Esiste veramente il saperci fare ?

[dt1368551 [Lurker] 6]

Esiste un termine in psicologia, "l'effetto alone" per il quale la percezione di una caratteristica (come potrebbe essere l'intelligenza o il carattere) viene influenzata dalla percezione di un altro elemento (per esempio la bellezza), in questo contesto una persona di bell'aspetto potrà essere considerata più interessante rispetto a un altra pur non avendone il "merito".

Tutti i seduttori erano uomini piacenti anche se non tutti gli uomini piacenti sono dei seduttori, ma se queste "tecniche" venissero insegnate a un uomo bruttino potrebbero veramente aiutarlo nell'approccio con l'altro sesso in termini assoluti (quindi senza puntare sulla legge dei grandi numeri) ?

 

 

[Crescendo63 [Partecipante] 3422]

39 minutes ago, dt1368551 said:

se queste "tecniche" venissero insegnate a un uomo bruttino potrebbero veramente aiutarlo nell'approccio con l'altro sesso in termini assoluti (quindi senza puntare sulla legge dei grandi numeri) ?

Certo che esiste il "saperci fare".

 

Esistono una marea di fattori che contribuiscono alla seduzione e alla conquista.

L'errore degli ignoranti, degli stupidi e degli inesperti della seduzione è credere che esista UN SOLO fattore; quelli che "Conta solo il bel faccino!", "Conta l'altezza", "Contano i capelli", "Contano i soldi", ecc. ecc. ecc. Vedono un albero e credono che la foresta finisca lì. Poveretti 😉

Quindi sì, "saperci fare" può aiutare e, a seconda della donna che hai davanti (altro fattore fondamentale: non tutto funziona con tutti allo stesso modo!), può anche aiutare molto.

 

Quanto alle tecniche, possono essere più o meno utili, MA con un grosso MA: nessuna tecnica può salvarti da un "inner game" deficitario.

Ovvero, se dentro di te ti senti (o pensi di essere) una mezza schifezza, le donne lo percepiranno e nessuna tecnica potrà superare questo handicap - IMHO.

Invece, se hai sviluppato un buon inner game, allora avere un bagaglio di tecniche e conoscenze può aumentare i successi.

 

La tua affermazione (uomo bruttino) mi fa sospettare che tu parta già da una mentalità di auto-svalutazione, che tenderà a farti auto-sabotare.

Un uomo bruttino può sviluppare tante altre qualità (apprezzate dalle donne) che possono aumentare il suo "valore di mercato", e quindi la sua attrattiva. Avere la consapevolezza di possedere grandi qualità è più efficace delle "tecniche". :-)

[leavingmyheart [Partecipante] 10167]

3 ore fa, dt1368551 ha scritto:

Esiste un termine in psicologia, "l'effetto alone" per il quale la percezione di una caratteristica (come potrebbe essere l'intelligenza o il carattere) viene influenzata dalla percezione di un altro elemento (per esempio la bellezza), in questo contesto una persona di bell'aspetto potrà essere considerata più interessante rispetto a un altra pur non avendone il "merito".

Tutti i seduttori erano uomini piacenti anche se non tutti gli uomini piacenti sono dei seduttori, ma se queste "tecniche" venissero insegnate a un uomo bruttino potrebbero veramente aiutarlo nell'approccio con l'altro sesso in termini assoluti (quindi senza puntare sulla legge dei grandi numeri) ?

 

quello che tu chiami "seduttore" e' una persona che, rispetto alla media, e' capace di monetizzare una % piu' alta delle donne che gia' ci stanno. Se una e' inseducibile (perche' e' innamorata di un altro, perche' non sei il suo tipo...) non c'e' partita da fare, non esiste nessuna "seduzione".

Un uomo nella media si perde il grosso delle potenziali (se non quasi tutte) perche' non e' abbastanza veloce/ben impostato/circostanze sfavorevoli e allo stesso modo il numero di potenziali per un uomo non dotato di bellezza estetica e' sottovalutato prima di tutto dagli stessi uomini che ragionano per quello che sono, uomini.  

Tutti hanno bisogno di grandi numeri per avere donne di livello, soprattutto in un paese disgraziato come l'italia dominato dalle cesse, spesso incroci tra padri piacenti (di cui assumono le fattezze che tardotte al femminile diventa bruttezza) e madri che le poche volte in cui sono belle non trasmettono la caratteristica alle figlie (nei paesi dell'est ci sono tante belle fighe perche' evidentemente gli incroci con le belle tipe funzionano quando sono con padri dell'estetica caratteristica di quei luoghi).

