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Il mio canto del cigno. Addio Germania.


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ciccioman333
Il 7/10/2019 alle 22:30 , comeback ha scritto:

cultura poco interessante, una vita prettamente orientata al lavoro, poche possibilità di svago, figa locale veramente scadente.

Brava gente però, non ricordo di avere mai avuto nessun problema.

Beh scadente oddio......scadente se non ti piace il tipo bionda occhi azzurri, appunto la razza ariana

 

a me è sempre piaciuta molto, allora ai tempi della giovinezza sono stato fidanzato per tanto tempo con una ragazza tedesca (di goettingen) e ci ero stato più volte lassu' e definire le donne tedesche (in genere, mica solo le giovani) scadenti beh, non sono per nulla d'accordo

 

Ciò detto, hai fatto bene ad andare via, da quanto racconti si capisce proprio che lì nulla ti è piaciuto e penso nemmeno ti sei mai manco ambientato.....stare li' era diventato una inutile sofferenza

dove andrai starai 1000 volte meglio 

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Dopo due giorni inizio ad avere le idee più nitide ma ci vorrà tempo per finire di comprendere. Col tempo inizierò a dare un volto a questa lunga esperienza e di conseguenza ne avrà un senso nella mia vita. Premetto che non era la mia prima esperienza all'estero, chi ha avuto modo di seguirmi sa cosa ho fatto.

Ho provato a mettere giù quelle che sono state razionalmente le principali motivazioni della mia scelta. Mio malgrado sarò sincero.

Nuove motivazioni. Hanno inciso almeno del 60/70%. Dopo tempo ho iniziato ad avvertire scarsi stimoli, mi svegliavo la mattina sbuffando, vivevo con molta ansia la prospettiva di una giornata che iniziava e la sera, a meno che non mi tenevo impegnato (finito anche in sovra allenamento per evitare di poltrire), ero preso da una grandissima tristezza. Sensazioni mai vissute. Passato del tempo, ho avuto la percezione che non ci fosse più nulla di nuovo nell'ambiente e di interessante da scoprire, e non è che avessi chissà quanto torto.

Ambiente. Ho sempre percepito questo pezzo di Germania come un luogo tetro, cupo. Il fatto che andavo spesso in trasferta mi aiutava tantissimo. Notavo sin dall'inizio che non appena ero via da li', è come se fossi al 200%. Quando arrivai in Germania ero semplicemente guidato da obiettivi lavorativi e dalla possibilità di vivere in Germania. Col tempo ho compreso che non era il posto tagliato per me, nonostante conoscessi gente e mi sentissi almeno inserito. Col tempo ero diventato una persona totalmente cambiata, letteralmente violentata nella sua personalità, con un equilibrio alternante ma sicuramente trasformata ed in negativa. Prendete una persona con la quale amate stare, quelle che se incontrate per strada la chiamate a distanza o le tocchereste le spalle per farla girare. Generalmente ero uno di quelli, un grandissimo ottimista, abbastanza col sorriso, vivo, col tempo questa immagine si è totalmente annerita. Mi capitava di frequente che nuove persone fosse totalmente entusiaste di conoscermi, ero davvero una bella persona. Alcuni mi dicono che sono cambiato dopo un episodio particolare (cambio di dipartimento e quindi zero trasferte) accaduto circa 3 mesi fa, fu una sorta di punto di non ritorno. E' come se quella cosi' mi finii dentro. Iniziai ad avvertire la sensazione di essere imprigionato e di essere di fatto senza più fughe. L' equilibrio iniziò ad essere fortemente alterato, dentro di me mi sentivo bloccato in un posto che di fatto odiavo. Provai a tenere qualche settimana, poi un mese ma vedevo assolutamente un crollo. Di conseguenza la mia vita era precipitata, all'inizio la gente ti sta addosso per capire come stai, poi ti mette in disparte. Non andò proprio cosi' ma avrei preferito qualche persona in più vicino.

 

Se qualcuno ha domande sono qui.

