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Videogiochi, un ostacolo allo sviluppo personale?


giuliuz

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Roose Bolton
41 minuti fa, vanhalen ha scritto:

perché non imparare per esempio una lingua come il russo , cosa che ti permetterà di comunicare con le fighe sovietiche , e scusa se ti pare poco. calcola che dalle mie parti con 250-300 € ti fai circa una ventina di ore per un corso di russo , con 60 ore di corso e un po d'impegno da autodidatta ti si aprirebbe un mondo di figa che non hai mezza idea. 

oppure con 900 € ti fai 40 ore di lezioni private individuali sempre di russo. 

e credimi io non ci sputerei sopra

Aggiungici le possibilità lavorative. Tu hai fatto l'esempio del russo, conoscendolo si apre un mercato di possibilità lavorative di più di 100 milioni di persone. E abbiamo citato solo due dei potenziali vantaggi. metti che al corso di russo conosce la donna della sua vita, un contatto che lo introduce in altri ambienti dove conosce chi può dargli un boost a livello di carriera ecc ecc.

35 minuti fa, senza nome ha scritto:

Non un business, se continua così sara IL business.

Videogiochi, porno e cibo spazzatura non conosceranno mai declino. Dopamina a fiumi.

Gli unici personaggi del mondo " gaming " che ammiro sono quelle che fanno le dirette su twich seminude mentre giocano con i morti di figa che le inondano di denaro. Essere pagati per non fare un cazzo, il sogno di tutti.

Modificato da Roose Bolton
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Sten

Lol , ma che ostacolo.

Sono uno svago come un altro.

Basta non esagerare.

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PapuPetagna

Dipende sostanzialmente da quanti anni hai. È chiaro che se proprio ti dovessi dare un consiglio ti direi di lasciar perdere, meglio giocare a calcio veramente con altri esseri umani che dietro a un monitor da solo.

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Neoxxx

Mai avuta una consolle in vita mia e sarà 10 anni che non gioco più col pc ma a Natale mi compro una switch.

Sicuramente non diventerà una dipendenza ma  passare qualche ora diversa durante la settimana anche divertendomi non ci vedo nulla di male. 

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giuliuz

Vedo che comunque ci sono pareri discordanti ma di base chi è più convinto della sua tesi sconsiglia i videogiochi. In ogni caso mi state dando spunti interessanti, grazie 😉

@vanhalen capisco bene il concetto che hai espresso ed è proprio quello che la mia "parte razionale" condivide, capisco meno invece la parte della "crescita personale" che tanto ripudi, come mai? eventualmente puoi spiegarmelo anche in privato se ne hai voglia perchè mi hai incuriosito

@fffff98 quindi tu hai eliminato di proposito i videogiochi per impiegare quel tempo a lavorare o per altri motivi?

 

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Gamberetto

"Dull minds are never either intuitive or mathematical" - Pascal

Tanto premesso, comprare? Si. 

Online? Assolutamente no. 

Giochi di un certo spessore? Non esistono. Piuttosto sfondati di FIFA e NBA e basta. 

Sarò breve sul perché 

L'online di costa, ed è un automatismo pensare "cazzo se stasera non ci gioco è come se perdessi soldi". Fra una uscita rompipalle con due disgraziati a bere una birra e stare in pigiama a casa a giocare online è più comoda la seconda. 

I giochi di un certo spessore, secondo me, sono delle cazzate, per il semplice fatto che roba alla Final Fantasy, Red Dead Redemption... Cazzo ne so non ho più la playdai tempi della 2... Metal Gear Solid è tutta roba che ti succhia l'anima. Ti attacchi a ste stronzate e ti alieni dal mondo. 

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Neoxxx

Infatti io prenderò la switch perchè ha giochi veloci quasi da mobile. Niente di troppo complicato o che ti porta via mille ore.

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Ho giocato ai videogiochi fino più o meno a un annetto fa, passando negli anni dalla playstation al pc. Tenderei a dividerli in 3 categorie, con mio personale ordine crescente di disagio.

1) i giochi-esperienza: quei giochi che ti coinvolgono, con un coinvolgimento che può essere molto breve o più impegnativo. Metterei in questa categoria quei giochi che hanno trama e tematiche interessanti, che ti lasciano qualcosa o che comunque risultano uno svago senza mille pretese. Esempi che mi vengono in mente (dal mio elenco di preferiti) sono Far Cry 3, To The Moon e Uncharted.

2) giochi-studio: quei giochi che per essere apprezzati richiedono dedizione, generalmente RPG o gestionali. Approcciarsi in maniera "casual" a questo tipo di giochi porta ben poco. Esempi su tutti qualsiasi gioco della serie di dark souls. Ci sono comunque giochi di questa categoria che hanno punti in comune con la categoria 1, tipo Dragon Age origins: trama interessante, buona psicologia dei personaggi, etc.

3) giochi online: se non il male assoluto, quasi. E lo dico dopo 4 anni di League of legends e hearthstone. In questo caso l'impegno in termini di ore è necessario, e nemmeno per divertirsi, ma proprio per arrivare a un livello base da non fare schifo e sentirsi frustrati ogni partita. Oltretutto qui si entra a contatto con la tossicità degli altri utenti, per molti dei quali quel gioco è alla pari di una ragione di vita.

A mio parere, le categorie 1 e 2 possono avere dei risvolti positivi, la terza nessuno o quasi.

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fffff98
1 hour ago, Improve Your Skill said:

A mio parere, le categorie 1 e 2 possono avere dei risvolti positivi, la terza nessuno o quasi.

Esattamente quello che penso, dark souls ad esempio o la saga di monster hunter, zelda e co mi han proprio formato... con i vari final fantasy ho imparato l'inglese da piccolo (si fa per dire, ma ero abbastanza sgamato).

3 hours ago, giuliuz said:

@fffff98 quindi tu hai eliminato di proposito i videogiochi per impiegare quel tempo a lavorare o per altri motivi?

Ho eliminato i videogiochi come ho eliminato i libri di Tolstoj o Nietzsche, non fa nessuna differenza per me. Io divido gli hobby in: inerenti al mio lavoro, non inerenti al mio lavoro. Ma non farei mai sovrastrutture culturali del tipo "leggere romanzi è molto meglio che giocare ai videogiochi" (semplicemente perchè non sono ancora diventato omosessuale).

Come nuovo hobby, e dico sul serio, hai fatto una pensata alle escort? Sono molto meglio di videogiochi libri e serie tv! E considerala anche crescita personale. Poi se vivi a Milano (parlo di me in primis) o Roma c'è ampia scelta

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