impossibile pensarlo?

E, c'è mai un significato velato a ciò?

Se è per questo, ho aggiunto anche un terzo elemento, e cioè il mio incidente.

La mia nipotina tra non molto nascerà. Mio padre si è ammalato. Io ho rischiato la vita, ma sono ancora qui. Tre cose, che sono accadute in momenti ravvicinati, incastonate lì per dare un significato quasi, e non tanto per casualità.

Ho pensato anche a mia nipote, un giorno più matura, pensare: "chissà come sarebbe stato il tutto, se ci fosse stato anche mio zio qui. Chissà cosa avrei fatto con lui.."

6 ore fa, Giraluna ha scritto:

Eppure, la domanda resta: perché ora questo scambio?

Credo - da qui nasce il mio scetticismo - che sia stato messo in moto il famoso "Una vita per una vita". 

Ne ho visto un fenomeno indiretto nella mia famiglia giusto l anno scorso: mia zia morì l 8 agosto mentre il nipote di mia cugina nacque ad aprile, in Spagna. Quattro mesi di stacco in cui la madre è potuta scendere dopo il parto e farglielo vedere. Dopodiché morì. 

Questo per scriverti cosa?

Una cosa forse folle, ma poi scegli tu che epiteto dare a quanto segue.

Mia zia lasciò un debito di trentamila euro a mia cugina come eredità. Lei non può ripagarlo. Questi soldi li fece su durante la vedovanza.

La figlia, almeno per quel che ho visto io, non aveva un rapporto sano con la madre. Non quello classico, almeno. Altrimenti avrebbe impedito al genitore di farsi un debito tale, dato che ricadono sempre sui figli in mancanza di altri parenti. 

I debiti si pagano. I patti pure. Dipende da chi li ha messi in moto e chi vanno a coinvolgere. L ho imparato per esperienza. 

Mi dispiace per tua zia. 

Per come è accaduta la dinamica, ammetto che anche io penserei dopo a: una vita per una vita. Un ciclo per un altro. Dai due racconti, si può notare l'arco temporale di quello che può succedere prima, e dopo.

Quello che hai scritto su tua zia, la figlia, il rapporto con il genitore, condivido ogni parola. Perchè l'ho vissuto sulla mia pelle. E in modo distinto. Ho dovuto fare le mie due guerre di pace. Perchè a causa di una scoperta si era rotto praticamente tutto. Sono stato io quello che ha dato un nuovo inizio al ciclo che è venuto dopo, cercando di rimettere contatto, pace e serenità laddove prima c'era solo il caos. 

La penso come te sul fatto del pagamento di patti, e debiti. Puoi dimenticarti di loro, ma loro non si dimenticheranno di te. Corrono più forti, e sapranno dove trovarti a tempo debito. Ho sempre pensato che le azioni si ripercuotono nel tempo, siano esse positive o negative. Ciò non vale solo nei confronti degli altri, ma anche verso te stesso. Ne ho avuta anche l'esperienza.

6 ore fa, Giraluna ha scritto:

Sto cercando di spiegarti non che tuo padre ha contratto un debito, che sta pagando con la vita, - anche perché non mi permetterei mai una cosa del genere -, bensì che potrebbe essere in atto uno scambio a fronte di scelte fatte in passato. 

E' molto probabile. Non ci sono molte incertezze che possono sfatare questo. Mio padre cascò due volte dalla moto quando era giovane. La seconda volta ( a quei tempi i caschi non erano obbligatori ) era senza casco, e ad un incrocio una signora non rispettò la precedenza, e passò nel momento in cui arrivò mio padre a 60 km/h. Venne lanciato dalla moto, e si fece tutta la caduta di faccia... sull'asfalto. 

Era praticamente devastata sul lato destro. Ma gli andò di lusso per fortuna. 

Mio zio parlando con me e mia madre sostiene che in realtà quel tumore può essersi creato dall'incidente, ed è cresciuto nel tempo. I medici dissero che un tumore così raramente nasce bruciando le tappe. Piuttosto nasce silenzioso, necessitando di tempo per manifestarsi. Quindi la possibilità c'è... 

Quindi qui il tuo discorso può fare centro. Le scelte hanno delle conseguenze. I fatti possono avere conseguenze anche a lungo termine. E da una parte l'ho sempre pensato. 

6 ore fa, Giraluna ha scritto:

La domanda che ti feci era troppo vacua. Ora che sono riuscita ad isolare per bene la questione, posso fartene una più precisa: prima di tuo padre, nella tua vita personale, hai mai giocato con il cibo? 

