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E rieccomi qua


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vol-à-voile

E a questo punto è chiaro che a questo tipo gli piace la tua sborra

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  • 7 mesi dopo...
Ricca

Aggiornamento: Una pugnalata nel cuore

Parlammo l’ultima volta il 3 Febbraio 2019. Da allora nessuna conversazione, nessun messaggio, nessun accenno, nonostante sia io che lei passiamo tutti i weekend nello stesso locale (due stanze di 20 metri quadrati). Situazione bruttissima, angosciante, per un anno intero, a resistere a non far finta di non vederla ballare e stare con gli amici, con la voglia di cambiare locale ma con la forza di “non dargliela vinta” nel cambiare il mio locale preferito per colpa sua. Tante ubriacature, sia da parte mia che da parte sua, lei con “amici” quasi sempre diversi, io con “amiche” quasi sempre diverse. Il reciproco rispetto si  è limitato a non limonarci in faccia. 
 

Tutto questo fino a ieri sera la notte fra l’1 e il 2febbraio 2020. Maledettissima sera. Io con i miei soliti amici e due amiche portate da me. Siamo tutti nella stessa stanza, a una di queste gli cade la borsa e tutto il contenuto si riversa per terra. Lei, seduta proprio su quel divanetto, aiuta a raccoglierle. Vado in bagno, accompagnato dalla suddetta amica che doveva andare pure. Dall’antibagno vedo lei che mi fissa, mi metto a fissarla anche io, mi sorride. Mai l’avesse fatto. Continuano i bicchieri di vino, fino a quasi chiusura del locale.

Il proprietario, ormai un amico, come tutti i sabati chiude le porte con noi dentro, per berci le ultime cose e farci mettere dal dj le canzoni che vogliamo. Chiude la porta, lasciando lei fuori. Colgo l’attimo, mi alzo, apro la porta e le dico “entra”. Neanche risponde, si limita ad entrare. Subito mi fa “mi devi dire qualcosa?” E io: “no, voglio solo che rimani qui”. Scoppia a piangere, si lascia scivolare appoggiata al muro per terra. Si toglie ciglia finte, ormai ha il viso nero del mascara. La aiuto ad alzarsi e la bacio. Ci baciamo. Il dj interdetto (così come i miei amici, il proprietario del locale e i fedelissimi che conoscevano un po’ la situazione) , mette una canzone che gli chiesi tanto tempo fa, che semmai doveva succedere qualcosa, doveva passarmi quella. Balliamo abbracciati, ci baciamo, emozioni che non provavo da tempo ormai. A un certo punto mi fa, sempre in lacrime (ecco spiegate le lacrime) “ci sono cose che devi sapere”, io  “dimmi” , lei “ti ho tradito due volte, prima che facessimo l’anno”. 
 

Pugnalata, ora sono sorpreso anche io. Rimango senza parole, me lo sarei aspettato nei momenti molto vicini al lasciarci, non circa un anno prima. Mettici l’alcool, metteteci l’emozioni nel riparlare con lei dopo un anno, nel poter sentire il suo odore, nel poterla ribaciare. Gli rispondo “per ora non mi interessa, basta che sei qui”. Rimaniamo nel locale finché proprio potevamo, parlando del più e del meno. 
 

Usciti fuori, sarà stata l’aria, sará che a sangue caldo certe cose non le senti , inizio a chiedere il perché di questi tradimenti. Dice che non lo sa, e riinizia con la tiritera che non le davo le giuste attenzioni, che se ero triste non gliene parlavo, che per me uscire con lei non era un momento di svago, ma solo una cosa che doveva essere fatto. Tutto vero per carità, ma dai, non puoi tradirmi due volte e far finta di niente. Qui inizia una serie di sfoghi, come se proprio non fosse passato un anno, ma come se proprio ci siamo lasciati il giorno prima, da parte sua che chiede di voler morire e mi accusa, io che le rispondo a tono dicendole che in fondo non gliene importava davvero di come stavo, che se mi vede triste lei lo sapeva il perché e che non gliene è mai importato nulla. Uno schifo, veramente uno schifo. Non so come, a un certo punto ci calmiamo. Ormai è mattina, ci andiamo a prendere caffè e cornetto. Parliamo di altro, ambito lavorativo. Qui mi fa capire che se ne è scopati abbastanza, io gli faccio capire che me ne scopato forse più di lei. Chiedo se si è scopata una persona, mi dice di no che si è fidanzato prima, chiede se mi sono scopate due ragazze che conosce, rispondo sinceramente, una no e l’altra si. Andiamo via. Stiamo in macchina, parliamo, ci baciamo. ci raccontiamo un po’ ciò che abbiamo fatto, non riesco a togliergli gli occhi di dosso, a vivere il momento, a vederli lì, davanti a me, a sentire la sua cazzo di voce, con la convinzione che la cosa non ricapiterà. Nello stesso momento, però mi viene in mente il fatto che mi ha tradito e ci sto male. Richiedo, mi risponde che è una stupida , accondiscendente. Mi chiede perché non mi sono fidato mai di lei, e le rispondo perché conoscendo la sorella, sapevo in che situazione mi stavo cacciando. I discorsi sono stati veramente tanti, così neanche riesco a ricordarmelo ma boh, non voglio annoiarvi più di quanto stia già facendo.
 

