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La nuova era del game ...


vanhalen

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7 ore fa, Edo ha scritto:

Concretamente intendo: pagando agli incel le prostitute, con quali coperture economiche, (sono ipotesi che ho letto in giro ma mi piacerebbe sapere tu cosa proponi)....? Cioè concretamente cosa si potrebbe fare secondo te?

Quello che ho citato è nel campo dell'astratto, per te concretamente cosa si potrebbe/dovrebbe fare?

A me non interessa che questo stato delle cose persista e che lo Stato non collassi su sè stesso, dato che esso agisce in una modalità win-lose, assolutamente edulcorata per le pecore ma nitidamente visibile nella sua inefficacia da altri uomini.

Se però fossi Stato, quello che farei è esattamente quello. Non occorre solo legalizzare la prostituzione, elargirla agli incel gratis ma anche sdoganarla nella mente malata di molti uomini e molte donne.

Sul fattore economico, sarebbe solo di guadagnato per lo Stato e con le entrate che avrebbe potrebbe benissimo permettersi di dare figa a chi ha reali problemi nel procurarsela, e gli avanzerebbero anche.

E parliamoci chiaro. Più mi guardo intorno e più vedo donne che si eccitano all'idea di farsi scopare per soldi, o per avere vantaggi, ma sono solo frenate dalla morale comune. Sdoganando questa visione coatta e moralista del sesso a pagamento, elevando il potere femminile di dare piacere piu che tacciarlo di sporco peccato, apriresti le porte anche a nuove donne che agirebbero in tal senso. Perchè non sarebbe piu illegale e non ci sarebbe più giudizio alcuno.

Con la prostituzione regolamentata e la figura della donna che si vende, purificata dalla stupidità di molti uomini e donne, la figa subirebbe un'inflazione fortissima e gli uomini tornerebbero anche ad agire da uomini, senza vendersi l'anima in monogamia dietro ad una sola donna.

Ma è importante che si lavori molto anche sul fattore socioculturale e non solo su quello economico.

Perchè sino a quando si penserà che pagare la cena ad una tipa, portarsela a giro o farsi millemila km per conoscerla, investire su di lei e sborsare per uscite di qua e di là per scoparsela e basta, sia più nobile e virile di mettere i soldi sul comodino e scoparsela senza "se" e senza "ma". Il problema rimarrà.

Un problema che per rispondere anche a @Red Eyes e @nic101 non identifico nella ribellione assoluta che ribalta lo Stato, ma nel degrado sempre più forte di quest'ultimo. Con persone sempre più frustrate e che agiscono di impulso e rabbia e così arrivano ad ammazzare, stuprare e portare degrado nel mondo.

E non importa essere virili, fighi e maschi per farlo, qualsiasi coglione può prendere un fucile e portare via la vita anche al migliore maschio sulla faccia del pianeta, in termini di salute, intelletto e genetica.

Serve iniziare a vedere le cose da un punto di vista: win-win.

Un win-win meritocratico, che abbia sfumature diverse per ognuno in base a chi siamo e cosa siamo in grado di fare, ma che garantisca a tutti in qualche modo di poter stare bene.

Avremmo il tipo che ne scopa due nuove al giorno, in coppia, e quello che ne ha una nuova al mese, ma tutti devono poter vedere una luce, anche sfumata, in questa giostra al massacro.

Altrimenti basta poco e l'istinto prevale, e proprio perchè sono deboli, con il testosterone sotto i tacchi e la mente assuefatta dalla merda dell'astinenza e della depressione che non si controllano...

Imbracciano un fucile e a noi tocca firmare ancora con il sangue il fallimento di un modo di vivere collettivo che non possiamo più permetterci.

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Unbreakable
50 minuti fa, Human ha scritto:

Serve iniziare a vedere le cose da un punto di vista: win-win.

In astratto quello che dici è ok.

Se molti però avessero avuto aprioristicamente la mentalità win-win non saremmo nelle condizioni da te descritte.

Sviluppare una mentalità win in singolo è già complicato per molti, figurarsi una mentalità win-win ed i vantaggi consequenziali.

Ed in tanti non sono neanche disposti a pensarla win-win dato che i vantaggi molte volte sono immediati per uno e differiti per l'altro.

In tutto ciò poi se ci mettiamo che comunque a molti puoi insegnare quello che vuoi, ma poi nella pratica rendono zero, hai chiuso il cerchio.

Basta l'amico che ti "ruba" la ragazza. Questo è un esempio classico e dubito che sia dovuto alla mancanza di donne là fuori, al testosterone a terra o ad altri fattori derivanti dalle condotte dello Stato.

Lui crede di aver vinto in quel momento. Non ci ha capito un cazzo delle ripercussioni sociali del suo comportamento, dei contatti e delle porte eventuali che si è precluso per il futuro.

In concreto a quanti hai provato ad insegnare a vedere le cose così ? In quanti hanno poi iniziato a comportarsi seguendo le tue linee guida ?

