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Essere Pornostar...


Roberta Farnese

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Roberta Farnese
Il 4/10/2019 alle 22:25 , Tony Montana ha scritto:

Roberta, spero ti farà piacere venire a conoscenza del fatto che alcuni
membri sono su questo forum per il loro amore verso il gentil sesso,
verso chi sostiene l'altra metà del cielo. Che ne riconoscono la potente
sessualità e si confrontano per migliorare il modo di interagire con loro,
di averne rapporti più completi e complici, di conoscerne le fantasie
e di farle godere. Troviamo nei pastori lo stesso nemico comune.

Tu, e noi, siamo nella stessa tribù, lo stesso clan.

E le nostre forti braccia di uomo sono qui per abbracciarti quando
sei abbattuta e difenderti quando aggredita.

Quali sono state le riflessioni, le ispirazioni e le immagini che vi hanno condotto a questa scelta?

Purtroppo no. Decisamente non sempre. Guardati Hot girl wanted, su Netflix.
È strutturato appositamente per far nascere indignazione, costruito per dar
contro alla cultura usa e getta de porno ed al suo sfruttamento dell'ingenuità
di tante giovanissime. Ciò non toglie che presenti alcuni tratti molto reali,
come il rapporto difficilissimo con famiglia e conoscenti, che in ogni caso
nel giro di un mese vengono a sapere la strada che hai intrapreso.
 

Lo rifaresti? Se potessi tornare indietro, rifaresti tutto?

Per rispondere alle tue domande, non ci sono state riflessioni... frasi sussurrate durante i nostri rapporti ci hanno fatto capire che la nostra strada era il triolismo, inoltre eravamo entrambi molto affezionati al mondo porno, dai giornaletti ai video, se potessi tornare indietro rifarei tutto, forse avrei iniziato prima...

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Roberta Farnese
Il 4/10/2019 alle 12:37 , Arkad ha scritto:

La donna che lava pulisce e stira e non può godere, e la pornostar\escort vista come sifilitica dalla società, è veramente roba di 50 anni fa...

tua opinione personale soggettiva che vale quanto la mia... ma io ti lascio credere di avere ragione, non sono su questo forum per fare polemiche su chi fa pipì più lontano.

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Roberta Farnese
Il 4/10/2019 alle 13:17 , Drive ha scritto:

Supporto Roose Bolton su questo passaggio:

A : Strano come la donna in quanto controparte dell’uomo sia sempre stata considerata un utensile, in cucina, a letto… oggetto del piacere da sempre e da sempre usata e gettata.

B: Se volevi dimostrare che le donne non sono fazzoletti usa e getta potevi diventare un astronauta...

E' una questione di coerenza.

A mio modo non si può contestare che le donne siano oggetti etc, e poi andare a finire in un ambiente che si basa praticamente su quello. Nei porno le donne sono il mezzo per far sborrare l'uomo. Anche guardando i tuoi 'trailer' si evince quello.

Che fai dimostri al lupo che non vale la pena mangiarti e che deve rispettarti dentro la sua tana?

Se sai che ci si muore, ci giri largo.

Questo mi ricorda di una figa che è letteralmente impazzita quando mi misi a parlare delle sue tette, perchè sul suo profilo le ostentava praticamente sempre.

Voleva solo discorsi impegnativi.

Certo... pensare che le persone possano giudicarti per ciò che sei anziché per il lavoro che fai è veramente troppo da emancipati... Quindi per voi esistono le caste come in Pakistan e in India? Come vedete i macellai? Magari non stringete nemmeno la mano ad uno che svuota i pozzi neri...

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52 minuti fa, Roberta Farnese ha scritto:

tua opinione personale soggettiva che vale quanto la mia... ma io ti lascio credere di avere ragione, non sono su questo forum per fare polemiche su chi fa pipì più lontano.

Infatti, ho detto la mia, non sto facendo una gara 😉

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freefall
Il 3/10/2019 alle 09:14 , Roberta Farnese ha scritto:

Buongiorno a tutti, 

Questo contributo sulla mia esperienza come Pornostar ed il suo impatto con il mio quotidiano è stato consigliato da diversi utenti durante il thread di presentazione, NON vuole essere uno sfogo personale (anche se può sembrare il contrario) ma una condivisione che spero possa esservi utile.

Strano come la donna in quanto controparte dell’uomo sia sempre stata considerata un utensile, in cucina, a letto… oggetto del piacere da sempre e da sempre usata e gettata. NO, non è un j’accuse sterile e polemico, e non è un pistolotto contro il genere maschile, anche le donne sono cattive con loro stesse.

