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Diventare un uomo


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Ho quasi 23 anni e in tutto questo tempo non ho mai avuto una ragazza, tant'è che un anno fa, grazie ai consigli ricevuti da alcuni utenti del forum, ho avuto la mia prima volta (e il mio primo bacio) con una escort.

Mi sono così tolto il fardello della verginità e ,con una successiva esperienza a pagamento e con altri cambiamenti personali la mia vita ha iniziato ad andare meglio...come sono arrivato vergine fino ai 22 anni? La psicoterapia mi ha dato le risposte: convinzioni errate (visioni troppo romantiche dell'amore, considerare le donne come angeli e via dicendo...) e una figura paterna che non è stata in grado di darmi quell'incoraggiamento e quella "spinta" per credere in me stesso e andare fino in fondo.

Anche l'aver iniziato a perdere i capelli a 16 anni ha fatto la sua parte, perché ciò si è andato ad aggiungere alle 1000 scuse per non provarci fino in fondo con l'altro sesso, e tutto ciò mi ha fatto perdere diverse occasioni con ragazze che mi piacevano e ricambiavano l'interesse.

Adesso io sto cercando di rimediare a tutto questo ma mi sento disorientato: ho paura di far passare troppo tempo, sento che devo sbrigarmi ma non so se agire troppo in fretta rischia di farmi sbagliare tutto...

Sento che quando avrò conquistato una ragazza finalmente potrò levarmi questi maledetti dubbi e dire "ce l'ho fatta", e iniziare  a vivere la vita in maniera più spensierata, senza sentire il ticchettio del tempo che passa...e senza sentire più quel vuoto che non è solo un discorso di sesso ma e' anche una questione di sentirsi amati da una donna e di essere in grado di conquistarne una, di essere un uomo.

Ho iniziato ad agire, ho almeno ho tentato, ma sembra che tutte le ragazze che mi interessino siano fidanzate e se è difficile per chi è esperto conquistare una ragazza fidanzata, figuriamoci per me...

Ho pensato anche di iniziare a provarci con ragazze che non mi prendono più di tanto ma che magari mostrano interesse nei miei confronti...può essere una scelta giusta quella di non fare troppo gli schizzinosi, o meglio di non stare ad inseguire solo le ragazze che mi piacciono di più, in modo di riuscire a fare esperienza e di diventare più sicuri di sé stessi?

Scrivo tutto ciò dopo aver pianto per quel maledetto dolore, così viscerale e straziante, che un uomo prova per la mancanza di una donna quando ne ha bisogno sia per il sesso, che per il cuore.

E adesso la mia vera domanda è: cosa vuol dire essere un uomo e come lo si diventa?

Al di là delle varie tecniche di seduzione di cui possiamo parlare, io sento che in me manchi un qualcosa di fondamentale che mi possa rendere un uomo ma non capisco cosa...aggressività? Il far sentire la mia voglia di sesso e di conquistare una donna? O è solo una questione di esperienza?

Soffro tantissimo per questo e considerando anche altri miei problemi (mio padre disoccupato, le mie insicurezze,le mie paure per il futuro...) vorrei risolvere questo una volta per tutte e magari trovare una compagna per condividere, almeno per un po', paure e dubbi.

Ho aperto la discussione in questa sezione perché la mia non è un lamentela fine a sé stessa ma un richiesta di aiuto che dietro ha una vera e propria volontà di andare avanti, di cambiare vita...e se ciò che verrà detto qui dentro potrà aiutare anche qualcun altro, ben venga.

 

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Bussola

Per mè esistono persone mature e persone non mature.

Le persone mature, sono quelle che sono coerenti tra quello che dicono e quello che fanno, che si prendono la responsabilità dei propri errori , che combattono per le loro idee anche quando sarebbe meglio star zitti.

Non c'è un range di età , uno può essere maturo anche a 15, o non esserlo mai.

Quelli non maturi sono l'esatto opposto.

 

 

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Tod
32 minuti fa, Bussola ha scritto:

Per mè esistono persone mature e persone non mature.

