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Lo schifo di paese che è diventato l'Italia....


IO.SI.TU.NO

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Chadwick

Vi dirò la mia: 

io sono convinto che è il generalizzare sia la cosa più sbagliata da fare in ogni contesto.

Il bene e il male sono ovunque perchè questa è la natura umana ed è il nostro mondo.

Sono d'accordo sul fatto che con l'avvento della tecnologia si stiano perdendo alcuni valori e ci stiamo un pò rincoglionendo, ma non facciamo di tutta l'erba un fascio.

Nonostante questo, l'Italia, la Francia, la Germania, la Spagna, l'Inghilterra e qualsiasi paese del mondo ha le sue problematiche, sicuramente i tempi sono cambiati ma ci sono ancora milioni e milioni di persone oneste, lavoratrici, persone di cuore e che si fanno in 4 per gli altri .... soprattutto in Italia.

Ci sono ancora tante persone con valori profondi e che rispettano il prossimo, come ci sono teste di cazzo, delinquenti, drogati e chi più ne ha più ne metta.

E questo vale a livello globale.

E' palese che alcune cose nel nostro paese vanno assolutamente migliorate perchè non viviamo più nell'Italia del boom economico del dopoguerra e di conseguenza i livelli di benessere generali sono diminuiti, ma è anche vero che vedo ancora tantissime persone che stanno bene e posso garantire che di tutte le persone che conosco, tutti lavoriamo e ci diamo da fare. Non ce nè uno che sia senza lavoro.

Tutto dipende sempre da come vediamo le cose e da quanto ci informiamo su ciò che ci accade intorno.

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Telefono
14 ore fa, IO.SI.TU.NO ha scritto:

Una volta c'erano destra e sinistra....c'erano i fanatismi politici....i magheggi....i disonesti....gli onesti....
Ora ci sono solo i disonesti senza alcun progetto o ideale.

Una volta c'era il vicinato...vuol dire che c'era il vicino che ti stava sul cazzo e quello che ti prestava il burro quando dovevi fare la torta e ti era finito...
Oggi c'è il vicino che anche se sente che ti stanno uccidendo in casa, fa finta di niente e ti lascia morire per non aver la scocciatura di dover spiegare cosa ha sentito.

Una volta c'era il "lei" alle persone anziane....e l'anziano veniva magari considerato antico come mentalità, ma obbligatoriamente rispettato...
Oggi invece l'anziano è un vecchio di merda verso cui approfittarsi ancora di più perché non può difendersi.

Una volta c'era il politico che, indipendentemente da come fosse, si distingueva dalla media per percorso di studi e cultura....che faceva sentire ignorante il proprio elettore a confronto....
Oggi ci sono clemente mastella e di pietro....non aggiungo altro.

Una volta c'era il turista tedesco che portava soldi, ma al tempo stesso l'ospitalità che riceveva era genuina....
Oggi c'è il turista russo, che non rispetta nessuno e in cambio dell'ospitalità riceve due pugni in faccia per rubargli l'orologio.

Una volta c'era il sud semplice ma povero, e il nord più industrializzato.
Oggi se vuoi trovare genuinità devi andare in vacanza all'estero, e se vuoi trovare lavoro invece che andare al nord devi andare in Australia.

Una volta c'erano i bambini che dai 7 ai 18 anni tornavano a casa da scuola da soli e stavano in giro tutto il pomeriggio.
Oggi ci sono una massa di rincoglioniti che ha 12 anni se non li vengono a prendere i genitori, gli insegnanti chiamano i carabinieri.....che se escono di casa ci deve per forza essere un adulto a sorvegliarli.

Una volta se volevi fumare a 15 anni era legale e potevi....era una scelta tua entrare in un tabacchi e comprarle...
Oggi sotto i 18 anni procurarsi le sigarette da quel gusto di sfida e trasgressione che si inizia a fumare solo per quello.

Una volta i genitori se ti vedevano a 16 anni ubriaco ti davano un calcio nel culo, ti pigliavano per il culo quando stavi male per il post sbronza e finiva li...
Oggi ti tirano fuori lo studio su quanto faccia morire bere una birra sotto i 18 anni, ma non si accorgono che i figli prendono pasticche.

Una volta alle superiori d'estate si lavorava, perché si trovava lavoro e si riusciva a mettere qualcosa da parte per il futuro.
Oggi fare la vendemmia in campagna è un lavoro ambito.

Una volta gli obbiettivi erano il lavorare per comprare la macchina nuova o l'andare via di casa....
Oggi l'obbiettivo è farsi dare 200€ dalla pensione del nonno per comprare le vans.

Una volta in un gruppo di amici c'era il povero, il ricco, quello che si lavava, quello che puzzava, il meridionale, il veneto tonto che parlava solo dialetto, il furbo, l'ingenuo....
Oggi il gruppo di amici è creato in base al reddito dei genitori e la capacità di spesa.

