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cultura, vantaggio o meno? Meglio selvaggio e spontaneo!


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E poi i fisici hanno la presupposizione di intelligenza, ma non tutti lo sono. Molti sono solo eterne secchie. Te lo dico io che ci lavoro assieme ;)

Non usare la tua laurea per dire che sei un genio. Ci sono varie intelligenze, magari uno ha quella matematica ma non quella sociale, o artistica, o trombativa...

Vorrei discutere un attimo questa mia affermazione, nata in risposta ad un tizio presentatosi come capace, ma in realta', e senza colpa, molto incapace.

L'intelligenza e' difficile da misurare. Un buon sistema di misura, non e' certamente il possesso di una laurea. Lo posso affermare perche' noto in persone laureate la presenza di un nozionismo radicato, indice di cultura enciclopedica, che tuttavia non si accompagna alla capacita' di inventare, realizzare e creare, qualita' necessarie ad esempio per chi fa ricerca, per chi deve sistemare un magazzino con della frutta o altro.

Il mio post non riguarda proprio questo argomento ma lo sfiora. Io sono stato cresciuto come un ragazzo educato, abituato a dire di no all'offerta di una caramella, disposto a perdere piuttosto che discutere, e tante altre cose. Premetto che la mia vita non e' un inferno, durante l'educazione ho ricevuto anche ottimi insegnamenti, ma vorrei toccare solo certe caratteristiche per scrivere poi come ne sono fuggito.

Dunque l'anno scorso, quando ho intrapreso la via della seduzione, mi sono accorto che in me una parte selvaggia, naturale e terra terra scarseggiava. Cosa tipica per chi frequenta per anni solo persone molto erudite e capaci solo di grandi :) mentali. Ero come dire, un buon cane addomesticato. Ho sentito in me una esigenza istintiva, e sono contento che di istinto si trattasse, a frequentare persone selvagge, brutali, superficiali, per diventare come loro. Per diventare uno che appena vede una HB dentro di se' dice "che topona" e non "ohh ma che bella...dolce visione celestiale, costellazione del firmamento...". Spero di essermi spiegato fin qui. Fatto sta che incontro in palestra due tipi, piu' giovani di me, di 25 e 23 anni, che escono tutte le sere, bevono come spugne, ogni giorno cercano una tipa da portare fuori e via dicendo. Non so come, ma mi lascio trasportare nel tunnel (attenzione, mica erano alcoolizzati, ho solo dato un po' di enfasi). Ho usato la parola tunnel perche' fino a poco tempo prima, magari 4 anni fa, quelle persone le avrei evitate. Bene mi presentano le loro amiche, ragazze pane al pane vino al vino, che ridono per battute sconce, che escono con i ragazzi per divertirsi e non per fare un giro sulla bella macchina! Continuo a frequentare questa compagnia e con loro comincia a cambiare il mio abbigliamento. Vado a Milano a comprare vestiti piu' alla moda, appariscenti e particolari, e questi fanno il loro gioco...comincio ad uscire con qualche ragazza solo per divertirmi quella sera, e non perche' c'e' un secondo fine! Comincio a fare come i miei amici e rompo le scatole a tutte le ragazze che vedo, e qualche volta con successo, per portare in compagnia con loro qualche fanciulla (mica potevo vivere sempre alle loro spalle no?)!

Dunque riporto un episodio in particolare che mi ha fatto capire, e quanto.

Io e G. arriviamo ad un locale comasco. Fuori c'e' la cameriera, una 20enne HB7. G. apre dicendo -Nel porno che ho visto oggi c'era un nero che si sc0p4v4 due donne! Che uccello aveva!- Io lo guardo e da perbenista strizzo l'occhio e dico a bassa voce -che figura facciamo G.?-. Fatto sta che HB7 si gira verso G. e sorride, e poi dice:-alle nove e mezzo si inizia a bere, vi porto al tavolo?-. Per tutta sera lei ha passato piu' tempo con noi che con gli altri. Non so cos'abbia combinato G. successivamente con lei. So solo che non appena io parlavo o facevo una battuta, ero fuori luogo, non spontaneo. Appena G. parlava, lei rideva e si divertiva.

Facile direte voi, G. ha fatto il tamarro con una tamarra. Innanzitutto: voi avreste capito che lei era tamarra e avrebbe riso? Non certo dai modi o dall'abbigliamento, ve lo assicuro. In secondo luogo, se anche aveste capito che lei apprezza queste battute, ne avreste fatta una? E avreste avuto successo come G.?