 

 

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Fra due giorni riparto verso la mia nuova destinazione.

Col passare dei giorni, certe emozioni si affievoliscono, e inizio raramente a governarle, quasi come a metterle in un cassetto che sin da oggi ho paura di rovesciare. Avrei dovuto lasciare la Germania molto tempo prima, e questo da la misura di quanto fossi saturo di quella vita soffocante.

Ho fatto per troppo tempo un esercizio di resistenza, in maniera illegittima porto quella convinzione che aver affrontato alcune cose e averle in qualche modo superate mi abbia dato forza. Ma quale forza? Ora sono fuori dalla mia tempesta, non dovrei pensarci ma la mente elabora quello che è stato, inizi a vederti dall'esterno, inizi a costruire un valore alle cose. E' come distaccarsi da una donna, col tempo più che renderti distante inizi davvero a conoscerla, inizi a capire cosa è stata per te.

Gli ultimi mesi in Germania sono stati devastanti, sono certo che se non avessi avuto un paio di hb, senza dubbio sarei andato di matto. 

Forse mi ero imbattuto nella prima crisi dell'età adulta, quella per intenderci dove inizi tuo malgrado a fare dei bilanci, a chiederti in modo diretto per cosa stai vivendo, cosa ti rende felice, cosa la mattina di motiva ad alzarti e cosa di sera ti fa piacere pensare prima di addormentarti. Negli ultimi tempi dormivo davvero male, il più delle volte sentivo persino il beneficio dato dallo sfinimento, andavo giù per KO, la testa non smetteva mai di pensare, cosi' si arrestava e cadevo in un sonno profondo. Non di rado, di notte mi risvegliavo e tornavo a pensare per qualche minuto, poi di nuovo nel sonno, a volte non avevo nemmeno voglia di alzarmi. Questo mi è capitato poche volte nella mia vita ed in generale quando affrontare dei cambiamenti mi faceva paura. Per fortuna dopo quei momenti rinascevo in maniera incredibile.

Stamane non ero di buon umore, ho pensato a lei, l'ultimo pezzo di Germania che porto ancora con me. Ci siamo risentiti due giorni fa, diceva che le mancavo (e mi manca anche lei..) ma che al momento non può promettermi nulla. L' ho subito fermata dicendole che non mi pare di averle chiesto nulla. Sono sparito, ieri mi ha inviato un saluto e ho risposto dopo un'ora, poi nulla. Credo che non appena avrò lasciato andare lei dalla mia testa, tutto sarà davvero alle spalle.

 

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Sono a casa con i miei genitori, volevo passare del tempo con loro prima della nuova esperienza.

Sono finito nuovamente assorbito in nuovi problemi. I miei non hanno accettato la mia decisione, ho comunicato i dettagli sono giorni fa. Non che me ne importi. Il 90% delle mie decisioni di vita non le hanno mai digerite, mi dicevano che ero completamente folle, in fondo ero l'unico in famiglia a non sottostare mai alle regole, con una visione totalmente diversa della vita. Il tempo mi ha dato sempre ragione e sono l'unico in famiglia a riuscire a costruirsi da solo tutto quello che ha.

In Germania, le cose economicamente non andavano male. Percepivo un ottimo stipendio (lavoravo però tanto) e in più ho rifiutato 3 proposte lavorative dove mi avevano offerto anche il 30% in più di quanto prendevo qui. Vi immaginate di ricevere 1/3 in più del vostro stipendio annuale? Ho rinunciato in breve ad una auto nuova all'anno (piccola cilindrata).

Non ho mai seguito in modo compulsivo i soldi, credo che questa vita sia troppo breve per scegliere di stare male ma avere qualche soldo in più. A quale fine poi? Nessuna cifra vale la vostra serenità, il sorriso, l'emozione con la quale andrete a vivere la cosa che più è importante: la vostra vita. 

I miei mi hanno detto che sono folle, che non ho nessuna forma di rispetto per la mia vita e per la mia fortuna. E si, per loro tutto è venuto fuori solo con la fortuna. Ma quante notti insonni? Quanta merda mangiata? Quanti anni di impegno costante? Quante sacrifici? 

