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Human Sensibility


Giraluna

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Giraluna
5 ore fa, Wyatt99 ha scritto:

Soprattutto su cosa?

Sull autorevolezza della propria identità. Quando essa viene messa in discussione l individuo è irritato ed irritante. In risposta si attiene ad un fraseggio abbastanza standard: bestemmie, parolacce ed un tono di presunta superiorità intellettuale. È una difesa, chiaramente (la miglior difesa è l attacco, vedo spesso). 

Mi risulta alquanto interessante come fenomeno perché rispetto anche solo alla settimana scorsa noto che basta veramente poco per essere messi in discussione: una frase, spesso anche solo una parola ... Letta. 

Solo letta, capisci? Ed il fenomeno ha preso la rincorsa, quasi certamente dovuta alla pandemia. 

Non mi sto riferendo a situazioni in cui si è stati offesi o ingiuriati dal vivo; momenti che in se possono scatenare reazioni molto forti. 

Solo letture, da cui basta uscire di pagina. E magari unicamente in quell'istante. Non è neanche una lettura che dura giorni o diverso tempo, da far accumulare un certo riversamento di bile. 

(Generico) Attualmente è molto precaria l identità umana ed è logico che non avendo una sua autorevolezza possa motteggiare un/a finto/a leader di se stesso/a. Questo scenario mi ricorda molto me quando cercavo di costruirmene una mia.  

Mettere in discussione significa, appunto, farne una questione, molto probabilmente di principio, morale e cose così. Insomma, il nulla. Si è amplificata la volontà quasi ossessionante d imporsi ed essere autoritari più che autorevoli. 

Di nuovo, il nulla. 

Tu devi capire che è come dico io. Tu devi capire che quello che sto scrivendo è vero. Tu devi capire che sono nel giusto. Tu devi capire che io sono giusto e tu uno scherzo. 

Non esiste che possa (soggetto generico) avere dei lati marci, arrostiti ed inadeguati. Si millantano discorsi umani sulle imperfezioni di ogni individuo, che poi spariscono quando si tratta delle proprie. 

Intendo che si è convinti di essere intellettualmente degli arrivati nello scrivere frasi fatte. Comprensione del proprio testo pari a zero, invece. 

È davvero qualcosa per cui la gente si fissa oltre ogni mia ragionevole comprensione. 

Ai tempi anche io ero concentrata sull imposizione della mia autorità. Solo che poi ad un certo punto ho smesso. Non avevo alcun titolo per farlo ed oltretutto era sfiancante. 

Ciò che mi ipnotizza è l attuale perseveranza di questo stato precario dell'essere. Quasi nessuno dice basta alla sottomissione del proprio se a leggi improprie e la maschera da autorevolezza indotta, finendo a leccarsi le ferite con frasi ripetute allo specchio per auto convincersi, anziché fare tanta esperienza. 

Leggo molta rabbia proporzionata alla fiacca di alzarsi e mettersi davvero in discussione.

Spesso si rifiuta l ovvio a favore di un vicolo cieco. Veramente irriducibile l essere umano: continua a ridursi ad una vignetta satirica ed allegorica, che genera una fascinazione a tempo perso. 

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Wyatt99
7 ore fa, Giraluna ha scritto:

Ai tempi anche io ero concentrata sull imposizione della mia autorità. Solo che poi ad un certo punto ho smesso. Non avevo alcun titolo per farlo ed oltretutto era sfiancante. 

La risposta sta qui: il problema è smettere e/o provare a cambiare. Ma tu che hai passato ciò, sai quanto è difficile fare questo passaggio.

 

comunque è un fenomeno abbastanza comune rimanere convinti che le proprie idee  siano giuste anche se sono oggettivamente sbagliate 

È perché non si conosce l’arte del fallimento.

Loro attaccano perché sanno che sbagliano, ma non vogliono ammettere il loro fallimento.

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Giraluna
1 ora fa, Wyatt99 ha scritto:

quanto è difficile fare questo passaggio.

Ad un certo punto, che si cerchi d imporre un autorità fasulla con il vittimismo o il finto patrocinio, si esplode. Almeno, non in senso figurato. Si percepisce nitidamente una esplosione interna. Un fuoco che pervade le interiora, quasi a ridurle in cenere. E smetti. 

Invece ho scoperto che molti frenano l esplosione anche davanti ai fatti: prendono subito l estintore e spengono il fuoco. 

C è qualcosa in questa azione metaforica di così perverso e masturbatorio, da supporre nel ventaglio di possibilità anche quella che siano i recettori biochimici interni ad essere ormai cristallizzati più che un rifiuto del fallimento. 

Spiegherebbe perché alcuni cercano disperatamente l estintore. 

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Wyatt99
1 ora fa, Giraluna ha scritto:

Invece ho scoperto che molti frenano l esplosione anche davanti ai fatti: prendono subito l estintore e spengono il fuoco. 

C è qualcosa in questa azione metaforica di così perverso e masturbatorio, da supporre nel ventaglio di possibilità anche quella che siano i recettori biochimici interni ad essere ormai cristallizzati più che un rifiuto del fallimento. 

Spiegherebbe perché alcuni cercano disperatamente l estintore. 

Come ti ho detto, è molto più semplice nascondere il problema che affrontarlo.

E' una strada meno tortuosa e più semplice da compiere. 