I numeri servono sempre.

 

[dt1368551 [Lurker] 6]

7 ore fa, Crescendo63 ha scritto:

Certo che esiste il "saperci fare".

 

Esistono una marea di fattori che contribuiscono alla seduzione e alla conquista.

L'errore degli ignoranti, degli stupidi e degli inesperti della seduzione è credere che esista UN SOLO fattore; quelli che "Conta solo il bel faccino!", "Conta l'altezza", "Contano i capelli", "Contano i soldi", ecc. ecc. ecc. Vedono un albero e credono che la foresta finisca lì. Poveretti 😉

Quindi sì, "saperci fare" può aiutare e, a seconda della donna che hai davanti (altro fattore fondamentale: non tutto funziona con tutti allo stesso modo!), può anche aiutare molto.

 

Quanto alle tecniche, possono essere più o meno utili, MA con un grosso MA: nessuna tecnica può salvarti da un "inner game" deficitario.

Ovvero, se dentro di te ti senti (o pensi di essere) una mezza schifezza, le donne lo percepiranno e nessuna tecnica potrà superare questo handicap - IMHO.

Invece, se hai sviluppato un buon inner game, allora avere un bagaglio di tecniche e conoscenze può aumentare i successi.

 

La tua affermazione (uomo bruttino) mi fa sospettare che tu parta già da una mentalità di auto-svalutazione, che tenderà a farti auto-sabotare.

Un uomo bruttino può sviluppare tante altre qualità (apprezzate dalle donne) che possono aumentare il suo "valore di mercato", e quindi la sua attrattiva. Avere la consapevolezza di possedere grandi qualità è più efficace delle "tecniche". 🙂

Come si fa a imparare queste cose ?

[Crescendo63 [Partecipante] 3422]

13 hours ago, dt1368551 said:

Come si fa a imparare queste cose ?

Studia e applica, studia e applica, studia e applica (teoria + pratica) :-)

Non c'è una ricetta magica o un metodo facile.

 

Leggersi i vari thread di IS e i libri consigliati qui sono un buon punto di partenza. Anche i corsi di IS. Puoi anche esplorare i vari siti dedicati a seduzione, relazioni e psicologia (incluso il mio blog).

Poi bisogna passare all'azione: la teoria da sola non basta.

E tanta, tanta, tanta pazienza... 😄

(Rome wasn't built in a day)

[Drugo94 [Élite] 847]

21 ore fa, dt1368551 ha scritto:

Esiste un termine in psicologia, "l'effetto alone" per il quale la percezione di una caratteristica (come potrebbe essere l'intelligenza o il carattere) viene influenzata dalla percezione di un altro elemento (per esempio la bellezza), in questo contesto una persona di bell'aspetto potrà essere considerata più interessante rispetto a un altra pur non avendone il "merito".

Tutti i seduttori erano uomini piacenti anche se non tutti gli uomini piacenti sono dei seduttori, ma se queste "tecniche" venissero insegnate a un uomo bruttino potrebbero veramente aiutarlo nell'approccio con l'altro sesso in termini assoluti (quindi senza puntare sulla legge dei grandi numeri) ?

 

La tue ipotesi sulla dicotomia piacenza/seduzione non sono del tutto vere. Se non erro Casanova stesso non aveva i tratti di un bell'uomo. Ma ci sono tanti esempi usciti nel forum in questi anni, non essendo un argomento di mio interesse non li ho memorizzati ma se fai una ricerca sulla parola chiave "bellezza", qualcosa uscirà fuori.

Credo che la tua domanda sia... ha senso studiare roba di seduzione, tecniche ecc se sei brutto? O qualcosa del tipo, a che serve studiare seduzione?

Il mio parere è che non si può parlare di seduzione e tecniche come una materia di studio.

Il bello di questo forum è aver spostato il focus dalle tecniche, dalle teorie, dai modelli, al lavoro personale su se stessi, compreso (e specialmente) nel rapporto con l'altro sesso.

Quindi per rispondere alla tua domanda, essere qui, informarsi, confrontarsi, testare, serve per rendere al meglio il potenziale che hai, indipendentemente da chi sei.

