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Quando il tempo passa e l'insoddisfazione aumenta


Oceano123

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Oceano123

Non mi sento affatto realizzato. Ho sempre avuto un senso di pretesa verso me stesso, che non mi fa godere più la vita in se. Ogni giorno, non sono mai soddisfatto, i miei amici, quelli con cui esco dalla mia infanzia nella maggioranza dei casi si accontentano o riescono comunque a sopprimere questa sensazione che a me logora la vita.

Io voglio il successo, inteso come indipendenza economica, cerchia di persone che reputo valide e consequenzialmente la figa. Perchè la vedo come una naturale consequenza a come uno valorizza se stesso. Per l'appunto, non sto più scopando... seppur ne abbia l'occasione. Vedo ragazze morte dentro, bigotte, in questa cittadina dove studio. La mia priorità in questo momento non è l'avere una ragazza. Ne ho avute sempre attorno, ma non faccio altro che trasmettere loro la mia irrequietezza, la mia insoddisfazione. E si allontanano...fino a risultare squallido. Niente di più vero che si attirano persone in base al proprio essere.

Il tempo passa e ciò che mi sarei aspettato quando ero bambino, mi rendo conto che non si sta realizzando. Chiedevo a mia nonna, come avrei voluto anche io come i miei genitori ( alla giovane età di 24 anni) , trovarmi una ragazza che mi arricchisca a 360 e con la quale mettere su famiglia. Questo per la troppa Walt Disney con la quale sono cresciuto (mio zio aveva un videonoleggio). Ma ho capito ora, come funzionano le relazioni

Pensavo di arrivare ad essere più pratico nella vita invece di lamentarmi continuamente, di essere un uomo di valore, energico che lasciasse il segno nelle persone. Invece non è per niente così...

Il non avere nuovi stimoli, mi uccide. Quando l'energia e la voglia di affermarmi superava quella delle paranoie o dei pensieri negativi, sono sempre scappato. Prendendo aerei e lavorando in città diverse, da solo.

Inutile dire che quelli sono stati i momenti più belli, anzi più vivi. Ma anche la, il piattume della routine si faceva sentire. Facevo il barista e ad un certo punto ho realizzato che non volevo più fare quel lavoro e volevo impegnarmi negli studi come sto facendo ora nella mia facoltà di Lingue, per avere più profitto economico.

So che è ridicolo ma io apro Instagram e vedo gente affermata, sono in grado di capire che magari dietro una foto si nasconde tutt'altro di ciò che si vuol far apparire. Ma i ragazzi che alla mia età sono già indipendenti e guadagnano, circondati da figa e notorietà io li vedo. E io voglio essere come loro.... mi paragono, ma nei fatti sono il brutto anatroccolo che sta con i provincialotti. Mi sento inadeguato. 

Il mio obbiettivo sarà pura Utopia forse, ma è l'unica via per farmi godere questa cazzo di vita, così sto male e non nego che penso spesso al suicidio. Ma rimango comunque lucido e capisco che è da vigliacchi. Ma la pressione che mi pongo è  talmente troppa che quel pensiero arriva in automatico.

Ora me ne torno in cucina, dove ci sono 3 ragazze provincialotte con discorsi del tipo " se ami una persona e lei ti rifiuta, la devi amare per sempre non puoi cercarne altrove"

 

Modificato da Oceano123
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Arturo Bandini

il Briatore che c'è dentro di te sta prendendo il sopravvento. 

non puoi fare altro che abbandonare i provincialotti e cercare fortuna nella big city.

altro non saprei cosa dirti.

