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L'umiltà di ammettere i propri errori


Riccardo0

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Riccardo0

Lo scopo di questa discussione è raccogliere le opinioni della community riguardo a un argomento spiacevole quanto apparente inevitabile per la maggior parte di noi, il mutuo! 

Nasce tutto da un post dell'utente @Vincent998 Rapporto con il denaro in cui sostanzialmente cercava confronti sul rapporto che abbiamo con il denaro e lo stesso Vincent esprimeva le sue precoci preoccupazioni per l'eventuale acquisto di una casa.

Per il mio modo di vedere la vita, Vincent stava già cadendo nella trappola, nella grande macchina che ha ispirato certe idee filosofiche e in seguito la grande opera cinematografica di Matrix! Quello che vedo, con i miei occhi metaforici, è un essere umano spinto da un nastro trasportatore attraverso la scuola, poi attraverso il lavoro e infine attraverso la famiglia in modo schematico senza possibilità di scelta prima di essere scaricato nella tomba. Il debito ovviamente gioca un ruolo ds protagonista nel controllo, nel mantenere tutti in riga sul nastro, e il debito più grande per l'uomo medio è ovviamente il mutuo sulla casa. L'utente @comeback si è sentito particolarmente attaccato da queste affermazioni per cui mi ha prima dato del mantenuto, poi sostanzialmente del bugiardo visto che non ha voluto credere al fatto che in realtà mi auto mantengo, e infine ha criticato pesantemente il fatto che a detta sua la mia tesi non fosse sostenuta da argomentazioni valide. A mio avviso non c'era ciò che non ha voluto vedere ma acceto la critica e cercherò in questo post di esporre pubblicamente le mie idee, alle critiche di tutti, ma questa volta in modo molto semplice schematico e diretto, magari con qualche disegno. In fondo in una discussione la protagonista e unico fine è la verità, non chi ha ragione e chi ha torto. 

Tesi: La società occidentale porta l'uomo medio a percorrere nella propria vita delle tappe ben definite, un percorso che lo controlla e limita le sue possibilità. Una delle armi principali di questa macchina mostruosa è il debito, ma è possibile sfuggire a questo sistema, prima cambiando qualcosa dentro noi stessi e il nostro modo di vedere, e solo poi nella vita reale. (per argomentare questa tesi parlerò dal mio personale punto di vista di uomo medio ma non mediocre che non ha ereditato nulla nel modo più assoluto e può solo cavarsela con le sue forze partendo da zero) 

Antitesi (libera interpretazione delle parole di @comeback: Non è ragionevole non contrarre debiti in quanto l'unica alternativa per soddisfare l'esigenza abitativa dell'uomo, considerata bisogno primario, è l'affitto. In alternativa ci si può solo mettere sotto i ponti coperti dai cartoni. Pagare l'affitto per tutta la vita non è ragionevole in quanto non ti rimane mai nulla di proprietà, e il mutuo presumibilmente prima o poi lo estingui l'affitto ovviamente no. Tutto ciò vale se non sei un mantenuto e non hai ereditato ricchezze a abitazioni, per cui sei costretto a cavartela da solo. 

Argomenti a favore della tesi:

Argomento 1: le nostre percezioni di noi stessi e della nostra specie sono terribilmente inquinate da secoli di stereotipi e schemi che non necessariamente hanno qualcosa a che vedere con la nostra natura. Certe creazioni artificiali attuate dall'uomo hanno certamente facilitato le nostre vite, mi vengono in mente il fuoco, la ruota, la medicina. Altre sono più compromessi che non necessariamente vanno a vantaggio del singolo e non necessariamente a vantaggio della comunità. Per ciò prima di discutere le ragioni per cui si ritiene giusto o meno utile o meno un meccanismo artificiale come può essere quello della monogamia o come quello del mutuo, bisognerebbe scavare a fondo e capire le ragioni per cui è stato creato, i problemi che risolve e quelli che solleva. Personalmente ritengo che il controllo della società esercitato dalle classi più potenti e ristrette verso il basso sulle classi meno abbienti e più ampie, sia in tutte le sue forme paragonabile al controllo che un predatore esercita sulle prede. Se non lo facessero la popolazione di prede crescerebbe a dismisura rovinando l'equilibrio e distruggendo l'ambiente. Utile? Giusto? Si può scegliere se essere o meno preda o predatore? E se non si può chi lo decide? 