Le persone mature, sono quelle che sono coerenti tra quello che dicono e quello che fanno, che si prendono la responsabilità dei propri errori , che combattono per le loro idee anche quando sarebbe meglio star zitti.

Non c'è un range di età , uno può essere maturo anche a 15, o non esserlo mai.

Quelli non maturi sono l'esatto opposto.

Aggiungo una cosa, che mi pare importante per il caso di @LetDown.

Abbi il coraggio di essere coerente con quello che vuoi e con quello che desideri, senza mai rinnegarti.

Non agire mai o evita di non agire per colpa di senso del dovere e/o senso di colpa.

Attuando davvero queste due cose sarai già sulla buona strada.

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LetDown
14 ore fa, Tod ha scritto:

 

Abbi il coraggio di essere coerente con quello che vuoi e con quello che desideri, senza mai rinnegarti.

Non agire mai o evita di non agire per colpa di senso del dovere e/o senso di colpa.

 

Il mio psicoterapeuta, poco prima che interrompessimo le terapie, mi disse: "devi fare quello che vuoi"; che combinazione...

Il problema è: cosa voglio? cosa desidero? Credo di volere una ragazza con cui fare le esperienze che non ho avuto modo di fare, con cui condividere anche le difficoltà della vita anche se per un periodo limitato...e non mi vergogno a dire che ho bisogno di questo anche per il mio futuro, per fare un bagaglio di esperienze che possano tornare utili anche per eventuali relazioni future.

Facendo riferimento a quello che ho scritto all'inizio,provarci anche con ragazze che magari non mi "accendono" come altre, potrebbe essere un modo per recuperare quelle prove e quei tentativi che dovrebbero essere fatti in età adolescenziale.

21 ore fa, Bussola ha scritto:

Per mè esistono persone mature e persone non mature.

Le persone mature, sono quelle che sono coerenti tra quello che dicono e quello che fanno, che si prendono la responsabilità dei propri errori , che combattono per le loro idee anche quando sarebbe meglio star zitti.

Non c'è un range di età , uno può essere maturo anche a 15, o non esserlo mai.

Quelli non maturi sono l'esatto opposto.

 

 

Dal tuo punto di vista credo di essere una persona matura, ma dal mio punto di vista non mi sento un Uomo, nel senso che mi sento fragile e "non formato" principalmente nella sfera delle relazioni amorose e della sessualità, come se fossi rimasto un adolescente...e questo, anche se in minor parte, si estende anche ad altre sfere come quella dell'amicizia o delle relazioni sociali.

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Noncisofare

Ciao LetDown, leggendo quello che scrivi rivedo molte similitudini con la mia storia di vita. Ho però 12 anni più di te e circa 13 anni di relazioni avute con 3 donne. Prima di allora solo fallimenti su fallimenti, anche io avevo una visione romantica dell' amore, ma quella lasciamola ai film. 

Quello che vuoi fare è giustissimo: fai esperienza con quelle che già percepiscono in te un valore, ti aiuterà tantissimo ad uscire dal circolo vizioso che non sei capace di avere una donna. La mia prima esperienza è nata proprio nel lasciarmi andare con una donna che mi veniva dietro.

Per conquistare una donna, lei deve percepire in te che tu hai da darle qualcosa, che vali più di lei. Più sarai capace di questo, più riuscirai ad attrarre donne che oggi già a 20 metri di classificano come non degno di considerazione.

Ti sconsiglio assolutamente di  "condividere anche le difficoltà della vita" perchè nessuno vuole prendersi carico dei problemi degli altri, quindi devi fare esattamente il contrario di questo: sii forte contro tutte le avversità che si presenteranno nella tua vita e combatti da solo.

Buttati, scrivi alle tipe che potrebbero essere interessate e proponi loro qualcosa, ogni palo dovrà essere un gradino in più verso quello che vuoi diventare: un uomo. Un uomo non è quello che ha vinto facile nella vita, ma quello che nonostante tutto, sta bene con se stesso e con gli altri. E tu non stai bene da solo. Lavora su questo. Programma la tua vita, realizza i tuoi sogni, le donne non devono essere un punto di arrivo, ma uno degli aspetti gratificanti della tua vita, che se ci sono bene, se non ci sono, avrai tante altre belle cose da fare.

