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Parenti serpenti....


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newcome

Ho litigato con mio fratello.

Io ho più più di 30 anni, lui poco meno.

Qualche anno fa mi ha fatto un torto poco simpatico....

Forse sottovalutando la portata di ciò che stava facendo, ma fatto sta che si tratta di un torto che mi ha fatto perdere il lavoro, svariati mesi di serenità e in più mi ha causato altri problemi collaterali, tra cui in famiglia.

Da quel periodo ho tagliato ogni genere di rapporto.

Quando ci vediamo è per caso, ma non c'è nemmeno il saluto....ora saranno diversi mesi che non ci incrociamo nemmeno.

Nessun messaggio di compleanno o natale che sia, mai un messaggio di scuse da parte sua, e per capirci non so nemmeno che lavoro faccia.

Aldilà del litigio in questione, anche prima non è che avessi un qualche rapporto amichevole con lui.

Mai confidatogli qualcosa perché non mi sono mai fidato, e non l'ho mai visto come quel tipo di persona....

Nessun amico in comune....

Mai usciti insieme....

Nessun hobby, aspetto caratteriale o abitudini comuni.

A volte un fratello può essere un amico, un migliore amico, oppure come nel mio caso la pura e semplice coincidenza di avere gli stessi genitori.

Non ho rancore, né rabbia, e nemmeno ho tagliato il rapporto per ripicca.

All'inizio si, ero arrabbiato e tutto quanto; però poi mi sono messo a cercare lavoro e a rimediare ai suoi danni.

Una volta sistemato tutto, quella faccenda fa parte del passato e si va avanti.

Se ci tenessi credo che gli avrei fatto una sfuriata, dato due pugni, poi sarebbe stato tutto perdonato.

In realtà nemmeno ho avuto voglia o perso tempo, a stare a chiarire a voce.

Ho tagliato.

Non mi manca, ci sono settimane in cui mi dimentico anche di avere un fratello.

Dal mio punto di vista ho chiuso il rapporto come lo chiuderesti con un vicino di casa con cui hai litigato, o con un collega rompiscatole, o con un conoscente che ti frega dei soldi.

 

Bene.

Spero di aver dato un'idea chiara del rapporto.

Scrivo questo post, non per sapere se devo riprendere o no il rapporto con mio fratello, mi pare abbastanza chiaro che non lo farò.

Scrivo invece per sapere se ciò che ho fatto (il fatto di chiudere dopo un torto grave subito) con una persona, anche se quella persona è un membro della famiglia, sia normale o sono pazzo io.

Lo chiedo perché da subito parenti, genitori e la mia ragazza; mi sminano i coglioni dicendo che devo andare avanti e farci pace.

Che la famiglia è comunque la famiglia.

Che con mio fratello mi toccherà averci a che fare a vita.

Che sia necessario (non si sa per quale legge) fare pace tra parenti.

Praticamente, pur essendo io ad aver subito il torto, secondo loro devo essere più maturo e saggio, fare finta di niente e fare come se nulla fosse successo.

Io non ci sto.

Prima di tutto perché sto benissimo così, e non mi interessa proprio di base averci alcun rapporto.

In secondo luogo, la gente fa torti a gratis e poi è la persona lesa che passa dalla parte del torto perché chiude il rapporto?

In che mondo parallelo è normale sta cosa?

Che poi, a parte il rapporto con mio fratello, non siamo mai stati una famiglia unita....io ho zii che non vedo da anni....i miei cugini ormai non so neanche più che faccia abbiano....i nonni sono morti....parenti vari li conosco solo per sentito dire ma non so manco chi diamine siano....

Tutto ciò senza particolari motivi o litigi, sia chiaro.

Ognuno si fa semplicemente la sua vita e non ci si frequenta tra parenti.

 

Come mi consigliate di rispondere e di respingere a queste richieste da parte della famiglia?

A qualcuno di voi è mai capitato qualcosa di simile?

Modificato da newcome
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gelsomino
54 minuti fa, newcome ha scritto:

Che poi, a parte il rapporto con mio fratello, non siamo mai stati una famiglia unita....io ho zii che non vedo da anni....i miei cugini ormai non so neanche più che faccia abbiano....i nonni sono morti....parenti vari li conosco solo per sentito dire ma non so manco chi diamine siano....