Credo pochi Human, nonostante tu sia molto chiaro e persuasivo nell'esprimerti.

Se ho capito bene Aivia, che non è esattamente l'ultimo degli idioti, ci prova da anni ed in molti post ho visto che puntualmente deve tirar fuori e spiegare e rispiegare le stesse identiche cose.

Non nego che sarebbe bello quello che dici. Utopistico, ma bello.

Modificato da nic101
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3 ore fa, senza nome ha scritto:

Questa è una teoria dei giochi che dimostra di non poter funzionare, perché la win sarà sempre la modalità dominante a cui l'individuo punta.

Lo scapito o il guadagno dell'altro gli è indifferente(anzi per meccanismi mentali spesso si augura la lose), a meno che...

 L'altrui guadagno comporta a se stesso un guadagno superiore, proprio come il caso di cui parli.

Questo caso corrisponde anche al gioco reiterato, quindì il double win sarebbe possibile a livello di "scuola" tuttavia...

Non può accadere di propria sponde in un contesto eterogeneo non regolato da forme fortemente reputazio-nal-i, perché prima di trovare ex novo quel accordo, ho perso n volte con un n troppo grande per non divenire(ed accorgermi che) la mia strategia (sia) palesemente dominata e sub-ottimale, quindi tale da essere abbandonata in favore di un'altra.

Difatti, quello che dici te, è possibile nei ninja, organismo regolato massivamente da quelle funzioni di "reputazione", così come opera nelle massonerie o clan mafiosi o altre forme di gruppo dove la "reputazione" è molto, se non tutto.

Non trovo altra situazione, anche calando gli esempi nell'esperienza, quindì traslando il discorso teorico nel reale: io aiuto x a scopare t, x aiuta a me a scopare v, per senso "dell'onore" , sdebitamento, ma se propongo una collaborazione, mi viene rifiutata.(O viceversa, allo stesso modo finisce).

O ancora abbiamo entrambi un problema, insieme siamo più efficiente, perché separarci alla sua risoluzione? Invece...

Ecc.

(Probabilmente frutto del fatto: sto giro ci è andata bene, non ci siano sabotati a vicenda, ma la prossima volta? Evitiamo.)

 

 

ps @kkk4 era una battuta che mi potevo risparmiare sull'apertura riguardante il culo di quella, nulla di importante.

Se tu prendi uno spicchio di territorio, ad esempio l'emilia romagna, e provi a proporre una teoria dei giochi sinergica, sei un utopista e vai contro al muro. 

Ma internet non ci ha dato solo il blog del grillo, ci ha dato la possibilità di trasmettere al di fuori del territorio. 

Se ad esempio ci sono nove persone per ogni regione italiana e nove italiani per ogni stato europeo che capiscono.... 

Alla fine hai i numeri per farli vincere e prosperare. 

E gli altri si fottano pure. 

La tua analisi ci sta, non sono scollato dalla realtà: ogni volta sono stato inculato da un amico, in italia, anche per questioni di poco win. 

Non mi serve nemmeno analizzare le vite altrui per vedere che l'homo sapiens è giunto a livello ameba e non a livello superorganismo eucariota. 

Però li ho visti. 

Ho visto i ragazzi del Clan ottenere 7 mettendo 2 a testa in 3. 

Li ho visti e il materiale didattico è ancora al 10%. 

E nemmeno ci sono le donne che sono il sistema circolatorio almeno quanto i maschi sono la struttura scheletrica. 

Una volta che hai visto che Homo Sapiens non è destinato alla buffoneria per forza, che c'è qualcuno da qualche parte che ha ancora gli occhi pre-agricoli, come può un infame o un amico che parassita fermarti nel dar loro ciò che gli spetta, nel dir loro che è ora che andiamo a riprendercelo. 

Poi sì, lo so che capire non è per le masse. Per loro c'è obbedire o disobbedire. 

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el pato
19 ore fa, Human ha scritto:

Sai, G., quando avevo dodici anni, feci piangere mio cugino più piccolo che iniziò a darmi del mostro, dell'insensibile e dell'animale.

Le lacrime che solcavano il suo viso, per me, erano un colpo al cuore. Gli ho sempre voluto bene da morire e per me era proprio come un fratellino, ma lui non comprendeva ancora di quanto ciò che lasciai accadere fosse necessario.

Eravamo in montagna, la mia montagna, e una mattina di estate, giocavamo come al solito: io, i miei amici e c'era anche lui. Eravamo sui boschi alti che sorgono e si inerpicano dietro le case arroccate sulla pietra del paese, e successe. Qualche uccellino pasteggiava con le briciole del nostro pasto, mio cugino li guardava divertito e pieno di stupore, sino a che un gatto selvatico non sbucò dal nulla e ne acciuffò uno.