Io non sono molto attivo, ma negli anni qui ho visto persone vergini, estremamente sole, lavorare per riuscire ottenere la normalità, quello che nella loro percezione era la normalità di un uomo medio. Ovvero avere qualche esperienza sessuale, trovarsi una ragazza, sbloccarsi nel conversare con altre persone, riuscire a fermare una ragazza dopo un colpo di fulmine ecc. E ho visto queste persone avere successo.

Come ho visto altre persone arrivare a scoparsi 50 ragazze in poco più di un anno. Non grazie alle tecniche, sono diventate semplicemente persone migliori, puntando a quello che volevano essere, arrivandoci in parte (non c'è mai fine).

Se per farlo serve che facciano una decina di approcci a freddo memorizzando qualche frase fatta, non ci vedo nulla di male. Se poi lo step successivo è quello di riuscire ad essere se stessi, a tirar fuori il bello interiore in una conversazione con una sconosciuta, allora ben venga. Se per riuscire devono chiedere consigli su come si devono vestire per rimorchiare di più, su come devono parlare perché non hanno ancora idea di cosa vogliano veramente, allora poco male. Quello che apparentemente qui sembra una richiesta banale di mezzucci per rimorchiare una donna, spesso sono enormi sforzi interiori per darsi uno slancio, per raccattare quel poco che possono almeno allo scopo di uscire dalla totale disfatta in cui si trovano.

Poi nel forum c'è un linguaggio adottato un po' particolare, sentir parlare di inner game, canned, k/f close, set, hb e compagnia bella, può sembrare un modo un po' meccanico e markettaro di guardare il mondo dei rapporti interpersonali, ma sono opinioni.

Come si fa ad imparare ad ottenere sesso a tre?

Come si fa ad imparare a scoparsi una ragazza diversa a settimana?

Non è detto che chi sta qui dentro riuscirà mai in questi intenti. E non c'è un metodo per farlo. Un libro da studiare per capirlo. 

Puoi leggere, prendere spunto, interiorizzare alcuni concetti, fare esperienza in modo guidato, meno kamikaze, perché c'è una community intera che riporta esperienze, cosa ha funzionato, cosa no, quali sono gli aspetti su cui lavorare di più, cosa è più importante e cosa meno. Tutto questo ha risposte e risultati diversi da persona a persona. 

[Gerard [Banned] 1300]

Il 20/1/2019 alle 02:50 , dt1368551 ha scritto:

Esiste un termine in psicologia, "l'effetto alone" per il quale la percezione di una caratteristica (come potrebbe essere l'intelligenza o il carattere) viene influenzata dalla percezione di un altro elemento (per esempio la bellezza), in questo contesto una persona di bell'aspetto potrà essere considerata più interessante rispetto a un altra pur non avendone il "merito".

Tutti i seduttori erano uomini piacenti anche se non tutti gli uomini piacenti sono dei seduttori, ma se queste "tecniche" venissero insegnate a un uomo bruttino potrebbero veramente aiutarlo nell'approccio con l'altro sesso in termini assoluti (quindi senza puntare sulla legge dei grandi numeri) ?

L'effetto alone funziona non solo sulla coppia bellezza-carattere.

Ad esempio un uomo che si accompagna a una bella donna acquisisce naturalmente valore non solo agli occhi delle altre donne, ma anche agli occhi degli uomini.

Il nostro cervello cade in moltissimi bias cognitivi: non solo tendiamo a pensare che chi sia bello, sia anche una persona simpatica, solare, di buon cuore, con cui è piacevole interagire, ma essendo animali sociali tendiamo a desumere il valore di un uomo sulla base del numero e del valore delle persone a cui si accompagna.

Lo stesso uomo, decontestualizzato da qualsiasi interazione sociale e che può essere soggetto a critiche feroci da parte dei suoi pari, suscita sensazioni diametralmente opposte se calato in una situazione che lo vede in compagnia di un paio di belle donne.

 

 

Il concetto di  "saperci fare", va analizzato sue due livelli.

I ragazzi non di bell'aspetto, complici anni di rifiuti e orrori vari, arrivano col tempo a sviluppare un modo di fare tutt'altro che attraente dal punto di vista seduttivo. Sono insicuri, balbettano di fronte a una donna, non sanno di cosa discutere, le loro conversazioni cadono in lunghissime e imbarazzanti pause, sviluppano un attaccamento morboso (one-itis) nei confronti delle pochissime donne con cui riescono (dopo centinaia di tentativi andati male) a interagire, si sentono sempre inadatti, fuori contesto e fuori luogo.

