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La Vedova Nera


leavingmyheart

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leavingmyheart

Questa è la storia di una donna cresciuta in una famiglia benestante, molto vivace sin da piccola, dal carattere ribelle, formosa, ma sofferente per non essere bella.

A scuola era diventata nota per le sue avventure sessuali e dopo essere stata espulsa per cattiva condotta si diede alla vita di strada e cominciò a prostituirsi.

A 23 anni si sposò con un commesso viaggiatore. L'uomo visse quel matrimonio come un sogno che si avverava, dopo tante sofferenze cercava da sempre la moglie perfetta. Più volte glielo faceva presente dicendole che si sarebbe ammazzato se avesse scoperto che non l'amava.
A un certo punto fu arrestata per aver rubato gioielli appartenenti agli occupanti della pensione in cui vivevano. Con le lacrime agli occhi cercò in tutti i modi di giustificare il suo gesto e dopo le scuse imbarazzate i due si trasferirono a Waco, in Texas. Fu arrestata di nuovo per aver tentato un furto in una gioielleria. Ebbe la pena sospesa e un severo avvertimento del giudice.
Il marito cercava di fare il massimo per soddisfarla nonostante non guadagnasse molto con la sua attività.
Un giorno, tornato da un viaggio di lavoro, trovò nella camera d'albergo dove alloggiavano la moglie a letto con un altro uomo. Non resse allo shock e dopo due giorni fu trovato morto in un hotel con una calibro 32 in mano.
Lei trovò la sua lettera d'addio, la stracciò disinteressata, vendette gli averi del marito defunto e si diresse a Boston per riprendere la sua attività da prostituta.

I suoi clienti erano spesso uomini facoltosi, guadagnava bene, ma i soldi non le bastavano mai e iniziò a rubare i gioielli delle loro mogli assenti. Alla fine fu scoperta e fuggì in Texas dove conobbe un petroliere, poi trovato assassinato. Subì un'accusa di omicidio, ma riuscì a convincere la giuria che fu legittima difesa per un tentato stupro, ottenendo il proscioglimento.

Si risposò a Dallas con un tizio che faceva l'impiegato in un hotel.
Un giorno la scoprì mentre si portava un uomo nello stesso albergo in cui lavorava lui. Aveva ripreso a prostituirsi a sua insaputa.
Rimase sconvolto. Scese nel seminterrato dell'hotel e si impiccò.

In seguito si trasferì a Denver dove conobbe un proprietario di un'agenzia automobilistica. Lui vide in lei qualcosa che gli era mancato per tutta la vita.
Sì sposarono ed ebbero una figlia.
I problemi arrivarono con la crisi economica che misero in grande difficoltà il business del marito.
Un giorno al rientro a casa la trovò che stava preparando i bagagli per andarsene. Gli disse che aveva bisogno di cambiare aria, lui non si oppose e la lasciò andare.

Si diresse a Los Angeles in cerca di fortuna.
Trovò un annuncio sul giornale di un uomo benestante che cercava una governante per la gestione della sua grande villa. Lo contattò proponendosi di aiutarlo e ci finì a letto.
La relazione andò avanti per mesi fino a quando comprese che lui non aveva intenzione di sposarla.
A un certo punto l'uomo scomparve nel nulla. La donna giustificò la sua assenza a chi chiedeva di lui a causa di un'infezione al braccio che lo avrebbe portato addirittura all'amputazione. Nel frattempo con diversi escamotage era riuscita a sostituire l'uomo nella gestione dei suoi affari e cominciò a organizzare nella villa festini a base di orge.

I familiari dell'uomo col passare dei mesi si insospettirono sempre di più. Assunsero un avvocato che chiese alla polizia la perquisizione. La donna con le lacrime agli occhi si mostrò molto collaborativa nelle ricerche che però non ebbero esito.
Gli investigatori non rimasero convinti, i sospetti crebbero e approfittando del fatto che la donna aveva lasciato la città fu eseguita una seconda perquisizione.
Sotto le scale nel seminterrato notarono una cripta imbiancata. All'interno trovarono il cadavere dell'uomo.
La donna fu rintracciata a Denver dove era nel frattempo fuggita tornando da suo marito. Accusata di omicidio riuscì a impietosire la giuria tutta maschile, evitò la condanna a morte e fu condannata all'ergastolo.

Per anni dal carcere ebbe una corrispondenza con suo marito, ma in seguito le tante lettere di lui rimasero senza risposta. Alla fine l'uomo non resse più al dolore e si suicidò.

Fu riferito dal guardiano del carcere che la donna era solita vantarsi di quanti uomini aveva portato alla morte e che il suicidio del suo ultimo marito era l'ennesima prova del suo fascino letale.

