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Esiste veramente il saperci fare ?


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^'V'^
8 ore fa, purple pill ha scritto:

 

e anche se credo che a volte, leggendo di certe mie sfighe, tu ti sia istintivamente toccato.

 

No mai.

Non erano libere scelte autolesioniste. 

Mi trovo la mano sul pacco e devo sborrare immediatamente se vedo una gran figa benestante di famiglia che si buca, o un ricco che si sposa, cose così. 

Ma non le sfighe. O le scelte obbligate, o ciò che qualcuno subisce suo malgrado. 

Le galline di mia nonna sono per me una fonte di erotismo. 

Stavano in quel tugurio, circondate da una rete. 

E ogni tot giorni mia nonna arrivava e staccava la testa a una di loro. 

Sono certo che capivano. 

Poteva ogni volta toccare a chiunque. 

Avevo questo mio rito, a Natale, di andarle a vedere dietro casa e pisciar loro addosso. 

Così, tanto per metterle in soggezione. Mi piace dire "il soggetto", ricordi? Deriva da sub, sotto, e jacere, gettare. 

Mi piace spiegare alle persone che il pensiero della loro mente razionale è un punto di vista soggettivo, riferirsi al soggetto pensante, significa riferirsi ad un sottoposto. 

Così, quel Natale come ogni anno andai dietro casa, e pisciai loro in testa. 

Per qualche ragione questa volta si spaventarono e tutte insieme, non una poi le altre la vedono, si gettarono attraverso un buco nella rete e scapparono per i campi. 

Brivido. Oddio che bello. 

Avevano sempre saputo di quel buco. 

Il recinto per loro era sempre stato aperto. 

Ma avevano preferito stare lì sotto la lotteria del collo tirato, toccherà a me questa settimana... 

Che prendere le armi contro un mare di affanni. 

Avevano venduto per una ciotola di mais sicuro e un tetto scalcagnato, la loro dignità, libertà, potere personale... 

E pagavano uova. Ogni giorno, per stare lì. Per stare a farsi tirare una ad una il collo. 

Pagavano uova significa che pagavano col futuro dei loro figli. 

Mi eccitò molto, vedo quel pattern ovunque e non manca di stimolarmi sessualmente. 

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Giraluna
1 ora fa, ^'V'^ ha scritto:

Nella mia esperienza il Mc donalds è molto meglio del gratta e vinci. 

Vedi il panino che ti piace, lo dici guardando negli occhi il cassiere, quello ti dice che costa 3 euro, tu gli dai 3 euro e lui ti dà il panino. Proprio quello dell'accordo

E vincono tutti. 

Esattamente. O si parla anticipatamente accordandosi senzientemente prima di ricevere l un l altro il reciproco scambio di valori oppure ciaone. 

Nella mia esperienza invece sono arrivata a pensarla così dopo numerosi contratti nascosti, che non portarono da nessuna parte, se non dritti nel pozzo senza fondo, continuando a precipitare. L aiuto che davo era assolutamente intriso da un nascosto tornaconto. L aiuto che ricevevo era manipolato da me stessa.  

Per quale ragione?

Perché non accettavo il rischio. Di qualsiasi tipo fosse: di essere quella che passa per cogliona, di perdere denaro e chi più ne ha più  ne metta. 

Se c è qualcosa che il mio mestiere mi ha insegnato e che ritengo assolutamente un vantaggio rispetto ad altre professioni è quanto segue:

- accordi chiari equivalgono ad una perdita di tempo vicina allo zero, ergo più benessere e bellessere;

- ti devi meritare quello che ti do come io farò altrettanto;

- l aiuto che do è senziente del fatto che rimane tale, ossia io non ho bisogno di una mano e qualora dovessi averne mi saprò comunque arrangiare da sola, indipendentemente dalla tua amicizia. 

Questo non perché il mondo é  brutto e cattivo, ma perché questa professione mi ha messa di fronte al concetto di rischio. Rischio ogni volta che esco ad incontrare un cliente. Perciò adotto la mia selezione, consapevole che non è affatto una certezza. Non è altrettanto sicura la quantità di denaro entrante. Se nel frattempo ho dato parola a qualcuno, sia essa seguita da denaro oppure no, quella rimane. È parola data da me, senzientemente e consapevole del fatto che può sempre cambiare tutto. Il rischio significa agire nonostante tutto. Altrimenti si è liberi di non prendere alcuna decisione. 