Lui mi tirò per la maglia in maniera repentina e con il volto pieno di preoccupazione e dispiacere me lo indicò, come a dirmi di intervenire, mentre il gatto iniziò a giocare con la sua sofferente preda, tirandogli qualche zampata, mentre ancora era in vita. Scossi la testa, non sarei intervenuto. Lui fu incredulo e cercò qualche pietra per scacciare via il gatto dalla sua vittima; ma io lo fermai e lo bloccai e lui iniziò a frignare, mentre il gatto finiva di procurarsi il suo pranzo.

Mi odiò per lunghissime settimane, ero un mostro ai suoi occhi.

Magari anche qualcuno che legge potrà vedermi come mi vide lui in quell'esatto momento... eppure...

Eppure sono anche il ragazzo che ha passato due ore della sue vita, una notte, per far riprendere una falena disturbata da un insetticida, tenendola lontana dalle grinfie del mio gatto, fino a che non è tornata a volare.

Sono lo stesso che ha fatto a cazzotti alle medie, con i suoi compagni, perchè avevano preso una lucertola e la volevano dare da mangiare ad un cane.

Lo stesso che ha litigato milioni di volte con un suo amico patito di ragni, perchè quando andavano a passeggiare per i monti, portava delle cavallette (allevate) e le lanciava nella rete di alcuni ragni nel bosco.

E perchè?

Perchè quell'uccellino aveva le sua armi e le ha utlizzate per sopravvivere, come ha fatto quel gatto selvatico. Glielo avessi tolto di bocca sarebbe morto di fame, magari. Magari era la prima preda dopo tanti tentativi a vuoto, magari non aveva più forze in corpo. Avevano giocato ad armi pari, nel gioco della vita e aveva vinto il gatto: Mors tua vita mea.

E perchè quella falena, quella lucertola e quelle cavallette, no? Perchè non stavano giocando ad armi pari. Non stavano lottando per sopravvivere al predatore, e il predatore non aveva lottato per averle, ma erano cadute vittima di un'alterazione dell'ambiente. Erano stati altri a portare la preda al predatore, lei non aveva combattuto con le sue armi, quindi si "meritavano" il mio intervento.

Quello che fa questa società, questo Stato, è esattamente quello che hanno fatto gli interventi dei miei amici su quelle prede, portandole alla bocca dei predatori.

Impone leggi che non creano equità ma favoriscono determinati comportamenti, a discapito di altri.

Lo Stato, di fatto, crea leggi pensando di portare equità in un mondo naturale dove a suo avviso non ce n'è, creando però un'altra disparità identica a quella precedente, ma non naturale.

È un po' come se domani si vietasse agli uomini di scopare free, ma si potesse fare solo a pagamento.

Chi e ricco, vince tutto, chi fino ad adesso ha campato nei letti caldi delle sue amanti, perisce sotto la legge dello Stato.

Qualcuno potrebbe chiamarla equità: alla fine ognuno può concentrarsi a fare soldi e scoperemo tutti.

Ma non funziona così, non siamo uguali, ognuno ha le sue caratteristiche, i suoi pregi e le sue capacità, pregi e difetti. Magari qualcuno non è capace a fare soldi ma è bello come dio sceso in terra o ha un carattere e un non-verbale tale da scoparsi chi vuole free, e lui sarebbe tagliato fuori.

Tagliato fuori da leggi che impone lo Stato credendo di creare equità, ma creando solo una disuguaglianza ancora più accentuata rispetto a quella reale e naturale.

Bene. La morale, l'uguaglianza, i diritti e tutto il resto, non sono altro che questo.

E sia chiaro: Io lotterei giorno e notte per strappare dalla violenza qualsiasi donna. Lotterei fino alla morte per fare scegliere una donna, per farla stare bene...

Ma qua stiamo scatenando la guerra, e anche se io e altri ci ergessimo con le bocche ancora intrise di umori di una fica e le palle svuotate, davanti a chi fa la fame e inizia a delirae in ogni modo perchè si sta vedendo tagliata ogni possibilità di stare bene... saremmo noi a perdere.

Perchè non puoi entrare in una giungla di leoni e predatori e dichiarare che d'ora in avanti scoperanno solo quelli che hanno la criniera più bella togliendo la speranza a tutti gli altri che fino a quel momento predavano senza problemi.

Stai creando una rivolta, stai tagliando fuori predatori che sono vissuti fino ad adesso con le loro cazzo di armi e li stai tagliando fuori dalla caccia con leggi umane.

Leggi umane contro quelle della natura.

Fottutissime leggi umane.

E sai dove finiscono le leggi umane davanti alla fame, alla sete, alla mancanza di una prospettiva, alla mancanza di possibilita di avere labbra calde da sbranare e corpi morbidi e anime dolcissime con cui fare l'amore?

Vengono dilaniate e si apre all'anarchia più pura ove ogni uomo ristabilisce una legge naturale e non accetta più un'equità che non esiste e che hanno sempre voluto fargli credere fosse quella che va sotto al nome di Stato, ma che di fatto, è solo una disuguaglianza fatta solo a vantaggio di alcuni.

E io sarei quello in prima linea a difendere ogni donna su questo cazzo di mondo, perchè sono fatto così...

