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Desiderio di sputtanarla...


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gold86

Dal punto di vista tecnico-stilistico si avvicina al c.d. "flusso di coscienza" quindi non condivido gli appunti "tecnici" di cui sopra 🙂

Nel merito ciò che esponi è comprensibile.

La voglia, in qualche modo, di rivalerti.

Di vedere riparato il torto che ritieni di avere subito.

Il punto è che questa è solo una delle angolazioni.

L'altra è che ti è andata di lusso perchè dalla tua vita è uscita di sua spontanea volonta una persona meschina su cui tu, verosimilmente, eri pure disposto ad investire.

Che così facendo ti ha evitato un danno e "liberato" rendendoti disponibile per qualcun'altro, e in forza di questo è da ringraziare.

Altro punto di vista è che, nonostante tutto, bella o brutta che sia stata, si tratta pur sempre un'esperienza.

E l'esperienza è preziosa perchè ti fornisce strumenti nuovi con cui affrontare la vita.

C'è sempre da imparare, dopotutto.

Traendo un po' le fila del discorso, il tuo agire dipende sempre dal punto di vista in cui ti collochi e da cosa per te conta di più.

Io ad esempio, se penso alla mia prima ex, non lo avrei mai detto ma dopo anni l'ho pure ringraziata.

Perchè è anche grazie a quello che ho imparato con lei (a causa sua e per merito suo) che oggi ho accanto una donna di valore.

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unipa
23 ore fa, Lupin27 ha scritto:

Credo sia giusto confrontarmi con voi anche su questo. Forse alcuni si adireranno, ma ritengo sia tutto sommato un pensiero "umano", normale, ed è per questo che è importante per me parlane qui, dove posso contare su un valido confronto.

anzitutto scrivo in questa sezione, che alla lettera è la quella corretta. La mia storia è stata descritta in alcuni interventi, il principale dei quali è "il ritorno dell'antagonista", e qui sarà completata.

il titolo odierno credo sia abbastanza indicativo. 

Seppure sento che in gran parte è passata, avendo quanto meno realizzato

e i miei errori [di tattica, perché ho fatto semplicemente ciò che farebbe un non esperto nella situazione di fortissima infatuazione in un flirt che poi scivola avanti i tuoi occhi verso una fine senza neppure una scopata (questo è un punto che tra l'altro vorrei analizzare: invero ad oggi posso dire che tutte le volte che ho raggiunto un f-close, comunque sia andata non sono mai stato male. E allora, cambio io? C'è qualcosa che cambia in loro e determina in me questa differenza? Davvero non so rispondere. So solo che a logica se riuscissi - ma non so neppure se sia "fisicamente" possibile - a vivere il pre f-close come il post f-close, dovrei avere grossi benefici, forse enormi)]

e il suo comportamento di merda condito di falsità e ipocrisia (qui c'è molto del rancore) 

e che la questione di fatto è davvero archiviata (non fosse altro perché tra poco lei si ritroverà a 10 mila km, quindi davvero potrei dire è una su 7 miliardi di persone).

negli ultimi tempi mi sale, a momenti alterni, un desiderio di "vendetta", di retribuire in qualche modo la merda che mi è arrivata addosso.

Ma devo esporre due riflessioni per spiegarvi: una sulle motivazioni, l'altra riguarda l'opportunità.

quanto alla prima: 

non mi girano perché ha flirtato da impegnata;

non mi girano perché ha cercato l'uscita il giorno prima che venisse il tipo dicendomi verso la fine dell'incontro "non te lo volevo dire ma domani viene il (appellandolo per nazionalità!)", dicendo che non voleva vederlo, che io la capivo e lui no [qua ho capito che non conta un cazzo capirle!], che però sarebbe stato pochi giorni e si sarebbe fatta sentire lei, preoccupandosi di quando avremmo potuto scambiarci le foto serata(!), poi abbracciandomi forte nel cammino verso l'auto;

non mi girano se dopo sette giorni, al mio saluto, mi ha invitato ad uscire con lui. se dopo un mese, al ritorno dalle ferie, mi ha detto a giustificazione dell'invito "ma io ti ho visto sempre come amico" (anche se due volte aveva provato a baciarmi!), mostrando addirittura un fortissimo dispiacere legato alla paura di perdermi;