Siamo nel 2019 e non è cambiata la concezione di “donna di piacere”, come nelle culture tribali la donna deve fingere di godere anche quando non gode, ma solo nelle quattro mura domestiche, non può avere fantasie sessuali, deve essere di esclusiva proprietà del proprio uomo anche se questo si ricorda di lei solo a tavola e a letto… molto triste non credete?

Questo è il panorama in cui si muove la figura della pornostar; icona per gli uomini (ma solo di nascosto) e acerrima nemica delle mogli.

Io e mio marito ci siamo conosciuti 38 anni fa, già dall’inizio capimmo insieme che per noi il sesso era vitale, arrivavamo a farlo fino a tre volte al giorno e questo per tre anni, fino alla nascita di nostra figlia.

Durante la gravidanza per non rischiare ci masturbavamo con i giornaletti porno, insieme uno a fianco all’altro, questo per dirvi quanto per noi il fattore sesso era importante, ma non eravamo “malati di sesso”… avevamo una base di sentimento di amore fortissima ed unica.

Dopo una decina d’anni iniziammo quasi per gioco a fare sesso a tre, (mio marito ha una forte vena cuckhold) e continua anche ora con una paio di amici fidatissimi e fedelissimi, è in questo contesto che nasce la pornostar Roberta Farnese (ovviamente è un alias).

Non continuo oltre perché in rete potete trovare interviste che mi riguardano, voglio solo raccontarvi  di come la mia vita sia cambiata e di come l’ipocrisia e la cattiveria non abbiano confini temporali, una pornostar è considerata una prostituta, una che regala i propri favori per dare piacere al primo che glielo chiede, una paria del genere umano (badate bene solo in Italia, in America sono star come le altre attrici di film “normali” ) ed io non faccio eccezione.

Quando facevo l’attrice per una famosa casa di produzione amatoriale facevo anche un lavoro normale ed avevo una vita (agli occhi degli altri) ineccepibile, ero stimata come una gran lavoratrice ed ero la classica “brava mamma e brava moglie, anche se vestivo in modo un po’ ricercato e femminile, per intenderci niente mini a livello inguinale o calze a rete con il tacco alto… Da quando è venuta alla luce la Roby pornostar, ho perso il lavoro, diverse amicizie, alcune parentele, molta stima da parte di tutti e mi sono trasformata nella puttana da evitare.

Beninteso i giudizi degli altri non mi sfiorano, conosco molte “mogliettine” che con la scusa del cinema o dell’uscita con le amiche andavano nei priveè a fare gang con cinque o sei uomini.. conosco avvocati e medici che tolta la divisa della normalità indossavano la divisa del Travestito, però la cosa che non capisco e non accetto è che TUTTO CIO CHE VIENE FATTO DI NASCOSTO E’ LECITO…  corna comprese.

Ovviamente in tante ragazze, anche giovanissime,  mi hanno chiesto come diventare famose facendo film hard (e vi posso garantire che se avessi accettato tutte le proposte che mi hanno fatto, adesso sarei molto più famosa e ricca), ed ovviamente ho sconsigliato di intraprendere questa carriera, a meno che non esistesse  in loro una trasgressione che le renda diverse dalle donne in ciabatte e calzerotti.

Scusatemi se sono stata prolissa, se avete domande sono disponibile.

 

Ciao,hai mai pensato di leggere la questione in termini di "potere"?

Una pornostar può far avere orgasmi, può esercitare un potere manifestamente quando la moltitudine non ne è capace o non può (per questioni morali, pratiche, logistiche etc etc). Più un potere è manifesto, più chi lo detiene è perturbante. I grandi politici di un tempo lo esercitavano tramite loro collaboratori. In politica, molti leader istituzionali sono manovrati da leader reali che sanno quanto pericoloso è esporsi. 