Argomento 2: il bisogno cosiddetto primario dell'abitazione, viene considerato tale in quanto allo stato brado per garsntirsi la sopravvivenza é necessário quanto cibo e acqua. Attenzione però a non confondere l'esigenza abitativa con il lusso abitativo. Anche un umile casetta europea, in genere include una miriade di comfort tra cui acqua corrente elettricità e riscaldamento che non sono da includere nei bisogni primari, oltre ovviamente all'arredamento. Quello che si intende per bisogno primario è ben altro, sono i teepee delle tribù nomadi degli indiani d'America, le case di fango e paglia costruite in Africa dalle popolazioni tribali ancora culturalmente immacolate. Ora non sto dicendo che dobbiamo vivere tutti nella privazione più completa ma attenzione ad argomentare che un lusso a tutti gli effetti sia unsa necessità primaria. 

Argomento 3: alcuni sostengono, con delle ragioni filosofiche, che se non vedono qualcosa allora non c'è, in quanto noi esseri umani non abbiamo accesso alla realtà oggettiva ma solo a percezioni che presumiamo derivare dalla suddetta realtà. Un po' come dire che se un albero cade in mezzo alla foresta dove non c'è nessuno allora non fa rumore. Punto di vista valido. Altrettanto valido però ritenere che se qualcosa non riesco a visualizzarla, vederla e toccarla, non significa che non ci sia e continuando a cercare eventualmente si scoprono nuove cose. A sostegno di ciò vi porto un mito a me molto caro e caro al mondo filosofico, la caverna di platone. Riporto un riassuntino fatto molto bene. Casca a pennello. 

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La caverna, ovvero il mondo della conoscenza sensibile: la caverna è un luogo angosciante, dove i prigionieri, incatenati fin da fanciulli, scorgono soltanto alcune ombre proiettate sulla parete che sta loro di fronte. Essi ritengono che le ombre siano l’unica e vera realtà esistente e non possono immaginare ciò che accade alle loro spalle.

Il viaggio verso la luce: nella seconda parte del mito, Platone immagina che uno schiavo venga liberato dalle catene e trascinato all’esterno della caverna. Dopo aver scoperto che né le ombre che vedeva quando era incatenato, né gli oggetti portati lungo il muro e proiettati sul muro costituiscono la vera realtà, egli sarebbe abbagliato dalla luce del sole e solo poco per volta imparerebbe dapprima a discernere gli oggetti del mondo autentico e alla fine a guardare direttamente il sole (l’idea somma del bene).

Il ritorno nella caverna: invece di rimanere a contemplare in solitudine il sole e il mondo reale, cioè il Bene e la verità, lo schiavo liberato decide di tornare nella caverna, per comunicare agli altri prigionieri ciò che ha visto e per aiutarli a liberarsi a loro volta della prigionia. I suoi occhi, però, faticheranno a riadattarsi al buio ed egli sarà deriso dagli altri schiavi, che si convinceranno che la luce esterna gli abbia rovinato gli occhi e quindi non gli crederanno. E alla fine, infastiditi dal suo tentativo di scioglierli e di portarli alla luce del sole, lo uccidono (è l’uccisione del filosofo: l’allusione a Socrate è evidente).