Scontati quasi 20 anni, fu rilasciata con libertà condizionale e trovò lavoro come governante nella casa della donna che l'aveva presa in custodia dopo la scarcerazione, la quale morì presto d'ictus.
Fu assunta in seguito da una sua vecchia conoscenza: una signora che faceva l'agente immobiliare e che aveva creduto fermamente nella sua innocenza. Si sarebbe dovuta occupare di accudirne il marito, un malato di mente. Ufficialmente ora era lei che aveva la custodia della donna e come prevede la legge scriveva rapporti regolari alle autorità sulla sua condotta.

Nel frattempo conobbe un vecchio direttore di banca che fu letteralmente stregato dal suo fascino, tanto che si sposarono solo pochi giorni dopo essersi conosciuti.

La fiducia nella vigilata però venne meno quando scoprì che aveva falsificato la firma di un assegno a suo nome.
Improvvisamente la signora che l'aveva assunta scomparve nel nulla e sfruttò l'occasione per convincere il tribunale a far finalmente rinchiudere suo marito in un manicomio, il quale sentendosi abbandonato dalla moglie se ne morì da solo dopo pochi mesi.

Senza l'ingombro dei due coniugi finalmente poteva disporre della loro casa per conviverci col marito sposato da poco.
Nelle settimane seguenti amici e parenti della proprietaria chiesero spiegazioni sulla sua improvvisa scomparsa. La donna, nel suo ruolo di governante, raccontò che la signora non voleva incontrare nessuno a causa delle ferite deturpanti che aveva ricevuto dalle botte del marito sofferente dei suoi problemi mentali.

Tuttavia, l’ufficiale incaricato di sorvegliare la libertà condizionale della donna si accorse a un certo punto di qualcosa di strano: si insospettì per i rapporti eccessivamente lusinghieri nei confronti della vigilata e confrontando le relazioni appurò che la calligrafia delle firme non corrispondeva, deducendo che quelli degli ultimi mesi se li stava firmando da sola.
Dalle indagini emerse che da mesi nessuno aveva più avuto contatti con la responsabile della vigilanza della donna.
Gli investigatori mangiarono la foglia e si presentarono a casa per fare una perquisizione. La governante raccontò anche a loro la storia del marito violento, che la moglie si era sottoposta a degli interventi chirurgici e che non dormiva più lì. La polizia cercò ovunque, scandagliando locale per locale, anche il pavimento sembrava intatto, ma poi un detective si accorse di un tumulo di terra vicino un albero di avocado: ci trovarono il cadavere della proprietaria, con un proiettile nella schiena e il cranio schiacciato.
La donna, piangendo, ritrattò tutto dicendo che era stato il marito finito poi in manicomio a picchiare a morte la moglie in uno scatto di pazzia e che per paura di essere accusata a causa dei suoi precedenti aveva seppellito il corpo. Gli investigatori trattennero a stento le risate e l'accusarono di omicidio.
L'aveva uccisa perché, dopo aver scoperto la firma falsificata dell'assegno, stava per denunciarlo all'agente della libertà vigilata, e così avrebbe perso la vita di lusso di cui godeva.

Il marito, coinvolto nell'indagine, fu prosciolto, ma non si riprese più: col cuore spezzato dopo aver scoperto chi era davvero la donna che aveva tanto amato prese l'ascensore e salì fino al dodicesimo piano lanciandosi nel vuoto.

Alla fine la donna fu condannata a morte e giustiziata nella camera a gas del carcere di San Quintino.

  • Grazie! 1
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CoolAid

Da questa storia si evince la fragilità di molti uomini che di fronte ad una delusione d'amore si suicidano.

Cmq si conosce il nome di qesta presunta vedova nera? Sembra roba da manosphere per spargere un pò di misoginia in giro.

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Roose Bolton

Cosa abbiamo imparato oggi? Che se vi suicidate per una donna, lei strapperà la vostra lettera d'addio e se ne andrà a divertirsi dimenticandosi di voi dopo 10 minuti.

  • Mi piace! 2
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fffff98
15 hours ago, leavingmyheart said:

Questa è la storia di una donna cresciuta in una famiglia benestante, molto vivace sin da piccola, dal carattere ribelle, formosa, ma sofferente per non essere bella.

A scuola era diventata nota per le sue avventure sessuali e dopo essere stata espulsa per cattiva condotta si diede alla vita di strada e cominciò a prostituirsi.