Correggere questi difetti, riuscire a conversare piacevolmente di tutto, capire quando è il caso di insistere e quando è il caso di battere in ritirata, avere le spalle tanto larghe da riuscire a perdere una donna senza cadere in depressione, riuscire ad aggirare le one-itis, sono qualità utili non solo in ambito seduttivo, ma nella vita in generale. Sono aspetti su cui tutti, indipendentemente che vogliano diventare materiale da LTR, cecchini da ONS o single felici, dovrebbero lavorare perchè ti consentono di vivere la vita più serenamente.

 

Esiste poi un altro "saperci fare", figlio del mirroring, e che consiste nel copiare gli altri.

Un po' tutti, fin dall'adolescenza, abbiamo più o meno inconsapevolmente tentato di copiare certi modelli mediatici e applicarli su di noi, senza renderci conto che loro funzionano perchè coerentemente studiati a tavolino.

Allo stesso modo, abbiamo cercato di imitare i maschi alfa del nostro circolo sociale, finendo spesso col pensare che il modello a cui tendere fosse quello del bulletto strafottente, o del simpaticone supersociale con cui tutti si intrattengono volentieri, elargendogli sorrisi e validazione.

Infine, ci si è messa una certa scuola americana di seduzione, che utilizzando una certa terminologia (neg, push&pull, cocky and funny, freeze) ha proposto dei modelli comportamentali assolutamente folli che dovrebbero (sulla carta) permettere a chiunque di sedurre centinaia di donne.

Notizia: non funziona. Tutto questo è inutile.

 

I neg, le battutine a effetto, lo sparire per tot giorni/settimane, non funzionano. Non ti fanno apparire desiderabile se già non lo sei di tuo a prescindere da cosa dici/fai.

Nell'ultimo anno io ho fatto diversi freeze, ma non per per dimostrare che vivo in una situazione di abbondanza, che non ho bisogno di una donna in particolare, e cercare così di farla tornare. Infatti alla fine non è tornata (quasi) nessuna. Li ho fatti solo per preservare il mio tempo e la mia salute mentale.

L'effetto alone di fatto vanifica qualunque tentativo di mirroring: il freeze attuato da un ragazzo alfapercepito funziona, perchè lei va in crisi pensando che lui potrebbe essere nel letto di un'altra, e che un altro come lui non lo troverà mai più (-> lei torna).

Ma se sparisce un generico bruttino betapercepito, non succede assolutamente nulla. Freeza lui, freeza lei -> addio per sempre.

 

Allo stesso modo, negli anni ho conosciuto diversi ragazzi che riuscivano a intrattenere molteplici donne nella stessa serata, che declinavano questo "saperci fare" con battute utilizzate al momento giusto, storie interessanti, che giocavano sul dico e non dico, che riuscivano ad avere 3-4 ragazze contemporaneamente che pendevano dalle loro labbra. Mi sono a lungo chiesto se tutto questo fosse una loro dote naturale, innata, o se fosse una cosa che avevano imparato con la pratica, magari grazie ai consigli di qualcuno più sveglio di loro. Se c'era il modo di sviluppare questa abilità, studiando ed esercitandosi poi sul campo, o se invece era tutto legato alla tua indole, qualcosa che ti porti dietro da quando sei bambino.

Scoperta: nessuna delle due!

Discutendoci e scavando a fondo nel loro passato, ho scoperto che loro vivevano del cosiddetto "Effetto San Matteo": rich gets richer, poor gets poorer.

Il loro "saperci fare", il loro essere sempre brillanti e sul pezzo, non derivava da un atteggiamento mentale auto-imposto scoperto grazie ad un libro, e nemmeno da una innata indole vivace che si portavano dietro da quando avevano i denti da latte. Era piuttosto figlio di una serie di esperienze positive che, negli anni, aveva rafforzato il loro ego e li aveva portati a diventare ciò che erano. Osservandoli, capivi che la loro comunicazione verbale e non-verbale era assolutamente coerente con quel che trasmettevano a pelle, che quel che raccontavano erano momenti di vita vissuta, pensieri che poggiavano su fondamenta solide, e non favolette costruite ad hoc per impressionare una donna.

Ma lo stesso sistema comportamentale, adottato da un generico bruttino porterebbe a un disastro perchè sarebbe totalmente incongruente rispetto alla sua immagine esteriore.