La spiegazione del mito: Platone ricorda che l’impegno del filosofo verso i suoi simili è accolto il più delle volte con diffidenza, poiché chi ha raggiunto i più alti gradi della conoscenza fatica a tornare ad occuparsi delle cose ordinarie della vita: egli apparirà “ridicolo” a chi è immerso totalmente nela vita sensibile. Tuttavia, la “missione” del filosofo è degna del massimo rispetto.

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Ciò significa che anche tu lettore in questo momento non riesci ad immaginare altri modi di vivere rispetto a quello che ho chiamato percorso sul nastro, rispetto al mutuo e ai debiti, ovviamente non signifca che non esista. Anche se non è necessariamente negativo vivere in questo modo, ci tengo a precisarlo. Semplicemente non è per tutti, come non è per tutti scappare. 

Argomento 4: secondo più di una filosofia e credo spirituale l'unica cosa sensata è vivere nel presente. Il passato può insegnare ma rimunginarci troppo ti rovina il momento presente che è l'unico in cui puoi agire. Allo stesso modo preoccuparsi del futuro ti limita nelle tue azioni e libertà nel presente, l'unico di cui hai certezza. Non c'è nessuna ragione logica o meno di non godersi il presente per potersi preoccupare del futuro, sulla falsa convinzione di poter prevedere cosa succederà. Nessuno sa quali variabili lo attendono nel futuro. Pensa di organizzare una vacanza di una settimana nei minimi dettagli, per ogni spostamento hai già prenotato un mezzo, per ogni luogo dove andrai un posto dove dormire, hai prenotato in tutti i ristoranti dove mangiare e pianificato nei minimi dettagli ogni singolo spostamento. Ecco che il primo giorno dal tuo arrivo in questo paradiso tropicale meraviglioso svolgi tutte le attività che avevi programmato, i tassisti sono puntuali dove e quando gli avevi detto, arrivi puntuale al ristorante e la sera nel tuo bellissimo hotel ti senti soddisfatto. Ma basta un piccolo imprevisto, il secondo giorno cominci a sentirti male di stomaco e in poche ore la situazione degenera così tanto che vieni portato all'ospedale. Dopo due giorni di terapia inefficace vieni rimandato in Italia per essere cursto. Tutti i soldi che avevi speso preventivamente credendo di risparmiare prenotando prima, sfumati. Tutto il tempo che hai investito a pianificare, perso. Similmente ti può andare allo stesso modo con il mutuo, puoi fare anni di sacrifici e poi ti porta via il cancro o più semplicemente qualcosa dentro di te cambia e quel luogo, quella casa non vanno più bene per te. 

Argomento 5: questo argomento a differenza degli altri parlerà per immagini, in alcuni lettori potrebbe mancare non per loro colpa la capacità di visualizzare e persino la volontà di visualizzare altri stili di vita che non comportino ciò che è stato detto nell'antitesi. Vedi allegati. 

Conclusioni : sebbene ci siano delle valide ragioni per alcune persone in determinate situazioni e contesti, di utilizzare lo strumento del mutuo, è una decisione rischiosa per l'argomento 4, non è l'unica alternativa come dimostrato dagli argomenti 3 e 5, non strettamente necessario per l'argomento 2 e come lasciato intendere dall'argomento 1... Beh leggete fra le righe. Oltre agli argomenti e le tesi trovo deprimente consigliare a un ragazzo di 20 anni di risparmiare già da ora per pagarsi il mutuo, ok evitare spese e vizi inutili, ma inquadriamo le cose nella giusta prospettiva. Trovo che il consiglio che gli è stato dato da @ICEBREAKER nel post di investiere su se stesso nella propria formazione e crescita con passioni, corsi e hobbies, sia di gran lunga superiore. Inoltre spero di aver aiutato l'utente@comeback a ampliare le sue vedute e capire che non è mai stato lui nel mirino delle mie affermazioni nel modo più assoluto, se si è sentito preso in causa è stata una sua scelta. E poi prima di darmi del mantenuto viziato leggiti il primo post che ho scritto sul forum, è ancora fresco, sezione sviluppo 360. Se vuoi darmi del bugiardo fatti tuoi. Le critiche sono ben accette, come hai visto ho accettato la tua critica sul fatto che potevano mancare argomentazioni solide alle mie "farneticazioni". Anche se a parer mio con un minimo di cultura, umiltà e apertura mentale potevi ricavare lo stesso significato dalle 4 righe che avevo scritto. Ti é mancata la volontà di farlo perché ti duole mettere in dubbio credenze su cui hai basato anni della tua vita e decisioni importanti, come per tutti quanti può essere doloroso cambiare idea su determinati argomenti. Spero davvero di averti aiutato nella vita, altrimenti pace, devo ammettere che in parte scrivere questo post è stata una decisione dettata dal mio ego, e mi ha dato soddisfazione sostenere in modo preciso idee e valori per cui non c'è bisogno che te lo dica vengo criticato sin da quando ero piccolo. 