A 23 anni si sposò con un commesso viaggiatore. L'uomo visse quel matrimonio come un sogno che si avverava, dopo tante sofferenze cercava da sempre la moglie perfetta. Più volte glielo faceva presente dicendole che si sarebbe ammazzato se avesse scoperto che non l'amava.
A un certo punto fu arrestata per aver rubato gioielli appartenenti agli occupanti della pensione in cui vivevano. Con le lacrime agli occhi cercò in tutti i modi di giustificare il suo gesto e dopo le scuse imbarazzate i due si trasferirono a Waco, in Texas. Fu arrestata di nuovo per aver tentato un furto in una gioielleria. Ebbe la pena sospesa e un severo avvertimento del giudice.
Il marito cercava di fare il massimo per soddisfarla nonostante non guadagnasse molto con la sua attività.
Un giorno, tornato da un viaggio di lavoro, trovò nella camera d'albergo dove alloggiavano la moglie a letto con un altro uomo. Non resse allo shock e dopo due giorni fu trovato morto in un hotel con una calibro 32 in mano.
Lei trovò la sua lettera d'addio, la stracciò disinteressata, vendette gli averi del marito defunto e si diresse a Boston per riprendere la sua attività da prostituta.

I suoi clienti erano spesso uomini facoltosi, guadagnava bene, ma i soldi non le bastavano mai e iniziò a rubare i gioielli delle loro mogli assenti. Alla fine fu scoperta e fuggì in Texas dove conobbe un petroliere, poi trovato assassinato. Subì un'accusa di omicidio, ma riuscì a convincere la giuria che fu legittima difesa per un tentato stupro, ottenendo il proscioglimento.

Si risposò a Dallas con un tizio che faceva l'impiegato in un hotel.
Un giorno la scoprì mentre si portava un uomo nello stesso albergo in cui lavorava lui. Aveva ripreso a prostituirsi a sua insaputa.
Rimase sconvolto. Scese nel seminterrato dell'hotel e si impiccò.

In seguito si trasferì a Denver dove conobbe un proprietario di un'agenzia automobilistica. Lui vide in lei qualcosa che gli era mancato per tutta la vita.
Sì sposarono ed ebbero una figlia.
I problemi arrivarono con la crisi economica che misero in grande difficoltà il business del marito.
Un giorno al rientro a casa la trovò che stava preparando i bagagli per andarsene. Gli disse che aveva bisogno di cambiare aria, lui non si oppose e la lasciò andare.

Si diresse a Los Angeles in cerca di fortuna.
Trovò un annuncio sul giornale di un uomo benestante che cercava una governante per la gestione della sua grande villa. Lo contattò proponendosi di aiutarlo e ci finì a letto.
La relazione andò avanti per mesi fino a quando comprese che lui non aveva intenzione di sposarla.
A un certo punto l'uomo scomparve nel nulla. La donna giustificò la sua assenza a chi chiedeva di lui a causa di un'infezione al braccio che lo avrebbe portato addirittura all'amputazione. Nel frattempo con diversi escamotage era riuscita a sostituire l'uomo nella gestione dei suoi affari e cominciò a organizzare nella villa festini a base di orge.

I familiari dell'uomo col passare dei mesi si insospettirono sempre di più. Assunsero un avvocato che chiese alla polizia la perquisizione. La donna con le lacrime agli occhi si mostrò molto collaborativa nelle ricerche che però non ebbero esito.
Gli investigatori non rimasero convinti, i sospetti crebbero e approfittando del fatto che la donna aveva lasciato la città fu eseguita una seconda perquisizione.
Sotto le scale nel seminterrato notarono una cripta imbiancata. All'interno trovarono il cadavere dell'uomo.
La donna fu rintracciata a Denver dove era nel frattempo fuggita tornando da suo marito. Accusata di omicidio riuscì a impietosire la giuria tutta maschile, evitò la condanna a morte e fu condannata all'ergastolo.

Per anni dal carcere ebbe una corrispondenza con suo marito, ma in seguito le tante lettere di lui rimasero senza risposta. Alla fine l'uomo non resse più al dolore e si suicidò.

Fu riferito dal guardiano del carcere che la donna era solita vantarsi di quanti uomini aveva portato alla morte e che il suicidio del suo ultimo marito era l'ennesima prova del suo fascino letale.

Scontati quasi 20 anni, fu rilasciata con libertà condizionale e trovò lavoro come governante nella casa della donna che l'aveva presa in custodia dopo la scarcerazione, la quale morì presto d'ictus.
Fu assunta in seguito da una sua vecchia conoscenza: una signora che faceva l'agente immobiliare e che aveva creduto fermamente nella sua innocenza. Si sarebbe dovuta occupare di accudirne il marito, un malato di mente. Ufficialmente ora era lei che aveva la custodia della donna e come prevede la legge scriveva rapporti regolari alle autorità sulla sua condotta.

Nel frattempo conobbe un vecchio direttore di banca che fu letteralmente stregato dal suo fascino, tanto che si sposarono solo pochi giorni dopo essersi conosciuti.

