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Il mio canto del cigno. Addio Germania.


comeback

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comeback
5 ore fa, ciccioman333 ha scritto:

Perche' non ti e' piaciuto in Germania?

Sono finito in una città direi poco interessante, una vita tendenzialmente piatta. 

Per lungo tempo ero impegnato spesso in trasferte in Europa, mi accorgevo sin dagli inizi che ogni volta che rientravo sognavo di ripartire. Fuori percepivo emozioni che in città non avevo.

A seguito di alcuni tagli di costi e riorganizzazione sono finito stabilmente in ufficio. Sempre. Cambio di dipartimento, rapporti pessimi ma sono uno che convive bene con le difficoltà.

Mi accorgevo però che da mesi ogni mattina mi svegliavo triste, vuoto e senza motivazioni. Cosi' mi sono dato del tempo e sono andato via.

 

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Mi piace sempre leggere ciò che scrivi (a volte quando ti leggo mi pare di parlare con me stesso). Spero tu possa continuare ad approfondire.

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Sono in Inghilterra da due anni, vivo più o meno le stesse emozioni.

Scarico, spento, prigioniero di un posto che sento non appartenermi.

Non voglio tornare a casa, ma non voglio restare nemmeno qui. Sono fuggito da una routine per diventare prigioniero di un'altra routine.

Casa, lavoro, lavoro, casa. 0 amici. 1 relazione di 3 settimane con una milf inglese hb8, nulla più.

Mi dicono devi adattarti, cercare di farti degli amici, cercare di uscire..

Fuffa, le situazioni bisogna viverle per capirle!

Fermo qui, prigioniero del mio buon contratto di lavoro, qui che non so che fare, non so dove andare, non so da dove ricominciare..

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Il 25/9/2019 alle 16:34 , comeback ha scritto:

E' ora di tornare a splendere.

Almeno ci stai provando, hai inciampato ma ci stai provando.

Il mio viaggio sta iniziando ora, sono solo all’inizio ma so che mi porterà fatica, lacrime, sorrrsi, baci appassionati.. spero di avere la forza di rialzarmi, di ricominciare, sempre.

Sei solo caduto.. rialzati!

un grande in bocca al lupo 

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vol-à-voile

Sono fuori e scriverti un mio pensiero ben articolato ora mi risulta difficile.

 Lo farò senza altro più tardi.

 

non abbandonare il forum: non sei solo e siamo comunque tutti qui più che felici di aiutarti se possibile 

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comeback

Che dire? Grazie di cuore.

Cosa aggiungere? Mi passano tante cose per la testa e in questi giorni nei quali mi sto occupando del trasloco e della vendita della casa mi rendo davvero conto di quanta strada ho fatto.

Non ho assolutamente nessun rimorso della scelta presa, da troppo tempo mi alzavo la mattina con zero motivazioni, riattaccando semplicemente una routine e un posto che mi stava logorando, e che senza dubbio mi ha tolto troppo sorriso ed ottimismo.

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vol-à-voile

Eccomi qua.

 

Caro @comeback, sto passando per la tua stessa fase di vita: sto lì lì per mandare a fanculo chiunque qui in Spagna per tornarmene in Italia.
Fanculo le spiagge, fanculo i culi in perizoma e fanculo tante altre cose che farebbero gola a chiunque in questo forum: sono stanco, distrutto.
E ti capisco, tanto.

 

Il 25/9/2019 alle 16:34 , comeback ha scritto:

Di fronte a questo piacevole disastro non ho il minimo imbarazzo nel dire di non essere felice e di sentirmi lontano dal poter esserlo. Per cosa ho corso? Chi sono stato? Mi sono adattato alle convenzioni più misere della vita, un lavoro che non mi dava tregua per pensare, poco tempo libero, adagiandomi in un luogo che non ho mai amato anzi sono finito anche per detestarlo, per giunta acquistando casa. Ho accettato senza nemmeno ragionare la più squallida delle lusinghe, dare via tutte le mie emozioni per qualche manciata di sicurezze. 

Non è da me.

Vedi, sul forum forse alle volte equivochiamo il vero messaggio che molti ci voglio dare: è giusto evolversi, è altresì giusto tener traccia di ciò che abbiamo fatto e di dove siamo arrivati.
Ma non credo sia giusto - come nel tuo caso - menarsi un schiaffo morale solo perché la propria vita ha preso una direzione inaspettata.

Non ci vedo alcun fallimento nella tua decisione, non ci vedo alcuna pecca nell'essere infelici.

Facebook tempo fa ci "permetteva" di dire qualsiasi cosa, di sputare tutto ciò che avevamo dentro.
Ora invece no: la società è cambiata ed esige che noi tutti dobbiamo esasperare la nostra felicità.

Se sei infelice significa semplicemente che sei un essere umano dotato di up&down, e devi abbracciare i tuoi down alla stessa maniera con cui lo facevi con i tuoi up.
Non hai né corso e nè ti sei affaticato: hai semplicemente vissuto la tua vita nel migliore dei modi, che vengano poi episodi negativi non significa che la tua vita assuma una piega negativa.
Episodi negativi devi darli per scontato, ma non sono di certo io quello che te lo deve dire dato che sicuramente sei già consapevole di ciò.

Non entro in merito della one-itis: ho letto il topic e non so cosa risponderti, più che altro perché presumo tu sappia già cosa fare (sparire, ndr), per il resto - lo ripeto - noi tutti del forum siamo qua e siamo più che aperti e disponibili ad aiutarti e darti qualsiasi tipo di consiglio.

Lasci la Germania pieno di esperienza, di vita vissuta e non devi quindi soffermarti sulla porta della tua vita che si è appena chiusa: soffermati su quella che si sta per aprire.

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Giraluna
13 ore fa, Clint85 ha scritto:

Scarico, spento, prigioniero di un posto che sento non appartenermi.

 

17 ore fa, comeback ha scritto:

Sono finito in una città direi poco interessante, una vita tendenzialmente piatta. 

La domanda sorge spontanea: avevate valutato prima di partire se ne valeva davvero la pena a livello emotivo a parità di miglioramento professionale? 

Sto valutando alcune città della Germania. Occorre fare una ricerca non da poco e sarebbe comunque sempre parziale poiché è l esperienza in loco a farla davvero da padrona, ma almeno non trasferirsi esclusivamente attratti dal progresso professionale credo sia il minimo per garantire lo stesso (il minimo) alla propria psiche. 

So che il lavoro è il lavoro e se si prende di più e con più agevolazioni rispetto che qui è meglio partire, ma non è detto che sia sempre la soluzione più funzionale. Lo è spesso, che non è sempre. 

Gli assolutismi sono trappole davvero ben archittettate. 

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