 

Molti ragazzi con zero esperienza con le donne, si comportano in certi modi pensando di essere desiderabili: scimmiottano i modelli televisivi, ricordano cosa hanno letto su un libro, si chiedono cosa farebbe il loro amico "che ci sa fare", pensando di piacere, ma l'input che ricevono le donne è per così dire bizzarro, disconnesso da ciò che loro sono realmente, e finiscono per apparire ridicoli.

Se provi a fare una chiacchierata con un qualunque psicologo o psicoterapeuta, ti dirà che il mondo è zeppo di dismorfofobici. Di gente che è totalmente inconsapevole del suo elevato valore, delle persone meravigliose che sono, della perla nascosta che celano al suo interno. Nulla di più sbagliato.

Paradossalmente, tendiamo a valutarci molto meglio di quanto siamo in realtà, e la conferma di questo è il fatto che dopo averci provato non ci capacitiamo del perchè siamo stati rifiutati. Questo perchè l'immagine che abbiamo di noi stessi, dei nostri occhi, del nostro sorriso, della nostra postura, della nostra voce, è totalmente differente da quel che vedono le donne. Quel che pensiamo di noi nella nostra testa, non trova alcun corrispettivo nella realtà. Pensiamo di apparire in un mondo, quando invece quel che vede un osservatore esterno è tutt'altro: da lì l'incongruenza e quindi le reazioni delle donne.

 

Rispondendo alla tua domanda, le tecniche in sè non funzionano. O meglio, funzionano, ma sottostanno all'effetto alone.

Molti seduttori, motivatori, life-coach, invasati di pensiero positivo, psicoentusiasti, guru, santoni e oroscopari vari con le fettine di prosciutto sugli occhi, fanno una sommatoria di bellezza, status sociale, soldi, carattere (o saperci fare, se preferisci) che dovrebbe consentire di estrapolare il reale valore di mercato di un uomo. Questo mi vede in totale disaccordo, perchè non si può prescindere dall'aspetto fisico: se sei un brutto da 4, sarai ripugnante per il 99,9% delle donne (nella peggiore delle ipotesi) a prescindere da soldi, mentalità, talento, e tutto il resto. Nella migliore invece ti troverai a barattare denaro, favori e scalate sociali in cambio di sesso e "amore". I famosi "vantaggi da far annusare", di cui spesso si parla in queste pagine, che attirano gold-diggers e aspiranti attricette che poi ti si rivoltano contro. Nemmeno l'essere miliardario e inserito in circoli sociali elitari può compensare una genetica fortemente carente, vedasi ad es. il caso Weinstein.

Il primo passo non è studiare le "tecniche". Il primo passo è riprendere contatto con la realtà, allineare la tua auto-immagine con l'immagine reale che le donne hanno di te. Impara a chiamare le cose col loro nome, ad osservarti dall'esterno senza essere troppo autocritico, nè troppo indulgente. Sei sei brutto sei brutto, non un tipino con carattere. Se sei pelato sei pelato, non virile. Se la tua voce è poco mascolina è poco mascolina, non da attore di teatro o da doppiatore alla Ferruccio Amendola. Se hai gli occhi da pesce lesso hai gli occhi da pesce lesso, non da tenero cucciolo. Se vieni sempre visto come un buon amico sei il classico friendzoner privo di qualunque energia sessuale, non un mandingo capace di stenderne 4 in serata. E nemmeno una perla incompresa.

Una volta fatto questo potrai impostare un tuo percorso, qualunque esso sia.

Qui, per fortuna, non si parla tanto di tecniche e di "saperci fare", inteso come lo scimmiottare i comportamenti dell'amico figo o l'applicare meccanicamente le stupidate scritte su un libro. Si parla di relazioni, di futuro, di vita in senso lato e di come affrontarla. Spero di averti dato qualche spunto utile e fuori dal coro.

Buona permanenza.

[SergioVittorio [Partecipante] 3711]

Il 24/1/2019 alle 17:29 , Gerard ha scritto:

 

Ma se sparisce un generico bruttino betapercepito, non succede assolutamente nulla. Freeza lui, freeza lei -> addio per sempre.

Molti ragazzi con zero esperienza con le donne, si comportano in certi modi pensando di essere desiderabili: scimmiottano i modelli televisivi, ricordano cosa hanno letto su un libro, si chiedono cosa farebbe il loro amico "che ci sa fare", pensando di piacere, ma l'input che ricevono le donne è per così dire bizzarro, disconnesso da ciò che loro sono realmente, e finiscono per apparire ridicoli.