non mi girano se dopo la mia sfanculata (d'obbligo direi) è stata in silenzio ad aspettare...;

e non mi girano se dopo un altro mese, al mio ritorno, motivato in buona parte (e sono sincero) dal desiderio, spinto anche da alcune sue parole, di salvare un rapporto, di ricucire un qualcosa, ormai passata la botta forte dell'infatuazione, mi ha BLOCCATO e cancellato dalla sua vita, non rispondendo mai più anche a due mail;

mi girano perché tutto questo l'ha fatto una che si è presentata come cane bastonato vittima di violenza, una che ha fatto la "profonda", che ha voluto creare un intenso rapport (e non poteva fare di più per toccare la mia sensibilità, credetemi), una che parlava di RISPETTO sempre e comunque, una femminista, una che amava parlare di senso di umanità!

Non so se riuscite a capire il desiderio di smascherarla!

quando alla seconda:

in molti post si chiedo consigli su cosa fare, come comportarsi, quando una storia finisce male (situazione analoga direi, la One itis è per entrambe). Spesso leggo di guardare altrove, di ritrovare se stessi, di pensare solo a se stessi, l'unica cosa che conta; di freeze, di indifferenza, di gelo e basta, cancellare rabbia, rancore, cancellare tutto. Anche se molto spesso si finisce per apprezzare questi comportamenti nella prospettiva dell'altra parte: e così l'indifferenza mostrerebbe un uomo di valore, uno che non sta più sotto, uno ormai libero. Del pari il cancellare in generale. Se dovessi incontrarla dovresti anche salutarla con un sorriso, altrimenti la rabbia e la delusione ancora viva mostrerebbero debolezza, scarso valore ecc... Ma mostrerebbe a chi? A lei appunto.

Allora mi sembra un po' contraddittorio: una cosa è ciò che appare all'altra persona (specie se data per persa) e ammesso che la tocchi, una cosa è ciò che fa o può fare bene a te, o sbaglio?

E se io in questo momento potessi godere (anche un minimo) dallo sputtanarla? Niente di falso ovviamente. Basterebbe un ringraziamento al tipo per aver interrotto una conoscenza deleteria partita da chat di incontri. Magari va a vuoto, magari invece le rovino la festa. Se glie lo dicessi io che è stata una merda (ma saprei neppure come farlo) non glie ne fregherebbe un cazzo, perché la verità è questa, l'ha dimostrato. Probabilmente dietro la sua fuga c'è anche vergogna. Ma non di più. Io sono già nessuno ai suoi occhi. Invece l'eventuale sfanculata (o anche la semplice reazione) di uno con cui c'è un rapporto di durata (con cui probabilmente finge da tempo), beh quella sì potrebbe bruciare, ad una politically correct, ipocrita e falsa, come lei. Quella sì la metterebbe di fronte alla merda che ha dentro. Quella sì sarebbe un colpo sotto la cintura. 

Si lo so, è da bambino, è infantile. Ma una persona così cosa merita da me? La mia indifferenza fa bene a me e male a lei? Se uno ti dà una stilettata, tu che fai, gli mostri indifferenza? O un colpo basso come questo farebbe (forse) bene a me ma sicuramente male a lei? E che cazzo me ne frega ormai della sua idea di me? Cosa mi cambierebbe!? che me ne può fregare del pensiero di una che non fa parte del mio circolo sociale, di una che non rivedrò mai più nella vita? Forse me ne fregherebbe di più smascherala. Farla pagare in qualche modo. Lasciare un segno. Sarebbe un bellissimo addio.

È una riflessione al momento. Come anticipato, credo che siano pensieri che passerebbero nella testa di molti in una situazione di questo tipo. Non so se tutti avrebbero però il coraggio di esternali.

Molti non condivideranno a prescindere, ma mi pare sia ben argomentata e su questo vorrei confrontarmi. I giudizi morali mi interessano poco: non vedo l'esigenza di rispettare regole morali con chi non l'ha fatto.

sei troppo confuso e coinvolto, hai scritto ottomila cosa che mi è anche seccato di leggere. Devi fare mente locale con un bel freeze durante il quale lavori su te stesso ripassando la teoria

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Lupin27
1 ora fa, gold86 ha scritto:

Dal punto di vista tecnico-stilistico si avvicina al c.d. "flusso di coscienza" quindi non condivido gli appunti "tecnici" di cui sopra 🙂

Nel merito ciò che esponi è comprensibile.