Una volta certe discussioni si risolvevano tra persone....tra ragazzini....o tra uomini....chi tornava con l'occhio nero aveva perso e si chiudeva li....o se eri ragazzo, il bullo della scuola o lo subivi o gli tiravi giù un dente...
Oggi si va avanti a suon di querele....a suon di professori minacciati...a colpi di  "lei non sa chi sono io"....

 

Il problema è che con questi esempi potrei continuare all'infinito.

Che paese di merda è diventato l'Italia?

Un paese che ha svenduto certi valori e il rispetto, in cambio di un'illusione di benessere?


Scrivo illusione perché il benessere vero non c'è...

E soprattutto i ricchi non sono quelli che pensate voi....non sono quelli che abitano in una fogna di condominio ma hanno la golf GTI e la mutanda firmata....

Quelli sono solo galletti con la cresta ben alzata ma il cazzo moscio.

I ricchi veri non li riconosci più ormai.



Si naviga a vista amici miei.

Compriamolo oggi l'iphone X che il mese prossimo non si sa se si mangia.

Ciao, 

provo a riportare il topic nella giusta direzione visto che stiamo secondo me cambiando il soggetto. 

Io sono d'accordo con altri utenti, in particolare @Edo e  @vol-à-voile. Qui in Italia non si sta così male, e chi afferma il contrario, non ha mai vissuto all'estero.

Il panorama che descrivi è apocalittico, ma sono convinto che rappresenti un normale cambio generazionale. Probabilmente i nostri genitori discutevano alla stessa maniera e così i nostri nonni. C'è un film di Woody Allen che spiega benissimo questo concetto (molto probabilmente l'avrai già visto, s'intitola Midnight in Paris) e come lui sono convinto che dobbiamo scegliere se continuare a piangere, ricordando come si stava meglio quando si stava peggio, o adattarci ai nuovi costumi. Questo non vuol dire iniziare a comportarci come Barbari, noi non siamo esponenti di questa nuova generazione che sta avanzando, significa accettare queste nuove generazioni e guidarle quanto più riusciamo in base alla nostra esperienza, senza pretendere un ruolo da protagonisti o di ricreare il mondo della nostra infanzia. 

Se t'interessa il discorso ti consiglio i Barbari di Alessandro Baricco. E' un libello semplice, e a me Baricco neanche fa impazzire come scrittore, ma anche quest'opera spiega a mio avviso molto bene la situazione. 

30 minuti fa, dave87 ha scritto:

Devi approfondire molto meglio la storia italiana 

Molto meglio 

Ti prego elabora. 

Perché è un commento estremamente pressapochista. A cosa ti riferisci?

 

Un Saluto, 

Modificato da Telefono
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vol-à-voile
32 minuti fa, dave87 ha scritto:

Devi approfondire molto meglio la storia italiana 

Molto meglio 

dave con la storia italiana - e perdonami il francesismo - ci si pulisce il culo.

Secoli fa il sud era avanzato in tutto: dalla civiltà all' istruzione (per quanto riguardasse comunque un ceto medio alto ma molti luminari, artisti, poeti, scrittori italiani provenivano da lì), per cause poi elencate da Edo c'è stato un capovolgimento netto, punto.
C'è poco da farci con la storia, serve soltanto per stilare due numeri.
A conti fatti quello che dice Edo è - in parte - vero (perché come dice lei non è che il Veneto sia sta oasi paradisiaca. Io stesso piuttosto che vivere in Veneto, preferirei sul serio andarmene all'estero).

Per cui allo stato attuale, della storia italiana non è che ce ne possiamo fare molto.

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Bozzarelly

Credo che questi video di Baricco su un libro che ha scritto possano dare una mano a spiegare il fenomeno. Lascio il primo, sono 8 (brevi, lo garantisco), poi cliccate i successivi.

 

Modificato da Bozzarelly
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10 minuti fa, vol-à-voile ha scritto:

dave con la storia italiana - e perdonami il francesismo - ci si pulisce il culo.

Secoli fa il sud era avanzato in tutto: dalla civiltà all' istruzione (per quanto riguardasse comunque un ceto medio alto ma molti luminari, artisti, poeti, scrittori italiani provenivano da lì), per cause poi elencate da Edo c'è stato un capovolgimento netto, punto.
C'è poco da farci con la storia, serve soltanto per stilare due numeri.
A conti fatti quello che dice Edo è - in parte - vero (perché come dice lei non è che il Veneto sia sta oasi paradisiaca. Io stesso piuttosto che vivere in Veneto, preferirei sul serio andarmene all'estero).

