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15 anni dopo la rivedo...


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Ciao a tutti, è il mio primo post, ho 35 anni,  da un po' vi leggo, cercando da altre esperienze di trovare una via di fuga dall'incubo che sto vivendo.

A vent'anni, vita serena e spensierata, dopo una storia di un anno e mezzo terminata senza drammi e sofferenze, conosco una ragazza che entra a far parte del mio gruppo di amici.

Nasce subito una forte amicizia e intesa, senza che io abbia però interessi sessuali nei suoi confronti non essendone particolarmente attratto da quel punto di vista.

Quando usciamo ci si cerca subito, si ride e si scherza, e dopo qualche mese potrei dire che diventa la mia migliore amica. Col tempo lei mi lancia segnali sempre più espliciti, tentando anche di baciarmi. Io da stupido e troppo sensibile, rifiuto quelle avance perchè vedo in lei una amica, una sorella, ma niente di più.

Passati circa sei mesi inizio a cedere e diventiamo intimi, potremmo definirla quasi una scopamicizia se non fosse che io le volevo davvero tanto bene e lei mi dice due volte ti amo mentre siamo a letto, quindi ci sono dei sentimenti oltre al sesso.

Io mi illudo le cose possano andare avanti cosi, ho anche poca esperienza, quando mi dice ti amo non mi sento di dirle che l'amo anch'io perchè non credo di sentire quello e non la voglio illudere o ferire.

In questa fase sono anche non molto sereno di umore per insoddisfazione personale, poche amicizie, università sbagliata e altre paturnie... non usciamo sempre insieme sovente capita che il sabato esca con dei suoi amici e io non avendo molta voglia stia a casa.

Premetto che ho genitori separati da quando ho 10 anni, separazione abbastanza brusca, che credo sul mio carattere abbia inciso inconsciamente parecchio come insicurezza ecc.

Passato un anno dalla nostra conoscenza e circa 6 mesi di intimità, l'evento cardine. La chiamo una domenica mattina e la sento strana, mi dice che c'è stato un bacio ma che non sa ancora se sia una cosa seria o no.

Mi crolla il mondo addosso, disperatamente cerco di recuperare dicendole anche di persona che sono pronto a una storia seria, che la amo ecc... ma non c'è niente da fare, lei giustamente dice mi ha aspettato ma non cambiava mai niente, e nel giro di due settimane in pratica la perdo e finiscono i contatti

Vivo un dolore che non credevo potesse esistere, in più flagellandomi per il fatto che di fondo è stata tutta colpa mia... faccio un anno di psicoterapia per rimettermi in sesto.

Credo fondamentale sia stato che lei era diventata assieme per me fidanzata -miglio9re  amica- famiglia senza che razionalmente lo capissi.

Con il tempo il pensiero diventa sempre più sfumato, meno doloroso, per qualche anno credo di esserne fuori, non essendo un seduttore non riesco a concludere con altre, anche se il desiderio c'era, esco con nuova gente, mi manca una persona al mio fianco ma non mi riempie più la testa come prima , il pensiero quando arriva riesco a scacciarlo velocemente.

Arrivato sui 27 anni inizio ad avere problemi di dolori al corpo, forse fibromialgia, devo rinunciare alle mie passioni, calcio, palestra, passo da 77 a 64 chili, sviluppo ansia e panico frequenti.

Da qui in poi il pensiero di lei, prima sotterrato, ritorna, legato anche a quando stavo bene fisicamente e mi piacevo penso, quando ero felice,un'escalation che arriva a fine anno scorso dove faccio la cazzata di visitare il suo profilo e la vedo uguale, felice, con marito e figli. Vado di nuovo in tilt, negli anni precedenti ero stato da psicologi per i miei dolori, che penso possano anche esserer somatizzazioni anche legate al trauma essendo evidentemente troppo sensibile.

Da un 8 mesi ritorno dallo psicologo perchè sto troppo male, mi costringo a fare attività (corsi di fotografia che è la mia passione) e muovermi di più, con periodi di up e down, e lei nella testa, come fosse il bivio dove la mia vita ha inizato a deragliare, anche se evidentemente qualcosa che non andava c'era gia prima dato la gente si lascia ogni giorno e non tutti patiscono cosi.