La voglia, in qualche modo, di rivalerti.

Di vedere riparato il torto che ritieni di avere subito.

Il punto è che questa è solo una delle angolazioni.

L'altra è che ti è andata di lusso perchè dalla tua vita è uscita di sua spontanea volonta una persona meschina su cui tu, verosimilmente, eri pure disposto ad investire.

Che così facendo ti ha evitato un danno e "liberato" rendendoti disponibile per qualcun'altro, e in forza di questo è da ringraziare.

Altro punto di vista è che, nonostante tutto, bella o brutta che sia stata, si tratta pur sempre un'esperienza.

E l'esperienza è preziosa perchè ti fornisce strumenti nuovi con cui affrontare la vita.

C'è sempre da imparare, dopotutto.

Traendo un po' le fila del discorso, il tuo agire dipende sempre dal punto di vista in cui ti collochi e da cosa per te conta di più.

Io ad esempio, se penso alla mia prima ex, non lo avrei mai detto ma dopo anni l'ho pure ringraziata.

Perchè è anche grazie a quello che ho imparato con lei (a causa sua e per merito suo) che oggi ho accanto una donna di valore.

Ne sono sempre più consapevole. Piano piano ho "rivisto" i suoi racconti sentimentali... Tra disastri (eufemisticamente parlando), rotture con motivazioni apparentemente irrazionali e "storie impossibili" (cit.) ... Poi ho capito che non erano strane coincidenze.

del resto io venivo da un passato diametralmente opposto.

ma quando sei lì vivi l'interazione del momento e non è facile analizzare l'intero quadro con lucidità, specie se una approccia mostrandosi estremamente cortese, sensibile e addirittura affettuosa nei tuoi confronti.

quando viene fuori il rovescio della medaglia che hai visto, ti sembra aver avuto le allucinazioni, o peggio, di averle in quel momento.

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wittels81

“La vendetta è solo un istinto. Per questo è sempre sbagliata” (cit.)

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Federico97

Lupin, Lupin, mi son preso la briga di rintracciare i tuoi vecchi post per cercare di comprendere il background di questa vicenda. Ti porgo un piccolo suggerimento: un banale link avrebbe semplificato le cose. 

Veniamo al dunque

Non ho potuto fare a meno di rilevare come i tuoi primi messaggi, quelli di altre discussioni, siano più lineari e lucidi. 

È evidente come il tuo primo messaggio, anzi volendo essere tecnici, il tuo flusso di coscienza, è stato scritto in un momento di scarsa lucidità. Difatti punto dalle mie parole e dai miei modi definiti bruschi e riduzionistici, i quali mi sono valsi un augurio a trovarmi nella situazione del tuo amico, sei ritornato nei ranghi e le tue affermazioni si son fatte magicamente più taglienti e comprensibili.

Ciò che ti ho criticato è il mezzo di cui ti sei avvalso per veicolare il tuo pensiero qui su un forum. Dovresti aiutare, chi cerca di consigliarti, no?! 

In tutto ciò, non se riuscito a comprendere appieno il mio messaggio in cui ti ho presentato la tua tanto agognata risposta. 

IL MALE GENERA ALTRO MALE

Abbandona le armi di guerra, abbandona la tua vendetta, accetta la tua debolezza e riuscirai a vedere la luce. È un processo lento, ma vale ogni singolo attimo della tua esistenza. 

Devo ammettere che hai scelto un bel nome, difatti così come Arsenio è perennemente infatuato della sua Fujiko, analogamente tu ti poni nella stessa identica situazione. 

Sei infatuato, sei coinvolto emotivamente perché le tue emozioni dipendono ancora dalla sua immagine e non fosse stata lei, un' altra gentil donzella prima o poi avrebbe penetrato il tuo cuore e giocato con le tue emozioni. 

Ti guardi intorno e non comprendi il perché di determinati comportamenti, sai perché?

Tu ovviamente vuoi saperlo 

Te lo dirò

Nella tua mente, permane ancora nitida l'idea di un idillio che non può sussistere, idea che ti sei costruito tu stesso e che ora messo dinanzi alla realtà cozza con la stessa . 