 

Modificato da Noncisofare
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Sicuro che risolta la parte seduzione e relazioni con le donne saresti soddisfatto?

Senti qualche vuoto in altri ambiti della vita?

Secondo me senti l'ansia da prestazione, e la pressione di dover raggiungere certi obiettivi mano a mano che cresci con l'età, perché altrimenti poi è troppo tardi.

Questo lo scatena il fatto che ti senti e ti trovi indietro con i tempi rispetto agli altri.

Ti confronti con gli altri.

Il che è un bene fino ad un certo punto.

Gli altri possono servirti a motivati.

Ma devi confrontarti con te stesso.

Ognuno ha i suoi tempi e va bene se in questo lasso temporale si impegna per costruire un qualcosa.

Non è scusato chi invece non fa niente.

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leavingmyheart
Il 8/4/2019 alle 17:44 , LetDown ha scritto:

Ho quasi 23 anni e in tutto questo tempo non ho mai avuto una ragazza, tant'è che un anno fa, grazie ai consigli ricevuti da alcuni utenti del forum, ho avuto la mia prima volta (e il mio primo bacio) con una escort.

Mi sono così tolto il fardello della verginità e ,con una successiva esperienza a pagamento e con altri cambiamenti personali la mia vita ha iniziato ad andare meglio...come sono arrivato vergine fino ai 22 anni? La psicoterapia mi ha dato le risposte: convinzioni errate (visioni troppo romantiche dell'amore, considerare le donne come angeli e via dicendo...) e una figura paterna che non è stata in grado di darmi quell'incoraggiamento e quella "spinta" per credere in me stesso e andare fino in fondo. 

Anche l'aver iniziato a perdere i capelli a 16 anni ha fatto la sua parte, perché ciò si è andato ad aggiungere alle 1000 scuse per non provarci fino in fondo con l'altro sesso, e tutto ciò mi ha fatto perdere diverse occasioni con ragazze che mi piacevano e ricambiavano l'interesse. 

Adesso io sto cercando di rimediare a tutto questo ma mi sento disorientato: ho paura di far passare troppo tempo, sento che devo sbrigarmi ma non so se agire troppo in fretta rischia di farmi sbagliare tutto...

Sento che quando avrò conquistato una ragazza finalmente potrò levarmi questi maledetti dubbi e dire "ce l'ho fatta", e iniziare  a vivere la vita in maniera più spensierata, senza sentire il ticchettio del tempo che passa...e senza sentire più quel vuoto che non è solo un discorso di sesso ma e' anche una questione di sentirsi amati da una donna e di essere in grado di conquistarne una, di essere un uomo.

Ho iniziato ad agire, ho almeno ho tentato, ma sembra che tutte le ragazze che mi interessino siano fidanzate e se è difficile per chi è esperto conquistare una ragazza fidanzata, figuriamoci per me...

Ho pensato anche di iniziare a provarci con ragazze che non mi prendono più di tanto ma che magari mostrano interesse nei miei confronti...può essere una scelta giusta quella di non fare troppo gli schizzinosi, o meglio di non stare ad inseguire solo le ragazze che mi piacciono di più, in modo di riuscire a fare esperienza e di diventare più sicuri di sé stessi?

Scrivo tutto ciò dopo aver pianto per quel maledetto dolore, così viscerale e straziante, che un uomo prova per la mancanza di una donna quando ne ha bisogno sia per il sesso, che per il cuore. 

E adesso la mia vera domanda è: cosa vuol dire essere un uomo e come lo si diventa?

Al di là delle varie tecniche di seduzione di cui possiamo parlare, io sento che in me manchi un qualcosa di fondamentale che mi possa rendere un uomo ma non capisco cosa...aggressività? Il far sentire la mia voglia di sesso e di conquistare una donna? O è solo una questione di esperienza?