Giocare con il cibo significa iniettare volontariamente del veleno nelle tue conquiste; oppure nei tuoi colleghi per ottenerne beneficio personale. Il veleno volontariamente iniettato genera, nelle peggiori ipotesi, morte e problemi di salute in quella migliore. 

E te lo scrive una che per anni pensava di averlo fatto, che ne avrebbe pagato le conseguenze. Invece non è stato così. E le due persone colpite dal tumore nella mia famiglia si sono salvate. Almeno per ora. 

No, mai. Alle volte forse ( tranne una in cui ho dato sfogo al mio desiderio di vendetta con una ex, per poi capire... ) posso aver messo un pò di sensazioni negative durante avvenimenti con altri, ma senza mai superare soglie che reputo critiche. Cerco sempre di stare in stabilità con gli altri. Nelle mie conquiste non gettavo veleno, perchè sapevo che gettare veleno sulle tue conquiste equivale a gettare veleno sopra di te. Sopra ciò che hai cercato, e che hai fatto per raggiungere tale obiettivo. Sarebbe un grave errore. 

E con conquiste intendo le conquiste su tutti i settori: personali, con altre persone, con hobby, ragazze...

Lo sapevo molto bene. L'abilità dell'empatia deve avermi aiutato fin da subito a comprendere questo, perchè so benissimo che per altri non è così. 

Non ho mai cercato di usare i miei colleghi per trarre beneficio personale. Se avevo qualcosa, sono sceso sempre a compromessi con loro. E ammetto che dopo più di cinque anni che siamo assieme, abbiamo comunque tutti un bel rapporto. Siamo in sette a lavorare lì dentro. Anzi, ho spesso dato la mia mano quando i miei colleghi erano in situazioni critiche  ( a febbraio è morto il padre di una mia collega. Io le dissi di stare con suo padre e di non pensare a nulla. Tanti buchi li avrei coperti io. Gli ultimi giorni è stata in grado di stare più vicina al padre e sono felice di questo. Di tutta risposta lei adesso mi sta ricambiando il favore, ora che sono stato io in una situazione particolare). E i fatti, le azioni, tornano sempre indietro. Non subito magari. Quando sarà il momento migliore per farti capire la lezione. Per farti comprendere la conseguenza di ciò che hai fatto.

Per ora, e voglio sottolineare per ora, sembra che la terapia su mio padre stia funzionando. Sta reagendo bene, e la radioterapia sembra non accusarla. Che stiano seguendo la stessa strada queste nostre situazioni in famiglia? Di certo solo con il tempo si potrà vedere. 

7 ore fa, Giraluna ha scritto:

Sto sostenendo che forse è funzionale capire quanto le nostre azioni hanno a che fare anche con la salute degli altri

Touchè ( e siamo a due ).

7 ore fa, Giraluna ha scritto:

Credo poco al caso. O meglio, influenza gli eventi con margine inferiore rispetto alle nostre azioni

Si, esatto. Ho sempre pensato che il caso può accadere laddove non ci sono nostre azioni ( o non così grandi, importanti ), e quindi avere più probabilità di uscire. Ecco perchè le azioni, quelle importanti, prima le penso per bene, e solo dopo agisco. Solo dopo aver compreso cosa può comportare, e cosa può portarmi, su tutti i lati possibili. Usare la propria consapevolezza. 

Quindi è vero, le azioni hanno un margine superiore di influenza in confronto al caso. 

7 ore fa, Giraluna ha scritto:

mi chiedo quanto tu sia cosciente della tua oscurità, ossia di quella parte di te che si rapporta alla violenza, alla morte e all istinto primordiale e che tipo di rapporto hai con essa. 

I rapporti che ho con la mia oscurità sono diretti, senza filtri, per mia scelta. Perchè ho una grande comunicazione con me stesso. Una comunicazione che cerca di essere quanto più profonda possibile. E soprattutto: sincera. Puoi mentire a chi vuoi... non puoi mentire a te stesso. Chi ci prova è destinato a fallire ancora prima di rapportarsi all'esterno.

So quello che può farmi, e quello che può fare. Per questo non rifiuto di averla sempre in connessione. Ed è giusto averla sempre a contatto con te. Non si potrà mai rifiutare. Quindi riesco a pensare, a muovermi dentro quell'oscurità, sapendo che fa parte di me. Sapendo di accettarla.

E con il tempo a saperla usare soprattutto su me stesso. E c'è stato un periodo in cui ho imparato, sempre da solo, a comprenderla e ad assimilarla tutto quello che mi mancava da essa.

