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Non so cosa voglio e questo mi blocca


Kurt Bi

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^'V'^
20 ore fa, Iperbole ha scritto:

“Per vivere l'illusione che altri non la stiano scopando perché tu sei speciale.”

Ma vivere consapevolmente quest’illusione ti fa comunque crescere?

“Ma ogni cosa a suo tempo.”

Cioè, scegli di imparare a riconoscere le Emotional perché la Party Girl che desideri è fuori portata, non avresti le risorse interiori necessarie a gestirla senza vivere col cuore in gola. Quindi guardi in faccia alla realtà e intraprendi questo “Emotional training” con l’obiettivo di farti le ossa. MA consapevole dell’illusione che stai vivendo, la tua mente razionale sa, perché hai letto Aivia. Viverla in questo modo porta comunque ad un’evoluzione emotiva? Pur essendo tu consapevole che quella che stai attraversando è una transizione, un allenamento di crescita per poter accedere ad una categoria di femmine che al momento è off limits? Non so se mi sono riuscito a spiegare. 

Più che altro m’incuriosisce la dinamica di base, non l’esempio in sé per sé sulle femmine. E’ proficuo “prendersi gioco” della propria emotività per crescere?

Se un tale mi prenota delle mastering, posso pure usare un potente effetto placebo perché si dia il permesso di accedere alle risorse che ora si preclude da solo. 

La sua mente farà il lavoro e, a suo tempo, a risultati stabilizzati, potrò pure dirgli che le emotive non hanno scopato con gli altri perché loro sono così, non perché lui è speciale. 

Però intanto ha vissuto quella sensazione di cui aveva bisogno per mettersi in piedi. 

Se invece in pubblica mi metto a parlare di "amore da parte di donne emotive che ti vedono speciale" e di "party girl per le quali non sei speciale", succederà che uno ne beneficerà e cento staranno sotto la superficie a gossippare che sparo scemenze e non ne ho un'idea. 

Di base, le sensazioni di cui ha bisogno per ricostruirsi l'auto immagine non possono dargliele le party girl, perché sono dei frullatori per le emozioni di chiunque non abbia ogni area della vita perfettamente solida e funzionante. 

Basta un periodo di magra economica e l'importanza che una party girl ti dà per darla subito ad un altro togliendotela, è capace di farti cadere faccia a terra. 

Hanno un'entropia altissima. 

Le emotive possono fare da rotelline alla bicicletta. 

Fermo restando che uno stia imparando a pedalare da solo, su due ruote. 

Ma non si impara direttamente su due ruote, le cadute a terra e le ginocchia sbucciate finirebbero per creare condizionamenti e ansie fino all'odio per le biciclette. 

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Sembra che tu mi abbia guardato il cellulare ahahah 

14 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Tu sei un'emotional che si è ficcata in gruppi di maschi frullati dalle party girl e che però hanno più bisogno di sesso che di relazione, per cui continuano ad andare al mulino per poi soffrire infarinati di forti alti e bassi per l'entropia delle party girl, e così hai sperimentato un senso di accettazione nell'esplorare il tuo lato party girl, perché socialmente incoraggiato presso le persone più normali e meno idiote che conoscevi, ma lo hai fatto da emotional, infatti non bevi alcolici, non fai festa, semplicemente hai preso ad esplorare il sesso senza rotture di coglioni. 

Grazie

15 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Insomma, non sei il tipo di target dei PUA. 

Il tipo di target dei PUA è molto pericoloso. 

Infatti per lo più i PUA sono persone con problemi in varie aree della vita che per essere un po' felici vanno come farfalle al fuoco

Già, anch'io avevo una mezza idea ma messa come l'hai messa tu è ok. Ogni tanto arrivo a queste conclusioni ma nella mia testa suonano un po' come "io meglio di loro" che non è ciò che penso

16 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Io per esempio credo che tu sia stata sedotta da Lorenzo, non da Zema

Sempre detto, almeno su questo ci sono arrivata subito

20 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

che poi in chat sono lì a chiederti di mandare foto delle gambe e ti raccontano di cosa ti farebbero e bla bla bla. 

Troppo vero ahahah tutti così

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2 ore fa, Edo ha scritto:

@^'V'^ ma tu sapresti dire se una è party girl o emotional? Io per es cosa sono?

Voglio espandere un po' il concetto già messo giù da ^'V'^, giusto per complicare un po' la faccenda a chi non ha capito che il mondo non è dicotomico, ma la dicotomia semplifica e aiuta a non disorientarsi troppo.

Party girl o emotional?

Desiderio o Possesso?

Introverso o Estroverso?

Sono tutte categorie che per lo più non esistono (sono le famose code della Gaussiana), ma servono a facilitare la scelta di una tattica, di una strategia, davanti a QUELLA persona, e a valutare le probabilità degli outcomes definendo ragionevoli aspettative.

In soldoni: se Roberta va tutte le sere a ubriacarsi in disco sarà poco ragionevole trattarla come un'emotional e avere aspettative di un certo tipo, poiché, in quella fase della sua vita e/o in quel contesto si trova sicuramente più vicina alla configurazione "party girl".