Per cui allo stato attuale, della storia italiana non è che ce ne possiamo fare molto.

Le cause della caduta del sud sono altre 

E L Italia come stato unitario ha una storia giovane 

Prima vi era altro 

Tante fazioni 

Non è che uno affonda per i motivi che avete descritto voi 

 

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12 ore fa, Boulevard ha scritto:

Si, ambito perché oggi non lo vuole fare nessuno se no i Neri o gente proprio disperata.

Altro che ambito.

Il lavoro c'è e che nessuno ha voglia di fare un cazzo (specialmente lavori dove bisogna sporcarsi le mani) perché comunque hanno già i soldi della nonna, della mamma etc.

Un sacco di amici in Italia così.

Non è del tutto corretto. Vero è che ci sono molti scansafatiche, ma se tu prendi gente per raccogliere i pomodori e li vuoi pagare 2 euro all'ora o giù di li, è logico che gli italiani non accetteranno mai, anche perchè gli immigrati vengono da paesi in cui culturalmente non c'è tanta attenzione ai diritti sociali, non hanno un mutuo da pagare, hanno spese enormemente ridotte, e possono tranquillamente vivere in 20 in un appartamento o anche nelle baraccopoli. Se tu hai tanta manodopera a basso costo  e ne vuoi importare ancora, come vuole la sinistra rosè, crei una guerra tra poveri, non ci saranno vincitori, ma solo vinti.  Un paese in cui ti dicono che se hai un diritto e prendi uno stipendio sei un fortunato, un privilegiato. Un paese in cui ti dicono che le adozioni gay sono una priorità, ma se non hai un lavoro sei uno schizzinoso.

E questa non è una invettiva contro i disperati che vengono dal mare, ma contro chi pensa che qui possiamo accoglierli tutti. Anche perchè se vengono qui o vengono sfruttati o si vanno ad aggiungere ai criminali autoctoni.

E non è nemmeno lo sfogo di uno che non lavora o non ha mai lavorato (sono laureato ma ho lavorato anche in campagna e nei call center prima e dopo la laurea).

Io se provo a entrare in Australia o in USA senza documenti son fortunato se non mi sparano addosso. Qui in Italia invece si parla di accogliere stranieri, che partono da paesi stranieri, in acque straniere su navi straniere.

 

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IO.SI.TU.NO

E va beh, il thread è andato in vacca....

Tra chi non ha capito un cazzo, chi fa esempi senza senso e tra chi parla solo a livello economico (che c'entrava fino ad un certo punto), pochi hanno colto ciò di cui volevo parlare....

Quello che volevo dire è che l'italiano medio è diventato uno schifo e il paese si è trasformato di conseguenza....oppure il contrario, vedetela come volete.

E se lo era già, ipotizziamo già negli anni 90, la situazione è peggiorata in maniera vomitevole negli ultimi 15 anni.

Ma perché?

Che erano proprio i motivi, di cui volevo si parlasse.

Il perché a mio avviso è che si è preso il peggio del vivere in un paese benestante, globalizzato e avanzato....che poi in realtà non si è veramente....cioè l'egoismo, la mancanza di empatia, la prevaricazione sull'altro basata sulla capacità economica, l'abbandono volontario di ogni genere di valore...

Il tutto mescolato al peggio che puoi trovare in quei paesi che avanzati non sono....e cioè l'ignoranza, il provincialismo, la mancanza di indipendenza del singolo individuo, la rabbia dovuta a prospettive nere, le possibilità che vedi ma che non riesci fondamentalmente mai a toccare...


Quello che ho notato io, ma magari mi sbaglio, è che in 15 anni ci si è venduto ogni valore ed ogni briciolo di individualità come nazione, in cambio di un'illusione di miglioramento economico a livello europeo di cui sembrava anche l'Italia dove godere...

E, quando questo super benessere non è arrivato, ci si ritrova con masse di incazzati frustrati che pensano solo a roba superficiale per dimenticare le cose importanti che sono carenti.


Ma sto parlando dell'Italia....

Non me ne frega una minchia se in Svezia costa tanto una determinata medicina o se in Portogallo al lavoro ti trattano male.

 

Ditemi se avete voi notato cambiamenti...

Se vi piace la società italiana attuale.

 

E ripeto, di paragoni con il Turkmenistan del 2002 non ha senso farne, se vivete in Italia nel 2019.

Modificato da IO.SI.TU.NO
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yurion
47 minuti fa, IO.SI.TU.NO ha scritto:

E va beh, il thread è andato in vacca....

Tra chi non ha capito un cazzo, chi fa esempi senza senso e tra chi parla solo a livello economico (che c'entrava fino ad un certo punto), pochi hanno colto ciò di cui volevo parlare....