 

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comeback

Caro @Riccardo0

sei serio? E' il giorno che vuoi trollare il mondo?

continui a divagare e a mostrare PESANTE inconsistenza (alias fuffa) nelle tue argomentazioni, poi accusandomi di essermi risentito. Per nulla, ti giuro.

Ti rinnovo la domanda pratica, schietta, diretta: come pensi di garantirti un tetto dove stare? Ripeto in modo più elementare: quale è la tua soluzione affinché io, per dire altri utenti, non dormiamo per strada o abbiamo accesso a servizi minimi (elettricità, acqua, gas)?

Scommetto che tu sei uno di quelle tribù o popoli nomadi di cui parli, quelli nelle capanne, senza elettricità, servizi minimi e devo ammettere però che Internet vi funziona bene.

Non mi interessano le tue divagazioni filosofiche, mi interessa sapere come tu affronti la questione.

 

Inoltre, vedo che non hai nemmeno inquadrato la questione, e qui ti invito a fare elementari interpretazioni letterali e non visioni personali. La questione è diversa, non si tratta di fare o meno un mutuo, queste sono decisioni personali, una persona potrebbe valutare economicamente sconveniente accollarsi un mutuo e trovare migliore soluzioni in altre tipologie di investimento / scelte. Proseguo, mi ripeto per l'ennesima volta, uno dei principali problemi di ogni essere umano è avere un tetto che gli impedisca di mangiare, dormire, vivere perennemente all'aperto se la temperatura è troppo rovente o troppo fredda. Progressivamente, l'accesso a servizi come acqua, gas, elettricità. Piccolezze che ti assicurano di rimanere in vita e di godere di buona salute.

Ti invito a rimanere nell'argomento, e ti invito a darmi una soluzione su come gestire il problema abitativo. Tutte le altre considerazioni che hai fatto NON afferiscono minimamente con il mio intervento nel post che hai citato, quindi ti chiedo quantomeno di evitare di legarmi a cose che io non ho mai espresso.

 

 

 

 

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Riccardo0
Inviato (modificato)

Isterica. Sono in thailandia a volte ospitato, a volte pago la stanza. "Lavoro" in proprio, se si può chiamare lavoro il giochino che faccio, e ho 22 anni. Forse dovevi avere più fuffa anche tu, saresti stata meno acida. E si ti confermo che prima o poi mi uniro a un qualche tipo di comunità simile a quelle che ho esemplificato con le foto. Però se uno non vuol capire inutile perder tempo. Sei simile a un terrapiattista in questo 

Modificato da Riccardo0
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comeback

Intanto sono un uomo.

E però non vale che vieni ospitato, significa che qualcuno sta pagando il conto per te. Poi se qualche volta paghi, mi auguro non con il denaro, quello è altrettanto difettoso oltre che tradizionale.

Dal tuo commento non emerge nuovamente nessuna consistenza.