siamo rimasti lì fino a mezzogiorno, fino alla domanda che le porgo “e quindi ora che si fa?” Lei mi risponde “tu coss vorresti fare?”. Gli dico di rispondere prima lei : mi chiede di rimanere conoscenti, di salutarci quando ci vediamo in giro. Rispondo assolutamente no, gli dico che non so neanche io se vorrei ricostruire un rapporto con lei dopo gli ultimi sviluppi, non so neanche se riuscirei mai a fidarmi, ma amici no, mai, preferisco estranei. Poi aggiungo: facciamo così, non ci calcoliamo, ma Potrei chiedere di vederci. Mi dice va bene, ma che naturalmente lei può scegliere se farlo o meno. Finisce così, e niente, sento di aver perso un anno. Un anno perso nel parlare con lei perché c erano ancora cose da dire, un anno perso perché non sono andato avanti con la mia vita, nonostante mi sia imposto di vederla il meno possibile. Tante scopate, ma nessuna emozione. E poi basta un cazzo di “entra” per riaprire un discorso vecchio di un anno ma fresco come se fosse successo il giorno prima.

Non so cosa pensare, sono ancora sconvolto e no, non sto bene.

Modificato da Ricca
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Porca puttana che brutta storia.

Non me la sento di dirti che hai fatto un errore, perchè comunque tu hai fatto quello che ti sentivi di fare in quel momento. 

4 ore fa, Ricca ha scritto:

A un certo punto mi fa, sempre in lacrime (ecco spiegate le lacrime) “ci sono cose che devi sapere”, io  “dimmi” , lei “ti ho tradito due volte, prima che facessimo l’anno”. 

Posso solo immaginare come ci si sente, io nel dubbio non lo vorrei sapere manco dopo morto. Ma io dico: siamo qui su IS da tempo, abbiamo imparato e siamo consci di cose che prima magari ritenevamo che non potessero capitare a noi, di aver trovato "quella seria", però poi guarda caso queste storie vengono sempre fuori e ci rimaniamo sotto pur sapendo che sono cose che capitano a tutti e che va così. 

Prima che facciate l'anno, probabilmente andava tutto "alla grande" e lei perchè non le davi attenzioni (classico) ha pensato bene di saltare sui cazzi altrui. Ma dico, cazzo, ma lascia. Che senso ha ferire così? Soprattutto, che senso ha rivangare ste storie dopo un anno di silenzio? Boh.

È evidente che aveva bisogno di ripulirsi la coscienza e probabilmente ha (avuto) sensi di colpa, per quanto valgano, e basta.

4 ore fa, Ricca ha scritto:

Mi chiede perché non mi sono fidato mai di lei

No vabbè grazie al cazzo, ma questa ci sta con la testa o no?

4 ore fa, Ricca ha scritto:

Poi aggiungo: facciamo così, non ci calcoliamo, ma Potrei chiedere di vederci

L'unico consiglio che ti posso dare, che ormai è banale e scontatissimo, è di evitarla a costo della vita.

Tu ci stai male ancora, dopo un anno, ed è evidente che non saresti in grado di rivederla con serenità. Che poi parliamone: perchè vorresti farlo? Vorresti riprovare ad imbastire una storia? Potresti fidarti di una così?

Meglio che la lasci nella sua nullità.

