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Amici che pressano


Carnacki

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Carnacki

Questo mio thread è forse più una sorta di sfogo, dal momento che la "soluzione", o almeno una di quelle possibili, già la conosco.

Diversamente da quanto leggo in altri post qui sul forum, nella sezione sulle relazioni sociali, i miei amici alle volte mi cercano fin troppo. Non sono pesanti o altro, non ci si sente tutti i giorni, ma alle volte mi sembrano troppo insistenti.

Premetto dicendo che quando parlo di amici parlo di 2-3 persone, non dei vari conoscenti. Sono persone con cui ho un certo legame e che pur con i loro difetti dimostrano di tenerci a me. Un esempio su tutti è il fatto che dopo essermi lasciato, non hanno ritirato in ballo discorsi sulla mia ex, o proposto uscite comuni.

Il fatto è questo. Sono a un mese e mezzo dalla consegna della tesi di laurea, e ho fatto presente a loro che spesso potrei non essere presente, o non esserci. Che insomma la priorità è il lavoro. A parte alcuni commenti un po' discutibili, ad esempio il "non ti faremo perdere troppo tempo", il messaggio sembrava passato.

Tuttavia certe volte si pongono in un modo, uno di loro in particolare, che non mi va tanto a genio. Se dico che non ci sono, mi scrive "eh ma così fai tutto il weekend senza uscire, io al posto tuo non lo farei" o cose simili.

Loro possono pure proporre ci mancherebbe, ma come loro si organizzano in base ai propri impegni io lo faccio in base ai miei. E soprattutto con loro ci ho già parlato, ho già detto che questo modo di porsi non mi piace. Ma evidentemente qualcuno è un po' di coccio. Non capisco soprattutto perché alcuni di loro senza di me non possano uscire, sono dipendenti da me? 

Io con loro mi ci trovo bene, quando si sta insieme non si parla sempre solo delle solite minchiate, però alle volte davvero non li reggo. Anche poco fa da uno di loro il messaggio "giusto per sondare, il terreno, per stasera sei ancora in forse?". Quando già ieri al telefono avevo detto espressamente che avrei deciso all'ultimo per stasera.

Alle volte con loro non so dove sbattere la testa. Sto iniziando a pensare che nel caso se la prendano pure, ma inizierò a farmi di più i cazzi miei.

 

Modificato da Improve Your Skill
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Amon

Guarda, posso capirti. Probabilmente ti senti 'invaso'. Ho un amico così; è molto sensibile e a queste insistenze si chiude totalmente in sé stesso. E da fuori pare invece che se la stia tirando.

Io sono completamente diverso, ad esempio. Questi tipi di pressione riesco a gestirli facilmente... semplicemente non rispondendo o ripetendo che deciderò dopo o che non ci sarò.

Occhio solo a non snobbarli troppo, perché come potrai intuire il rischio è quello che non ti cerchino più o che addirittura, in casi limite, arrivino a declinare tue future proposte.

4 ore fa, Improve Your Skill ha scritto:

Non capisco soprattutto perché alcuni di loro senza di me non possano uscire, sono dipendenti da me? 

Probabilmente l'hai buttata lì esasperato, sta frase. Ora non so se è proprio il tuo caso.. ma è possibile che si instauri una sorta di dipendenza anche nelle relazioni amicali, dove se un elemento che tiene vive determinate dinamiche non è presente, allora il gruppo risulta poco vivo, non dinamico, e si finisce per non uscire affatto.

Stai quindi in guardia da possibili quanto inattese rotture. Hai un'età in cui i gruppi ancora sopravvivono senza troppi problemi, ma dopo i 30 le cose si fanno più complicate per tanti motivi.

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Carnacki

Grazie per il tuo intervento, mi sembra che tu abbia colto nel segno.

Non penso ci sia il rischio di snobbarli troppo, perché comunque li vedo abbastanza spesso. Se però per loro "snobbare troppo" vuol dire non esserci qualche volta, la cosa non mi sta bene. Anche se appunto, ho ribadito più e più volte che anche se non ci si vede per un weekend non muore nessuno.