Tutto ciò senza particolari motivi o litigi, sia chiaro.

Ognuno si fa semplicemente la sua vita e non ci si frequenta tra parenti.

La famiglia che ti da contorno è quella che è , e ,

probabilemte , ha influenzato anche il rapporto che intercorre, o  meglio non intercorre , tra voi due,

han bruciato tutto ,

e si sta consumando anche questa bloodline ,

tra te e LUI.

Consigliarti di riappacificarvi ora è arduo,

sia per lo scrivente che per colui il quale si trova in emzzo a questa situazione.

Una cosa la puoi fare,

cercare di ristabilire un rapporto civile,

ovvero, il "ciao come va?" se v'incontrate,

ma allo stesso tempo,

dato che il lupo perde il pelo ma non il vizio e già lo hai preso al culo,

lo scrivente consiglia anche di fare ATTENZIONE".

Per il momento basta.

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BC-Gio73

Non ho capito una cosa...

23 ore fa, newcome ha scritto:

Scrivo questo post, non per sapere se devo riprendere o no il rapporto con mio fratello, mi pare abbastanza chiaro che non lo farò.

Partendo dalla tua frase, se e' cosi chiaro che non hai intenzione di riprendere il rapporto con tuo fratello e che la cosa non ti interessa perché ti preoccupi di ciò che ti dicono parenti, fidanzata, amici ecc?

Se sei convinto della tua scelta la cosa non dovrebbe importarti.

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Federico97

Essere o apparire? 

È una cosa che noto sia con la mia, che con le altre famiglie: il timore di essere giudicati.

Da chi?

Da cosa? 

I panni sporchi si lavano in casa propria 

... 

 

La vita è la tua e ognuno si assume le responsabilità delle proprie scelte.

Chi ti sta attorno può consigliarti, ma spetta a te la decisione finale, decisione che tu hai già preso

Il problema nasce quando gli altri impongono il loro modus pensandi, ti riempiono la testa al punto che fanno sentire te come la voce fuori dal coro con parole stralcolme di ipocrisia. 

Il problema è che non riuscendo a fare leva su tuo fratello, ci provano su di te. 

E per quanto mi riguarda repello con tutto me stesso questo atteggiamento.

I legami di sangue non giustificano le pugnalate alle spalle, del resto mica siamo noi a sceglierci la nostra famiglia. 

 

 

 

 

 

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XPredatorX

@newcome ho letto il tuo intervento e certamente avrai le tue buone ragioni per le scelte che hai preso. Questo nessuno può metterlo in dubbio.

Non ti darò consigli, ma vorrei solo farti fare una riflessione:

Ci vuole molta più forza interiore, maturità e coraggio a chiarire e far pace con tuo fratello, perdonandolo, superando il passato ed andando avanti, che a chiudere restando sulle proprie posizioni, specialmente quando uno ha ragione. Chiudere è più facile.

Restare pero' legati ad eventi passati non chiariti anche se uno pensa di no, sottrae preziose energie che potrebbero essere impiegate diversamente.

I rapporti poi possono essere ripresi per gradi senza forzare e al livello che uno sente di poter gestire senza attriti.

Buona fortuna

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Amon
Il 20/5/2019 alle 19:20 , newcome ha scritto:

Forse sottovalutando la portata di ciò che stava facendo, ma fatto sta che si tratta di un torto che mi ha fatto perdere il lavoro, svariati mesi di serenità e in più mi ha causato altri problemi collaterali, tra cui in famiglia.

Scusa, una curiosità, lui è a conoscenza di queste difficoltà che hai dovuto passare a causa sua? Ti è per caso arrivata voce, magari dai tuoi, di come ha reagito?

In mancanza di tali informazioni è del tutto assente il suo individuale punto di vista. Che non otterremo mai completamente, perché non siamo in grado di avere la sua versione senza filtri esterni.

Non sembra, ma spesso il punto di vista altrui, nelle relazioni umane, non viene quasi mai capito. E' addirittura impossibile capirlo al 100%. Figuriamoci se manca proprio tutto il vissuto del secondo attore...

Ci possono essere mille motivi per cui non si è scusato direttamente... forse hai capito il nocciolo del discorso...

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newcome
Il 22/5/2019 alle 20:40 , Amon ha scritto:

Scusa, una curiosità, lui è a conoscenza di queste difficoltà che hai dovuto passare a causa sua? Ti è per caso arrivata voce, magari dai tuoi, di come ha reagito?