Non ho paura della morte, sinceramente. L'accetto così come tutto il resto del ciclo vitale. Ho consapevolezza sul fatto che siamo tutti di passaggio. Come tutto d'altronde. E so che quando arriverà, capirai lì se quello che hai fatto nella tua vita lo riterrai veramente giusto, oppure no. Se hai veramente dei rimpianti, o se sarai felice di tutto quello che hai fatto. Ecco perchè avere la consapevolezza, ed essere vero nei tuoi confronti ti può anche aiutare per capire queste cose prima dell'incontro. E in caso, a modificarle quando sei ancora in tempo.

Non ho paura di incontrarla, o del suo pensiero. 

Spesso potrebbe essere associata a molte cose, e non solo al senso stretto della morte come la intendiamo noi.

Essa può essere in tante azioni ( a lungo o breve termine ) che facciamo. Anche nelle emozioni, nei vizi, abitudini. Ecco da qui il fatto di quella ragazza ( immagine profilo ) con metà viso normale, e l'altra metà da teschio. Che simboleggia la morte, o tutto quello che può in un modo avvicinarti ad essa. Tutto questo appunto nel viso, che rappresenta la nostra persona, e che dovrà avere il giusto equilibrio per pensare, decidere, ciò che è meglio per la propria vita.

La morte, non è una cosa che viene all'ultimo secondo. La morte è come una maschera che portiamo addosso da sempre, e ti accompagnerà anche lei nel percorso della tua vita. Ed è una cosa naturale di quest'ultima. Non c'è l'una senza l'altra.  Ecco perchè le due parti sono divise esattamente a metà. L'equilibrio di tutto. Dato da tutto. Anche da te. 

7 ore fa, Giraluna ha scritto:

Ogni debito va onorato. Ogni patto pure. Dipende solo chi sarà il sacrificio in palio. Capirlo prontamente argina un poco il rischio di compiere imprudenze con la vita degli altri. 

La penso anche io così... 

Per fortuna in base a come mi rapporto, e a come vedo le cose, non sono mai arrivato a quello. Fino ad oggi.

 

Era da tempo che non facevo una chiacchierata di questo tipo. Oltretutto hai un modo di vedere le cose con il quale mi ci ritrovo molto.

Posso confermare senza problemi che: è bello stare qui con te, Luna! 

 

:792_yin_yang:

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Giraluna
8 ore fa, Meodont ha scritto:

Ne ero cosciente, da mesi sinceramente. Non ho guardato il tuo modo di scrivere solo quando rispondevi a me. Ma in generale, leggevo i tuoi interventi, e in silenzio meditavo, comprendendo. E quando mi hai prospettato la cosa di chiacchierare insieme, di certo non potevo rifiutare.

Si può dire che alla fine ci siamo scelti con consapevolezza. In un forum solo la mentalità di un utente puoi guardare per rapportarti con lui. Non ci sono foto, non è un social network. Non sai com'è fatto e non sai che fa. Non conoscendolo, l'unica cosa che può accomunare è la mentalità. E continuando a chiacchierare, sto notando affinità nel nostro modo di pensare

Non ho molto da approfondire al tuo intervento, tranne che in questo passaggio. 

Lo sai, vero, di averci caricato una responsabilità alla sottoscritta?

Sono cosciente del fascino che trasmetto; del numero ingente di persone che influenzo o posso influenzare. Ciò comporta una specie di illusione altrui, nella quale ci si tuffa perché viviamo in un mondo che ti costringe ad una forte dieta affettiva. 

Non sto sostenendo che tu sia illuso. Non mi permetterei. Ti sto solo suggerendo di non dipendere troppo da tutto ciò perché la vita resta sempre e comunque la fuori. 

So e comprendo che sia difficile visto che siamo ridotti ad essere quattro gatti per regione, a star ottimisti. E non sempre si hanno i fondi o le risorse per creare/trovarsi ecc ecc. 

Sicché, in una giornata, siamo più tempestati da discorsi assurdi e gente persa, che dai propri simili. Nonostante ciò rimane sempre a noi la responsabilità di gestire questo enorme gap numerico, iniziando a non aumentare le aspettative negli altri. 

Mi metti in difficoltà scrivendo così. Perché comprendo cosa scatti quando fra tanti utenti ne becchi uno che capisce. Contemporaneamente non voglio ritrovarmi a dover allentare i discorsi. Perciò, chiedo: quanto forte é stato il mio impatto su di te? 

Se è stato forte, allora ti chiedo il favore di ricordarti che siamo comunque solo due nick che si scrivono in un forum e che possiamo anche dileguarci e tanti saluti. 