Non è tutto a colori, così come non si può ridurre tutto al bianco e nero, sapere è diverso dall' accettare. 

Ho risposto molto molto sinteticamente alla tua domanda, ma ti esorto ad andare oltre, ad indagare da cosa origina il tuo desiderio di vendetta, a ricercare l'eziologia della tua malattia per poi eradicarla definitivamente.

Non risolverai nulla augurando che la vita renda conto alle persone per ciò che (ti) hanno fatto, fanno e faranno, è invece bellissimo veder germogliare  un seme trasportato dalla tempesta, ed è ancora più bello assistere alla sua crescita fino a diventare quercia 

Ascolta i consigli altrui ma non cercare risposte negli altri, ricercale in te stesso

Questo puoi farlo solo tu 

 

Modificato da Federico97
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mistake
Il 13/12/2018 alle 00:30 , Lupin27 ha scritto:

Credo sia giusto confrontarmi con voi anche su questo. Forse alcuni si adireranno, ma ritengo sia tutto sommato un pensiero "umano", normale, ed è per questo che è importante per me parlane qui, dove posso contare su un valido confronto.

anzitutto scrivo in questa sezione, che alla lettera è la quella corretta. La mia storia è stata descritta in alcuni interventi, il principale dei quali è "il ritorno dell'antagonista", e qui sarà completata.

il titolo odierno credo sia abbastanza indicativo. 

Seppure sento che in gran parte è passata, avendo quanto meno realizzato

e i miei errori [di tattica, perché ho fatto semplicemente ciò che farebbe un non esperto nella situazione di fortissima infatuazione in un flirt che poi scivola avanti i tuoi occhi verso una fine senza neppure una scopata (questo è un punto che tra l'altro vorrei analizzare: invero ad oggi posso dire che tutte le volte che ho raggiunto un f-close, comunque sia andata non sono mai stato male. E allora, cambio io? C'è qualcosa che cambia in loro e determina in me questa differenza? Davvero non so rispondere. So solo che a logica se riuscissi - ma non so neppure se sia "fisicamente" possibile - a vivere il pre f-close come il post f-close, dovrei avere grossi benefici, forse enormi)]

e il suo comportamento di merda condito di falsità e ipocrisia (qui c'è molto del rancore) 

e che la questione di fatto è davvero archiviata (non fosse altro perché tra poco lei si ritroverà a 10 mila km, quindi davvero potrei dire è una su 7 miliardi di persone).

negli ultimi tempi mi sale, a momenti alterni, un desiderio di "vendetta", di retribuire in qualche modo la merda che mi è arrivata addosso.

Ma devo esporre due riflessioni per spiegarvi: una sulle motivazioni, l'altra riguarda l'opportunità.

quanto alla prima: 

non mi girano perché ha flirtato da impegnata;

non mi girano perché ha cercato l'uscita il giorno prima che venisse il tipo dicendomi verso la fine dell'incontro "non te lo volevo dire ma domani viene il (appellandolo per nazionalità!)", dicendo che non voleva vederlo, che io la capivo e lui no [qua ho capito che non conta un cazzo capirle!], che però sarebbe stato pochi giorni e si sarebbe fatta sentire lei, preoccupandosi di quando avremmo potuto scambiarci le foto serata(!), poi abbracciandomi forte nel cammino verso l'auto;

non mi girano se dopo sette giorni, al mio saluto, mi ha invitato ad uscire con lui. se dopo un mese, al ritorno dalle ferie, mi ha detto a giustificazione dell'invito "ma io ti ho visto sempre come amico" (anche se due volte aveva provato a baciarmi!), mostrando addirittura un fortissimo dispiacere legato alla paura di perdermi;

non mi girano se dopo la mia sfanculata (d'obbligo direi) è stata in silenzio ad aspettare...;

e non mi girano se dopo un altro mese, al mio ritorno, motivato in buona parte (e sono sincero) dal desiderio, spinto anche da alcune sue parole, di salvare un rapporto, di ricucire un qualcosa, ormai passata la botta forte dell'infatuazione, mi ha BLOCCATO e cancellato dalla sua vita, non rispondendo mai più anche a due mail;

mi girano perché tutto questo l'ha fatto una che si è presentata come cane bastonato vittima di violenza, una che ha fatto la "profonda", che ha voluto creare un intenso rapport (e non poteva fare di più per toccare la mia sensibilità, credetemi), una che parlava di RISPETTO sempre e comunque, una femminista, una che amava parlare di senso di umanità!