In mancanza di tali informazioni è del tutto assente il suo individuale punto di vista. Che non otterremo mai completamente, perché non siamo in grado di avere la sua versione senza filtri esterni.

Non sembra, ma spesso il punto di vista altrui, nelle relazioni umane, non viene quasi mai capito. E' addirittura impossibile capirlo al 100%. Figuriamoci se manca proprio tutto il vissuto del secondo attore...

Ci possono essere mille motivi per cui non si è scusato direttamente... forse hai capito il nocciolo del discorso...


Ottima domanda.

La risposta è un  "non lo so"  riguardo la sua reazione....

Perché già abitavo fuori casa (mentre lui abita ancora con i nostri genitori), ma i miei genitori non hanno mai capito i nostri stati d'animo e nessuno di noi si è mai confidato con loro, per cui credo non ne abbiano un'idea neanche loro di come lui abbia vissuto il post litigio.

Loro si limitano dall'inizio a dire a me  "devi fare pace, devi lasciare perdere, cerca di parlargli, non vogliamo morire sapendo che voi ancora non avete fatto pace".

E' ciò che avevo scritto anche nel post iniziale.

Non siamo una famiglia unita.

Nessuno si è mai confidato con altri....nessuno ha mai raccontato vicende personali....e nessuno ha mai cercato di interessarsi veramente alla vita altrui, i miei genitori in primis.

Mio fratello è invece a conoscenza, e come se lo è, delle difficoltà passate dal sottoscritto.

 

Aggiungo una cosa importante:  dopo che ha fatto quello che ha fatto, appena ho iniziato a sistemare i danni fatti da lui, dopo qualche settimana io ho cercato di andare oltre.

Anche se lui non mi ha mai chiesto scusa, ho cercato di riprendere il rapporto e anche di cercare di capire perché l'avesse fatto.

Mi sono ritrovato da parte sua ancora bugie....mezze verità e mezze cose omesse.....e soprattutto quelle mezze verità mi hanno fatto capire che ciò che ha fatto era pure peggio di ciò che avessi immaginato.

C'erano cattiveria pura, stronzaggine, ficcanasismo....

A quel punto ho richiuso il rapporto ed è qualche anno che è così.

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leavingmyheart
6 ore fa, newcome ha scritto:


Ottima domanda.

La risposta è un  "non lo so"  riguardo la sua reazione....

Perché già abitavo fuori casa (mentre lui abita ancora con i nostri genitori), ma i miei genitori non hanno mai capito i nostri stati d'animo e nessuno di noi si è mai confidato con loro, per cui credo non ne abbiano un'idea neanche loro di come lui abbia vissuto il post litigio.

Loro si limitano dall'inizio a dire a me  "devi fare pace, devi lasciare perdere, cerca di parlargli, non vogliamo morire sapendo che voi ancora non avete fatto pace".

E' ciò che avevo scritto anche nel post iniziale.

Non siamo una famiglia unita.

Nessuno si è mai confidato con altri....nessuno ha mai raccontato vicende personali....e nessuno ha mai cercato di interessarsi veramente alla vita altrui, i miei genitori in primis.

Mio fratello è invece a conoscenza, e come se lo è, delle difficoltà passate dal sottoscritto.

 

Aggiungo una cosa importante:  dopo che ha fatto quello che ha fatto, appena ho iniziato a sistemare i danni fatti da lui, dopo qualche settimana io ho cercato di andare oltre.

Anche se lui non mi ha mai chiesto scusa, ho cercato di riprendere il rapporto e anche di cercare di capire perché l'avesse fatto.

Mi sono ritrovato da parte sua ancora bugie....mezze verità e mezze cose omesse.....e soprattutto quelle mezze verità mi hanno fatto capire che ciò che ha fatto era pure peggio di ciò che avessi immaginato.

C'erano cattiveria pura, stronzaggine, ficcanasismo....

A quel punto ho richiuso il rapporto ed è qualche anno che è così.

