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Consiglio con un amico


Carnacki

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Recentemente mi sto confrontando con un mio amico, del quale ho parlato in altri post. Complice la mia recente rottura, lui mi è stato di aiuto, anche nei momenti in cui sapevo di essere un po' troppo paranoico.

Il fatto è che questo mio amico mi appare a tratti indecifrabile: lo conosco da anni e solo in un paio di occasioni so che ci abbia provato con qualcuna, in una occasione iniziando una frequentazione durata qualche settimana, nella quale mi sembra sia stato un po' addosso alla tipa in questione. So che ha avuto storie al liceo, in particolare con una, ma non so molto più di questo.

Mentre parliamo, un giorno se ne esce dicendo che vuole avere reazioni vere, dal vivo, in cui si affronta tutto insieme. Il giorno dopo mi dice che lui comunque quando vede una tipa pensa solo a volersela scopare, non si fa viaggi mentali. Però mi dice che cerca una relazione seria.

Io dal canto mio non so come si concilino nella sua mente tutti questi aspetti, considerato che appunto non è uno disinteressato alla figa, ma al contempo ci prova con pochissime ragazze. A me piacerebbe parlarne con lui ma, come detto nel post "analfabetismo seduttivo", penso sarebbe solo peggio.

Mi sembra che lui abbia idealizzato l'idea della relazione, non nel senso tutto rose e fiori ma "trovi una con cui affronti tutto e se finisce può capitare, ma non era una relazione come la intendo io". Il che se volessi essere paranoico lascerebbe intendere che nemmeno la mia lo fosse...

Oltre a questo, non capisco nella sua mente come si passi da "non conosco questa" a "ho una relazione vera con lei", senza agire per andare dal punto A al punto B.

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Iperbole

@Improve Your Skill
Per un maschio accettare consigli in tema seduzione può essere difficile, IS è
una realtà parallela, in primo luogo perché mettersi in discussione in anonimato,
sia pure parziale, è agevole.. poi perché il fatto stesso d’iscriversi implica il desiderio,
o la necessità, di mettersi in discussione e di migliorarsi. Se glie ne parli e ti confronti
il rischio non è confonderlo ed instillargli dubbi; quello sarebbe l’auspicio a dirla tutta.
Il rischio è che spinto da una botta d’orgoglio risponde male al tuo tentato confronto,
certamente non malizioso, ma potenzialmente scomodo. A mio modo di vedere, ma 
questa poi è una cosa che sta solamente alla tua valutazione.. se lo ritieni un amico
che si erige un gradino sopra alla più diffusa carica di conoscente, ti assumi il rischio,
ed affronti il discorso in libertà, con schiettezza ma senza forzatura, perché in virtù del
fatto che avete un bel legame siate liberi di comunicare in un modo più “vero”. Mentre
se lo ritenessi un conoscente alla stregua di tutti gli altri, eviterei, me lo terrei buono e
dormiente per farmi i cazzi miei. Da quel che scrivi mi pare che lui desideri ma che 
abbia anche paura di esporsi in modo deciso, il che spiegherebbe la contraddizione
che senti nel suo essere, però questo nessuno può capirlo meglio di te parlandogli

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