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Storia finita


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Buongiorno, 

spero di essere il piú chiaro possibile. Io 32 anni, lei 23. Conosciuta su un sito 3 anni e mezzo fa. Relazione giornaliera, a dormire insieme 5-6 giorni su 7.  Ragazza estremamente timida con nessuna esperienza, io venivo da una relazione lunga chiusa un anno prima. Inizialmente io ero quello che "me la tiravo", con mille dubbi, lei fragile e bisognosa, sempre presente. Piano piano i miei dubbi si sono dissolti grazie ai suoi modi dolci, mi attraeva fisicamente...insomma mi piaceva tutto di lei! Eravamo innamorati e sembravamo felici. Lei adorava tutte le mie passioni, io la portavo con me in posti inimmaginabili (lo stadio, ad esempio). Dico "sembravamo" perchè dal suo punto di vista con me ha sempre sofferto e non è mai riuscita a stare bene e solo l'amore non l'ha fatta ravvedere prima, e io (che tutto questo malessere non lo avvertivo di certo) davo la colpa al suo carattere troppo rigido. Ma il cuore ci ha fatto andare avanti. Lei mi accusava di essere un tantino negativo e polemico (non nego di aver avuto problemi di ansia, ma anche lei non scherzava affatto!). Malgrado questo, i sentimenti non erano in discussione e piano piano lei ha cominciato a tirare fuori il carattere. Io ne fui felice. Il rapporto era ancora piú paritario. Poi verso ottobre dello scorso anno, quindi dopo due anni e mezzo di storia, lei decide di fare un'esperienza all'estero per dimenticare una delusione su un suo sogno lavorativo, dando anche la colpa in parte a me per aver preso troppo sottogamba la sua delusione. Iniziano i guai. Io accetto, ma inizio a inzerbinirmi e a piagnucolare. Vado contro tutti i consigli che mi vengono dati e restiamo insieme. Lei mi rassicura dicendomi che mi ama ancora, e di stare tranquillo...lei sta cambiando e crescendo, sta mettendo il suo benessere davanti a tutto. Ma per me è un normale processo di crescita, vista la sua età, e non un disamoramento...all'estero era ancora piú dolce. Stiamo sempre in contatto ma io mi dimostro bisognoso, con crisi di pianto...lei inizia a dimostrare malessere ma quando vado a trovarla stiamo benissimo e quando vado via lei, in lacrime, inizia a parlare di un ritorno perchè vuole stare con me sempre. Dopo circa tre mesi totali torna e le prime settimane sembra andare tutto bene. Malgrado questo lei già dimostrava un po' di insofferenza dal punto di vista sessuale...aveva molta meno voglia (a dispetto del suo carattere chiuso è sempre stata molto intraprendente da quel punto di vista, eccezion fatta per i primissimi tempi), fino a quando ha iniziato ad avere fastidio per tutto ciò che facevo. Si è allontanata da tutto il mio mondo (famiglia, passioni) e io ho iniziato a polemizzare. Lei me ne ha dette, in questi ultimi 4 mesi, di tutte: che io non facevo piú l'uomo, che ci restavo male se non ci vedevamo e che sembravo la donna nel rapporto, ( Ripeto, lei era esattamente cosí il primo anno, ma appunto lei da donna "può permetterselo"), che voleva solo stare serena e che era cambiata a causa dei miei malesseri e del mio affrontare male la vita (cercavo solo una spalla su cui sfogarmi per alcuni problemi personali, è un male?). Per non parlare del fatto che anche a livello sessuale non è stata mai soddisfatta...e là sono definitivamente andato al tappeto. Ultimi mesi la sera da lei dove io aspettavo suoi segnali e lei zero o quasi. Ormai ero diventato un cagnolino. Alla fine lei, che già aveva provato a lasciarmi ma ha trovato la mia opposizione tra lacrime e promesse di non polemizzare piú (ero arrivato a darle ragione per tenerla con me...che deficiente) ha fatto indirettamente decidere me. L'ho lasciata io (per modo di dire) e malgrado questo alla fine nemmeno ero convinto (le fette di prosciutto sugli occhi) e mi ha detto che solo una parte di lei mi ama ormai. Le altre volte mi diceva "ti amo ma la testa mi dice altro" e quando provavo ad andarmeme lei non voleva. Io le ho detto "mi hai deluso e ferito, non so piú chi sei" e lei "mi dispiace". Ora sono due giorni che ci siamo lasciati e che non ci sentiamo, io l'ho eliminata da whatsapp (e con lei tutte le persone legate a lei) e non voglio sapere nulla di ciò che fa. Sono sicurissimo che non si farà mai piú sentire, e se lo farà dovrò essere bravo a non rispondere. La amo ancora, purtroppo e malgrado tutto. 

Potete immaginare i motivi per cui mi sento cosí...per tutti questi mesi passati a stare come uno straccio,.perchè mi manca anche se forse tra qualche settimana bacierò per terra per questo addio. 

Vi chiedo, a parte i consigli sempre ben accetti su come fare nella remotissima ipotesi in cui si faccia sentire, se avete avuto anche voi una storia iniziata come dei "leoni" e finita come delle "pecore", come si è evoluta e come ne siete usciti. 

Vi ringrazio in anticipo, e vi abbraccio sin da ora :)!

PS chiedo scusa, dallo smartphone mi era partito il post a metà. Quindi c'è un "clone".

 

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Rileggevo il post vorrei aggiungere, al netto di tutto ciò che ho scritto, qualcosa sulle battute finali della storia:

nell'ultimo mese 4 discussioni, iniziate sempre dalla mia vena polemica sul suo vederla assente (niente dolcezza, niente sesso, baci zero o quasi) con lei che si infuriava subito e mi voleva lasciare dicendo che io non capivo e non facevo nulla per "riconquistarla" perchè non ero paziente e non sapevo aspettare che si riprendesse (lei voleva serenità e io, puntualmente, dopo qualche sera di promesse, aprivo la polemica sul suo essere assente). Alla quinta discussione sono io a voler prendere la decisione, ma la sera torna dolce come non mai e dormiamo insieme col risultato che la mattina dopo faccio un ultimo, disperato tentativo. Lei è sfinita, dice che non ce la fa piú e che non cambierà mai nulla, cosí la saluto e me ne vado.

La cosa piú avvilente è che io, che ovviamente sto applicando il freeze totale, sono talmente confuso che non so nemmeno se dovrei provare piú avanti a farmi sentire per primo o sparire definitivamente (e sono tentatissimo da questa seconda opzione, mi sono inzerbinito anche troppo per lei!). ma non so ancora dove iniziano le mie colpe e finiscono le sue. Chiedo quindi a voi un parere che mi illumini in un momento cosí duro. 

Personalmente non credo che diventare zerbini e perdere il lume della ragione sia sinonimo di doversi poi scusare con la propria (ex) ragazza per averlo fatto, perchè le uniche scuse dovrei chiederle...a me stesso e perchè io, bisognoso e dipendente affettivo ci sono diventato perchè lei è prima partita, e poi peggio ancora cambiata. Quindi è stata una partita a ping pong di accuse dove io accusavo lei di essere cambiata e lei,infuriata e scocciata, ripeteva come un mantra che l'unica causa del suo cambiamento...ero io!

Scusate se mi sono dilungato e/o se posso essere risultato ripetitivo ma è solo per cercare di essere il piú dettagliato possibile e per evidenziare alcuni passaggi! 🙂

 

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