 

la vita insegna che le persone sotto sotto non cambiano mai. Dietro comportamenti esecrabili, menzogne, ci stanno sempre delle nevrosi, qualcosa che morde l'anima di chi li manifesta. Quindi tu quando parli con tuo fratello puoi commettere l'ingenuita' di credere che lui abbia la tua stessa testa, ma solo ad una temperatura diversa, magari piu' calda, e tu puoi cercare di raffreddarla credendo di arrivare finalmente ad un lieto epilogo dove lui diventa bravo e affidabile come te.

Ovviamente non succede perche' la sua matrice e' diversa dalla tua, non vedi cosa c'e' dietro...

 

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Amon
3 ore fa, leavingmyheart ha scritto:
10 ore fa, newcome ha scritto:

Ottima domanda.

La risposta è un  "non lo so"  riguardo la sua reazione....

Perché già abitavo fuori casa (mentre lui abita ancora con i nostri genitori), ma i miei genitori non hanno mai capito i nostri stati d'animo e nessuno di noi si è mai confidato con loro, per cui credo non ne abbiano un'idea neanche loro di come lui abbia vissuto il post litigio.

Loro si limitano dall'inizio a dire a me  "devi fare pace, devi lasciare perdere, cerca di parlargli, non vogliamo morire sapendo che voi ancora non avete fatto pace".

E' ciò che avevo scritto anche nel post iniziale.

Non siamo una famiglia unita.

Nessuno si è mai confidato con altri....nessuno ha mai raccontato vicende personali....e nessuno ha mai cercato di interessarsi veramente alla vita altrui, i miei genitori in primis.

Mio fratello è invece a conoscenza, e come se lo è, delle difficoltà passate dal sottoscritto.

 

Aggiungo una cosa importante:  dopo che ha fatto quello che ha fatto, appena ho iniziato a sistemare i danni fatti da lui, dopo qualche settimana io ho cercato di andare oltre.

Anche se lui non mi ha mai chiesto scusa, ho cercato di riprendere il rapporto e anche di cercare di capire perché l'avesse fatto.

Mi sono ritrovato da parte sua ancora bugie....mezze verità e mezze cose omesse.....e soprattutto quelle mezze verità mi hanno fatto capire che ciò che ha fatto era pure peggio di ciò che avessi immaginato.

C'erano cattiveria pura, stronzaggine, ficcanasismo....

A quel punto ho richiuso il rapporto ed è qualche anno che è così.

 

la vita insegna che le persone sotto sotto non cambiano mai. Dietro comportamenti esecrabili, menzogne, ci stanno sempre delle nevrosi, qualcosa che morde l'anima di chi li manifesta. Quindi tu quando parli con tuo fratello puoi commettere l'ingenuita' di credere che lui abbia la tua stessa testa, ma solo ad una temperatura diversa, magari piu' calda, e tu puoi cercare di raffreddarla credendo di arrivare finalmente ad un lieto epilogo dove lui diventa bravo e affidabile come te.

Ovviamente non succede perche' la sua matrice e' diversa dalla tua, non vedi cosa c'e' dietro...

Sottoscrivo.

Tra individui ci sono differenze importanti, spesso anche nell'ambito della stessa famiglia.

Ma questo non vuol dire che tuo fratello sia il cattivo e tu il buono.

Quante volte, nella vita di tutti i giorni, abbiamo screzi - piccoli o grandi - con altre persone, impiegati della posta, negozianti, sconosciuti con cui entriamo in contatto per pochi minuti... e più tardi ci ritroviamo a pensare a quanto fossero ignoranti e cattive quelle persone.

E quelli, magari, pensano lo stesso di noi.

Poi, se fossimo in un film, ci ritroveremmo a poter spiare attraverso la finestra di casa loro la loro quotidianità, scoprendo che si tratta di persone in realtà buone... forse anche molto più buone della media. Con problemi peggiori dei nostri e sensibilità più sviluppate.

Lo screzio era stato causato da fattori esterni, come rabbia, stress, lutti, spese impreviste o chissà cosa...

Con questo non voglio nemmeno dire che non esistano persone negative, cattive, egoiste, doppiogiochiste. Io stesso ho tagliato ponti recentemente per motivi simili.

Ma anche se penso alla persona che mi ha fatto il torto peggiore, non scusandosi mai, riesco a intravedere - o intuire - il suo punto di vista, il perché del suo gesto o delle sue omissioni.

Le persone e gli accadimenti si possono analizzare.

E alla fine di analisi come queste non emerge mai il nero assoluto.

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