 

Quello che non dobbiamo dimenticare è che il nostro comportamento non è fisso, ma mutevole in base a numerose variabili, tra tutte il CONTESTO.

Se prendiamo ad esempio la categorizzazione in party girl ed emotional e la trattiamo come se stessimo distinguendo i fichi dalle pere (distinzione oggettiva), rischiamo di prendere delle cantonate clamorose.

Parlando della mia esperienza: la stessa ragazza che quando passava il tempo con me sembrava la classica fidanzatina perfetta, appena inserita in un contesto diverso (es: a una festa in cui sono presenti amici di corso ed estranei) cambiava radicalmente atteggiamento e comportamenti.

Caio, che l'avesse conosciuta in quel contesto, l'avrebbe probabilmente - e ingenuamente - etichettata come party girl.

Tizio, che l'avesse conosciuta in biblioteca a studiare con le amiche, l'avrebbe probabilmente - e ingenuamente - etichettata come emotional.

Questo fenomeno di ambivalenza per quello che ho visto si verifica A TUTTE LE ETA', ma è particolarmente evidente nelle ragazze giovani.

 

Morale della favola: applicare etichette senza un minimo di analisi e senza la consapevolezza che stiamo a) attuando una grossa semplificazione b) inserendo la nostra soggettività e le nostre esperienze passate nel processo c) vedendo la persona in UN contesto, porta spesso a cantonate clamorose.

Semplificare, etichettare, non è il male.

E' un'operazione che facilita il nostro muoverci tra le intricate dinamiche sociali, è come tale va presa: un'operazione, un processo decisionale imperfetto. Non certo un dogma di fede.

E' importante avere consapevolezza di ciò che stiamo facendo: prendere tale etichetta come approssimazione, come guida, come ipotesi di tracciato che decidiamo di percorrere, e accettare l'idea di poter prendere una cantonata.

Non esistono, tranne rari casi, persone statiche in tutte le fasi della vita o addirittura in tutti i contesti.

Quanto prima lo si capisce, tanto prima si riesce ad acquisire quel minimo di morbidezza ed elasticità nel giudizio che ci evita le forti delusioni tipiche soprattutto dell'inesperienza.

Che ci evita di stupirci troppo davanti alle varie maschere.

Che ci evita di stupirci troppo davanti ai cambiamenti repentini delle persone.

 

Poi... Le botte arrivano lo stesso, ma non stupiscono né scuotono quanto un fulmine a ciel sereno.

Modificato da Percival
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Kurt Bi

È successo. Ho fatto sesso così. La mia prima volta. In un parcheggio della periferia milanese. Alle 3:23 di notte. Con i vetri appannati e i sedili reclinati. Ora non starò a spiegare come è successo. Perché ripeterei le stesse parole usate nella sezione Diari Personali. Due settimane dopo la pubblicazione di questa discussione ho finalmente risolto i miei problemi. Forse...

Voglio scrivere quello che provo. Perché voglio capire. Infatti ieri sera (Sabato) non ci capivo proprio un cazzo.

Zero ansia. Zero paura. Solo voglia di divertirmi. Perché? Com'è possibile? Che Venerdì sera ero impanicatissimo per l'uscita con C. e che ieri non ho avuto nessun freno. Ci ripenso e metabolizzo... Venerdì era un'uscita programmata. Venerdì c'erano aspettative. Sabato sera invece nulla. Era una serata in discoteca con i miei amici. Anzi ero già pronto a tornare a casa a mani vuote. E quando mi sono ritrovato con lei in auto nemmeno avevo realizzato. Mentre scopavo pensavo a questa discussione. Pensavo ai miei amici e a quanto avrebbero rosicato. Pensavo ad assicurarmi che entrasse bene. Per essere sicuro di perdere sta cazzo di verginità.

So cosa state pensando. Ho buttato un momento unico. Dovevo viverlo. Assaporarlo. E invece pensavo a me stesso e basta. Al mio futuro da non vergine. Che stupido! Non sono venuto. Lei non era soddisfatta. E io amareggiato.

Ma io non stavo bene. Era danni che il mio obiettivo era scopare. A qualsiasi costo. Era togliermi questo cazzo di peso. Che a vent'anni ti rallenta. Ti fa sentire una merda nei confronti di tutti. Anche di quelli come te.

Ora come mi sento? Uguale. Ma un pochino più leggero.

Mi guardo allo specchio. Qualcosa nei miei occhi è cambiato. O forse sono solo ancora gasato. Non lo so e non mi interessa. Sto bene. E questo è quello che conta.

Ai miei amici non dirò nulla. Non mi vanterò. Non c'è niente di cui vantarsi. Ma soprattutto non ce n'è bisogno. Non ho più bisogno della loro approvazione. Mi basta la mia consapevolezza. Mi basta sapere di aver superato il mio blocco. E di essere all'altezza.