Perchè nonostante possa comprendere il loro dolore di pancia, il loro bisogno di varietà e qualità dilaniato e squarciato, non posso tollerare certi atteggiamenti del cazzo.

Ma vincerebbero loro, perchè è la fame che li muove e quella non puoi arginarla.

Quindi, se vuoi ancora uno Stato, se vuoi ancora una parvenza di qualcosa di simile ad esso, allora, in quanto Stato, o provvedi a sfamare questi uomini, o preparati a soccombere.

Nemmeno la Muraglia cinese ha arginato la fame, figurati qualche legge morale del cazzo in un mondo dove il 5% della popolazione si prende il 95% di tutto, soldi, fighe e quant'altro.

E lo puoi fare fino a che è win-win, o comunque il tuo posto di potere, quell'essere nel 5% che ha tutto, te lo sei guadagnato e lo sai difendere...

Ma qua siamo in un mondo dove quel 5% è il nulla. Sono burattini che stanno su per leggi umane accettate dalla maggioranza della popolazione.

Ed è quella, quindi, ad avere il potere.

E se inizi a fargli fare: lose; lose; lose; lose, lose, lose...

Mentre tu gli mangi davanti e crei leggi del cazzo e lasci il mondo andare alla deriva per il politcamente corretto o perchè:  "volemose bene, mentre io mangio e voi fate la fame.".

Allora prepariamoci alla catastrofe più nera, se non ora, tra dieci, vent'anni, inizierai a sentire le grida degli uomini...

Uomini che si riuniscono e iniziano a dire di no a tutto questo schifo.

Uomini che si sono rotti il cazzo di vedere tutto ciò che può essere loro, depredato da burattini che morirebbero come cani se solo non ci fosse la legge a proteggerli.

E ognuno usa le sue armi, e allora arriva la guerra.

Ora, prova a domandarti ancora perchè lo Stato dovrebbe provvedere a far scopare chi non scopa, perchè la società che ha attorno sta andando a puttane.

Non è che lo deve fare per quell'uomo, per carità, lo deve fare nel suo interesse.

Lo deve fare nel suo interesse, se non vuole collassare e non esistere più.

I cani stanno buoni nei recinti fino a che hanno cibo, altrimenti sbranano anche i loro padroni.

O win-win per tutti, modellato in quantità e qualità, magari, ma che sia win-win...

O preparati a vedere collassare questo Stato civile, pezzo per pezzo, violenza dopo violenza, morto dopo morto...

Alla natura frega un cazzo di cosa sia giusto o meno.

Bene o male sono concetti che esistono solo nella nostra morale e quella viene meno quando si mette a rischio la sopravvivenza degli individui, quando li si affama, quando gli si toglie ogni briciolo di dignità.

Vallo a dire a chi ha sbranato i propri simili per sopravvivere ai disastri aerei, e ha dovuto scegliere.

Vallo a dire a chi era in guerra.

Non si tratta di giusto o sbagliato, si tratta di sopravvivere.

E se metti alle strette troppi uomini, o hai il potere di tenerli a bada, o gli riempi la pancia, o gli dai il modo di riempirsi la pancia...

Altrimenti, altrimenti è guerra.

Poi non lamentiamoci.

Perchè ti confesso una cosa...

Sai chi scopava tanto in passato?

Non erano i Pua, non erano i seduttori, non erano nemmeno i bellocci...

Scopava chi imponeva il suo volere ed era in grado di farlo.

Il nord e l'est Europa non hanno tra le donne più belle del mondo perchè erano belli, seduttori o sto cazzo...

Le hanno perchè tagliavano gole, bruciavano villaggi e rapivano le donne che si scopavano.

Gli faceva sto cazzo l'apertura in chat, i follower su Instagram o le sopracciglia ad ali di gabbiano, anche ci fossero stati.

Quelli tagliavano le gole e bruciavano casa e villaggio annesso.

E gli esseri umani sono ancora in grado di farlo.

Non è perchè sono cessi, depressi o non sanno farci con le parole che non hanno ancora questi segni, scolpiti nei geni.

Siamo animali...

Fottuti animali e la razionalità e la bontà rimane sino a che non premi troppo sul tasto: lose per me e win per te con la tua società del cazzo.

E a furia di premere, a furia di schiaffi e sbeffeggiamenti..

Gli animali escono fuori...

A quel punto, migliaia di follower su Instagram, la tua apertura sublime in chat, il tuo corpo scolpito o il tuo faccino stupendo, il dance game o la tua mossa della fava te la ficchi in culo...

Quelli ti tagliano la gola.

Vogliamo continuare a farli perdere? Vogliamo continuare a sbeffeggiarli?

Loro hanno armi che li hanno fatti sopravvivere e hanno selezionato i loro geni per millenni...

Là dentro c'è qualcosa di così forte, che neanche immaginiamo...

Non sottovalutiamo un cane perchè fa il buono fino a che gli dai il cibo e lo nutri...