Ti faccio un altro esempio. Sul mio posto di lavoro, ho avuto una storia con una collega. Finita da qualche mese. Ci vedevano assieme spesso (entrambi siamo impegnati) e vedevano due persone che stavano bene, luminose. Non ci hanno mai visti in momenti intimi, comunque. Le altre storie fra altri colleghi sono sempre state nascoste, alcuni quasi facevano finta di non salutarsi per poi scoparsi (davvero) nei bagni del posto di lavoro (per pochi minuti). Noi mai fatto nulla sul posto di lavoro.
Ora, io e la mia lover ci siamo lasciati. Lei si intuisce che è vista come una poco di buono, io stesso noto una freddezza non reale, non spontanea da parte di alcune mie colleghe. A qualche collega maschio sto palesemente sulle scatole (prima no). A molti e molte sarebbe piaciuto poter essere come noi (quando tutto andava bene). Ma non ne avevano l'opportunità o il coraggio (o la pazzia). Vedevano un "potere" (poter fare cose) e questo perturbava. Le voci (di qualcuno che ci osteggiava) sono finite ai vertici dirigenziali. Sono cominciati leggeri boicottaggi nei confronti di alcuni miei incarichi (quelli di rappresentanza) e una qualche forma di spionaggio (al fine di dare il via a procedimenti disciplinari verso me e lei, appena si fosse concretizzata l'occasione). 
Quindi capisco cosa scrivi.
I miei colleghi che scopano nei cessi del posto di lavoro, di nascosto, e fanno finta di non conoscersi, non perturbano nessuno. 
Chi vive meno nascosto, o non nascosto, se comunica felicità, perturba i molti che vorrebbero ma non possono.
Il film Malena, con la Bellucci, rende bene l'idea di tutta la questione.

ps: a proposito di film, ora cerco un film tuo.

 

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Roberta Farnese
15 ore fa, freefall ha scritto:

 

Ciao,hai mai pensato di leggere la questione in termini di "potere"?

Una pornostar può far avere orgasmi, può esercitare un potere manifestamente quando la moltitudine non ne è capace o non può (per questioni morali, pratiche, logistiche etc etc). Più un potere è manifesto, più chi lo detiene è perturbante. I grandi politici di un tempo lo esercitavano tramite loro collaboratori. In politica, molti leader istituzionali sono manovrati da leader reali che sanno quanto pericoloso è esporsi. 


Ti faccio un altro esempio. Sul mio posto di lavoro, ho avuto una storia con una collega. Finita da qualche mese. Ci vedevano assieme spesso (entrambi siamo impegnati) e vedevano due persone che stavano bene, luminose. Non ci hanno mai visti in momenti intimi, comunque. Le altre storie fra altri colleghi sono sempre state nascoste, alcuni quasi facevano finta di non salutarsi per poi scoparsi (davvero) nei bagni del posto di lavoro (per pochi minuti). Noi mai fatto nulla sul posto di lavoro.
Ora, io e la mia lover ci siamo lasciati. Lei si intuisce che è vista come una poco di buono, io stesso noto una freddezza non reale, non spontanea da parte di alcune mie colleghe. A qualche collega maschio sto palesemente sulle scatole (prima no). A molti e molte sarebbe piaciuto poter essere come noi (quando tutto andava bene). Ma non ne avevano l'opportunità o il coraggio (o la pazzia). Vedevano un "potere" (poter fare cose) e questo perturbava. Le voci (di qualcuno che ci osteggiava) sono finite ai vertici dirigenziali. Sono cominciati leggeri boicottaggi nei confronti di alcuni miei incarichi (quelli di rappresentanza) e una qualche forma di spionaggio (al fine di dare il via a procedimenti disciplinari verso me e lei, appena si fosse concretizzata l'occasione). 
Quindi capisco cosa scrivi.
I miei colleghi che scopano nei cessi del posto di lavoro, di nascosto, e fanno finta di non conoscersi, non perturbano nessuno. 
Chi vive meno nascosto, o non nascosto, se comunica felicità, perturba i molti che vorrebbero ma non possono.
Il film Malena, con la Bellucci, rende bene l'idea di tutta la questione.

ps: a proposito di film, ora cerco un film tuo.

 

Di ciò che dici ne sono più che consapevole, sapessi quante figure importanti appartenenti al mondo politico mi hanno cercato... ora sarei o in parlamento o piena di soldi (pubblici) 😁, ti capisco perfettamente, per questa mia/nostra schiettezza e coerenza abiamo subito critiche importanti proprio dalle "comuni" persone "normali" che fanno dell'incoerenza e dell'ipocrisia il loro stile di vita. Ho ben presente il film "Malena" che tra l'altro ho apprezzato per la bellezza delle scene (oltre che per la Bellucci... bellissima) , ma il nostro punto di riferimento è Tinto Brass... che ha fatto della "Joie de vivre" il suo filo conduttore in quasi tutti i suoi film. p.s se cerchi un mio film cercalo tra le mie produzioni, sono più divertenti e comici rispetto a quelli della nota produzione amatoriale.

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