La vita in quest ottica è molto più in bilico di quella vissuta  con un'entrata fissa e tanti "amici". Esistono i pro e i contro in ogni cosa, dopotutto. Eppure se lascio uno sguardo attento, è proprio immaginandomi sotto un ponte che ho iniziato a stare meglio e a crearmi le mie possibilità anziché ripetermi che tanto ce ne saranno delle altre, senza mai agire veramente e senza mai prendere delle decisioni importanti come tagliare certi rapporti disfunzionali.

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17 ore fa, leavingmyheart ha scritto:

 

Yes, è proprio per questo che se non si tocca figa si tende a fallire, da piccolissime cose lo si percepisce e diventi repellente senza capire i motivi, ti tradisci nei "dettagli"... 

"io penso che... cioè... nel senso... "

😁

 

 

 

è la ragione fondamentale per cui non ho finito l'università.

Già non me ne frega niente, poi dopo 10 minuti con libro aperto in biblioteca mi alzavo di scatto e andavo in bagno a masturbarmi. Dopo la sega ero troppo stanco per studiare e andavo al bar per cappuccio e brioche. Andava sempre così.

 

vabbè ma questo è molto soggettivo

Se fosse cosi per tutti uguale allora non avremmo nessun tipo di progresso...

Non solo, possiamo anche dire che (come diceva Freud) queste pulsioni sessuali si scaricano in maniera diversa; chi si cimenta nell'arte, chi nella scienza, chi nello sport. Secondo questa teoria probabilmente tutto ha un origine sessuale. E allora questo discorso ci può anche stare. Ma non esiste che se uno non fotte ( o addirittura non fotte 1 diversa a settimana) non può fare nulla in altri campi della vita, anzi di solito è proprio il contrario.

Poi per carità ognuno ha i suoi obiettivi, se vuoi scopare e scopare e ancora scopare e ne fai uno scopo di vita prova altre strade. Fare il pornoattore potrebbe essere un inizio interessante 😉 

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senza nome
8 ore fa, Giraluna ha scritto:

E fin qui ci siamo. 

A casa mia chi ti volta le spalle e ti lascia solo in un momento nero significa che accade in parte anche per responsabilità mia. In questo senso mi riferisco al vittimismo inutile. Per quanto mi riguarda nei miei periodi neri chi c era c è stato e continuerebbe ad esserci pure ora, anche se sono molto più autonoma. Non dimentico di certo il fatto che loro mi avevano sempre fatto capire coi fatti di esserci. Di certo non l ho chiesto a chi manco sa che significa o che non può darmene per incapacità caratteriale sua (è facile poi scaricare la colpa in questi casi). Ed anche qui lo si capisce al volo. Per un uomo è molto più difficile avere supporto dato che la maggior parte delle volte piglia solo calci nel sedere, dovendosi arrangiare. Tuttavia pure qui ... Non è che si possa fare molto. O ci si sveglia o ci si mangia. 

Per cui, il vittimismo inteso come gli altri sono brutti e cattivi dato che mi hanno abbandonato è controproducente per un adulto. Si tratta di avere coraggio ed ammettere che non c è trippa per gatti. Non sto scrivendo che non si può essere in rapporto anche con gente a cui non daresti uno spicchio, ma che pure quando è palese che non ti può dare di più nel rapporto pretendi inconsciamente che questa persona adiempa alla sua parte di bene, scaricandogli tutta la responsabilità di averti voltato le spalle ed essere rimasto solo in un momento caotico. Sono affari tuoi in quel caso. 

Facciamoci due domande:

- era in grado di darmi una mano?

- perché me la piglio così tanto se ognuno dei due è libero da vincoli?

Ricordiamoci che forse solo i parenti più stretti hanno un vincolo, ossia quello di sangue, a legarci e che neanche con loro è detto che ci sia l aiuto reciproco. Per cui figuriamoci con gente esterna alla famiglia. Credo che a forza di non sentirsi soli, molti individui ripongano un sacco di aspettative verso l esterno che a volte, davvero, non si rendono conto di quanto esageramente si pretenda dall altro, incolpandolo di conseguenza quando il risultato non è quello auspicato.