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Shobu

evidentemente siamo nella stessa situazione perché il tuo messaggio potrei tranquillamente averlo scritto io

purtroppo (o per fortuna) le persone "normali" non potranno mai capire; mi sono circondato virtualmente di persone della mia età, chi più chi meno, che si sono realizzate e si stanno realizzando ed ogni volta che tolgo lo sguardo da quella realtà per posarlo su ciò che mi circonda vedo solo mediocrità e poca ambizione

voglio eccellere sin da quando sono nato, quando facevo qualcosa da bambino pretendevo delle critiche e non i falsi complimenti dei parenti

purtroppo non ho la soluzione a tutto questo, al momento ristagno all'università, consapevole che non mi insegnerà ad essere la persona che desidero di essere

al momento mi sto concentrando su me stesso, dopo aver scavato a lungo per trovare il "diamante grezzo" sto cercando di intridermi di tutto il meglio per poter far brillare il più possibile questo diamante

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Caraibika
32 minuti fa, Oceano123 ha scritto:

Non mi sento affatto realizzato. Ho sempre avuto un senso di pretesa verso me stesso, che non mi fa godere più la vita in se. Ogni giorno, non sono mai soddisfatto, i miei amici, quelli con cui esco dalla mia infanzia nella maggioranza dei casi si accontentano o riescono comunque a sopprimere questa sensazione che a me logora la vita.

Io voglio il successo, inteso come indipendenza economica, cerchia di persone che reputo valide e consequenzialmente la figa. Perchè la vedo come una naturale consequenza a come uno valorizza se stesso. Per l'appunto, non sto più scopando... seppur ne abbia l'occasione. Vedo ragazze morte dentro, bigotte, in questa cittadina dove studio. La mia priorità in questo momento non è l'avere una ragazza. Ne ho avute sempre attorno, ma non faccio altro che trasmettere loro la mia irrequietezza, la mia insoddisfazione. E si allontanano...fino a risultare squallido. Niente di più vero che si attirano persone in base al proprio essere.

Il tempo passa e ciò che mi sarei aspettato quando ero bambino, mi rendo conto che non si sta realizzando. Chiedevo a mia nonna, come avrei voluto anche io come i miei genitori ( alla giovane età di 24 anni) , trovarmi una ragazza che mi arricchisca a 360 e con la quale mettere su famiglia. Questo per la troppa Walt Disney con la quale sono cresciuto (mio zio aveva un videonoleggio). Ma ho capito ora, come funzionano le relazioni

Pensavo di arrivare ad essere più pratico nella vita invece di lamentarmi continuamente, di essere un uomo di valore, energico che lasciasse il segno nelle persone. Invece non è per niente così...

Il non avere nuovi stimoli, mi uccide. Quando l'energia e la voglia di affermarmi superava quella delle paranoie o dei pensieri negativi, sono sempre scappato. Prendendo aerei e lavorando in città diverse, da solo.

Inutile dire che quelli sono stati i momenti più belli, anzi più vivi. Ma anche la, il piattume della routine si faceva sentire. Facevo il barista e ad un certo punto ho realizzato che non volevo più fare quel lavoro e volevo impegnarmi negli studi come sto facendo ora nella mia facoltà di Lingue, per avere più profitto economico.

So che è ridicolo ma io apro Instagram e vedo gente affermata, sono in grado di capire che magari dietro una foto si nasconde tutt'altro di ciò che si vuol far apparire. Ma i ragazzi che alla mia età sono già indipendenti e guadagnano, circondati da figa e notorietà io li vedo. E io voglio essere come loro.... mi paragono, ma nei fatti sono il brutto anatroccolo che sta con i provincialotti. Mi sento inadeguato. 

Il mio obbiettivo sarà pura Utopia forse, ma è l'unica via per farmi godere questa cazzo di vita, così sto male e non nego che penso spesso al suicidio. Ma rimango comunque lucido e capisco che è da vigliacchi. Ma la pressione che mi pongo è  talmente troppa che quel pensiero arriva in automatico.