Continua con quello che stavi facendo, scopa chi ti pare, poi se trovi una che valga la pena continuare a frequentare fallo, conscio del fatto che anche lei potrà comportarsi come la tua ex, quindi sta in campana. È una merda ma si sa che le cose vanno così per cui tanto vale partire (e restare) corazzati. Ti consiglierei anche di cambiare bar perchè a rivederla ti fai solo male, perchè ora sai quanto male si sia comportata nei tuoi confronti, sticazzi proprio del fatto di "dargliela vinta" o meno. Leggi quello che scrivi. Un anno di sofferenza. UN ANNO.

Sapere che dopo esservi lasciati si è scopata il mondo può dar fastidio comunque, figurati sapere che lo faceva pure mentre stavate insieme.

Lascia stare proprio.

In bocca al lupo

Modificato da RAWolf
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wintercearig
5 ore fa, Ricca ha scritto:

Aggiornamento: Una pugnalata nel cuore

(...)

Non so cosa pensare, sono ancora sconvolto e no, non sto bene.

Guarda, secondo me quello che ti è capitato la notte fra l'1 e il 2 febbraio è stata una vera e propria BENEDIZIONE.

Hai passato un anno nella più completa immobilità emotiva. Era come se lei fosse la tua àncora, e il fatto che passavate i weekend insieme ma non davvero insieme ne è la tragica rappresentazione.

Le è bastato un sorriso, e sei caduto. Ed è un bene, perché ne avevi bisogno. Sei stato un anno in equilibrio precario, cercando di andare avanti ma allo stesso tempo aggrappandoti a lei (il fatto che avevi la canzone pronta nel caso fosse successo quello che è successo ne è la prova lampante).

Adesso che sei a terra, puoi finalmente incominciare a rialzarti davvero, e per farlo devi lasciarla andare, perché è fisicamente impossibile alzarsi da terra aggrappandosi a qualcosa che non ci sostiene.

Ti sei fatto vampirizzare emotivamente per un anno, e alla fine l'hai invitata ad entrare, permettendole di finire il lavoro.

Ma ora hai visto che persona è. Adesso riesci a vederla finalmente. E ci sei stato male un anno intero per una persona così.

Perdona te stesso, e vai avanti. Lei per te non esiste più. Ma per davvero @Ricca, non chiamarla, non sentirla, non rispondere e non entrare più in quel locale, almeno per un po'.

Non sprecare questa pugnalate al cuore.

"Make good use of the blues you found".

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1 ora fa, wintercearig ha scritto:

Adesso che sei a terra, puoi finalmente incominciare a rialzarti davvero, e per farlo devi lasciarla andare, perché è fisicamente impossibile alzarsi da terra aggrappandosi a qualcosa che non ci sostiene.

questa frase sarebbe da scrivere da qualche parte dove la si può leggere ogni volta che ce n'è bisogno

1 ora fa, wintercearig ha scritto:

Non sprecare questa pugnalate al cuore.

❤️

  • Grazie! 1
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marco11111
6 ore fa, Ricca ha scritto:

Aggiornamento: Una pugnalata nel cuore

Parlammo l’ultima volta il 3 Febbraio 2019. Da allora nessuna conversazione, nessun messaggio, nessun accenno, nonostante sia io che lei passiamo tutti i weekend nello stesso locale (due stanze di 20 metri quadrati). Situazione bruttissima, angosciante, per un anno intero, a resistere a non far finta di non vederla ballare e stare con gli amici, con la voglia di cambiare locale ma con la forza di “non dargliela vinta” nel cambiare il mio locale preferito per colpa sua. Tante ubriacature, sia da parte mia che da parte sua, lei con “amici” quasi sempre diversi, io con “amiche” quasi sempre diverse. Il reciproco rispetto si  è limitato a non limonarci in faccia. 
 

Tutto questo fino a ieri sera la notte fra l’1 e il 2febbraio 2020. Maledettissima sera. Io con i miei soliti amici e due amiche portate da me. Siamo tutti nella stessa stanza, a una di queste gli cade la borsa e tutto il contenuto si riversa per terra. Lei, seduta proprio su quel divanetto, aiuta a raccoglierle. Vado in bagno, accompagnato dalla suddetta amica che doveva andare pure. Dall’antibagno vedo lei che mi fissa, mi metto a fissarla anche io, mi sorride. Mai l’avesse fatto. Continuano i bicchieri di vino, fino a quasi chiusura del locale.