Ultimo mese la penso proprio tanto, ieri faccio una passeggiata in un parco per svagarmi e incredibile,è li...la mia ossessione, 15 anni dopo, come se pensarla la avesse evocata. Non so cosa fare ma quando si stacca dalla famiglia, decido di andare a salutarla, pensando magari di de-idealizzarla finalmente. La vedo giustamente sorpresa, parliamo tranquillamente anche se si vede l'emozione, mi dice che comunque rimango una persona a cui vuole bene e che le spiace abbia sofferto, che anche per lei è stato difficile,che lei mi ha aspettato tanto e poi fatto la sua scelta. Le dico che capisco che la colpa è stata mia, che forse se avessimo fatto quella chiacchierata 15 anni fa avrei sofferto meno, le dico che in certi momenti difficili la nostalgia viene ancora fuori, ma non voglio che sappia quanto ci soffro ancora anche se magari lo avrà intuito per non degradarmi troppo. Abbiamo parlato io e lei soli con la figlia che giocava su una giostra, è stato un po' come vedere cosa sarebbe potuto succedere se ai tempi fossi stato più maturo. Adesso sto di m..a perchè forse speravo di averla idealizzata, che fosse cambiata tanto, invece mi son trovato catapultato alla mia giovinezza, io e lei fisicamente ed a parlare uguali, e inizio a credere che non mi passarà mai anche conoscendo altre, cosa anche difficile perchè son rimasto solo con amici tuti sposati e io timido.

Scusate la pappardella, è anchè imbarazzante perchè capisco è una cosa non sana, però già scriverlo e non tenerlo dentro un po' mi sembra faccia bene, ma non so proprio, dopo tutto questo tempo, cosa fare, temo ormai di rimanere impantanato nel mio passato.

Stefano

 

 

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Io penso centrale sia il senso di colpa, il non riuscirmi a perdonare, ci ho provato ma niente.

Ho anche una nostalgia per il passato, anche dopo quell'evento, facendomi schifo la situazione attuale ( non trovo lavoro, non posso fare più le mie attività preferite, non ho mai conosciuto altre donne che si interessassero cosi a me, i dolori tutti i giorni). Mi basta magari vedere un 3310 o la mia vecchia auto dell'epoca per viaggiare indietro con la testa, quando non c'erano social ecc, un po' come se tutto il bello fosse già passato purtroppo.

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Sottone

Ma cosa ti fa essere convinto del fatto che se tu ti fossi svegliato ora avresti la famiglia del mulino bianco con lei? 

E se tu ti fossi dichiarato e lei fosse andata lo stesso con un altro? 

Le nostre azioni contano meno di quello che crediamo. 

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Inviato (modificato)

innanzitutto ti ringrazio per la risposta. Lei ai tempi ci aveva provato in tutti i modi, mi aveva dato attenzioni, venirmi a prendere alla stazione, correre in ospedale quando ero stato male, e simili.

Io so per certo che sarebbe stata con me perchè lo voleva tanto, io ero insicuro, testa di 20 anni, cercavo forse in quel momento più l'apparenza che la sostanza in una ragazza.

Sono al 100 % d'accordo con te che magari dopo un anno sarebbe finita, chissà... però se anche fosse finita di sicuro non mi sarei portato dietro questo senso di colpa, non avrei avuto rimorsi.

Tra l'altro, il ragazzo con cui si è messa ai tempi e che è tuttora suo compagno e marito, lei mi aveva confidato che la aveva respinta tempo prima, un po' come avevo fatto io.

Per un po' di anni la cosa mi sembrava di esserer riuscito a "seppellirla", un anno dopo uscivo e mi divertivo,capitava di pensarci magari nelle feste ma riuscivo a cancellare quei pensieri velocemente con solo un po' di fastidio.

Qualche anno dopo la separazione avevo visto su Facebook che si era sposata, la reazione era stata "avrà fatto la scelta giusta", senza esagerate reazioni da parte mia.

La cosa è evidentemte montata nel tempo, qualcosa di mai risolto che penso riguardi me e non solo lei

Modificato da Rui
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Carlos88
Il 18/8/2019 alle 08:07 , Rui ha scritto:

...qualcosa di mai risolto che penso riguardi me e non solo lei

No, riguarda solo te. Che tipo di approccio è stato utilizzato nel tuo percorso di psicoterapia?