Soffro tantissimo per questo e considerando anche altri miei problemi (mio padre disoccupato, le mie insicurezze,le mie paure per il futuro...) vorrei risolvere questo una volta per tutte e magari trovare una compagna per condividere, almeno per un po', paure e dubbi.

Ho aperto la discussione in questa sezione perché la mia non è un lamentela fine a sé stessa ma un richiesta di aiuto che dietro ha una vera e propria volontà di andare avanti, di cambiare vita...e se ciò che verrà detto qui dentro potrà aiutare anche qualcun altro, ben venga.

 

 

continua ad andare a escort e nel frattempo provaci con quelle che ti piacciono davvero, cercarti le partite facili con quelle disperate non ti serve a un cazzo, e non lo meriti.

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Giraluna

Ehi @LetDown 😄

Mi permetto di entrare pure in questa discussione perché nonostante sia ad appannaggio esclusivamente maschile, c è un passaggio importante che invece è unisex e su cui ho ampia esperienza: la psicoterapia ed il concetto di fai quello che vuoi. 

Mio caro, innanzitutto non sentirti in difetto per il fatto di avere uno psicoterapeuta. Può anche voler significare che il tuo cervello adesso funziona più agevolmente, ma essendo uscito dallo stato di letargo (vedi favole disney) ha bisogno anche di una piccola guida che lo aiuti a stare in questo mondo un po stortino. Per cui, come prima domanda, ti consiglio di fartene una di questo genere: mi sento meno uomo perché sto andando in psicoterapia?

Se un quesito come questo ti ha sfiorato, parlane col tuo psicoterapeuta. 

Per quanto riguarda il concetto sacrosanto di fare ciò che si vuole ed i successivi dubbi da te esposti scrivo quanto segue: molto probabilmente vuoi semplicemente stare meglio. 

Ti stai accorgendo man mano che non è affatto semplice la vita. Per ogni cosa serve sudare e faticare. Dunque non è per nulla detto che pure trovando la fantomatica tipa con cui smezzare le difficoltà ti sentirai davvero completo. E forse lo sai. 

Per stare meglio o per lo meno per riuscire a non impazzire occorre volere una sola cosa: essere preparati a lottare quando serve e a mollare quando non è proprio il caso. In sintesi: a fare quello che ci va quando per noi ne vale la pena. Riscrivo: quando per noi ne vale la pena. La pena. Un dolore che saremmo disposti ad affrontare. 

Per cui, la domanda ora non è più che cosa vuoi, ma per cosa sono disposto ad affrontare il dolore? 

Per una donna? Per la mia famiglia? Per fare ciò che voglio senza dovermi giustificare o sentire in difetto?

Ti senti meno uomo perché non hai ancora avuto alcuna ragazza, ma non guardi al fatto che ad esempio hai fatto una scelta, ossia quella di andare ad escort, che in molti non hanno neanche il coraggio di fare. Hai fatto quello che hai voluto nonostante il pensiero comune ed hai sopportato il dolore di esserti tolto la verginità con una escort anziché con una Free. L hai sopportato perché sei un maschio col desiderio di sborrare, che infine ha sborrato, mandando a quel paese sole, cuore e amore style. E sei stato meglio.

Perché? 

Perché la paura, il pregiudizio sono solo nella nostra testa. Le azioni invece sono un'altra cosa. Quel dolore che senti e che ti ha fatto piangere molto spesso è frutto di pensieri infausti e non di azioni infauste. Le azioni sono tali (infauste) perché vengono precedute dal pensiero a cui non si fa una dovuta selezione. Se noti, ora non sei più vergine ed hai trovato una escort che ti ha fatto stare bene. Sarai di certo stato contento, consapevole di aver avuto molto di più di quello che altri nella tua stessa situazione hanno ottenuto. Prima di ciò ti sarai torturato a pensare male di te. Adesso il cervello passa al dolore dello step successivo: non avere una donna ti crea disagio e ti fa sentire nuovamente meno uomo. Quando l avrai questa fanciulla lo step di nuovo successivo sarà perché con quella ci sono xy problemi ecc e ti sentirai una femminuccia.