Il proprietario, ormai un amico, come tutti i sabati chiude le porte con noi dentro, per berci le ultime cose e farci mettere dal dj le canzoni che vogliamo. Chiude la porta, lasciando lei fuori. Colgo l’attimo, mi alzo, apro la porta e le dico “entra”. Neanche risponde, si limita ad entrare. Subito mi fa “mi devi dire qualcosa?” E io: “no, voglio solo che rimani qui”. Scoppia a piangere, si lascia scivolare appoggiata al muro per terra. Si toglie ciglia finte, ormai ha il viso nero del mascara. La aiuto ad alzarsi e la bacio. Ci baciamo. Il dj interdetto (così come i miei amici, il proprietario del locale e i fedelissimi che conoscevano un po’ la situazione) , mette una canzone che gli chiesi tanto tempo fa, che semmai doveva succedere qualcosa, doveva passarmi quella. Balliamo abbracciati, ci baciamo, emozioni che non provavo da tempo ormai. A un certo punto mi fa, sempre in lacrime (ecco spiegate le lacrime) “ci sono cose che devi sapere”, io  “dimmi” , lei “ti ho tradito due volte, prima che facessimo l’anno”. 
 

Pugnalata, ora sono sorpreso anche io. Rimango senza parole, me lo sarei aspettato nei momenti molto vicini al lasciarci, non circa un anno prima. Mettici l’alcool, metteteci l’emozioni nel riparlare con lei dopo un anno, nel poter sentire il suo odore, nel poterla ribaciare. Gli rispondo “per ora non mi interessa, basta che sei qui”. Rimaniamo nel locale finché proprio potevamo, parlando del più e del meno. 
 

Usciti fuori, sarà stata l’aria, sará che a sangue caldo certe cose non le senti , inizio a chiedere il perché di questi tradimenti. Dice che non lo sa, e riinizia con la tiritera che non le davo le giuste attenzioni, che se ero triste non gliene parlavo, che per me uscire con lei non era un momento di svago, ma solo una cosa che doveva essere fatto. Tutto vero per carità, ma dai, non puoi tradirmi due volte e far finta di niente. Qui inizia una serie di sfoghi, come se proprio non fosse passato un anno, ma come se proprio ci siamo lasciati il giorno prima, da parte sua che chiede di voler morire e mi accusa, io che le rispondo a tono dicendole che in fondo non gliene importava davvero di come stavo, che se mi vede triste lei lo sapeva il perché e che non gliene è mai importato nulla. Uno schifo, veramente uno schifo. Non so come, a un certo punto ci calmiamo. Ormai è mattina, ci andiamo a prendere caffè e cornetto. Parliamo di altro, ambito lavorativo. Qui mi fa capire che se ne è scopati abbastanza, io gli faccio capire che me ne scopato forse più di lei. Chiedo se si è scopata una persona, mi dice di no che si è fidanzato prima, chiede se mi sono scopate due ragazze che conosce, rispondo sinceramente, una no e l’altra si. Andiamo via. Stiamo in macchina, parliamo, ci baciamo. ci raccontiamo un po’ ciò che abbiamo fatto, non riesco a togliergli gli occhi di dosso, a vivere il momento, a vederli lì, davanti a me, a sentire la sua cazzo di voce, con la convinzione che la cosa non ricapiterà. Nello stesso momento, però mi viene in mente il fatto che mi ha tradito e ci sto male. Richiedo, mi risponde che è una stupida , accondiscendente. Mi chiede perché non mi sono fidato mai di lei, e le rispondo perché conoscendo la sorella, sapevo in che situazione mi stavo cacciando. I discorsi sono stati veramente tanti, così neanche riesco a ricordarmelo ma boh, non voglio annoiarvi più di quanto stia già facendo.
 

siamo rimasti lì fino a mezzogiorno, fino alla domanda che le porgo “e quindi ora che si fa?” Lei mi risponde “tu coss vorresti fare?”. Gli dico di rispondere prima lei : mi chiede di rimanere conoscenti, di salutarci quando ci vediamo in giro. Rispondo assolutamente no, gli dico che non so neanche io se vorrei ricostruire un rapporto con lei dopo gli ultimi sviluppi, non so neanche se riuscirei mai a fidarmi, ma amici no, mai, preferisco estranei. Poi aggiungo: facciamo così, non ci calcoliamo, ma Potrei chiedere di vederci. Mi dice va bene, ma che naturalmente lei può scegliere se farlo o meno. Finisce così, e niente, sento di aver perso un anno. Un anno perso nel parlare con lei perché c erano ancora cose da dire, un anno perso perché non sono andato avanti con la mia vita, nonostante mi sia imposto di vederla il meno possibile. Tante scopate, ma nessuna emozione. E poi basta un cazzo di “entra” per riaprire un discorso vecchio di un anno ma fresco come se fosse successo il giorno prima.