Una cosa l'ho capita, che serve la spontaneita'. Spontaneita' non significa parlare a vanvera, ma captare la lunghezza d'onda delle persone, recepire il loro stato e comunicare sulla stessa lunghezza d'onda prima di tutto, ed in modo da non modificare quello stato, se non in meglio. tutto questo per mezzo dell'istinto, non di pensieri razionali. Poi, creata quella connessione, siate liberi di dire spontaneamente tutto cio' che vi pare!!! NON fate mai calare la HB di tono, o la spegnete, il fiore aperto si richiude nel bocciolo, e voi passerete una serata in attesa che finisca!

Ovviamente se quella sera fossi stato fuori con un diacono giornalista 110 e lode, la serata sarebbe passata nella noia mortale, e la HB7 non sarebbe mai stata con noi.

Questo per dire che dovete anche fare attenzione al vostro livello di sofisticatezza. Se siete dei James Bond, nulla da dire. In caso contrario, tornare alle radici, frequentare persone piu' terra terra, istintive e dotate livelli di conoscenza diversi dai vostri, e' un grande aiuto. Ovviamente oltre a generare delle belle amicizie!!!

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festadanzante

OK, bene. Ma a te le tamarre piacciono?

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^X^

Fantasy, questo post è fantastico!

Hai espresso benissimo un pensiero che condivido, sia a livello teorico che -soprattutto- a livello pratico. Ho provato lo stesso senso di rinascita quando ho iniziato anch'io a frequentare persone VERE e da allora tornare nel mio vecchio circolo sociale mi riempe di noia e delusione (infatti non lo faccio praticamente mai).

Le vere emozioni forti sono quelle più semplici: birra, HB, musica, amici che non ti rompono i coglioni chiedendoti "quando sei stato promosso l'ultima volta".

Qualcuno si ricorderà che sono arrivato su IS a causa di una one-itis, che non a caso denominavo HBCentroSociale; una ex-squatter ex-qualunque cosa si possa immaginare, con cui ho passato le ore più intense della mia vita adulta. Fantastica!

Ora so cosa voglio e cosa cerco, e sono felice.

Per l'ultima cosa che dici (l'opener tamarro)... secondo me non è tanto che si poteva intuire se la HB avrebbe riso o meno. Il punto è che quello che dici e fai deve essere congruente CON TE e non CON LEI. Anni di field-testing mi hanno insegnato che una HBaltezzosa gradirà i commenti tamarri di un tamarro, perchè congruenti con la sua figura... ma non gradirà gli stessi commenti tamarri se provengono da una persona del suo giro "classy".

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AlanCarter

Rispondendo al topic, secondo me la cultura è solo vantaggio. Bisogna solo sapere come utilizzarla. Se inizi con un "no perchè sai, la critica della ragion pura di Kant..bla..bla..bla" finisce solo che gli scassi i maroni.

Invece se parli con l'hb di un certo argomento che ti piace, la conversazione è piacevole e interessante e alla fine te ne esci pure con una citazione che calza a pennello...imho puoi solo uscirne bene.

Cmq la cultura serve molto a te. Ti aiuta a essere migliore. Più sai e più sei curioso, più conosci e più ti fai domande. Ti abitui ad avere una mente aperta, dinamica, sempre pronta ad analizzare e vivere nuove possibilità, nuovi scenari.

Grazie al sapere puoi solo migliorare e questo miglioramento è sempre costante e non ha mai fine.

Un uomo di cultura affascina le donne molto più spesso di quanto pensi. A patto però di non far pesare la propria erudizione ed evidenziare la scarsa conoscenza di chi ti sta davanti.

Modificato da AlanCarter
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kyros

Questo è quello che il mio amico chiama "Fascino selvaggione".

Io penso che lui, ha fatto "l'alpha selvaggione".

Comunque penso sia solo questione di simpatia, non penso che la tipa ci stia per altro, a meno che lei non è tamarra!

L'altra opzione potrebbe oppure essere il fatto che c'eri tu con lui e quindi per questo lei stava con voi, possibilmente se ti considerava pocopoteva anche essere che stava facendo finta di non considerarti :)

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Fantasy
Rispondendo al topic, secondo me la cultura è solo vantaggio. Bisogna solo sapere come utilizzarla. Se inizi con un "no perchè sai, la critica della ragion pura di Kant..bla..bla..bla" finisce solo che gli scassi i maroni.

Invece se parli con l'hb di un certo argomento che ti piace, la conversazione è piacevole e interessante e alla fine te ne esci pure con una citazione che calza a pennello...imho puoi solo uscirne bene.

Cmq la cultura serve molto a te. Ti aiuta a essere migliore. Più sai e più sei curioso, più conosci e più ti fai domande. Ti abitui ad avere una mente aperta, dinamica, sempre pronta ad analizzare e vivere nuove possibilità, nuovi scenari.