 

Adesso rimane solo un pensiero. Mettiamo che per i prossimi mesi non becco più nulla. Mettiamo che mi schifano tutte. Questa consapevolezza vacillerà? Rischierò di tornare come prima? Alla disperata ricerca di approvazione femminile? Mi rispondo che non ha senso pensarci. Che la consapevolezza dovrebbe giungere da dentro, non da fuori. Che per stare bene devo prima stare bene con me stesso.

Non è facile convincersi di ciò. Ma ci provo. Consapevole del fatto che solo il tempo potrà darmi le risposte che cerco.

K. B.

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Il 3/12/2018 alle 19:50 , ^'V'^ ha scritto:

Non a caso, molte donne non gradiscono ascoltare il suono di uno che sta venendo (non godono della felicità di un maschio), trovano schifose le immagini di uno col cazzo dritto o moscio che sia (non è certo un maschio il loro oggetto del desiderio per cui provare sentimento) e trovano più piacevoli immagini di fighe nude, non per desiderio, ma perché ne riconoscono le armonie e il potenziale di evocare sentimenti nei maschi. 

Rimangono in conflitto giusto quando la foto di un'erezione non viene da un porno o da una foto a caso, la quale non gli piacerebbe perché non provano sentimenti per il maschio, ma quando quell'erezione fotografata è dovuta ad un effetto che loro hanno evocato, ossia provano piacere per aver potuto evocare in lui sentimenti e reazioni, ma della foto in sé, della persona fotografata, del maschio, non sono interessate. 

Mi ritrovo in queste tue parole.

Non avevo mai visto la questione in quest’ottica.

Io ho iniziato a 12 anni a capire che potevo provare attrazione  anche per le ragazze… Poi crescendo ho continuato ad avere la conferma di ciò, e non ho mai rifiutato questa parte di me.

Dal punto di vista visivo, riconosco che vedere in foto un corpo femminile nudo a me mi suscita più reazioni rispetto a un corpo maschile. Anche se poi dal vivo è la virilità maschile quella che mi coinvolge di più.

Parlando sempre di immagini, credevo si trattasse di una sorta di mia immedesimazione nella donna che vedevo, unita alla sinuosità delle forme femminili molto gradite all’ occhio.

Tu @^'V'^ ritieni che tutto questo avvenga solo per la consapevolezza di poter evocare sensazioni nei maschi ?

P.s. Se non mi piacciono i film romantici sono strana?

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2 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Sia per ovvie ragioni, sia perché le vostre due bocche avendo già parlato molto tra voi tenderanno ad un maggior silenzio, rispettando il suo bisogno di non sentire scemenze con toni striduli a piccone. 

Qualche donna può pensare "ma se siamo in due o tre ci saranno meno soldi da rubare a testa".

Questo è vero nel caso di un ritardato ereditiero o di uno che ha vinto alla lotteria.

È falsissimo se parliamo di un maschio sano, dato che può usare le sue capacità mentali in modo costruttivo e value giving solo se ha scopato più di una e sa per certo che ci sono anche domani e anche fra un mese. 

Inoltre può affrontare le sfide contro il mondo solo se ha più testo che cortisolo, se no rimane schiacciato. 

Quando una figa ti logora di parole il cortisolo va alle stelle e ci resta. 

Quando due fighe parlano tra loro e ridono e sono felici il cortisolo crolla. 

Quando scopi la più bella figa del mondo che ami per più di sette - nove volte / un mese, il testosterone crolla e ogni rapporto successivo ha più o meno il bilancio di una sega. 

Quando sono due - tre, il testo sta sempre nel range alto e il cortisolo muto. 

Così arriva il resto del mondo a darti stress e sfide. 

Ma ti trova pronto a fargli il culo e ricaricato, intelligente, risk taker e problem solver. 

Maschio insomma. 

Condivido anche perche sto lo sto vivendo in prima persona...

Ma come si può uscire dal circolo vizioso del cortisolo?!

Nel senso...io per esempio sono ultimamente parecchio sotto pressione per via di due esami difficili...

A tutto sto stress si aggiunga il fatto che da un anetto mi scopo sempre la stessa, la quale per giunta mi stressa con il vederci tutti i giorni e parlarmi di tutte le sue cazzate quotidiane inutili... ( ma veramente inutili!)... E in più ogni tanto mi vomita addosso i suoi problemini del cazzo carichi di ansie inutili che io puntualmente risolvo in meno di 5 minuti...

Tutto ciò ho notato che mi comporta un calo delle prestazioni in fase di studio, dove ottengo scarsi risultati e anche sul lavoro sono meno attivo( non tanto a livello fisico quanto a livello mentale)...

Questa situazione tutta insieme porta ad un ulteriore stress complessivo, per cui nella spirale stressogena ad ogni giro d elica lo stress aumenta in maniera esponenziale...

Come si potrebbe fare per spezzare il circolo vizioso e recuperare un po di energie da testosterone?!?

Avevo anche pensato di andare un paio di volte ad escort ma proprio per i motivi di cui sopra non ho la tranquillità mentale per affrontare quella che sarebbe la mia prima volta... 

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