In realtà, se vogliamo proprio esser pignoli, nessuno è vincolato ad aiutarci. Se non ci aiuta non è scalciando e facendo i capricci che riceviamo il supporto di cui abbiamo bisogno, ma rimboccandoci le maniche a migliorare la qualità di gente che ci circonda e a non giudicare chi non ci ha aiutato. Tanto anche se lo facessimo, ripeto, alla fine sempre senza aiuto restiamo e la situazione non cambia blaterando o lamentandosi oltremodo (vedi fare la vittima) bensì agendo. 

Per quanto mi riguarda, alla fin fine anche sticazzi, significa solo che gli uomini ciaone, con le donne, quelle almeno carine, se prima ci provavo 3(perché non volevo espormi troppo e comunque rovinare potenzialmente un rapporto), ora farò 8-9 ed includerò le famose amiche. Non è che sia successo nulla.

Il discorso è di ecologia generale e benessere generale, perché oltre all'interesse presunto per una persona, non ci vuole molto a capire che impegnare 10 minuti della propria vita, (quando ne impieghi 10 volte tanto a guardare le peggio stronzate sui social e co.) per una persona vicina-con cui hai contatti (volens o nolens), soprattutto quando ti costa nulla o giu di lì, fa stare tutti meglio o comunque meno peggio perché potrebbe innescare circoli virtuosi e probabilmente interrompe o evitare circoli viziosi dal carattere percinioso per gli altri, ma anche per sè stessi.

È proprio incapacità di vedere oltre al proprio naso.

Modificato da senza nome
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14 ore fa, purple pill ha scritto:

questo, ad essere onesti, è vero in qualche caso.

in altri si tratta di individui creativi, divertenti, di compagnia e con altre grandi qualità.

Il problema è che, come capita a molta gente in provincia, sono convinti di poter prendere le misure al mondo dalle 4 mura di un baretto.

e i social non è che aiutino molto, in questo senso. 

 

In altre parole, sono malati di presunzione.  

 

Se vogliamo dircela tutta, il fallito ero io. 

e probabilmente, tale dovevo restare.

il fatto che non sia andata così, a qualcuno magari gli avrà creato attrito, o che cazzo ne so.

manco me ne frega, alla fine.

fattostà che se loro stanno a est, io me ne resto a ovest

like a rolling stone

 

cioè se uno migliora, come il tuo caso, deve essere per forza trattato male? Che razza di amici erano?! Capisco la debolezza umana e l'invidia, ma che diamine...

Prendessero esempio o tacessero e basta

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18 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Dovrebbero spiegarli in seconda e terza media, per rispettare i tempi di quelli che in prima media ancora non pensano alla figa 54 secondi al minuto. 

Più che un concetto è fare appello ad esperienze condivise da qualsiasi maschio abbia frequentato scuole anche dopo la maturazione sessuale. 

Ti trovi continuamente a dover spiegare i concetti che ha spiegato il prof alle tue compagne, e ti sembra di parlare al muro, imparano a memoria ciò che hai detto ma non lo riescono a traslare in maniera multidisciplinare o a creare connessioni e collegamenti con altri concetti analoghi di altre materie, e ti trovi parimenti ogni volta a prendere sei in pagella dove loro stesse prendono dei nove. 

E dato che loro proprio non lo sanno cosa passi ogni mattina, pomeriggio e sera della tua schifosa vita se non hai chiavato, finisce che vanno un po' in conflitto pesante tipo schermata blu in testa, perché ogni volta che ci parli devi rispiegargli le cose al rallenty come fai con tua nonna, e non avranno comunque capito, al massimo memorizzato il pattern, ma poi ti vedono sempre essere meno approvato dai prof e dai voti. 

Probabilmente gli sembra una gara, la scuola non fa nulla per dissuadere questa competizione inutile e fuorviante, e probabilmente gli sembra di vincere in questa gara perché tu stai sempre male, ti devi continuamente masturbare, soffri per esserti dovuto masturbare, e loro così passano il pomeriggio a studiare a memoria come scolarette e gli sembra di vincere qualcosa. 