Se è stato moderato/niente di cui preoccuparsi, allora fingi che mi sia solo interessata a gestire questo scambio al meglio. 

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Meodont
10 ore fa, Giraluna ha scritto:

Sono cosciente del fascino che trasmetto; del numero ingente di persone che influenzo o posso influenzare. Ciò comporta una specie di illusione altrui, nella quale ci si tuffa perché viviamo in un mondo che ti costringe ad una forte dieta affettiva. 

No Luna. Il mio pensiero nemmeno è arrivato al fattore "fascino" trasmesso dall'influenza. Forse c'è stato quello che De Sica chiama: misunderstanding.

Ciò che ti ho scritto era strettamente rivolto solo al modo in cui ti sei espressa, al discorso che hai tirato fuori. E ti ho semplicemente ringraziato.

10 ore fa, Giraluna ha scritto:

Mi metti in difficoltà scrivendo così. Perché comprendo cosa scatti quando fra tanti utenti ne becchi uno che capisce. Contemporaneamente non voglio ritrovarmi a dover allentare i discorsi. Perciò, chiedo: quanto forte é stato il mio impatto su di te? 

Non ti preoccupare. Capisco ciò che intendi. Sono felice di chiacchierare con una persona che abbia un determinato tipo di mentalità, perchè ( ripeto ), può darmi dei nuovi spunti a livello di idee. Il tuo impatto su di me? Normale, ma mi è piaciuto il modo con cui ti sei espressa. Il resto te lo scrivo poco più giù.

10 ore fa, Giraluna ha scritto:

siamo comunque solo due nick che si scrivono in un forum e che possiamo anche dileguarci e tanti saluti. 

L'ho sempre pensato. Ma questo non significa che uno non possa ringraziare ed essere comunque contento del fatto che un altro utente ( che sempre di essere umano parliamo ) possa dedicare un tot. del suo tempo, in una faccenda altrui. E su questo, potevi ( puoi ) essere te, come chiunque altro. La mia reazione, Luna, sarebbe esattamente la stessa. Siamo tutti dei nick qui dentro, ma anche tra i nick ci può essere umanità e buone maniere. Poi come sappiamo bene, ognuno reagisce a modo suo. Ripeto, non vorrei che tu abbia frainteso la mia reazione. Anyway: 

 

Andiamo avanti, quando vuoi. :95_v:

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Giraluna
5 minuti fa, Meodont ha scritto:

Andiamo avanti, quando vuoi. 

Chiarito. Era meglio farlo perché via virtuale nulla é scontato.

Comunque, per me si può andare avanti ... se magari trovi il tempo di guardarti il video 😂

Sono troppo curiosa. 

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Meodont
2 ore fa, Giraluna ha scritto:

Sono troppo curiosa. 

Vero. Mea culpa! :97_raised_hand:

Appena l'ho visto ti contatto qui! :

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Giraluna

@sasa4 welcome here 💃

Passo al nocciolo. Con una premessa: tranquillo, prenderò ciò che scrivi con le pinze e so che non è assolutamente parere professionale. 

Sto scendendo di peso. Ho eliminato pasta, pane e pizza per motivi ginecologici. Ed effettivamente non ho più riscontrato, dalla visita, spiacevoli sorprese. 

Specifico che attualmente è fuori discussione una visita specialistica. Mi debbo arrangiare col mio cervello. 

Perciò da qui ho scelto te come persona più idonea per capire un attimo. 

La mia domanda è: si scende di peso quando c è effettivamente ancora da toglierne? 

Spiegazione. 

Tempo fa un mio ex (cestista dunque attento all alimentazione) mi disse che si smette di scendere quando hai raggiunto il peso forma. Non so quanto sia vero. Dunque chiedo più approfondimenti. 

Vorrei giungere a 62. E manca francamente poco. Solo due chili.  Poi non mi metterebbe a mio agio scendere ancora. Non vorrei peggiorare. Insomma, cerco di capire quando inizia ad essere fuori controllo questa cosa. E come porci mano (forse sull allenamento). 

Io sono alta 1.65. Se può servire. 

Come dovrei comportarti in linea di massima per mantenere il peso senza farlo scendere? Soprattutto, è possibile?

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2 minuti fa, Giraluna ha scritto:

@sasa4 welcome here 💃

Passo al nocciolo. Con una premessa: tranquillo, prenderò ciò che scrivi con le pinze e so che non è assolutamente parere professionale. 