Prova a tiragli qualche calcio nel culo e lasciarlo senza cibo per qualche giorno...

Mangia anche il suo fedele padrone.

E il mondo sta sempre più lasciandoli senza cibo, senza possibilità di predare con le loro armi e con sempre più calci nel culo...

Poi, ripeto, lamentiamoci che: "è sempre stato un cane buonissimo, non so cosa gli sia preso, come ha fatto a sbranare il bambino?".

Continuiamo...

 

 

Una delle cose che non mi piace di aivia è che giustifica tutto con il testosterone, gli animali fanno così, gli istinti, mentre io credo ci sia un gruppo di persone ad orchestrare tutto.

Eppure con quello che scrivi il testosterone c'entra eccome. Quello che scrivi difficilmente accadrà, i livelli di testosterone sono troppo bassi, i più bassi di sempre probabilmente, oramai siamo troppo effemminati ed assuefatti a cazzate senza senso per combattere, di contro c'è un livello di controllo sulle persone mai così alto nella storia. I vichinghi di cui parli, quelli che tagliavano gole, si stanno facendo volontariamente microchippare come piccioni con la tag alla zampetta. Questa volta è finita davvero, l'uomo non si rialza più. C'è da scegliere, tra chi fa la guerra alla natura, da quale parte stare. 

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1 ora fa, Human ha scritto:

Altrimenti basta poco e l'istinto prevale, e proprio perchè sono deboli, con il testosterone sotto i tacchi e la mente assuefatta dalla merda dell'astinenza e della depressione che non si controllano...

Sì perché magari a molti sfugge, ma il testo alto ti porta a lealtà e generosità, fair play e sincerità. 

La ragione per cui molti credono che il testo renda aggressivi è la roid rage, ossia la caratteristica di alcuni body builder sotto cura di diventare aggressivi. (Tipo donne, ma con la forza e la violenza del maschio). 

Ma si è visto che a renderli aggressivi è il rapporto sballato tra colesterolo buono e "cattivo" che troppi steroidi generano (per via della mancata conversione del colesterolo "cattivo" in ormoni), unito al troppo cortisolo che sale in presenza di eccessivi steroidi esogeni, e che in natura si genera quando uno produce troppo ormone dello stress e poco testo per abbatterlo. 

Ossia, in natura quelli che sono aggressivi come culturisti strafatti di testo, non sono quelli col testo alto, ma quelli che hanno una miscela micidiale di testo basso e stress alto. 

Tuttavia, la maggior parte degli individui in ogni specie risponde a testo basso e stress alto con apatia e letargia. 

Solo una minoranza reagisce con aggressività e violenza. 

Per cui la correlazione sfugge agli occhi

Tutto questo anche nei cervidi, ad esempio, non solo nei predatori. 

Ad esempio i cervidi usano le corna a spinta tra loro, per vedere chi è più forte. 

E le usano dal basso all'alto per ferire la gola se si trovano un predatore davanti. 

Ma se c'è testo basso e cortisolo alto... 

Alcuni diventano apatici e letargici, malaticci e si lasciano morire... 

Altri iniziano ad usare le corna da sotto anche contro i propri simili. 

Il che, nel quadro generale, è un meccanismo elegante. 

Infatti se hanno testo basso e cortisolo alto è perché manca il predatore naturale della specie, e per questo la specie viaggia verso sovrappopolazione ed estinzione. 

Allora... homo homini lupus. 

Alcuni uccidono in modo intraspecifico, che è visto come una devianza ed un orrore se si guarda l'albero, ma se si guarda la foresta... c'è un disegno. 

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Yuber
2 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Se hai letto Il Principe di Machiavelli, Le 48 leggi del Potere di Greene, se hai studiato i punti di vista di Max Weber in Economia e Società, o di Heinrich Popitz in Fenomenologia del Potere, ti sarai accorto che con un enorme dispendio di parole descrivevano tutti un tipo di potere suddiviso in due macro categorie.

Forza e Consenso.

Dove la forza è la capacità di far valere la propria volontà anche di fronte ad un’opposizione e il consenso è la capacità di trovare obbedienza da parte di chi abbia un interesse all’obbedienza.

Machiavelli parlava di leoni e volpi, ove i primi userebbero la forza per ottenere il potere - e alla lunga sarebbero sconfitti - mentre le volpi il consenso, la persuasione.

Weber usava per questi due concetti le due parole tedesche Macht ed Herrshaft.

Popitz li rappresenta su una linea verticale, con la forza che è potere imposto dall’alto e il consenso che è potere che si forma dal basso verso l’alto a causa del riconoscimento di una superiorità.

Weber parla poi di legittimità carismatica, che poggia sulla dedizione al carattere sacro o alla forza eroica o al valore esemplare di una persona. Il leader ha una missione, e i governati si convincono che sia così. Questo è il caso di Cesare e Napoleone, ma ancora di più è il caso di Hitler, Mussolini, Mosè, Gesù, Lenin, Stalin o il Papa.