Non so se riuscite a capire il desiderio di smascherarla!

quando alla seconda:

in molti post si chiedo consigli su cosa fare, come comportarsi, quando una storia finisce male (situazione analoga direi, la One itis è per entrambe). Spesso leggo di guardare altrove, di ritrovare se stessi, di pensare solo a se stessi, l'unica cosa che conta; di freeze, di indifferenza, di gelo e basta, cancellare rabbia, rancore, cancellare tutto. Anche se molto spesso si finisce per apprezzare questi comportamenti nella prospettiva dell'altra parte: e così l'indifferenza mostrerebbe un uomo di valore, uno che non sta più sotto, uno ormai libero. Del pari il cancellare in generale. Se dovessi incontrarla dovresti anche salutarla con un sorriso, altrimenti la rabbia e la delusione ancora viva mostrerebbero debolezza, scarso valore ecc... Ma mostrerebbe a chi? A lei appunto.

Allora mi sembra un po' contraddittorio: una cosa è ciò che appare all'altra persona (specie se data per persa) e ammesso che la tocchi, una cosa è ciò che fa o può fare bene a te, o sbaglio?

E se io in questo momento potessi godere (anche un minimo) dallo sputtanarla? Niente di falso ovviamente. Basterebbe un ringraziamento al tipo per aver interrotto una conoscenza deleteria partita da chat di incontri. Magari va a vuoto, magari invece le rovino la festa. Se glie lo dicessi io che è stata una merda (ma saprei neppure come farlo) non glie ne fregherebbe un cazzo, perché la verità è questa, l'ha dimostrato. Probabilmente dietro la sua fuga c'è anche vergogna. Ma non di più. Io sono già nessuno ai suoi occhi. Invece l'eventuale sfanculata (o anche la semplice reazione) di uno con cui c'è un rapporto di durata (con cui probabilmente finge da tempo), beh quella sì potrebbe bruciare, ad una politically correct, ipocrita e falsa, come lei. Quella sì la metterebbe di fronte alla merda che ha dentro. Quella sì sarebbe un colpo sotto la cintura. 

Si lo so, è da bambino, è infantile. Ma una persona così cosa merita da me? La mia indifferenza fa bene a me e male a lei? Se uno ti dà una stilettata, tu che fai, gli mostri indifferenza? O un colpo basso come questo farebbe (forse) bene a me ma sicuramente male a lei? E che cazzo me ne frega ormai della sua idea di me? Cosa mi cambierebbe!? che me ne può fregare del pensiero di una che non fa parte del mio circolo sociale, di una che non rivedrò mai più nella vita? Forse me ne fregherebbe di più smascherala. Farla pagare in qualche modo. Lasciare un segno. Sarebbe un bellissimo addio.

È una riflessione al momento. Come anticipato, credo che siano pensieri che passerebbero nella testa di molti in una situazione di questo tipo. Non so se tutti avrebbero però il coraggio di esternali.

Molti non condivideranno a prescindere, ma mi pare sia ben argomentata e su questo vorrei confrontarmi. I giudizi morali mi interessano poco: non vedo l'esigenza di rispettare regole morali con chi non l'ha fatto.

 

Ho letto il topic e quando l'hai aperto...

Sei di Firenze giusto e anche lei è in zone limitrofe?

Ho letto quando hai postato il primo post riguardo a lei. Ho paura di conoscerLa e di averLa pure matchata, perchè dal suo comportamento sembra LEI. Perchè ho matchata una cosi nel tuo stesso periodo.

Il 13/12/2018 alle 00:40 , vol-à-voile ha scritto:

L’unico giudizio che mi sento di esprimere è quello riguardante il tuo modo di scrivere: va assolutamente rivisto.

Non ho ben chiaro il topic onestamente, ci ho capito poco leggendolo. L’unica cosa che a mio avviso è lampante - nonostante continui a mascherarlo sottolineando che non è così - è la quantità di rancore che dal mignolo del piede arriva sino al sopracciglio della tua testa.