Non so cosa pensare, sono ancora sconvolto e no, non sto bene.

Guarda io non so come sei tu, ma io ti posso dire che mi è successa una cosa simile e la notte non ci ho dormito ma dal giorno dopo non so perché ma non ne ne fregava più un caxxo.. e per 9 mesi non avevo fatto che pensare a lei.. è stata una benedizione.. poi lei ha continuato a cercarmi finché ha capito che non c era più niente da fare

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Ricca

Era in un bar dove tutti i pomeriggi da almeno 5 anni vado a prendermi il caffè. Nell’ultimo anno l’avrò vista lì tipo 3 volte, ora dai, non posso pensare che è una coincidenza avercela trovata poco fa. Ho deciso di eluderla, appena mi sono seduto al tavolo non ho neanche preso l’ordinazione che sono andato via. 

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marco11111
37 minuti fa, Ricca ha scritto:

Era in un bar dove tutti i pomeriggi da almeno 5 anni vado a prendermi il caffè. Nell’ultimo anno l’avrò vista lì tipo 3 volte, ora dai, non posso pensare che è una coincidenza avercela trovata poco fa. Ho deciso di eluderla, appena mi sono seduto al tavolo non ho neanche preso l’ordinazione che sono andato via. 

Il fatto che ti abbia raccontato tutto non è casuale.. io il giorno dopo le dissi: ma tu ti rendi conto di ciò che mi hai raccontato? E lei mi rispose : tanto prima o poi lo avresti saputo.. cioè loro te lo dicono primo perché vogliono pulirsi la coscienza e secondo perché in cuor loro vorrebbero ricominciare e per farlo devono essere sicure che tu sia al corrente di ciò che hanno fatto... A me da quel momento iniziò a farmi schifo.. tu fai molta attenzione

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Unknown88
17 ore fa, Ricca ha scritto:

Aggiornamento: Una pugnalata nel cuore

Parlammo l’ultima volta il 3 Febbraio 2019. Da allora nessuna conversazione, nessun messaggio, nessun accenno, nonostante sia io che lei passiamo tutti i weekend nello stesso locale (due stanze di 20 metri quadrati). Situazione bruttissima, angosciante, per un anno intero, a resistere a non far finta di non vederla ballare e stare con gli amici, con la voglia di cambiare locale ma con la forza di “non dargliela vinta” nel cambiare il mio locale preferito per colpa sua. Tante ubriacature, sia da parte mia che da parte sua, lei con “amici” quasi sempre diversi, io con “amiche” quasi sempre diverse. Il reciproco rispetto si  è limitato a non limonarci in faccia. 
 

Tutto questo fino a ieri sera la notte fra l’1 e il 2febbraio 2020. Maledettissima sera. Io con i miei soliti amici e due amiche portate da me. Siamo tutti nella stessa stanza, a una di queste gli cade la borsa e tutto il contenuto si riversa per terra. Lei, seduta proprio su quel divanetto, aiuta a raccoglierle. Vado in bagno, accompagnato dalla suddetta amica che doveva andare pure. Dall’antibagno vedo lei che mi fissa, mi metto a fissarla anche io, mi sorride. Mai l’avesse fatto. Continuano i bicchieri di vino, fino a quasi chiusura del locale.

Il proprietario, ormai un amico, come tutti i sabati chiude le porte con noi dentro, per berci le ultime cose e farci mettere dal dj le canzoni che vogliamo. Chiude la porta, lasciando lei fuori. Colgo l’attimo, mi alzo, apro la porta e le dico “entra”. Neanche risponde, si limita ad entrare. Subito mi fa “mi devi dire qualcosa?” E io: “no, voglio solo che rimani qui”. Scoppia a piangere, si lascia scivolare appoggiata al muro per terra. Si toglie ciglia finte, ormai ha il viso nero del mascara. La aiuto ad alzarsi e la bacio. Ci baciamo. Il dj interdetto (così come i miei amici, il proprietario del locale e i fedelissimi che conoscevano un po’ la situazione) , mette una canzone che gli chiesi tanto tempo fa, che semmai doveva succedere qualcosa, doveva passarmi quella. Balliamo abbracciati, ci baciamo, emozioni che non provavo da tempo ormai. A un certo punto mi fa, sempre in lacrime (ecco spiegate le lacrime) “ci sono cose che devi sapere”, io  “dimmi” , lei “ti ho tradito due volte, prima che facessimo l’anno”. 
 