Questo tipo di potere va inevitabilmente incontro alla disillusione, nel momento in cui la missione del leader fallisce (Napoleone, Mussolini, Hitler) o al massimo nel momento della morte del leader (Stalin). In alcuni casi, tuttavia, il potere carismatico può essere istituzionalizzato: è il caso dell'Impero romano nato da Cesare e dell'Unione sovietica nata da Lenin, o della saga ebraica nata da Mosè, della chiesa nata sfruttando il mito cristiano.

Molte persone credono che il potere sia una parolaccia.

Lo evitano, dicono di non volerlo sugli altri né di voler essere oggetti del potere.

Gran parte della nostra esperienza con il potere è traumatica: nella nostra vita veniamo manipolati, controllati, puniti, maltrattati da persone di potere.

Veniamo perseguitati, spaventati... questo è il motivo principale per cui cerchiamo di evitare il nostro stesso potere: ne abbiamo paura.

La struttura sociale fondamentale che ci insegna come ottenere ciò che vogliamo dagli altri è la famiglia.

In alcune famiglie vi è amore se si è molto fortunati, mentre in tutte le famiglie c'è il potere della madre, del padre e a volte dei fratelli e delle sorelle maggiori, è quello, che ci fornisce le lezioni più importanti e conforma le nostre convinzioni e i nostri atteggiamenti riguardo al potere.

Anche se noi apprendiamo che cosa sia il potere in famiglia non lo si può chiamare così. I genitori lo chiamano disciplina, rigida o permissiva che sia, manipolazione, dipendenza, controllo, e perfino amore.

Non bisogna confondere il potere con l'autorità: una persona non capace, non libera di agire ma capace di ingannare meglio degli altri gli stupidi elettori, può essere investita dalla maggioranza che vota dell'autorità per prendere decisioni sul bilancio o su questioni politiche di governo, al contrario si può avere il potere, la capacità e la libertà d'azione per gestire un bilancio o un governo ma in mancanza di un accordo non si ha l'autorità.

Quello che i pensatori sopracitati invocano, non è potere, ma autorità.

Essi studiano i modi per mantenere l’autorità con la forza, con l’inganno, per ottenere il consenso all’autorità dalle masse mediante la vecchia fandonia di essere umili strumenti nelle mani di un potere più grande e intangibile.

Poche persone ammetterebbero di voler essere potenti e proviamo imbarazzo nel riconoscere che ci sentiamo potenti quando ci capita.

Per alcune parti politiche della nostra società, potere è una parola da eliminare.

Solo i fanciulli dal cuore nero 🖤 e i gatti sono capaci di chiedere apertamente e direttamente senza vergogna o imbarazzo quello che vogliono e continuare a richiederlo fino ad ottenerlo.

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Esattamente come il sesso è un tabù un po' paradossale perché è terribilmente importante per tutti ed allo stesso tempo viene regolarmente e insistentemente negato, noi neghiamo il nostro potere e lo consegniamo a coloro che secondo noi ne hanno diritto.

Thomas Hobbes, nel suo Leviatano, espone l'origine del potere politico come volontaria cessione di libertà e potere incondizionato da parte dei singoli mediante un patto reciproco in vista dell'autoconservazione.

Ed è proprio per questa confusione tra potere ed autorizzazione da parte di chi il potere lo detiene, che i leader politici occidentali sono delle persone ridicole, prive di qualsivoglia potere personale, che per aver meglio ingannato ed ottenuto il consenso di una massa di dementi, hanno potere. Ossia l'autorità, l'autorizzazione ad usare il potere dato in cessione da parte dei cedenti potere. 

Ma cosa significa potere? Quando il potere smette di essere un tabù nella tua vita, quando puoi affrontare direttamente la questione del potere... diventi più potente.

Una definizione del potere fondata sul soddisfacimento dei propri desideri e bisogni può apparire egoistica: Io sono potente quando ottengo ciò che desidero.

Ma se partiamo dagli scopi, dello stesso, possiamo meglio capire cosa sia. 

I suoi fini generalmente sono sfruttare, manipolare, conquistare, educare, sinergia (O Clan Di Predator) 

Il potere che serve a sfruttare è instabile, richiede di continuo il controllo, il machiavellismo, gli unici bisogni da soddisfare sono quelli del contadino e l'asino vede solo carote in fondo al bastone davanti al suo naso, la mangia quando ha arato tutto il campo di carote. Chi detiene questo potere fa uso attivo di violenza o minaccia di usarla. 

E' un modo inefficiente e consuma moltissime energie, gli sfruttati infatti producono troppe catecolamine e cortisolo, finendo per diventare o letargici, apatici e malaticci, o apertamente ribelli. 

Chi si sente depresso o sente un senso di risentimento continuo, è soggetto ad un potere esercitato con la forza. 

Non obbligatoriamente da una forza esterna, molte persone hanno la mente razionale che perde il contatto con la loro esperienza ed usa la forza dell'interpretazione sbagliata e del dogma per obbligarli ad essere sfruttati, e queste persone diventano depresse, apatiche, isteriche o incazzate. 