Perché si vede lontano kilometri che c'è una ferita narcisistica enorme dietro questa tua ossessione. Non per la ragazza, lei non esiste, del resto la vivifichi tu; ma perchè lei ha scelto altri piuttosto che te. E in 15 anni, ancora non sei riuscito ad accettarlo.

Lasciati andare, accetta la sconfitta, piangi, disperati, hai perso, l' hai persa. Esistono nel mondo persone più attranti di te, che trombano donne bellissime. Quando avrai attraversato l' inferno che NON VALI NULLA, solo allora sarai pronto per vivere davvero.

Modificato da Carlos88
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hard_life

Capita.... ma se l'incontro con persone amate in passato rievoca oscuri fantasmi invece di bei ricordi significa che quacosa non è andato nel modo giusto allora o, molto peggio, qualcosa non funziona adesso; ti porto una mia esperienza... rivedo dopo anni una donna con la quale ebbi una bella storia, una relazione ricca di interessi comuni, viaggi in moto continentali, passioni condivise nel profondo e tanto altro.... ci lasciammo perché a lei squillò  il campanello biologico e a me no, accettai il doloroso distacco perché ero conscio di non poterla accompagnare nel suo focolare, corredato di prole e tutto quanto comportava un matrimonio o convivenza, situazioni da cui tutt'ora tengo debita distanza; lei mi dice che poco tempo  dopo la nostra separazione ebbe un figlio da colui che lei aveva individuato come l'uomo "giusto" per le sue scelte di vita.....hainoi l'uomo giusto l'ha lasciata con il figlio a carico per viversi una seconda giovinezza con una donna molto più giovane di lui.....ma sin qui nulla di particolarmente anomalo, la cosa significativa è che lei addebitava al sottoscritto tutto ciò che gli era andato storto, perché se non ci fossimo separati ecc.ecc. 

Con questo voglio dire che indietro non si può mai tornare, ciò che è stato, è stato....punto.

A lei ho detto che io la rivedevo con piacere, mi portava in dono  il ricordo di un bel pezzo della mia vita, che però non rimpiango, forse la tua ex ti ha detto la stessa cosa, magari con parole diverse, fanne tesoro, se riesci.

 

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Inviato (modificato)
4 ore fa, Carlos88 ha scritto:

No, riguarda solo te. Che tipo di approccio è stato utilizzato nel tuo percorso di psicoterapia?

Perché si vede lontano kilometri che c'è una ferita narcisistica enorme dietro questa tua ossessione. Non per la ragazza, lei non esiste, del resto la vivifichi tu; ma perchè lei ha scelto altri piuttosto che te. E in 15 anni, ancora non sei riuscito ad accettarlo.

 

Ciao, penso l'approccio si chiami cognitivo-comportamentale. La prima terapia è stata con una terapista donna, cosa che in seguito mi è stato detto a volte meno indicato. Ero rimasto per primo stupito dall'esagerazione della mia reazione, come tanta pressione accumulata negli anni fosse "esplosa" tutta in un colpo per questo episodio. Il pensiero ossessivo era legato più al " ti ha fatto capire 100 volte che voleva una cosa seria, bastava dicessi si", quindi all'incolparsi di tutto, più  che al " lui è più bello". Per la ferita narcisistica è una cosa che ho approfondito nell'ultimo periodo e sicuramente è presente, di sicuro le sue attenzioni "nutrivano" il mio ego senza che io avessi la stessa empatia, ero affezionato, non innamorato, e il distacco brusco mi ha scatenato tutto. Dopo un anno circa di sedute ( iniziate subito dopo la separazione) mi sentivo rinato e libero, infatti per un bel po' di anni non avevo più avuto problemi, uscivo mi divertivo ecc senza pensarci più.

