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Ritrovare la retta via


PinoFiorda

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PinoFiorda

Bene ragazzi. 

Ê la mia prima volta su questo forum. A dire il vero la prima volta che parlo con qualcuno che non sia il mio psicologo. 

Sono un ragazzo di 25 anni, abito a Varese e studio economia. 

Non ho problemi sessualmente parlando, anzi ho una discreta vita sessuale. O meglio avevo fino a qualche tempo fa. Poi mi sono innamorato iniziando una storia a distanza con quella che pensavo fosse la mia lei. Dopo un anno e mezzo ci siamo lasciati, e mentre io ne soffro lei ha già ricominciato(ci siamo lasciati due mesi fa). Purtroppo non so bene con chi sfogarmi pervhe lei era il mio appoggio. Quando l ho conosciuta ero un tossicodipendente. Lei mi ha aiutato a uscirne, ad andare avanti... A mollare quelle persone che mi tiravano sulla brutta strada. Insomma mi ê stata accanto. Ora mi ritrovo con pochi amici fidati, che per motivi diversi, hanno poco tempo da trascorrere con me. Con le ragazze, va bene anche se non sono molto incentivato a conoscerne di nuove... Non mi sento pronto, dover raccontare la mia storia da capo, affezionarmi ancora a qualcuna... Solitamente le ragazze sono come "attrattatte" da tutti i miei sbagli, dal fascino del "bello e cattivo" ma dopo un po' tutte le donne vogliono quella stabilità che io purtroppo non so dargli, a causa del fatto che non sono stabile nemmeno con me stesso. Non so bene come comportarmi... Perche sono sempre in conflitto con me stesso, non so cosa voglio dalla vita, non so se voglio sesso e basta, se voglio una nuova relazione(anche se sono spaventato dall aprirmi ancora). Faccio fatica a conoscere nuove persone e mi sento sempre tremendamente fuori luogo in mezzo ai miei compagni di università pervhe condividiamo un passato troppo diverso. 

Non so se sono nella sezione giusta... Ę bhe, spero di trovare il vostro supporto e il vostro aiuto. Grazie Dell attenzione gente! 

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Telefono

Ciao,

ultimamente leggo molti post su questo forum a cui mi ritrovo a dare la stessa risposta, forse sarebbe il caso che aprissi un thread su quanto sto per scriverti. 

Al di là della tua esperienza, mi sembri abbastanza maturo da capire che ti manca un elemento fondamentale per costruire un circolo sociale di amici, una relazione o qualsiasi altra cosa d'importante nella tua vita: la consapevolezza di sé. 

Questa va intesa come conoscenza completa e obiettiva dei tuoi pregi/difetti, i tuoi obiettivi e, di conseguenza, il tuo valore. Sottolineo obiettiva perché spesso, anche qui nel forum, questa consapevolezza lascia il posto ad un'arroganza che rischia di fare più danni che altro. 

Sto parlando di un percorso difficile e constante, non un'autovalutazione fatta in una notte, quindi prenditi il tuo tempo. Viaggia, sbaglia, prova finché non capisci qual è la tua dimensione.

Quando hai il quadro completo di stesso, il resto diventa una naturale conseguenza. 

Intanto inizia e tienici aggiornati su questo tuo percorso, 

Un abbraccio, 

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PinoFiorda

Allora ti ringrazio per la disponibilità nella risposta.

Hai ragione. ma come dici tu purtroppo non è una cosa che si ottiene in una notta....e secondo la mia psicologa, io tendo a colpevolizzarmi piu di quanto non dovrei.

Mi do colpe che non ho nella fine di una relazione, nella mia dipendenza, nelle amicizie.  Quindi sicuramente hai ragione sul trovare la mia dimensione e far si che le mie scelte siano legato solo e solamente alla mia serenità e nient'altro.

Grazie ancora per la riposta.

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  • 2 settimane dopo...
Crescendo63
On 12/18/2018 at 12:09 PM, PinoFiorda said:

secondo la mia psicologa, io tendo a colpevolizzarmi piu di quanto non dovrei.

Mi do colpe che non ho nella fine di una relazione, nella mia dipendenza, nelle amicizie. 

Questo pretendere da se stessi cose impossibili è un errore che affligge molti. Ci si sente sempre sbagliati o "fuori posto" perché ci si impone degli "standard immaginari" a cui nessuno può arrivare.

 

Per vivere bene e con serenità è necessario:

1) Accettare i propri limiti - anche perché tutti ne hanno, non è che li hai solo tu

2) Perdonare i propri errori. Invece di darsi in testa, prendere l'errore come una esperienza da cui imparare, e andare avanti.

Per fare questo è anche necessario adottare una prospettiva a lungo termine: non si diventa maggiorenni in un mese, non ci si laurea in un weekend, e non si diventa una persona sana ed equilibrata in un anno; è un percorso di una vita, e vale comunque la pena. Ma bisogna avere pazienza.

 

Ho appena scritto un post sull'accontentarsi come filosofia per vivere meglio: pretendere meno (da se stessi e dagli altri), apprezzare di più gli aspetti positivi. La storia del "bicchiere mezzo pieno". :-)

Uno dei concetti base di cui parlo, è quello dell'adottare il principio di "abbastanza buono" (anche se ottieni un risultato solo discreto, è già ok): secondo me è un modo di pensare che potrebbe aiutarti.

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