Non mi sento di dirti cosa fare o cosa non fare: ognuno di noi in questi casi si fa due ragionamenti e agisce. Se una vendetta ritieni possa aiutarti in non so cosa, fallo pure.

Comunque ha ragione

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vol-à-voile
1 ora fa, Federico97 ha scritto:

Non risolverai nulla augurando che la vita renda conto alle persone per ciò che (ti) hanno fatto, fanno e faranno, è invece bellissimo veder germogliare  un seme trasportato dalla tempesta, ed è ancora più bello assistere alla sua crescita fino a diventare quercia 

Vedi @Lupin27, comincia a prendere appunti.
A questo utente gli hai augurato del male - nonostante fosse qui a darti dei consigli.
Vedi la sua risposta e capisci ora chi dei due ha fatto una figuraccia.
Non ti dico questo per metterti alla gogna, ti sto solamente dicendo che probabilmente dovresti sentirti fortunato.
"Fortunato? E perché mai?"

Perché forse abbiamo individuato un problema a monte, un "issue" situato ben oltre il fatto di esser stato bidonato da questa ragazza.
L' autocontrollo.
Ecco su cosa devi lavorare.

Adesso puoi ritenerti felice e fortunato: hai individuato un problema su cui devi lavorare ed hai un sacco di tempo per gestirti e migliorarti.
In bocca al lupo.

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Una situazione del genere è capitata anche a me, con una ragazza che per un certo tempo frequentò me e il suo ex (?) , dicendo a me che con lui era finita e a lui che doveva riflettere e che forse potevano tornare insieme.  Una manipolatrice come poche, che con la scusa delle continue delusioni e della ricerca di un porto sicuro, cercava attenzioni e affetto da me, e da lui. Non sto a dirti tutti i suoi tentativi di inzerbinarmi, di farmi perdere la bussola, di farmi entrare in una relazione malata (sappi solo che anche la sua famiglia sapeva di queste sue tresche) e disfunzionale.  Dico solo che durò pochi mesi perchè per fortuna io ero già iscritto su questo forum e quando iniziò a evitarmi con freddezza (aveva bisogno di stare più tempo con il suo ex che insegnava inglese e lei doveva fare un esame di inglese)  la sfanculai immediatamente. Alla fine io la sputtanai (nel senso che parlai col suo ex di noi), dopo oltre un mese, ma non per vendetta... quanto perchè lei aveva sottovalutato un piccolo particolare: io e il suo ex (?) ci conoscevamo e quindi alla fine tutta questa sua sceneggiata (leggi merda) venne a galla. Non fu un desiderio di vendetta, quanto un caso fortuito. Puoi prendere in giro qualcuno per sempre o tutti per qualche tempo. Ma non puoi prendere in giro tutti per sempre. Io e il suo ex non rompemmo l'amicizia anche perchè nessuno di noi poteva dare la colpa all'altro di alcunchè. 

Lei l'ho rivista solo una volta un anno fa in un pub, e venne a salutarmi lei come se niente fosse. Io risposi al saluto con un sorriso a 64 denti. Non provai nulla per lei, solo un pò di pena per il tizio che la prese per mano fuori dal pub. Col suo ex infatti credo che sia finita da tanto tempo.

  Tra l'altro, senza voler entrare nel vendetta si o vendetta no, leggo che questa persona è in procinto di trasferirsi dall'altra parte del pianeta.  Quindi... cui prodest?

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Lupin27
3 ore fa, mistake ha scritto:

Ho paura di conoscerLa e di averLa pure matchata, perchè dal suo comportamento sembra LEI. Perchè ho matchata una cosi nel tuo stesso periodo.

La tua posizione non è molto chiara... E questa incertezza non è il massimo della tranquillità... Dovresti risolverla...

gli altri interventi richiedono una risposta articolata, che arriverà più tardi

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Lupin27

non la volevo buttare sulla dialettica, ma a quanto pare in parte ce n'è bisogno. Non che sia bravo, ma qualche palla provo a tirarla indietro.

ho scritto un post, volendo "di getto", senza stare a ripetere dei particolari, perchè verteva su una questione che in larga parte trascende il caso concreto. Credo di averlo spiegato e, caso strano, qualcuno è stato in grado di rispondere in topic.