Pugnalata, ora sono sorpreso anche io. Rimango senza parole, me lo sarei aspettato nei momenti molto vicini al lasciarci, non circa un anno prima. Mettici l’alcool, metteteci l’emozioni nel riparlare con lei dopo un anno, nel poter sentire il suo odore, nel poterla ribaciare. Gli rispondo “per ora non mi interessa, basta che sei qui”. Rimaniamo nel locale finché proprio potevamo, parlando del più e del meno. 
 

Usciti fuori, sarà stata l’aria, sará che a sangue caldo certe cose non le senti , inizio a chiedere il perché di questi tradimenti. Dice che non lo sa, e riinizia con la tiritera che non le davo le giuste attenzioni, che se ero triste non gliene parlavo, che per me uscire con lei non era un momento di svago, ma solo una cosa che doveva essere fatto. Tutto vero per carità, ma dai, non puoi tradirmi due volte e far finta di niente. Qui inizia una serie di sfoghi, come se proprio non fosse passato un anno, ma come se proprio ci siamo lasciati il giorno prima, da parte sua che chiede di voler morire e mi accusa, io che le rispondo a tono dicendole che in fondo non gliene importava davvero di come stavo, che se mi vede triste lei lo sapeva il perché e che non gliene è mai importato nulla. Uno schifo, veramente uno schifo. Non so come, a un certo punto ci calmiamo. Ormai è mattina, ci andiamo a prendere caffè e cornetto. Parliamo di altro, ambito lavorativo. Qui mi fa capire che se ne è scopati abbastanza, io gli faccio capire che me ne scopato forse più di lei. Chiedo se si è scopata una persona, mi dice di no che si è fidanzato prima, chiede se mi sono scopate due ragazze che conosce, rispondo sinceramente, una no e l’altra si. Andiamo via. Stiamo in macchina, parliamo, ci baciamo. ci raccontiamo un po’ ciò che abbiamo fatto, non riesco a togliergli gli occhi di dosso, a vivere il momento, a vederli lì, davanti a me, a sentire la sua cazzo di voce, con la convinzione che la cosa non ricapiterà. Nello stesso momento, però mi viene in mente il fatto che mi ha tradito e ci sto male. Richiedo, mi risponde che è una stupida , accondiscendente. Mi chiede perché non mi sono fidato mai di lei, e le rispondo perché conoscendo la sorella, sapevo in che situazione mi stavo cacciando. I discorsi sono stati veramente tanti, così neanche riesco a ricordarmelo ma boh, non voglio annoiarvi più di quanto stia già facendo.
 

siamo rimasti lì fino a mezzogiorno, fino alla domanda che le porgo “e quindi ora che si fa?” Lei mi risponde “tu coss vorresti fare?”. Gli dico di rispondere prima lei : mi chiede di rimanere conoscenti, di salutarci quando ci vediamo in giro. Rispondo assolutamente no, gli dico che non so neanche io se vorrei ricostruire un rapporto con lei dopo gli ultimi sviluppi, non so neanche se riuscirei mai a fidarmi, ma amici no, mai, preferisco estranei. Poi aggiungo: facciamo così, non ci calcoliamo, ma Potrei chiedere di vederci. Mi dice va bene, ma che naturalmente lei può scegliere se farlo o meno. Finisce così, e niente, sento di aver perso un anno. Un anno perso nel parlare con lei perché c erano ancora cose da dire, un anno perso perché non sono andato avanti con la mia vita, nonostante mi sia imposto di vederla il meno possibile. Tante scopate, ma nessuna emozione. E poi basta un cazzo di “entra” per riaprire un discorso vecchio di un anno ma fresco come se fosse successo il giorno prima.

Non so cosa pensare, sono ancora sconvolto e no, non sto bene.

che storia.. mi sembra di leggere la mia, senza l’epico ho però.

A differenza tua però sono venuto a sapere poco dopo la rottura dei tradimenti che avevo ricevuto quando stavamo insieme. 
Lei non sa che io so, sono sicuro che un giorno potrò levarmi qualche soddisfazione.

Comunque, scappa da questa persona, in fretta.

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Tormento

Il senso di schifo dovrebbe farti scappare via anni luce. E lo schifo, a differenza del rancore e della rabbia, che ti divorano dentro, è la migliore spinta per uscirne. Evita come la peste questa persona.

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