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Madre impicciona: come risolvere questo problema


Eddie Cheever

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Eddie Cheever

Buongiorno a tutti. A causa (e solo per questo) di gravi problemi di salute di cui ho sofferto di recente (e che ora per fortuna ho superato) sono stato costretto a tornare temporaneamente a vivere con i genitori. Purtroppo però si sono ripresentate le stesse dinamiche di quando avevo lasciato casa alcuni anni fa. Mia madre soprattutto, vorrebbe controllare la mia vita a 360 gradi, farne parte, e mettere il becco in qualsiasi mia relazione, amicale od amorosa che sia. Specialmente queste ultime. Due settimane fa ho conosciuto una donna in un locale. Ci siamo scambiati i contatti, e lo scorso weekend abbiamo organizzato un'uscita serale a 2. Siccome lei abita un po' lontano da me, ho dovuto cenare presto e di conseguenza partire presto da casa per vederla. Mia madre ha notato questa cosa (di solito quando esco, lo faccio un po' più tardi) e in modo cortese ha chiesto spiegazioni. Io, conoscendo ormai le sue "entrate a gamba tesa" le ho detto dove andavo, ma non con CHI andavo. Facendole capire che erano affari miei. Ho cercato di "proteggere" la mia uscita facendo in modo che lei non si inserisse, come ha fatto svariate volte in passato mandando a monte parecchie relazioni ("chi è lei? dove abita? che lavoro fa? Ha figli? Se non ne ha, ne vorrebbe?" questo è l'interrogatorio tipo di mia madre che mi azzera la voglia di conoscere l'altra persona). Bene, sono uscito, abbiamo passato una bella serata, e la mattina dopo mia madre ha provato a chiedermi "come è andata" ma io sempre gentilmente, da persona adulta che ha bisogno della sua privacy, ho lasciato cadere il discorso. Da quel giorno si è rabbuiata e ha messo in atto comportamenti ostili nei miei confronti, trattandomi come si fa con un bambino di 8 anni e attaccandomi in modo pretestuoso per delle cose di poco conto, facendomi insomma pesare il tempo trascorso in casa. 

Questa mattina sono particolarmente di malumore, non ho voglia di vedere nessuno e non so nemmeno se ho voglia di vedere quella donna dell'uscita di sabato scorso, con la quale ripeto ho passato una bella serata e con i presupposti (da entrambe le parti) di iniziare una frequentazione vera e propria.

Fermo restando che appena sarà possibile me ne andrò di nuovo di casa, vi chiedo se anche le vostre madri si comportano o si comportavano così. E se sì, come riuscivate a "smarcarvi"?

Ripropongo quindi il tema della "madre elicottero", o madre castrante, o madre onnipresente, per chi ne volesse discutere con me.

 

Grazie.

E.C.

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PapuPetagna

Io ho risolto solamente andandomene via di casa, ma sei già un passo avanti rispetto a me perché io nascondevo tutto, tu invece qualcosa la dici o la fai capire.

Queste penso che siano dinamiche incancrenite, difficili da modificare senza un distacco fisico.

Potresti farti dare una mano da papà o un fratello maggiore (se ci sono e se hai un buon dialogo con loro)

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Eddie Cheever
9 minuti fa, PapuPetagna ha scritto:

Io ho risolto solamente andandomene via di casa, ma sei già un passo avanti rispetto a me perché io nascondevo tutto, tu invece qualcosa la dici o la fai capire.

Queste penso che siano dinamiche incancrenite, difficili da modificare senza un distacco fisico.

Potresti farti dare una mano da papà o un fratello maggiore (se ci sono e se hai un buon dialogo con loro)

Io qualcosa lo faccio capire ma poi mi accorgo che è deleterio, dunque sarebbe molto meglio tenere tutto nascosto come facevi tu. Comunque è difficile che tua madre non riesca a stanarti, nel caso in cui la frequentazione si faccia più assidua.

Non ci sono fratelli comunque, e con mio padre non c'è alcun dialogo su queste cose.

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BC-Gio73

Credo che la sua sia una sorta di iper protezione che non e' affatto inusuale.

A parer mio dovresti parlare apertamente a tua madre; senza cercare discussioni. Cerca di capire il perché dei sui comportamenti e raccontale come fa sentire questa situazione. Provate a mettervi uno dei panni dell'altro in modo sincero e senza darvi addosso.

A volte il dialogo aperto e' la migliore soluzione in queste cose.

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Carnacki

Con i miei genitori, tra dialoghi e litigi, si è arrivati a questo compromesso: meno mi pressano sui cazzi miei, più io racconto loro (limitatamente alle cose che mi va di raccontare). È un lavoraccio, ma altrimenti davvero stare in casa sarebbe invivibile....

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ICEBREAKER

io la vedo un po cosi, spesso quando viviamo con qualcuno, per forza di cose, proviamo belle e brutte sensazioni.

ora se le "belle sensazione le viviamo fuori", quando torniamo dentro è normale che per ricaricarci, siamo in modalità: non rompere grazie!

per cui vista dal punto di vista di chi sta con noi... in un certo senso devono subire, la nostra versione in modalità ricarica!

e allo stesso tempo, diamo la colpa di queste sensazioni a chi sta con noi!  

Fare questo però è deleterio perchè ci porta a rimuginare e a non ricaricarci, come invece dovrebbe accadere se fossimo realmente da soli, o se invece accettassimo dei compromessi.

 

la vedo come improve Your Skills, finchè si vive con qualcuno (genitori, coinquilini, fidanzati etc etc), si devono accettare dei compromessi... per lo meno per attutire se non (nei casi più fortunati), azzerare questi episodi. 

Io faccio parte dei casi fortunati, non da sempre, ma solo da qualche anno... 

personalmente non ho realmente idea di cosa abbia migliorato notevolmente la situazione, ma sicuramente sono io, perchè con mio fratello la situazione è tipo la tua 😄  

credo sia un po proprio il fatto che a te questa cosa ti pesa, ti pesa, ti da fastidio e traspare... non puoi farci molto... e trasparendo, lei sente, indipendentemente dal tuo sforzo di nasconderlo, che anzi lo fa notare ancora di più. Questo la preoccupa, ha paura... è pur sempre un essere umano

la soluzione a lungo termine è: 

ricorda quella situazioni in cui un po sbuffando, dicevi: okok ho capito tranquilla; lo so che hai "paura/bisogno...etc", però non posso farci molto

devi intanto cercare veramente di capire che lei ha solo paura, e che quello la è solo un modo per sfogarla...

una volta capito questo per davvero, glielo fai notare, cercando di darle un po di questo "controllo", e allo stesso tempo farti gli affari tuoi.

In un certo senso il gioco è:

io ti dico delle cose che ti calmano questa parte di te super-apprensiva/protettiva (la sensazione che devi provare è la stessa che provi per una bimba che ti brucia la frittata; certo che sei arrabiato.. ma allo stesso tempo riconosci che dietro il suo gesto c'era un'intenzione positiva)

te in cambio, mi lasci in pace su altre questioni.

 

devi capire cosa desidera realmente...

e farglielo capire, piano piano accetterà la nuova situazione win-win impostata!   A casa mia una volta c'era tanto drama, oggi tranne rarissimi casi, c'è una situazione di rispetto reciproco.

 

 

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