Ad esempio stasera due di loro (tra l'altro fratelli) mi avevano invitato a prendere una birra dopo cena. Io poco fa li ho avvertiti che non ci sarei stato perché sto ancora lavorando sulla tesi e ho una scadenza lunedì, il che è pure vero. In questo caso ad esempio se se la prendessero male sono un po' fatti loro.

Quello che mi secca un po' è anche il fatto che uno di questi miei amici per anni ha "paccato" tante uscite, salvo poi venirsene fuori nell'ultimo anno con discorsi del tipo "eh ma stasera ci pacchi". A me queste cose rompono abbastanza i coglioni, anche perché nella mia idea di amicizia in primis non c'è l'esclusività, e poi perché diamine uno sarà anche cristiano di avere le sue priorità. Che poi appunto le mie sono priorità contingenti, nemmeno a dire che li snobbi per divertirmi con altri.

15 minuti fa, Amon ha scritto:

Probabilmente l'hai buttata lì esasperato, sta frase.

Sì e no. Ci sono dei casi in cui ho quella sensazione, un esempio emblematico per me è stato qualche mese fa in cui dovevo uscire con loro ma li avrei raggiunti più tardi: finché non sono arrivato io non hanno pensato a una mazza, col risultato che al mio arrivo i locali erano già tutti pieni. Forse in questo caso il fatto che siano fratelli può incidere non so, rimane che in quell'occasione ero abbastanza allibito.

In tanti altri casi comunque questi miei amici hanno anche altri giri, sembra solo che il difficile sia organizzarsi tra loro in mia assenza.

In ogni caso non si può parlare effettivamente di gruppo, perché di solito siamo in massimo 3-4. Però appunto per me non c'è questo bisogno di esclusività spasmodica, e soprattutto mi pare ci sia troppa incoerenza. Ognuno di loro ha anche i propri interessi e la sana dose di egoismo, se mi dice che preferisce fare altro una sera non me la prendo. Mi piacerebbe che fosse lo stesso nei miei confronti, oppure sono io che tendo sempre a pensare che loro ci rimangano male per i miei atteggiamenti.

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PapuPetagna

Concordo con quello che dice Amon soprattutto per quelle dinamiche a cui ha fatto cenno che confermo.

Ti capisco, conosco molto bene la situazione perché ci sono passato anch’io. Da un paio d’anni ho cambiato di molto le mie abitudini. Un esempio su tutti: ho iniziato a fare sport la domenica mattina presto, di conseguenza il sabato sera esco raramente. Bene, qualche mese fa uno del mio gruppo mi fa “va be se il sabato non ci sei mai dimmelo così non ti cerco!”.

Secondo me è solo un modo per farmi sentire in colpa perché magari si aspettava che davanti a questa frase mollassi tutto e riprendessi le vecchie abitudini. Ma non voglio farlo, non voglio mettere a repentaglio il benessere che ho raggiunto, anche perché nel mio gruppo, purtroppo, si frequentano sempre gli stessi posti e si dicono sempre le stesse minchiate.

Quindi mi sono messo al primo posto come stai facendo tu ora. Continua così.

C’e’ il rischio che il gruppo si sfaldi ma se si è veri amici, ci si può vedere ogni tanto, non per forza tutti i fine settimana. Non ti dico di mandarli a cagare ma devi cercare di non farti influenzare dalle loro pressioni.

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Carnacki
1 minuto fa, PapuPetagna ha scritto:

C’e’ il rischio che il gruppo si sfaldi ma se si è veri amici, ci si può vedere ogni tanto, non per forza tutti i fine settimana. Non ti dico di mandarli a cagare ma devi cercare di non farti influenzare dalle loro pressioni.

Questo riassume perfettamente tutto! Con ognuno di loro anche singolarmente mi trovo bene e ognuno di loro aggiunge qualcosa alla mia vita. Solo, non tutti i momenti io sono "disposto" a questo scambio, come del resto loro, ognuno ha i suoi impegni.