La fiducia nella vigilata però venne meno quando scoprì che aveva falsificato la firma di un assegno a suo nome.
Improvvisamente la signora che l'aveva assunta scomparve nel nulla e sfruttò l'occasione per convincere il tribunale a far finalmente rinchiudere suo marito in un manicomio, il quale sentendosi abbandonato dalla moglie se ne morì da solo dopo pochi mesi.

Senza l'ingombro dei due coniugi finalmente poteva disporre della loro casa per conviverci col marito sposato da poco.
Nelle settimane seguenti amici e parenti della proprietaria chiesero spiegazioni sulla sua improvvisa scomparsa. La donna, nel suo ruolo di governante, raccontò che la signora non voleva incontrare nessuno a causa delle ferite deturpanti che aveva ricevuto dalle botte del marito sofferente dei suoi problemi mentali.

Tuttavia, l’ufficiale incaricato di sorvegliare la libertà condizionale della donna si accorse a un certo punto di qualcosa di strano: si insospettì per i rapporti eccessivamente lusinghieri nei confronti della vigilata e confrontando le relazioni appurò che la calligrafia delle firme non corrispondeva, deducendo che quelli degli ultimi mesi se li stava firmando da sola.
Dalle indagini emerse che da mesi nessuno aveva più avuto contatti con la responsabile della vigilanza della donna.
Gli investigatori mangiarono la foglia e si presentarono a casa per fare una perquisizione. La governante raccontò anche a loro la storia del marito violento, che la moglie si era sottoposta a degli interventi chirurgici e che non dormiva più lì. La polizia cercò ovunque, scandagliando locale per locale, anche il pavimento sembrava intatto, ma poi un detective si accorse di un tumulo di terra vicino un albero di avocado: ci trovarono il cadavere della proprietaria, con un proiettile nella schiena e il cranio schiacciato.
La donna, piangendo, ritrattò tutto dicendo che era stato il marito finito poi in manicomio a picchiare a morte la moglie in uno scatto di pazzia e che per paura di essere accusata a causa dei suoi precedenti aveva seppellito il corpo. Gli investigatori trattennero a stento le risate e l'accusarono di omicidio.
L'aveva uccisa perché, dopo aver scoperto la firma falsificata dell'assegno, stava per denunciarlo all'agente della libertà vigilata, e così avrebbe perso la vita di lusso di cui godeva.

Il marito, coinvolto nell'indagine, fu prosciolto, ma non si riprese più: col cuore spezzato dopo aver scoperto chi era davvero la donna che aveva tanto amato prese l'ascensore e salì fino al dodicesimo piano lanciandosi nel vuoto.

Alla fine la donna fu condannata a morte e giustiziata nella camera a gas del carcere di San Quintino.

Mai innamorarsi di una prostituta?

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Mi ricorda un'altra vedova nera, una signora che ammazzava gli uomini con l'arsenico e da questa vicenda fu fatto il film Arsenico e vecchi merletti

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Tempesta91

Ma è vera questa storia?  Sembra la trama di un thriller anni 50 😅

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leavingmyheart
Il 3/8/2019 alle 00:10 , Tempesta91 ha scritto:

Ma è vera questa storia?  Sembra la trama di un thriller anni 50 😅

 

certo che è vera

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5 minuti fa, leavingmyheart ha scritto:

 

certo che è vera

Sai il nome di questa donna? Come sei venuto a conoscenza della sua storia?

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  • 3 settimane dopo...
Pick

Da questa storia ho capito che la giustizia statunitense fa davvero ridere. E che in fondo in Italia non siamo messi così male.

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  • 1 anno dopo...
nick98
Il 2/8/2019 at 10:00, Roose Bolton ha scritto:

Cosa abbiamo imparato oggi? Che se vi suicidate per una donna, lei strapperà la vostra lettera d'addio e se ne andrà a divertirsi dimenticandosi di voi dopo 10 minuti.

Pensa una mia lontana parente le he morto il marito da poco, la conosco fa "le scenette" il teatrino coi parenti... Dopo due mesi ha deciso di vendere la casa del marito dove abitava per andare preso una sua vecchia fiamma che aveva conosciuto da adolescente .. 

Un altra storia è di mio zio morto sei anni fa per un'infarto si era risposato con una più giovane, voleva a tutti i costi un figlio alla fine lohanno avuto.. 

Le rendeva la vita impossibile credimi, prima di morire lei già se ne stava già con un altro, si è preso una parte della casa di mio zio adesso  si da i lusso di andare in taxi..e se ne va in giro a divertirsi e se ne frega poco del figlio mah

Modificato da nick98
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