Poi sono arrivati ansia ecc, non legati specificamente al pensiero di lei

La "nostalgia" è ricominciata dopo una serie di problemi di salute, scelte sbagliate di università ecc... che negli anni mi han portato ad una vita attuale totalmente triste ed insoddisfacente.. di qui i rimorsi "se magari avessi fatto questo ora non sarei qui" ecc

Il NON VALI NULLA purtroppo credo sia il problema attuale più che una cosa da  attraversare, perchè chiaro che se l'autostima e la sicurezza sono a zero ogni mossa diventa faticosissima, per me dovrei arrivare al "non hai nulla meno degli altri"

Modificato da Rui
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Inviato (modificato)
4 ore fa, hard_life ha scritto:

Capita.... ma se l'incontro con persone amate in passato rievoca oscuri fantasmi invece di bei ricordi significa che quacosa non è andato nel modo giusto allora o, molto peggio, qualcosa non funziona adesso

A lei ho detto che io la rivedevo con piacere, mi portava in dono  il ricordo di un bel pezzo della mia vita, che però non rimpiango, forse la tua ex ti ha detto la stessa cosa, magari con parole diverse, fanne tesoro, se riesci.

 

Direi entrambe le cose.

Sicuramente adesso non funziona nulla nella mia vita, affetti, lavoro, salute, anche se ho provato ad uscire dalla mia zona di "comfort" per conoscere gente nuova ho visto è tanto difficile, ognuno fa la sua vita. Diciamo mi manca la speranza dopo tanti anni di costante peggioramento... vorrei poter formattare tutto.

Il dialogo con la mia ex si direi mi ha fatto piacere, perchè nel tempo pensavo che se la incontravo poteva anche essere totalmente indifferente o anche infastidita e mi sarebbe spiaciuto...

invece abbiamo parlato, mi ha detto il suo dispiacere per il fatto che l'avevo presa cosi male, che rimangono i bei ricordi e che anche per lei rimanevo comunque una persona importante... che sperava di non avermi rovinato la vita, che aveva l'esigenza di qualcosa di serio e da me non arrivava mai, e io le ho risposto che non la incolpavo di nulla. Spero di poterne fare tesoro come dici, al momento sono un po' travolto dalla nostalgia di quegli anni oltre che di lei.

 

Modificato da Rui
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Carlos88
1 ora fa, Rui ha scritto:

invece abbiamo parlato, mi ha detto il suo dispiacere per il fatto che l'avevo presa cosi male, che rimangono i bei ricordi e che anche per lei rimanevo comunque una persona importante... che sperava di non avermi rovinato la vita, che aveva l'esigenza di qualcosa di serio e da me non arrivava mai, e io le ho risposto che non la incolpavo di nulla. Spero di poterne fare tesoro come dici, al momento sono un po' travolto dalla nostalgia di quegli anni oltre che di lei.

Io me la sarei proprio evitata una cosa del genere... le hai dato la spada, con cui ti ha tagliato la testa.

Attento, perchè il tuo stato è dovuto al non essere riuscito a raggiungere i traguardi che ti eri posto, non perchè non vali nulla. Vali quanto ogni essere umano.

Quello che intendevo è che devi rinunciare a tutto. Respiri? E' condizione necessaria e sufficiente per far ripartire la vita. Liberati dagli schemi sociali, ritrova l' animale che è in te. Che è ignorante, non se ne frega un cazzo dell' università, della tipa, del lavoro. Lascia andare tutto e vivi.

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24 minuti fa, Carlos88 ha scritto:

Io me la sarei proprio evitata una cosa del genere... le hai dato la spada, con cui ti ha tagliato la testa.

Attento, perchè il tuo stato è dovuto al non essere riuscito a raggiungere i traguardi che ti eri posto, non perchè non vali nulla. Vali quanto ogni essere umano.

Quello che intendevo è che devi rinunciare a tutto. Respiri? E' condizione necessaria e sufficiente per far ripartire la vita. Liberati dagli schemi sociali, ritrova l' animale che è in te. Che è ignorante, non se ne frega un cazzo dell' università, della tipa, del lavoro. Lascia andare tutto e vivi.

Ora ho capito meglio cosa volevi dire.

io ci sono andato a parlare perchè penso se non l'avessi fatto probabilmente ci avrei rimuginato, ho detto ci parlo, faccio una cosa anche difficile per me, cosi magari vedo che alla fine è "solo" una persona e non una specie di essere mitologico...e un po' è andata cosi. Si è vero mi ha tagliato la testa, ma non le avevo quasi lasciato scelta se devo essere onesto.

 

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