Il potere che si usa per manipolare e convincere è il potere del machiavellico, che orchestra in modo nascosto bisogni e desideri. 

In un mondo dominato con la forza del leone, in modo inefficiente, il machiavellico fa un passo avanti, cercando di orchestrare consenso. 

Il potere che si usa per manipolare si fonda sulla mancanza di sicurezza. 

Il bambino che non ha una merendina e la desidera per sé, può tiranneggiare e minacciare un compagno per farsi consegnare la sua. 

Eppure questa è autorità. Non potere. Io ti autorizzo ad usare la mia merendina che io mi so procurare e tu no, perché ho paura per il momento che tu mi picchi. 

Il bambino che non ha una merendina e sa che sua madre le ha nascoste da qualche parte, non essendo più forte di lei cercherà di controllarla con la manipolazione. 

Se la madre abbocca o finge di abboccare e gliela dà, lui ha ricevuto l'autorità a mangiarne, non ne ha il potere. 

Il bambino che va al negozio di merendine e appoggia i contanti sul bancone comprandone una, è un uomo. 

Queste due forme, forza per sfruttare e manipolazione, sono le due forme di potere che tutti associano al significato di potere e per questo motivo il potere è tabù e chi lo desidera è visto come avido. 

E sono anche il motivo per cui l'occidente è amministrato da sub umani che meglio di altri manipolano ed ingannano, dato che le persone credono che l'alternativa sarebbe la dittatura basata sul controllo in armi. 

Infatti ancora oggi quando una persona in televisione esprime una critica alla democrazia, l'avversario si trova il punto retorico servito su un piatto d'argento e lo accusa di non volere la democrazia e di volere la dittatura. 

C'è poi il potere usato per competere. 

Il quale si risolve in un gioco a somma zero. 

Win lose o lose win . 

La concorrenza è buona, porta alla luce talenti e risorse latenti, migliora i prodotti e anche la biomassa circolante. 

Ma sebbene sia stimolante, alla fine in un gruppo porta sempre come risultato uno zero. 

Un guadagno a somma zero. 

Uno vince, uno perde, la relazione non guadagna niente. 

Se il mondo fosse un ring da pugilato e uno fosse Tyson, forse farebbe anche bene a competere e basta. 

Ma lo stesso Tyson ogni volta che ha messo lo stivaletto fuori dal ring non ha fatto che perdere soldi, dignità, occasioni e onore. 

Per cui gli avrebbe fatto comodo un clan di gente che magari tirava pugni meno forti, ma poteva sinergicamente metterci il cervello anche per lui. 

E lo aveva. Don King gli ha fatto fare milioni a vagonate, gestendolo. 

Ma poi la gente stupida ha messo in testa a Tyson la pulce che Don King lo sfruttasse con la manipolazione, e Tyson si è messo a fare di testa sua indebitandosi come uno stato del sudsahara. 

La competizione non porta mai a +1+1 

E' un tipo di potere che non cerca di sfruttare gli altri con a forza o il consenso, ma di dominarli. 

Ed è assurdo perché il desiderio di dominarli nasce da una necessità di piacere agli altri. 

E competere richiede almeno altrettanta energia dello sfruttamento, ma non lo stesso livello di attenzione costante e di mantenimento, una volta stabilita una dominanza riconosciuta. 

Proprio per queste modalità a somma inferiore o uguale a zero, il potere risulta una bestemmia per alcuni ed una droga per altri. 

Purtroppo, anche se non lo ammetterebbero mai, proprio le persone che lo odiano e ci vedono una bestemmia, cercano in tutti i modi di sfruttare, competere e manipolare.... specialmente nelle relazioni intime contro chi è debole perché prova sentimenti. 

I quali poi cercano di abbandonare la relazione o di sovvertirne il setting con prese di posizione che sono veri e propri braccio di ferro. 

(Da qui il video corso "Power Negotiation") 

Anche l'educazione è una forma di potere. 

Perché è diseguale, asimmetrica, anche se reciprocamente soddisfacente. 

Il genitore amorevole che educa in modo asimmetrico senza fingersi amico del figlio, è un buon esempio. 

Egli si preoccupa del vero benessere e della salute dell'influenzato e si muove per promuoverli, usando per i suoi fini win win l'energia e la collaborazione, il consenso del bambino. 

Bravi insegnanti, terapeuti che sono capi di gruppi di lavoro che non inciampano nelle dinamiche da psicosetta ed impiegano il loro potere per educare, stanno di fatto avendo potere, con reciproco vantaggio delle parti. 

Che appagano bisogni diversi in ciascuna. 

Chi educa guadagna lode, affetto, senso di appartenenza, la sensazione di fare bene qualcosa e se è il suo lavoro un valore in denaro, se è il figlio, un valore biologico. 

Chi viene educato può soddisfare una varietà di bisogni tra cui una sicurezza temporanea, l'apprendimento, lo sviluppo di abilità, l’accettazione e l'amore.