Quello che devono augurarsi invece è di non avere mai un tumore o un problema nella vita. 

Infatti, se invece di imparare tutto a memoria e ridere di te che non hai mai potuto studiare e sei sempre a pezzi, avessero fatto team con te, secondo uno schema di apprendimento a mosaico collaborativo in cui tu spieghi loro i concetti e loro ti aiutano a memorizzare i pattern, ma soprattutto dove in due o tre per volta ti manlevano dal problema principale fisiologico (avendone anche grassi dividendi in sensazioni), ecco che tu oltre a capire i concetti avresti anche una preparazione formidabile e un domani troveresti la soluzione ad alcuni tipi di tumore. 

O l'uovo di colombo per un cambio di paradigma nelle infrastrutture. 

O una proposta sensata per una manovra finanziaria non demenziale. 

Ecc. 

Queste situazioni creative di esplorazione del nuovo richiedono sia la comprensione profonda dei concetti, che un maschio ha di default, sia la padronanza delle nozioni che egli non riesce ad apprendere se non ha scopato in varietà. 

Ed è un vero peccato che una società che potrebbe avere vantaggi e dividendi immensi se ognuno stesse a fare la sua nota e la facesse bene, si perda nel creare competizioni e guerra tra note diverse. 

Poi sicuramente ci sono le eccezioni. 

Maschi privi di logica, femmine prive di memoria, femmine che capiscono concetti nuovi anche se non li hanno memorizzati, ma se puntiamo al bersaglio grosso... 

Un aneddoto fra mille: 

Lei era la secchiona della classe, se prendeva un nove si vergognava ad andare a casa. 

Io e lei un giorno ci troviamo ad armi pari: arriviamo dopo un periodo di assenza per malattia, vera la sua, lavoro da imbianchino la mia, e la prof di biologia ci somministra un compito a sorpresa che gli altri avevano già svolto, e noi non avevamo preparato nulla né studiato quei capitoli. 

Avevamo pari conoscenze su quei capitoli, ed erano zero. 

Lei va in paranoia e prova a giustificarsi dicendo che non sapeva cosa fosse stato spiegato, che non aveva studiato, bla bla, io evito, veniamo messi in un'aula spoglia, senza libri o nulla e il foglio davanti con una penna. 

A logica rispondo correttamente a quasi tutte quelle questioni per me nuove e mai sentite, e consegno velocemente il compito che riceverà un sette e mezzo. 

Davanti al complimento per aver studiato bene, mi difendo spiegando che non ho studiato. 

Lei rimane intrippata fino all'ultimo istante, fino alla campanella, a cercare di ricordare cose studiate, che però nell'hard disk mentale mancavano. 

E prende il voto più basso della sua carriera scolastica. Forse 3 o 4. 

Al che va in vittimismo depressivo, dice che la prof è cattiva, che lei non sapeva che ci sarebbe stato il compito, e bla bla bla. 

Questo tipo di situazioni, nel mondo della scuola portano molto spesso le diligenti scolarette prive di necessità sessuale impellente quotidiana, a fare incetta di voti alti e a far sembrare i maschi sempre degli sfaticati o degli stupidi. 

Poi però appena esci da scuola e ti affacci non dico solo nel mondo del lavoro, ma anche nella vita, vedi continuamente le femmine rivolgersi ai maschi per risolvere qualsiasi problema, le vedi chiedere di tutto, perché tutto è nuovo, è tutto, ogni giorno, come un compito in classe a sorpresa nella vita. 

Sapere a memoria le componenti cellulari procariote o la successione di date delle guerre puniche, non è ciò che ti fa risolvere i problemi con un cliente, con un fornitore, con una strategia verso mercati che cambiano e si riorganizzano ogni tre mesi. 

E non è nemmeno ciò che ti fa capire al volo come programmare il sistema di riscaldamento di casa. "dato che non lo hai studiato". 

Esempi te ne posso fare infiniti e ogni maschio dotato di logica già sta pensando a cento scene della sua vita. 

Lo scopo per cui dico questo non è che i maschi son geni, le femmine son mnemoniche, questi son meglio, quelle peggio ecc. 