Caro il nostro into the wild, se l'organizzazione del mondo non seguisse (anche) canoni tradizionali nessuno garantirebbe la tua acqua, nessuno avrebbe garantito la tua istruzione scolastica, nessuno le tue prestazioni sanitarie, non avresti attacco elettrico e nemmeno il tuo computerino con Internet dal quale ci impartisci lezioni.

Rispetto la tua scelta di vita ma ergerti a maestro morale e portatore di un dogma assoluto ce ne passa.

Buona vita e sono sicuro che se il terrapiattista che ti scrive non coglierà la tua grande visione, troverai tantissimi altri consensi.

Modificato da comeback
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Nuovo_utente
59 minuti fa, comeback ha scritto:

Intanto sono un uomo.

E però non vale che vieni ospitato, significa che qualcuno sta pagando il conto per te. Poi se qualche volta paghi, mi auguro non con il denaro, quello è altrettanto difettoso oltre che tradizionale.

Dal tuo commento non emerge nuovamente nessuna consistenza.

Caro il nostro into the wild, se l'organizzazione del mondo non seguisse (anche) canoni tradizionali nessuno garantirebbe la tua acqua, nessuno avrebbe garantito la tua istruzione scolastica, nessuno le tue prestazioni sanitarie, non avresti attacco elettrico e nemmeno il tuo computerino con Internet dal quale ci impartisci lezioni.

Rispetto la tua scelta di vita ma ergerti a maestro morale e portatore di un dogma assoluto ce ne passa.

Buona vita e sono sicuro che se il terrapiattista che ti scrive non coglierà la tua grande visione, troverai tantissimi altri consensi.

Che finezza di pensiero Come! Non aspettarti che la comprendano tutti, ahimè! Un abbraccio!

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Riccardo0
Inviato (modificato)

Vabbè uccidete sempre il filosofo, prigionieri della caverna. É per questa ignoranza che meritate la prigionia. 

E comunque se sei un deficiente e la tua compagnia è spiacevole ovvio che non ti ospita nessuno e devi andare a rintanarti in qualche buca. Stasera rileggilo tutto il post perché mi pare che neanche con i disegni hai colto. 

Modificato da Riccardo0
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comeback
2 ore fa, Riccardo0 ha scritto:

Vabbè uccidete sempre il filosofo, prigionieri della caverna. É per questa ignoranza che meritate la prigionia. 

E comunque se sei un deficiente e la tua compagnia è spiacevole ovvio che non ti ospita nessuno e devi andare a rintanarti in qualche buca. Stasera rileggilo tutto il post perché mi pare che neanche con i disegni hai colto. 

Spero vivamente che abbia avuto in questa domenica di Maggio la voglia di venirci a trollare. Quindi spero ti abbiamo rallegrato il fine settimana.

Quanto a me se il "sei un deficiente" è rivolto alla mia persona, non mi prendo nemmeno la briga di starti dietro perchè le tue parole mi stanno a cuore come il meteo della prossima settimana in Islanda. 

In fin dei conti hai ragione, sobbarcarsi una settimana di lavoro è davvero da deficienti assoluti, in più pagarsi il mutuo o semplicemente la locazione senza estorcere un tetto a nessuno, o le spese per una normalissima auto (nonostante la usi poco), persino pagare le utenze (acqua, elettricità, gas) e le spese condominiali è davvero da coglioni. 

Riguardo al tuo post ti sei arrogato il diritto di mettermi in bocca cose che nemmeno ho mai detto, questo evince la tua pochezza degna di un burlone  e di un cantastorie, oltre la tua scarsa onestà intellettuale.

Ancora non mi hai risposto alla mia domanda, esponendo farneticazioni che nemmeno io alle medie quando non volevo essere interrogato. Insomma, il nulla oltre il nulla. Tra l'altro l'umiltà non è imporre una idea, tu non custodisci nessun dogma assoluto, nessuna verità come del resto nemmeno io ma almeno non sparo cazzate in modo disarticolato.

 

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