Anche dove chi educa e chi è educato hanno un obiettivo comune e lavorano nella sua direzione, la relazione non è tra pari. 

Chi educa infatti sta in posizione superiore, la quale non è molto soddisfacente se le due parti si amano o lavorano assieme allo stesso livello. 

Come fine del potere l'educazione promuove un rapporto stabile, produttivo, positivo, +1+1,. ma tuttavia sempre subordinato in setting top/down al potere di chi educa. 

E arriviamo al fine più elevato del potere, quello specie specifico tipico della tribù di cacciatori, dei Ninja Clan, dei macacus che fanno quattro fighe a testa, della stirpe d'oro, del Predator Clan. 

La sinergia. 

Quando due o più persone vogliono davvero le stesse cose, hanno valori compatibili e concordano sul mezzo per raggiungere gli obiettivi, possono sicuramente scambiarsi ricompense, lodi, denaro, ma la loro forza primaria è l'impegno reciproco. 

Il superamento del dilemma del prigioniero. 

Quando la cooperazione è soddisfacente per entrambe, vi è sintesi tra le energie e risorse fatte circolare, e quando vi è integrazione sinergica delle fonti del potere di ciascuno, quando al gruppo è chiaro che questo è lo scopo del capo, ogni individuo può tranquillamente avere pieni poteri. 

Pieni poiché la sinergia delle fonti del potere di ognuno si soffoca se a qualcuno è limitato il potere per accentrarlo. 

Ed è un tipo di potere tribale così naturale e specie specifico che richiede pochissimo sforzo per essere conservato e tenuto in moto, se tutto fluisce verso gli impegni prefissi. 

Non a caso i macacus della colonia d'oro non passano le giornate a calcolare strategie su una mappa a risiko e non fanno esercitazioni militari tutto il pomeriggio. 

Cercano cibo la mattina (team sinergico di caccia maschile, lasciali perdere) e il pomeriggio scopano, giocano, si dedicano al grooming e alle coccole. 

Nel Predator Clan ad esempio non sono il capo, le persone vi entrano affidandomi un ruolo di potere basato sull'educazione. 

E va bene, ma non è il massimo. E' solo il massimo di ciò che possa ambire io perché sono un ispiratore e un esploratore, non un capo. 

Quello che punto è educare capi. 

Perché loro possano generare Ninja Clan sinergici. 

E così avrò reso la loro vita potente e meravigliosa. 

Educazione è il livello di potere del Clan inteso come materiale didattico e moduli. 

Ma la sinergia specie specifica è la base del Clan inteso come gruppo. 

Gruppo non inteso come Predaor Clan, ma come i Ninja Clan che ne derivano. 

Per questo, ci tenevo a dire che machiavellismo è il contrario di ciò che ho scritto. 

Il machiavellico studia trucchetti per ottenere per sé potere altrui. Lui non ne ha, e prova a prenderlo con l'inganno perché con la forza non riesce o lo ritiene inefficiente sul medio lungo. 

Il sinergico genera per sé, coi suoi e per i suoi potere, da dare poi come valore al mondo in cambio di altro valore. 

Ho capito sei una specie di leone terzo. 

Hai il potere di dare potere, comunque grazie per avermi dato un assaggio su quel che è il predator clan.

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19 minuti fa, Yuber ha scritto:

Ho capito sei una specie di leone terzo. 

Hai il potere di dare potere, comunque grazie per avermi dato un assaggio su quel che è il predator clan.

Leone III, privo di alcun potere, aveva l'autorità, presa con l'alzata di mano democratica, per provare a dare autorità (la quale se accettata gli riconosceva un ruolo top/down). 

Poi però questa non veniva recepita da Carlo Magno secondo il setting relazionale malato che Leone Terzo voleva imporre, e così... 

E' un'altra storia, sono metafore appartenenti a burattini della spada e del pastorale che qui fuori sarebbero scopati e umiliati, schiavizzati e fatti vestire da ragazza. 

Qui fuori è un'altra storia. E' buio, non si vede niente. Si sentono le civette, i gatti selvatici fanno un verso agghiacciante. 

Ti immagini se accetterei l'autorità conferitami dall'alzata di mano di cardinali ecclesiastici... e se poi proverei ad usarla per fare bossing su un altro pupazzo che è re perché figlio d'un re... 

Suvvia, once were hunters... 

 

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1 ora fa, vanhalen ha scritto:

 appena ho un secondo per stare comodo ripsondo a tutti ! 

Per la serie... Quando pur di usare un titolo che tira visualizzazioni parli di qualcosa di cui non hai esperienza, di cui non la puoi avere e non l'avrai. 

E riesci a parlare minuti senza dire niente. 

 

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DreamSpirit
24 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Per la serie... Quando pur di usare un titolo che tira visualizzazioni parli di qualcosa di cui non hai esperienza, di cui non la puoi avere e non l'avrai. 

E riesci a parlare minuti senza dire niente. 

 

Che schifo porcodio 

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