Lo scopo è suggerire che noi senza loro non scopriamo la cura per il tumore, e loro senza di noi crepano di tumore, per cui o la smettiamo di stare divisi e di competere come dementi, creando sinergie funzionali, o siamo fottuti come collettività. 

Il mondo sta cambiando a ritmi e rapidità che ormai è praticamente impossibile studiarne a memoria i pattern, ormai ogni conoscenza che hai memorizzato diventa niente più che un fardello pesante che ti impedisce di rispondere agilmente ai cambiamenti. 

Forse 40 anni fa era ancora possibile giocare a fare i cretini divisi, perché forse in alcuni settori 40 anni fa era ancora possibile studiare cinque anni e poi lavorare tutta la vita con le nozioni studiate, con un mimino di aggiornamento e di problem solving sul nuovo, magari via terzi. 

Ma allora il mondo cambiava ogni 20 anni, oggi cambia ogni 5, domani ogni 2... 

E questo cosa significa? 

Che o si creano sinergie sessuali, di genere, specie specifiche, o siamo fottuti, ma proprio inculati a secco, come collettività. 

Infatti i maschi hanno la testa fatta apposta per esplorare le nuove soluzioni, rischiare, elaborare strategie dinamiche e farlo in un mondo mutevole. Ma non possono usarla perché non hanno tre fighe per casa a liberargliela. 

Le femmine hanno la testa fatta apposta per mappare certosinamente il conosciuto, memorizzarlo e farne tesoro, anche trasmetterlo... ma non possono più usare questa caratteristica importante in un mondo che muta velocemente. 

O ci mettiamo ognuno al suo posto e creiamo sinergie di potere MF, o se continuano con questa stronzata della guerra tra i sessi e della competizione sui voti per "entrare nel mondo del lavoro con un buon curriculum scolastico" siamo fottuti. 

Quale "mondo del lavoro", quale, lo hanno già spezzato, vaporizzato. 

E' finita la possibilità di essere idioti e campare lo stesso. 

 

 

 

io ho cominciato a pensare alla figa solo verso metà della seconda media e quasi sicuramente a causa di ragazze già pronte sessualmente e arrapate.

Comunque il discorso che fai è in gran parte condivisibile, ad ogni modo credo che sia anche un po' diverso per tutti. Non è detto che tutti i maschi per funzionare bene debbano fottere mile ragazze/donne diverse all'anno. Per fortuna nei fatti le cose vanno un po' diversamente…

Quindi secondo te, noi maschi, dovremmo avere tutti una sorta di harem dove possiamo avere i partner che vogliamo? 

Inoltre l'alleanza che tu proponi sarebbe molto vantaggiosa ma il mondo e la cultura attuale non lo permette. Mi ricorda un po' Valentina Nappi che diceva di dare piu' facilmente la figa (dare, termine che non mi piace, visto che anche noi allora diamo il nostro uccello) come se fosse bere un caffè. Il che sarebbe auspicabile. Anche Style, aka Neil Strauss che nel suo libro THE GAME, lamentava proprio questo: l'ipocrisia che dobbiamo avere per scopare le donne, quando poi loro sono le prime ad avere i nostri stessi istinti. Tutti metodi indiretti del cavolo quando si potrebbe essere benissimo diretti e ottenere di più e prima. Mah...

un discorso che ancora oggi non mi va giù

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10 ore fa, decatron ha scritto:

Se ritrovi il post di Quora condividi qui!

Anche se sono contrario alla PNL come unico mezzo 😁

 

ok!

cmq non ho mai detto "unico mezzo", achtung! 😉

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Roose Bolton

Riguardo la mentalità di certi tipi di persone, a me una ragazza che conosco, qualche mese fa, disse che dovevo trovarmi una ragazza e sposarmi vista la mia età, che era ora di crescere, di maturare e di prendersi le proprie responsabilità. Ha detto di crescere a me, persona di cui hanno detto tutti sempre che sono maturo e responsabile. Sono proprio l'ultima persona al mondo che può essere accusata di essere un peter pan, eppure per certe persone non aver speso 50.000 € per organizzare un matrimonio e far mangiare al costo di 100 € a persona parenti che poi ti sparlano alle spalle, fa che io sia un immaturo bambinone. Andiamo bene...

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