Quello che volevo dire è che l'italiano medio è diventato uno schifo e il paese si è trasformato di conseguenza....oppure il contrario, vedetela come volete.

E se lo era già, ipotizziamo già negli anni 90, la situazione è peggiorata in maniera vomitevole negli ultimi 15 anni.

Ma perché?

Che erano proprio i motivi, di cui volevo si parlasse.

Il perché a mio avviso è che si è preso il peggio del vivere in un paese benestante, globalizzato e avanzato....che poi in realtà non si è veramente....cioè l'egoismo, la mancanza di empatia, la prevaricazione sull'altro basata sulla capacità economica, l'abbandono volontario di ogni genere di valore...

Il tutto mescolato al peggio che puoi trovare in quei paesi che avanzati non sono....e cioè l'ignoranza, il provincialismo, la mancanza di indipendenza del singolo individuo, la rabbia dovuta a prospettive nere, le possibilità che vedi ma che non riesci fondamentalmente mai a toccare...


Quello che ho notato io, ma magari mi sbaglio, è che in 15 anni ci si è venduto ogni valore ed ogni briciolo di individualità come nazione, in cambio di un'illusione di miglioramento economico a livello europeo di cui sembrava anche l'Italia dove godere...

E, quando questo super benessere non è arrivato, ci si ritrova con masse di incazzati frustrati che pensano solo a roba superficiale per dimenticare le cose importanti che sono carenti.


Ma sto parlando dell'Italia....

Non me ne frega una minchia se in Svezia costa tanto una determinata medicina o se in Portogallo al lavoro ti trattano male.

 

Ditemi se avete voi notato cambiamenti...

Se vi piace la società italiana attuale.

 

E ripeto, di paragoni con il Turkmenistan del 2002 non ha senso farne, se vivete in Italia nel 2019.

Purtroppo é vero. Da quando c'è stato un cambio di economia l'Italia si è di fatto impoverita rendendo le persone più depresse e incazzate in un circolo vizioso senza fine.

La mancanza vera di opportunità lavorative decenti ha reso molte persone infelici e depresse perché sanno che non si può migliorare,e purtroppo quando mancano i soldi manca quasi tutto,il resto viene dopo.

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BlackSabo
2 ore fa, IO.SI.TU.NO ha scritto:

Quello che volevo dire è che l'italiano medio è diventato uno schifo e il paese si è trasformato di conseguenza....oppure il contrario, vedetela come volete.

E se lo era già, ipotizziamo già negli anni 90, la situazione è peggiorata in maniera vomitevole negli ultimi 15 anni.

Ma perché?

Senza andare a disturbare motivi ancestrali, il cambiamento negli ultimi 15-20 anni, secondo me, deriva dal fatto che il potere d'acquisto dell'italiano medio si e' abbassato.

Lavoro ce n'e' di meno e se c'e' comunque ci sono meno soldi.

In piu' ora attraverso internet chiunque ha la possibilita' di lamentarsi e dire la sua verso il mondo, quindi le situazioni di cui parli nel primo post ti vengono sbattute in faccia anche se sei a casa tua da solo. In questo modo sembra che lo schifo sia di piu'. Magari prima potevi evitarlo piu' facilmente. Ad esempio non frequentando certi ambienti.

 

Poi in italia pare sia ovvio e giusto che se qualcuno ha pochi soldi per godersi la vita chiunque appaia godersela un po' meglio deve essere buttato giu' in tutti i modi.

Gli altri creano problemi, gli altri sono stronzi, etc.

Non sovviene mai il pensiero "magari potrei fare qualcosa io per migliorare la situazione".

No, sono gli altri che creano problemi e loro che devono risolverli.

Ho mille storie al riguardo.

Il tutto amplificato dal fatto che se 15 anni fa potevi permetterti certi sfizi piu' e ora non puoi, comunque c'e' quella reazione a rinunciare a cose che ti servono davvero per far sembrare che vada tutto bene (questo effetto ha un nome che ora non mi ricordo. in breve, e' difficile abituarsi ad un tenore di vita piu' basso se prima ne hai esperito uno piu' alto).

 

Ho specialmente notato in italia che il motto (neanche troppo inconscio) e' "mal comune, mezzo gaudio".

Si preferisce tirare gli altri giu' e stare tutti nella merda, piuttosto che prendere atto del fatto che qualcuno riesce a vivere meglio.

Lo vedo in tutti gli ambiti.

Essere un minimo contenti o felici della propria condizione da' proprio fastidio all'italiano medio.

Gli entra nella pelle e se puo' spendere tempo ed energie per farti stare peggio, lo fara'.

E quella sara' la sua vendetta contro il mondo che non gli ha dato quello che si meritava, secondo lui.

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Gamberetto

Cristo, un post così che mi investe come un treno. Da parecchio che non ne leggevo uno.

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