Non è da tutti rinunciare ad un ottimo stipendio, estinguere un mutuo, vendere l'auto e ripartire da zero. Totalmente. Altrove. Vi parlerò della mia nuova sfida professionale e della mia scelta di vita ma quello che voglio dirvi è di ascoltare sempre la voce interiore, ciò che credete vi possa far felice, e di staccare quando siete in una strada che non vi porta dove vorreste.

Tutte le persone vicine a me sanno che è una scelta molto di vita. Sto ricevendo spesso questa domanda: "sei sicuro che troverai ciò che cerchi?".

Non lo so, come non sapevo di laurearmi in Ingegneria, o come non sapevo di girare 20 paesi, e di vivere in 6 anche per breve tempo, o di tutte le persone incontrate, dei 70 pounds con i quali ero rimasto in Inghilterra, nemmeno di stancarmi della mia vita e decidere di cambiarla.

Ascoltate la vostra voce, ed è l'unica che vi darà la vera benzina e l'entusiasmo di percorrere questo meraviglioso viaggio della vita.

 

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Amon

Bravo, grande coraggio. E grande auto-consapevolezza, soprattutto nel percepire certe sfumature precise delle emozioni che provavi e provi. Non è certo una qualità che hanno tutti; influisce parecchio sulla qualità delle decisioni che prendiamo, piccole o grandi, e che infine influenzano in modo anche significativo la nostra vita.

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comeback
Il 14/10/2019 alle 18:11 , Amon ha scritto:

Bravo, grande coraggio. E grande auto-consapevolezza, soprattutto nel percepire certe sfumature precise delle emozioni che provavi e provi. Non è certo una qualità che hanno tutti; influisce parecchio sulla qualità delle decisioni che prendiamo, piccole o grandi, e che infine influenzano in modo anche significativo la nostra vita.

A livello di soldi ci ho perso e non poco, a livello di prestigio della location, sono finito in un paese meno prestigioso della Germania. Come carriera sono come retrocesso ma non si vive solo di questo. 

Sentivo che lì non stavo vivendo e questo è qualcosa che ti logora. 

 

 

 

Modificato da comeback
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comeback

Lunedì inizio il nuovo lavoro. Conosco già la città, venivo qualche volta per lavoro e amavo stare qui. Avrò molto più da fare, meno soldi ma il mio sorriso non è più in vendita. In questo posto compresi quanto io fossi diverso dalla persona che ero in Germania, qui mi accendevo, avvertivo energia, lì mi spegnevo. 

In Germania se non fosse stato per l'effetto cocaina della figa (e del recente innamoramento) sarei crollato emotivamente molto prima, ero finito per essere l'ombra di me stesso, triste perennemente, svuotato, arrabbiato costantemente, senza motivazioni.

É incredibile quanto la realtà intorno incida, intendo nella percezione di ciò che puoi costruire, dei momenti felici che puoi vivere e quanto male faccia essere ingabbiato in una vita che non ami.

Qualcuno attorno a me pensava che fossi andato di matto o fossi improvvisamente depresso, credo che sarebbe stata una via facile per giustificare la mia tristezza. Invece io la individuavo, riuscivo chiaramente a capire da dove veniva e come avrei potuto curarla. Lo sapevo da tempo. É come se avessi un dolore e riuscivo a descriverlo esattamente, e a capire quale parte del corpo stava picchiando. 

Non tornerei in quella parte di Germania nemmeno se mi offrissero molti più soldi, o mi riempissero le tasche di gioielli. Questo fa pensare quanto mi trovassi male lì e quanto mi sentissi prigioniero. Negli ultimi mesi, quando per soldi (e paura) decisi di restare lavoravo male e avevo persino sperato che mi licenziassero. Ne buttarono fuori un paio per riorganizzazione e pregavo Dio che fossi uno di loro. Nulla. 

Si riparte da qui. 

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