Con uno di questi ad esempio, ci si può anche non vedere per due settimane, eppure tutto fluisce molto meglio.

A me basterebbe che fosse chiaro e accettato che ognuno di noi sta facendo il suo percorso, e che è bello condividere momenti insieme. Ma che ci sono tempi e modi, un po' come direbbe il professor Oak. Questo aspetto il più delle volte è così, ma poi capitano quelle occasioni in cui davvero sembra abbiano fatto tabula rasa di quel che ci siam detti.

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Carnacki
5 minuti fa, PapuPetagna ha scritto:

Secondo me è solo un modo per farmi sentire in colpa perché magari si aspettava che davanti a questa frase mollassi tutto e riprendessi le vecchie abitudini. Ma non voglio farlo, non voglio mettere a repentaglio il benessere che ho raggiunto, anche perché nel mio gruppo, purtroppo, si frequentano sempre gli stessi posti e si dicono sempre le stesse minchiate.

Sul senso di colpa, soprattutto dopo la fine della relazione, ci sto lavorando molto per non averlo. E capire che al massimo si parla di responsabilità, e le "responsabilità" nell'amicizia non dipendono da questa o quella serata saltata.

Stando simil sul tuo esempio, il venerdì vado quasi sempre ad arrampicare (con altri miei amici e uno di questo gruppo di cui parlo), anche se sono stanco morto. Per me non conta nemmeno come "uscire", è proprio una cosa per me stesso. E quando qualcuno inizia a sottintendere cose del tipo "venerdì arrampichi quindi sabato usciamo", come se si dovesse fare "pari e patta", a me girano i 5 minuti. Anche stasera che sono a casa a far la tesi, la tentazione di uscire e prender la birretta con loro c'è. Ma stavolta la combatto, per esser coerente con me stesso.

Poi ovviamente in amicizia uno si viene anche incontro, ad esempio una mia amica (amica che non mi farei, specifico) voleva vedere il finale di game of thrones insieme lunedì. A me non frega particolarmente, ma non la vedo da un po' e può essere una buona occasione, visto che solitamente il lunedì sono libero. Se me l'avesse proposto per venerdì, le avrei detto di no.

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PapuPetagna

Esatto, devi sostanzialmente riuscire a capire chi di questi ti cerca perché ha piacere davvero e chi invece lo fa solo per non stare a casa lui la sera. Perché spesso purtroppo è così, solo che ci fa male ammetterlo.

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Carnacki

Per quella che è la mia impressione, questi di cui parlo mi cerca perché ha piacere a stare con me, ma alle volte c'è anche quel senso di "non voglio stare da solo". E lo capisco bene anche io, proprio ora sono in casa da solo quando penso che potrei essere in giro.

 

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Amon

Purtroppo in certi casi, nei gruppi (il gruppo è formato da 3 persone in su), si instaurano spiacevoli dinamiche, dove una non risposta o un declino di un invito sono visti come una presa di potere.

Le prese di potere vere e proprie avvengono dopo, sotto forma di piccole o grandi ripicche (non invitarti, rivolgersi a te con sarcasmo, farti sentire in colpa, ecc). Vendette spesso basate sul nulla.

Stessa cosa la si vede a volte nei rapporti di coppia, solo che qui il vissuto degli attori è molto più intenso. Così se il rapporto non è sano si aprono spirali pericolose.

Si potrebbe dire 'popolarmente' che tutto sta all'intelligenza delle persone. Da un punto di vista psicologico, invece, tutto è in relazione all'autostima delle persone.

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Carnacki

Diciamo che non è la prima volta che avvengono certe dinamiche, semplicemente in questo periodo le sento un po' di più. Ma anche per il mio bene, preferisco correre il rischio che ci siano prese di potere, anche se minime.

Non mi capita mai di non rispondere, al massimo declino l'invito. Contando che ho specificato come sia un periodo difficile per me, confido nella loro intelligenza, come hai citato tu. Se poi invece per questioni di autostima prevale in loro un risentimento, amen. Io le cose le ho dette e ridette.

 

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