Il dolore si rinnova sempre con il cambio di situazione proprio perché è stato sofferto il raggiungimento della stessa con pensieri dannosi. Tuttavia se tu impari a gestirli e a scremarli comprenderai che sei già un giovane uomo. Credimi. È solo che lo sei da poco. E di conseguenza ti serve un faro. Prova a cercarlo modificando tu stesso le sedute, che sicuramente condurrete con te che parli un po in generale di cosa vivi e senti e lui che ascolta e fa un sunto. Serve capire cosa pensi. Cosa pensi, ricordalo. La terapia s impunta su quello: i pensieri che agiscono sulle azioni. Modificandone la prospettiva le stesse azioni assumono un tratto più in linea e funzionale allo scopo che è, come ho scritto più sopra, unicamente quello di stare meglio. 

Un consiglio che ti posso dare per esperienza diretta è di impostarle anticipatamente scrivendoti i punti salienti e le domande precise dimodiche il tuo psicoterapeuta abbia una traccia chiara su cui interrogarti durante il colloquio. Vedrai che i risultati saranno diversi. 

Pensa ai tuoi pensieri e butta giù una scaletta degli stessi, infine esponila al prossimo incontro. Conduci tu stesso i tuoi pensieri verso il tuo psicoterapeuta. Sii la guida di stesso come obbiettivo ultimo. Ce la farai. Ne sono certa. Buona fortuna, tesoro. 

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LetDown
Il 12/4/2019 alle 17:14 , Noncisofare ha scritto:

 

Quello che vuoi fare è giustissimo: fai esperienza con quelle che già percepiscono in te un valore, ti aiuterà tantissimo ad uscire dal circolo vizioso che non sei capace di avere una donna. La mia prima esperienza è nata proprio nel lasciarmi andare con una donna che mi veniva dietro.

 

Mi ritrovo con questa ragazza, che ho già avuto modo di conoscere tramite amici e pur trovandola carina, non l'avevo mai considerata più di tanto...forse perché avevo l'impressione che anche lei facesse lo stesso.

Due settimane fa le ho dato un passaggio in macchina (frequentiamo la stessa università, anche se io sono più grande di lei) e mi ha parlato molto di lei, e ha chiesto molto anche di me...all'inizio non ho dato peso a ciò ma pochi giorni dopo una sua amica mi ha detto "hai fatto colpo eh" e lì mi si è accesa la lampadina: mi è venuto in mente che molto probabilmente anche lei è inesperta(se non vergine) e che magari si comporta in un certo modo per nascondere le sue insicurezze.

Pur non essendo proprio il mio tipo, la trovo comunque carina, oltre che intelligente, e per questo avrei intenzione di iniziare a provarci alla prima occasione buona.

Il 13/4/2019 alle 02:52 , leavingmyheart ha scritto:

 

continua ad andare a escort e nel frattempo provaci con quelle che ti piacciono davvero, cercarti le partite facili con quelle disperate non ti serve a un cazzo, e non lo meriti.

Infatti non è mia intenzione provarci con chi non mi piace...pensavo solo che fare esperienze con ragazze che mi piacciono pur non "accendendomi" possa comunque essere utile, anche perché sembra che tutte quelle che mi piacciono di più siano fidanzate ed io non ho certo le capacità per convincerle a lasciare i loro ragazzi.

Il 12/4/2019 alle 21:40 , Drive ha scritto:

 

Senti qualche vuoto in altri ambiti della vita?

 

Onestamente direi di no...il mio unico vuoto è quello relazionale/sessuale.

@Giraluna no, non mi sento meno uomo per essermi rivolto ad uno psicoterapeuta e anzi, mi pento di non averci pensato prima, magari quando avevo 17/18 anni...

Il mio percorso terapeutico è finito da qualche mese ormai, in reciproco accordo con il mio terapeuta: non sentivo più il bisogno di rivolgermi a lui e pensavo che fosse ormai giunto il momento di cavarmela da solo.

Il 13/4/2019 alle 08:05 , Giraluna ha scritto:

 Ce la farai. Ne sono certa. Buona fortuna, tesoro. 

Grazie!

 

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