Ora me ne torno in cucina, dove ci sono 3 ragazze provincialotte con discorsi del tipo " se ami una persona e lei ti rifiuta, la devi amare per sempre non puoi cercarne altrove"

 

Io capisco la tua spinta verso il successo personale, davvero, ma alla tua età (se hai davvero 22 anni) chi ha figa, notorietà e soldi o li ha ereditati dalla famiglia oppure fa il cantante/attore/calciatore, professioni con concorrenza elevatissima e possibilità di sfondare veramente irrisorie. Certo, se proprio vuoi buttarti puoi mettere su una band e imparare a suonare o cantare, oppure segnarti a qualche scuola di recitazione e cominciare a fare gavetta, però se non hai nessuno che ti raccomandi sarà molto dura emergere. Devi avere un talento sopra la media, o magari la botta di fortuna di incontrare le persone giuste che ti aiutino a inserirti. Infine, considera che anche in queste professioni all'inizio bisogna farsi il culo quadrato, fare prove, gavetta in locali minuscoli o teatri deserti, anche per anni e anni, prima di cogliere l'occasione propizia e avere successo. 

L'alternativa è fare i soldi sul web tramite blog, canali youtube, siti internet, però anche lì c'è molta competizione e bisogna investire molto tempo a studiare la propria nicchia, attirare pubblico, creare contenuti. Molti blogger lavorano mesi e mesi per riempire di contenuti interessanti le loro pagine prima di cominciare a vedere qualche euro, ma è uno step necessario per sperare di generare traffico o vendere i prodotti.

Insomma, a meno di non essere fortunati alla nascita o vincere all'Enalotto bisogna spaccarsi il culo per raggiungere il successo, consapevoli che ci saranno variabili indipendenti da noi che potrebbero essere decisive. Un incontro saltato con quella che si sarebbe rivelata la persona giusta, la scelta di un settore non adatto alle nostre caratteristiche, la situazione economica locale e globale...non dico sia impossibile, ma non ci sono garanzie. Sta a te vedere quanto sia forte la tua spinta, quanta merda tu sia in grado di sopportare pur di arrivare in cima. Se anche fallirai, almeno avrai provato e potrai guardarti allo specchio a testa alta.

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Se dentro sei vuoto , non saranno i soldi o la figa o il successo a riempirti. 

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BC-Gio73
20 ore fa, Oceano123 ha scritto:

Il non avere nuovi stimoli, mi uccide

Inizia a chiederti cosa vuoi davvero nella vita; questo ti porterà' ad avere obiettivo da raggiungere e quindi avrai stimoli.

Condivido con questo scritto da Bussola.

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Oceano123

Io penso che una persona possa raggiungere qualsiasi obbiettivo. 

La mia voglia di azzannare questa vita, di godermela, di VIVERLA è sempre più intensa. Sto toccando il fondo e sento che sarà un grande trampolino di slancio una volta raggiunto il baratro.

@Bussola Non sono vuoto, mi sento vuoto.. mi svaluto, ma non sono vuoto. Io sento l'energia ristagnata dentro di me. 

@BC-Gio73 Voglio spaccare il mondo, essere il migliore.

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BC-Gio73
Il 13/4/2019 alle 03:11 , Oceano123 ha scritto:

Voglio spaccare il mondo, essere il migliore.

Questo non e' un obiettivo.

E poi, essere IL migliore...rispetto a chi o cosa?

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Io non credo alle favole del "tutti possiamo arrivare ovunque" .

Ci sono persone che nascono schiave, altre  padroni , altre sono una via di mezzo .

Lo vedi a lavoro, lo vedi nello sport , lo vedi tra le amicizie.

Devi imparare ad apprezzare la routine, qualsiasi progetto ha bisogno di una routine stabile , non diventi Briatore Un Ronaldo Un Rossi , vivendo alla giornata.

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BC-Gio73

Tutti possono arrivare ovunque se lo vogliono. Nessuno nasce schiavo, hai ragione, ma tutti abbiamo la possibilità di crearci la vita che vogliamo; e chi rimane o diventa schiavo e' perché se la racconta con le scuse di non ho tempo, non ho soldi, non sono capace ecc.

Ronaldo non e' nato Ronaldo, si e' fatto il culo per diventarlo ponendosi obiettivi e allenandosi ore ed ore. Il suo esempio viene usato molto spesso da chi fa un lavoro come il mio (Sono coach)

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