Altri hanno criticato la scrittura, ci può stare. Qualcuno, abilissima mente, ha subito inferito dallo scrivere di getto confusione, mancanza di lucidità e soprattutto conivolgimento. Ragionamento impeccabile direi. Potrei tranquillamente ribattere che se ho scritto così, senza stare ad articolare chissà quali ragionamenti, è proprio perchè me ne importa il giusto, la vicenda concreta è tanto più occasione che causa della riflessione sulla questione.

Che ci sia ancora rancore non solo è normale, come mi confermano i più, ma già è indice che non c'è dell'altro (il che non è un motivo di vanto per me!). Da qui, assolutamente avventato desumere chissà quale coinvolgimento e mancanza di lucidità. Così intesi vorrebbe dire essere robot, e non credo che lo sia alcuno. Ma quando si parla di vagine, sarà una strana coincidenza, le esternazioni tendono a tali accezioni. Che qualcuno senta la necessità di convincere (soprattutto se stesso) di essere un duro?

[Solo per chi ha voglia di una digressione, faccio il solito esempio: ogni volta che vedo un scooter come il mio guardo la targa, quasi per abitudine, e tiro una bella bestemmia a quel figlio di puttana che, ormai 5 anni fa, me lo inculò. Provo odio? no, lo amo con tutto me stesso! Anzi, visto che sono UOMO, mi è indifferente! Ma sto cazzo!  E per questo non sono lucido? non mi pare. Sono coinvolto? dipende da come lo vogliamo intendere. Allora, troviamo una spiegazione: una cosa è provare dei sentimenti nel loro picco, da modificarti l'umore in ogni momento della tua giornata, una cosa è averli lì, che vengo fuori ogni tanto, nella misura in cui alcuni ricordi riaffiorano alla mente. Le cose che hanno dato emozioni forti, non si dimenticano mai, piano piano si assopiscono, ma non muoiono mai. Non ci nascondiamo dietro le parole, già il dire ho visto quella che un tempo odiavo e le ho sorriso alla grande, vuol dire aver provato delle emozioni, nella testa ti è tornato, e magari sei contento di aver mostrato il contrario, ma proprio questa odierna soddisfazione testimonia l'importanza del sentimento.]

Probabilmente, il peculiare merito del post ha invogliato tali conclusioni. Sarà un caso che chi ha fortemente criticato la scrittura, ha preso una posizione "dura" nel merito e desunto tali conclusioni. Solo che alcune critiche, anche per i toni, sono andate a mio avviso oltre, così mostrandosi non necessitate. Da lì, la mia risposta a tono, ed un effetto domino, dato dalla naturale tendenza delle persone umane a persistere nei giudizi espressi. Dunque

@Federico97 il tuo primo intervento è stato a gamba tesa, basta leggerlo. E lo hai confermato stesso te:

10 ore fa, Federico97 ha scritto:

Difatti punto dalle mie parole e dai miei modi definiti bruschi e riduzionistici, i quali mi sono valsi un augurio a trovarmi nella situazione del tuo amico, sei ritornato nei ranghi e le tue affermazioni si son fatte magicamente più taglienti e comprensibili.

Stranamente però, come le mie affermazioni si sono fatte magicamente più taglienti e comprensibili; le tue, dopo la mia risposta si sono fatte magicamente più morbide e utili. Ma c'è un errore: ripetere, per giustificare le tue conclusioni, in modo errato ciò che ho detto:

1) ho semplicemente parlato di intervento volto a banalizzare, e mi pare un dato oggettivo.

2) letteralmente non si tratta di un augurio (è il contrario), ma un semplice paventare una situazione reale che, a mio modestissimo avviso, richiama in qualche modo proprio il tuo (concetto di) "agnello indifeso". Quanto all'offesa nel primo rigo, mi scivola addosso, non provo odio.   

@vol-à-voile ora è facile rispondere, comincio col solo sottolineare alcuni passaggi

9 ore fa, vol-à-voile ha scritto:

A questo utente gli hai augurato del male - nonostante fosse qui a darti dei consigli.
Vedi la sua risposta e capisci ora chi dei due ha fatto una figuraccia.
Non ti dico questo per metterti alla gogna, ti sto solamente dicendo che probabilmente dovresti sentirti fortunato.