Sto scendendo di peso. Ho eliminato pasta, pane e pizza per motivi ginecologici. Ed effettivamente non ho più riscontrato, dalla visita, spiacevoli sorprese. 

Specifico che attualmente è fuori discussione una visita specialistica. Mi debbo arrangiare col mio cervello. 

Perciò da qui ho scelto te come persona più idonea per capire un attimo. 

La mia domanda è: si scende di peso quando c è effettivamente ancora da toglierne? 

Spiegazione. 

Tempo fa un mio ex (cestista dunque attento all alimentazione) mi disse che si smette di scendere quando hai raggiunto il peso forma. Non so quanto sia vero. Dunque chiedo più approfondimenti. 

Vorrei giungere a 62. E manca francamente poco. Solo due chili.  Poi non mi metterebbe a mio agio scendere ancora. Non vorrei peggiorare. Insomma, cerco di capire quando inizia ad essere fuori controllo questa cosa. E come porci mano (forse sull allenamento). 

Io sono alta 1.65. Se può servire. 

Come dovrei comportarti in linea di massima per mantenere il peso senza farlo scendere? Soprattutto, è possibile?

Mah in realtà si scende di peso ulteriormente se il bilancio delle uscite è maggiore delle entrate, come le entrate ed uscite bancarie.

Questo fino diciamo al momento in cui si arriva al punto del corpo "a secco", ma parliamo di iponutrizione fino alla cachessia.

Quindi limiti in alto e in basso sono solo virtuali, il ritmo e la velocità con cui si può arrivare a tali limiti poi sarà determinata da fattori genetici ed ambientali.

Il corpo attinge dai diversi tessuti, in diversi momenti, le energie e le risorse per andare avanti, quindi in caso di bisogno la normale omeostasi energetica sarà garantita dalle riserve di glicogeno epatiche e muscolari, dal tessuto adiposo di riserva (addome, zona glutea) o quello diffuso (guaine muscolari o quello viscerale) fino ad arrivare ai casi di deficit più importanti dove il corpo può arrivare ad attingere da macromolecole strutturali, negativizzando il bilancio azotato.

Poi ci sono organi che utilizzeranno fonti energetiche in maniera differenziale, come il tessuto miocardico che sfrutta la beta ossidazione dei grassi, il tessuto nervoso quello dei carboidrati semplici e dei corpi chetonici etc.

Senza andare troppo nello specifico e riprendendo l'esempio iniziale della banca, per mantenere un equilibrio sul peso del corpo, ne andrà mantenuto uno a livello del bilancio in entrata ed in uscita, per cui va ponderata l'attività metabolica basale (che dipende dal BMI, dal tuo metabolismo geneticamente determinato, dal sesso e da altri fattori), l'esercizio fisico e mentale, il lavoro che svolgi, con quello che mangi e che bevi (si, perché si introducono calorie anche bevendo) sia in termini qualitativi che quantitativi.

Ma non starei a contare la singola caloria, traccerei un profilo generale e mi baserei su quello.

Anche perché sul peso corporeo incidono tanti fattori che possono portare a sue alterazioni anche nella stessa giornata: liquidi e pasti, ritenzione idrica / perdita di liquidi etc.

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Giraluna
4 minuti fa, sasa4 ha scritto:

traccerei un profilo generale e mi baserei su quello.

Grazie della pronta risposta. Avevo letto giorni fa che eri indaffarato con il lavoro (e che in generale va tutto bene), perciò mi sono fatta avanti solo perché mi hai citata. Apprezzo la velocità 😄

Si, conta quello che mangio anche in una sola giornata. Il ciclo. Ed anche si, ciò che bevo. 

Il tuo post mi è abbastanza chiaro. Intendo che, tecnicismi a parte, ho aferrato la spiegazione. 

Il profilo che per ora avevo tracciato è questo, tenendo anche conto di quello che hai scritto: 

- modificare l allenamento: prima era molto intenso (1 ora con vari step); adesso sono un po più sul fare in mezz ora solo lo stretto necessario;

- non ingerire cibi diversi dai soliti;

- lavorare, appunto, sulle quantità; la qualità per ora posso mantenerla. Nel senso che non sono ridotta a cibi di scarto, ecco. 

Mi peso tutte le mattine, a stomaco vuoto, dopo circa una ventina di minuti dalla levata. 

Scendo più o meno di 100/200g ogni giorno/2giorni massimo. Non so se sia salutare o meno. Lo confesso. Per questo, nei punti, avevo inserito il dettaglio della quantità.

Ecco tutto. Quando vuoi, possiamo continuare pure. 

Buon weekend 🙆

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