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Imparare a gestire il proprio ego


89Giulia89

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89Giulia89

Sarà un post prolisso, chiedo scusa ma non riesco ad avere un confronto serio su questo tema in real.

Ultimamente si è insinuato in me il dubbio che la maggior parte delle mie decisioni siano date dalla voglia di nutrire il mio ego. Sento una spinta forte e costante a dover ottenere risultati migliori delle persone che mi circondano per poter avere approvazione e potere sociale. Vorrei focalizzarmi sui due ambiti che incidono di più sulla mia vita, quello lavorativo e quello relazionale.

Ho avuto una discussione interessante con il mio dominus (sto finendo il praticantato). Ieri, in vista di alcuni investimenti importanti e a lungo termine che vorrebbe fare su di me, ha voluto un confronto sulle motivazioni che mi spingono a voler fare carriera quando, in questo settore, potrei lavorare come dipendente ed ottenere comunque delle soddisfazioni. Gli ho spiegato sinceramente che mi sento soddisfatta solo se posso prendere decisioni e scelte importanti, mi piace il peso della responsabilità e so di volere un lavoro che mi permetta di guadagnare bene e che mi consenta di avere prestigio nella mia cerchia professionale e sociale. Lui ha sorriso e ha detto che è normale, anche per lui è così. Fa il suo lavoro perché ama questo settore ma se fosse solo per quello farebbe il dipendente e avrebbe meno pensieri e più tempo libero, ha aggiunto che è giusto volere soldi e prestigio se si hanno le capacità per ottenerli. La voglia di approvazione e potere porta ad avere risultati superiori alla media, basta saperla gestire ed essere consapevoli che mi porterà a sacrificare buona parte del mio tempo e delle mie energie. È una discussione che mi ha messo un po’ in crisi, attualmente gestisco bene il lavoro, non mi sento sommersa dallo stress e anzi sento di avere più energie che mai. Vivo però da sola, non so se vorrò sacrificare per sempre l’idea di avere una famiglia per poter lavorare a questi ritmi.

Questa voglia di potere e approvazione la riverso poi anche nelle relazioni. Ci sono solo 3 persone con cui non mi sento in competizione (mia sorella e i miei due migliori amici), il resto dei rapporti li vivo in costante confronto. Vorrei riuscire a costruire dei rapporti più equilibrati e cancellare il bisogno di sentirmi importante anche per chi non è importante per me. Cerco sempre di capire qual è il giudizio delle persone su di me e provo costantemente a portarlo a livelli altissimi. 

Voglio trovare degli strumenti che mi consentano di capire quando sto agendo per il mio bene e quando sto agendo per piacere agli altri e capire se è possibile sfruttare il mio ego in ambito lavorativo e poi abbassare le mie difese in ambito relazionale. Il problema è che non so da dove partire, mi piacerebbe quindi sapere cosa ne pensate voi. Ego e ambizioni sono legati in maniera indissolubile o voi riuscite a scindere le due cose? Vi viene naturale non cercare di essere la parte con più potere nelle relazioni o ci dovete lavorare/avete lavorato su? O magari ritenete che di fatto ci siano sempre rapporti di forza nelle relazioni interpersonali?  
 

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PapuPetagna

Secondo me tutto questi aspetti che snoccioli sono presenti in tutti noi, cambiano probabilmente le proporzioni. 

Esempio: avere ambizioni professionali è salutare, mostrare i propri successi anche; ma farlo solo ed esclusivamente per ottenere l’approvazione degli altri è patologico.

La domanda che devi porti è: lo sto facendo per me o per essere ammirata dagli altri? Se sarai lucida nel darti una risposta obiettiva, di volta in volta saprai in che direzione stai andando.

Nelle relazioni ci sono rapporti di forza? Quasi sempre, col fine di controllare l’altro

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  • 4 settimane dopo...

Ciao Giulia,

 

il discorso che fai sull'ego non fa una piega e sapere come gestirlo è fondamentale per vivere in pace. 

C'è una distinzione importante da fare: liberta dell'ego o liberta dall'ego.

Se scegli la prima non sarai mai soddisfatta perche in fondo hai scelto una strada impossibile. L'ego è una cosa che hai fatto tu, non è reale e quindi non lo puoi "aggiustare".

La seconda ti da la pace.

C'è un libro che sto leggendo che insegna proprio questo, è molto particolare, sicuramente non per tutti. Ha una base "cristiana", parla di Dio e di Gesu ma non come siamo abituati a pensare. Non centra nulla con la religione. Ti insegna il modo di pensare corretto.

Si intitola "Un corso in miracoli", hanno anche un sito www.ucim.it dove c'è diverso materiale ed una sezione con le domande poste dagli utenti e le risposte.

Parla di una strada che tutti prima o poi dobbiamo percorrere.

 

Saluti

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