La prima è falsa, la seconda pretestuosa. Chiariamo un concetto: è corretto dire "dovresti" aiutare chi è qui per dare consigli, è sbagliato dire "devi", non foss'altro perchè chi risponde non è assolutamente obbligato a farlo, lo fa nella più totale libertà. Quindi una cosa è intervenire e chiedere lumi,  un'altra è scomodarsi e criticare in modo aggressivo. L'argomento dell'aiuto diventa allora un chiaro pretesto e disvela una mania di protagonismo, sub specie di "dispensatore di appunti" (c'è forse un'assonanza?).

Ma la parte più bella sono le conclusioni finali: dal rispondere con la stessa moneta si desumerebbe il mio grande problema esistenziale: l'autocontrollo. Non so se devo ringraziarti per averlo scoperto. Visto che dovrei intraprendere un lungo percorso, forse mi sarebbe utile avere il tuo recapito per iniziare con te la terapia.

Allora, non ti pare che le tue conclusioni siano un tantino sentenzianti, arroganti oltre che apodittiche e inopportune? Ma non ti biasimo, capisco il desiderio di giudicare, di puntare il dito contro qualcuno, specie su un forum. (ti anticipo che non ti risponderò ancora, non perchè non sia in grado, credo di averlo fatto e abbastanza bene, semplicemente perchè devo dare valore al mio tempo :))

 

Ora andiamo rapidamente al merito. Vediamo dunque quale potrebbe essere la mia malattia, da eradicare definitivamente. (cit. @Federico97 )

non fraintendere, nel tuo intervento c'è qualche spunto intelligente, tolte alcune belle frasi, che dicono tutto e niente, una tra queste guarda caso citata da @vol-à-voile (mi riferisco alla seconda parte; la prima parte riprende una mia domanda trasformandola in affermazione)

non ho molte energie nè voglia ormai, mi limito ad alcune considerazioni

Togliamo le tecniche di pickup. non che non abbia (sempre a seconda dei punti i vista) da migliorare. ma non credo c'entrino con questo. se sì solo nella misura in cui ci vedo la scissione, come dice il nostro amico, tra sapere, meglio conoscere, e accettare.

Probabilmente la mia malattia deriva dalla non piena accettazione di quello che appare oggi (in questo contesto storico sociale) essere il modo di vivere le relazioni umane.

Probabilmente sono nato e cresciuto in una famiglia che mi ha trasmesso determinati valori, con due genitori che hanno vissuto credendo nei rapporti umani (belli o brutti che siano, è importante questo!), che stanno ancora insieme, che insieme hanno affrontato le difficoltà della vita (e una famiglia le dà) senza mai mettersi in discussione, mai, quasi fosse una missione la loro. Suona un po' strano o sbaglio?

Probabilmente mi fa abbastanza schifo il modo in cui si interagisce oggi, dove ad esempio i legami e la confidenza vengo ripudiati, in nome della riservatezza, del rispetto.... dove in fondo ormai c'è solo puro egoismo, anche se siamo tutte persone di valore. potrei continuare... 

Probabilmente mi fa schifo in generale questa superficialità, questo modo di approcciare per interessi e convenienza in qualsiasi tipo di relazione, "amicizie" comprese. Quando non sta bene una cosa, la minima cosa, si va via.

Ora, ho solo io questa malattia? ne sarei fiero. credi che sia così giusto eradicarla? Dovrei farlo per vivere come te? Vogliamo scommettere che hai una bella soluzione diplomatica/utilitaristica a tutto quanto?

Si può comprendere allora come mai possa farmi schifo un comportamento del genere? non solo c'è quello che più detesto, ma c'è anche la beffa. Probabilmente vi siete concentrati sul palo, ma quello, come @gold86, già da tempo lo vedo una fortuna. Io invece mi sono soffermato sul resto, eppure questo, nel post scritto male, mi sembra chiaro.

Ultima riflessione sul desiderio... (omissis) l'alternativa dell'indifferenza cosa ha? fa strano, ma ha tanto a che fare col modo di vivere i rapporti descritto sopra.

 

 

 

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