Se provi a fare una chiacchierata con un qualunque psicologo o psicoterapeuta, ti dirà che il mondo è zeppo di dismorfofobici. Di gente che è totalmente inconsapevole del suo elevato valore, delle persone meravigliose che sono, della perla nascosta che celano al suo interno. Nulla di più sbagliato.

Paradossalmente, tendiamo a valutarci molto meglio di quanto siamo in realtà, e la conferma di questo è il fatto che dopo averci provato non ci capacitiamo del perchè siamo stati rifiutati. Questo perchè l'immagine che abbiamo di noi stessi, dei nostri occhi, del nostro sorriso, della nostra postura, della nostra voce, è totalmente differente da quel che vedono le donne. Quel che pensiamo di noi nella nostra testa, non trova alcun corrispettivo nella realtà. Pensiamo di apparire in un mondo, quando invece quel che vede un osservatore esterno è tutt'altro: da lì l'incongruenza e quindi le reazioni delle donne.

Il primo passo non è studiare le "tecniche". Il primo passo è riprendere contatto con la realtà, allineare la tua auto-immagine con l'immagine reale che le donne hanno di te.Se vieni sempre visto come un buon amico sei il classico friendzoner privo di qualunque energia sessuale, non un mandingo capace di stenderne 4 in serata. E nemmeno una perla incompresa.

Una volta fatto questo potrai impostare un tuo percorso, qualunque esso sia.

Infatti. Trovo giusto non svalutarsi.. ma neanche sopravvalutarsi. Certe tecniche funzionano se dietro c'è un uomo coerente con l'immagine che vuole dare di sé. Anch'io come @Gerard ho fatto freeze ma più perché la situazione non mi piaceva che per "intrigare" la donna. Infatti nessuna si è mai fatta più sentire (se non quelle che sperano ancora di "scroccare" qualcosa e per cui quindi rappresento un certo valore). Bisogna preservare la propria dignità senza cercare di rincorrere modelli che non sono nostri: ad esempio visto che la friendzone è quella che mi risulta più  familiare, farei ridere se raccontassi che in realtà mi faccio un sacco di donne, perché nessuna ci crederebbe. L'energia sessuale, evidentemente molto bassa, che sprigiono non sarebbe coerente con questa affermazione. Come non credono ad un mio amico sposato, veramente prestante, quando lui ripete che è fedele a sua moglie. Non ci credono perché pensano: "Chissà quante ci provano con questo qui?!". Lui non fa niente di strano, ma la sua affermazione per una donna è non coerente con la sua immagine di "figo". Come un mio amico coetaneo, sul bruttino, che racconta alle sue innumerevoli amiche che lui è l'amante di questa e di quella donna (magari sposate o conviventi) e che queste ci avevano provato con lui per prime ma, non volendosi impegnare, ha preferito prendere l'unica cosa positiva che una relazione può darti (ovvero sesso). Tu pensi che le sue "amiche", che lui si farebbe volentieri, ci caschino o lo trovino più attraente? O gli ridono dietro, oppure semplicemente se ne fregano, ma non una sola ha drizzato le antenne perché ovviamente, anche "a pelle" sanno che non è vero. Quindi si può cercare di migliorare senza però arrivare a recitare un personaggio che non ci appartiene. 

Modificato 28 Gennaio 2019 da SergioVittorio

[_Gab_ [Partecipante] 25]

Esiste sicuramente il saperci fare e molte volte è anche collegato con un bell'aspetto esteriore perché i vari apprezzamenti e risultati positivi ti diventare più sicuro di te e di conseguenza migliori in inner game.Comunque non è sempre così, perché ci sono anche persone non bellissime che hanno una spiccata personalità che porta risultati nella seduzione.Queste secondo me sono quelle che ci "sanno fare" veramente.

[gayatalhakim [Lurker] 12]

Trattare la gente con gentilezza, ma senza sfociare nel servilismo, è il tratto distintivo del mio modo di essere.

Non posso pretendere di essere amato da tutti e so che a qualcuno sarò sempre antipatico.

Mi basti la gente che mi ama e che mi stima, perché la qualità è sempre migliore della quantità.

Modificato 19 Febbraio 2019 da gayatalhakim