Grazie al sapere puoi solo migliorare e questo miglioramento è sempre costante e non ha mai fine.

Un uomo di cultura affascina le donne molto più spesso di quanto pensi. A patto però di non far pesare la propria erudizione ed evidenziare la scarsa conoscenza di chi ti sta davanti.

Si' Alan, ma io non mi sono spiegato alla perfezione purtroppo. La cultura possono averla anche gli ignoranti! Sapessi la mia nonna che saggezza e cultura popolare aveva. Chi ha studiato per 30 anni invece rischia di essere sommerso da UN solo tipo di cultura, e questo a mio avviso e' negativo.

:-)

Fantasy

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Fantasy
Per l'ultima cosa che dici (l'opener tamarro)... secondo me non è tanto che si poteva intuire se la HB avrebbe riso o meno. Il punto è che quello che dici e fai deve essere congruente CON TE e non CON LEI. Anni di field-testing mi hanno insegnato che una HBaltezzosa gradirà i commenti tamarri di un tamarro, perchè congruenti con la sua figura... ma non gradirà gli stessi commenti tamarri se provengono da una persona del suo giro "classy".

FIUUU Grazie, questa spiegazione e' illuminante! Essere congruente dentro e fuori. Mi ricorda un post in cui si diceva che per evitare gli shit-test sarebbe sufficiente essere se' stessi, congruenti, e tu me lo hai fatto tornare in mente!!!

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OK, bene. Ma a te le tamarre piacciono?

Se sono HB>7 e pulite...si'!!!

Fantasy

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Ades
Una cosa l'ho capita, che serve la spontaneita'. Spontaneita' non significa parlare a vanvera, ma captare la lunghezza d'onda delle persone, recepire il loro stato e comunicare sulla stessa lunghezza d'onda prima di tutto, ed in modo da non modificare quello stato, se non in meglio. tutto questo per mezzo dell'istinto, non di pensieri razionali. Poi, creata quella connessione, siate liberi di dire spontaneamente tutto cio' che vi pare!!! NON fate mai calare la HB di tono, o la spegnete, il fiore aperto si richiude nel bocciolo, e voi passerete una serata in attesa che finisca!

Non posso giudicare in quanto non ho il piacere di conoscerti ma secondo me fai una semplificazione troppo brutale: da quello che dici le persone di maggior cultura ( che sembri equivalere al nozionismo ) devono per forza essere pedanti e noiose mentre le persone spontanee e naturali sono interessanti socialmente ma meno interessate al lato puramente culturale.

Questo forse è un dato artefatto che viene fuori dai personaggiucoli televisivi alla " ingegnere imbranato vs maleducato belloccio " che purtroppo la tv riesce a proporre e troppo spesso, imporre.

Voglio dire, uno può essere benissimo molto colto e non farlo pesare all'interlocutore, così come può essere uno scrittore " 100 e lode " che dal punto di vista delle relazioni sociali ha moltissimo carisma e viceversa può accadere di trovare lo spontaneo ( come lo chiami tu ) che è anche un noober sociale e non sa fare nemmeno la fila alla posta; intendo affermare che non esiste una relazione sicura tra quello che tu hai definito cultura e il successo sociale.

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italo

io credo nella cultura e ritengo sia sempre una buona arma di seduzione. ovviamente bisogna, come tutto del resto, sapere calibrare bene. mi spiego con un esempio: ieri ero a cena con amici di diversa età e cultura, con ruoli diversi nella società e nel modo del lavoro (l'imbianchino, l'impiegato, il disoccupato, lo studente universitario, il bancario, il benzinaio, l'avvocato, il maresciallo di Polizia Municipale). ognuno ha il proprio mondo, il proprio vocabolario, la propria "mappa" della realtà. non avrebbe avuto senso che io mi fossi messo a parlare di filosofia del diritto o di Saramago, avrei turbato l'armonia della serata e sarei sembrato soltanto un asociale. invece, poichè la cultura ti da comunque degli strumenti di dialogo e di comprensione, ho potuto parlare di viaggi, che era un elemento comune a tutti gli interlocutori, magari dando anche la mia personale lettura di alcune mie esperienze, ma prendendo ciò che di buono dicevano anche gli altri che, magari secondo canoni strettamente scolastici avevano un livello di istruzione più basso del mio. nel caso specifico l'amico benzinaio, che ha cinquant'anni e solo la scuola dell'obbligo, è per me una miniera di informazioni e di saperi fantastici che non avrei mai potuto trovare nei libri. con le hb è la stessa cosa, bisogna calibrare il linguaggio e l'erudizione. peraltro, l'hb tamarra e nemmeno curiosa non mi interessa, ci ho provato e sono rimasto freddo.

Modificato da italo
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