Quello che ho capito è che meno hai a che fare con questa gente e più avrai una crescita personale veloce.

Il loro pensiero ti può limitare.

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Giraluna
13 minuti fa, Wyatt99 ha scritto:

Quello che ho capito è che meno hai a che fare con questa gente e più avrai una crescita personale veloce.

Il loro pensiero ti può limitare.

Assolutamente d accordo

Da amante delle neuroscienze, la mia curiosità deriva più dalla voglia di osservargli dentro la testa che accade. Ho proprio voglia di mettere al telescopio il loro funzionamento cerebrale perché per me, questo:

13 minuti fa, Wyatt99 ha scritto:

molto più semplice nascondere il problema che affrontarlo.

Non è più la spiegazione a certi comportamenti perché ho visto gente che la strada tortuosa la imboccava. Una resistenza al dolore bassissima.

Sento che c è dell'altro, che molto probabilmente verrà scoperto quando noialtri saremo sotto terra. 

È una spinta che m incuriosisce non poco. M immagino in camice, a fargli test, a vedere l amigdala, la corteccia pre frontale e tutto il resto che si mettono in moto. 

Quanto vorrei essere nel taschino di un professionista che facesse questo. E niente. Tutto qui. 

Modificato da Giraluna
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Wyatt99
1 ora fa, Giraluna ha scritto:

Ho proprio voglia di mettere al telescopio il loro funzionamento cerebrale perché per me, questo:

Quando dicevo che amavo conoscere nuova gente e le loro storie, intendevo questo

 

1 ora fa, Giraluna ha scritto:

Non è più la spiegazione a certi comportamenti perché ho visto gente che la strada tortuosa la imboccava. Una resistenza al dolore bassissima.

Perché finalmente avevano capito che quella strada era chiusa. Era sì sicura per loro, ma non aveva alcun uscita.

 

1 ora fa, Giraluna ha scritto:

M immagino in camice, a fargli test, a vedere l amigdala, la corteccia pre frontale e tutto il resto che si mettono in moto. 

Provengo da uno scientifico, ma non mi ricordo quasi nessuna parola che hai citato. Male Male

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Giraluna
41 minuti fa, Wyatt99 ha scritto:

Era sì sicura per loro, ma non aveva alcun uscita

Forse non mi sono spiegata. Riprovo. 

Intendo che l hanno imboccata la strada tortuosa e si comportano come chi non l ha inforcata.

Sono tutti soggetti identici. Zero risposte positive al miglioramento. Al primo ostacolo nel nuovo percorso (da qui la mia espressione di resistenza bassissima al dolore) ciaone che se la fanno sotto e si comportano come quelli nel bozzolo. 

Da questo il mio sentire che sia roba ormai cristallizzata a livello cerebrale, che non conosciamo e non è ancora sotto studio, piuttosto che un semplice rifiuto al fallimento. 

Sto notando questo procedendo con la mia esperienza: siamo in pochissimi ad avere avuto un netto miglioramento imboccando quella così detta strada tortuosa. 

In superficie sembra che basti prendere la decisione di percorrerla, in realtà sto notando che forse è più una questione di predisposizione e di adattamento al sistema, che rende meno adatti e predisposti alcuni più di altri al sentiero tortuoso pur avendone fatto la scelta. 

Credo sia più chiaro ora 🙄

41 minuti fa, Wyatt99 ha scritto:

non mi ricordo quasi nessuna parola che hai citato. Male Male

Basta prendere un qualsiasi tomo di neuroscienze 🤭

Modificato da Giraluna
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  • 2 settimane dopo...
Giraluna

E niente ... Fra due giorni sono cinque anni in questo posto. 

E niente 2.0: i pezzi sono tutti al loro posto. E sto ridendo di gusto. 

E niente 3.0: vado a giocare al gioco dei grandi e dei potenti.

E niente 4.0: inseriamo queste parole nel sistema, che tanto vane non rimarranno. 

E niente 5.0: finisco di ridere; passo e chiudo. 

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Wyatt99
30 minuti fa, Giraluna ha scritto:

E niente ... Fra due giorni sono cinque anni in questo posto. 

Se fai un resoconto di questi cinque anni, cosa potresti dire? Quali sono i PRO e i CONTRO di IS?

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Giraluna
13 minuti fa, Wyatt99 ha scritto:

Se fai un resoconto di questi cinque anni, cosa potresti dire?

Scriverei quello che ho scritto sopra. Non entro nei dettagli apposta. Se mi stai chiedendo di descriverli in una parola, sarebbe Giraluna. 

14 minuti fa, Wyatt99 ha scritto:

Quali sono i PRO e i CONTRO di IS?

I pro penso siano evidenti in ciò che scrivo: più indipendenza emotiva e produttività; lucidità e logica ai massimi livelli.

I contro sono più legati al resto dell utenza e sono quelli di cui discutevo con te la settimana scorsa ed oggi con Gian: 

- polarizzazione;

- mancanza di gruppo solido;

- mancanza di figure di riferimento. 

È da qualche giorno che commento poco. Normalmente più mi rafforzo qui fuori, più sbarellano qui dentro leggendomi. 

Perciò, visto che prevedo un enorme passo in avanti nel prossimo periodo, la mia attività qui in pubblica sarà razionata. 

Tu citami pure, se ti posso essere utile, capito? 😉

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